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      Inaugurata a Crotone stele a memoria commissario Calabresi, presente Gabrielli

       

       

      Inaugurata a Crotone stele a memoria commissario Calabresi, presente Gabrielli

      19 giu 19 E' stata inaugurata a Crotone, nel piazzale del Palazzo di Giustizia, la stele commemorativa alla memoria del Commissario della Polizia di Stato Luigi Calabresi. Alla cerimonia ha presenziato il capo della Polizia, prefetto Franco Gabrielli, presenti Maria Vittoria Marchiano, presidente del Tribunale di Crotone, e il procuratore della Repubblica, Giuseppe Capoccia. Sulla facciata del palazzo di giustizia è stato inoltre realizzato un murale con le immagini dei magistrati Giovani Falcine e Paolo Borsellino. "Questa piazza - ha detto Gabrielli - è impreziosita dal ricordo di eroi, servitori dello Stato, come Luigi Calabresi, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. C'è un filo tragico in questo connubio. La fragilità non sta solo nel destino di questi servitori dello Stato, ci sono la solitudine e l'abbandono perché oggi li ricordiamo, li celebriamo ma 47 anni fa Luigi Calabresi lasciò casa sua, lasciò la moglie Gemma, i figli Mario Paolo e Luigi, che ancora oggi ha in sé la rabbia di non aver potuto conoscere il padre. Calabresi subì un clima di emarginazione in cui anche autorevoli intellettuali ne fecero l'obiettivo dei loro strali. Veniva descritto come il massacratore dell'anarchico Pinelli, con un ostracismo che in questo Paese si é protratto nel tempo. Solo dopo tanti anni, nel 2004, la sensibilità dell'allora Presidente della repubblica Carlo Azeglio Ciampi restituì questo uomo, questo servitore dello Stato, agli onori che gli erano dovuti".

      "Oggi il nostro Paese sta rivivendo un clima di contrapposizione, finanche di odio. E c'è in atto un tentativo perverso e pericoloso di coinvolgere le istituzioni in questo gioco estremamente gravido di conseguenze negative". Lo ha detto il capo della Polizia Franco Gabrielli, intervenendo a Crotone all'inaugurazione della stele dedicata al Commissario Luigi Calabresi. "Quando - ha aggiunto il prefetto Gabrielli - si coinvolge o si vuole far coinvolgere in questi giochi perversi un'istituzione come la Polizia di Stato, ritenendo che sia al servizio dell'uno o dell'altro contendente ed in qualche modo braccio armato di chissà quale potere oscuro e indefinito, non si fa un servizio al Paese. Le istituzioni hanno un senso nel momento in cui le si preserva e le si protegge da meschine logiche strumentali".

      "Questo è il Paese che ha conosciuto come le parole diventano pietre e come le pietre diventano proiettili. E come una legittima arma della critica può diventare una critica delle armi". Lo ha detto a Crotone il Capo della Polizia, Franco Gabrielli. "E allora, in un Paese sempre poco incline a fare tesoro degli errori e delle negatività - ha aggiunto Gabrielli - ricordare Luigi Calabresi a 47 anni dalla morte, un collega servitore dello Stato che ha pagato sulla sua pelle quell'isolamento, quella marginalizzazione, quella criminalizzazione che molto spesso si è vestita anche di alta intellighenzia, rappresenti un monito che oggi é più forte di ieri. Perché le istituzioni vanno preservate, protette e poste al di fuori di ogni contrasto e di ogni scontro".

