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      Ottima qualità delle acque balneari italiane, ma aumentano siti inquinati

       

       

      Ottima qualità delle acque balneari italiane, ma aumentano siti inquinati

      22 giu 19 L'Italia entra nella top ten dei Paesi Ue, piazzandosi nona, per l'ottima qualità delle acque di balneazione: la percentuale classificata come 'eccellente' e 'buona' è infatti pari al 95,2% del totale. Allo stesso tempo, però, all'Italia va la maglia nera per il maggior numero di siti con acque balneabili, sulla costa e all'interno, di bassa qualità: sono 89 e in aumento, davanti a Francia (54) e Spagna (50). Lo evidenzia il Rapporto Ue sulle acque balenabili 2018 in pubblicazione sul sito del ministero della Salute. Il Rapporto annuale sulle acque di balneazione della Commissione europea valuta la qualità delle acque balneari nei 28 Stati membri dell'Ue. L'Italia, rileva il Rapporto, è il Paese europeo con il maggior numero di acque di balneazione, circa un quarto del totale di quelle europee (22.131): sono 5.539 totali, di cui 4.871 marine e 668 interne. Seguono la Francia con 3.351, la Germania con 2.289 (acque interne), la Spagna con 2.228 e la Grecia con 1.598. Dal report emerge dunque l'ottima qualità delle acque in Italia, con una percentuale di acque di balneazione di classe di qualità 'eccellente' e 'buona' pari al 95,2% del totale. Nella stagione 2018, attesta il Rapporto, sul totale delle acque il 90% è di qualità eccellente ed il 5,2% buona. Un dato che si attesta oltre la media Ue (85%), con la nostra penisola che fa meglio di Paesi come Spagna (87%), Francia (78,8%) e Svezia (72,7%), ma peggio di Germania (92,7%) o Grecia (97%). Lo scettro della classifica va a Cipro, con il 99,1% di acque balneabili eccellenti, seguita da Malta (98.9%), Austria (97.3%) e Grecia (97%). Complessivamente, i bacini italiani analizzati rappresentano il 25% di tutte le acque balneabili nell'Ue. Per la restante quota di acque balneabili in Italia, il 2,1% risulta di qualità sufficiente, l'1,6% scarsa e l'1,2% non classificata per campionamenti insufficienti. Se il nostro Paese si colloca dunque in ottima posizione tra quelli con un'acqua considerata 'eccellente', il Rapporto Ue evidenzia però anche un dato negativo: all'Italia va infatti la maglia nera Ue per il maggior numero di siti con acque balneabili, sulla costa e all'interno, di bassa qualità (89), davanti a Francia (54) e Spagna (50). I siti balneari italiani di scarsa qualità, rileva il Rapporto, sono aumentati rispetto a un anno fa da 79 a 89 (in Spagna da 38 a 50), mentre per la Francia la situazione è in miglioramento (da 80 a 54)

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