      "Recentemente abbiamo ricevuto tantissime critiche per la conduzione di questa campagna elettorale nella quale sarebbero state compresse le libertà: vi invito a riguardarvi tutto quello che è stato". Lo ha detto il capo della Polizia di Stato, Franco Gabrielli parlando con i giornalisti a Crotone. "In una intervista al Secolo XIX, dopo il bruttissimo episodio di Genova, ho ricordato - ha aggiunto Gabrielli - che in quella campagna elettorale ci sono stati solo tre manifestanti feriti mentre nella precedente campagna, quella del marzo dell'anno precedente, ce n'erano stati dieci, a significare che forse un po' più di attenzione e di misura servirebbe a tutti e quindi anche nell'esprimere giudizi e dare valutazioni su cambi di passo della Polizia, sull'assecondare chissà quali logiche repressive. Io queste cose le vivo con estrema, grande amarezza". "A Genova - ha proseguito Gabrielli - è accaduto un fatto gravissimo: non un giornalista ma una persona è stata malmenata in una manifestazione pubblica. A Genova è successo un altro evento che non era mai accaduto: quattro poliziotti hanno varcato spontaneamente la porta della Procura della Repubblica per riconoscere le proprie responsabilità. Se c'è tra questi aulici soloni qualcuno che mi può dire quante volte nel passato ciò è avvenuto, io sono ancora in attesa di avere risposte. Lo dico, ma lo dico con l'amarezza e il fastidio per chi vuole tirarci per la giacca e vuole coinvolgerci in polemiche molto spesso strumentali che possono avere altri obiettivi ma non certamente la Polizia di Stato e chi garantisce l'ordine e la sicurezza pubblica in questo Paese, cioè le autorità di pubblica sicurezza".

      "Abbiamo rivolto alla Questura di Crotone una particolare attenzione nei due potenziamenti che avremo: una parte l'abbiamo già fatta, l'altra si completerà ad aprile del prossimo anno. Complessivamente, in un anno e mezzo, qui arriveranno o sono già arrivati oltre sessanta operatori". Lo ha detto a Crotone il capo della Polizia, Franco Gabrielli. "La Questura di Crotone - ha aggiunto Gabrielli - passa dall'organico attuale di 280 ad un organico di 430 unità. Quindi credo che stiamo rispondendo con i fatti. Solo che queste non sono battaglie che possono essere affrontate e vinte se non coinvolgono tutti, se non coinvolgono la magistratura, le forze dell'ordine, le istituzioni locali, i cittadini, le agenzie educative, tutti quelli che poi sono in qualche modo protagonisti della vita di una comunità". "Io credo che a Crotone - ha detto ancora il Capo della Polizia - i nostri compiti li stiamo facendo e non solo in termini di promesse ma anche e soprattutto di atti concreti. Perché non diciamo 'verranno'. Diciamo 'stanno arrivando'. E sono dati facilmente verificabili".

      L'inaugurazione di una stele dedicata alla memoria di Luigi Calabresi "rappresenta un gesto nobile per proseguire una azione di ricordo il cui senso è evitare che si riproducano le condizioni che portarono alla morte del nostro collega". Lo dice il segretario dell'Associazione nazionale funzionari di Polizia (Anfp) Enzo Letizia auspicando che la sua morte "insegni il peso delle dichiarazioni". L'Anfp "già in passato ha evidenziato come il clima di contrapposizione che viviamo oggi nel nostro Paese è molto simile a quel clima che portò agli anni di piombo - aggiunge Letizia - E per questo ribadiamo come oggi si debbano ricordare le irresponsabili campagne stampa fatte contro Calabresi per evitare che le parole tornino a trasformarsi in violenze di piazza (come già avvenuto recentemente) e poi in pallottole". L'Anfp, inoltre, "condivide e sostiene le posizioni del capo della Polizia Franco Gabrielli quando rivendica l'assoluta imparzialità ed equidistanza dalle diverse parti politiche della Polizia: chi strumentalizza la nostra istituzione cercando di farla apparire a sostegno di un partito o di un politico - conclude Letizia - si rende protagonista, consapevole, di quel clima di odio che ieri ha fatto uccidere Calabresi ed oggi potrebbe portare a nuove violenze".

      "Ringraziamo il prefetto Gabrielli per la sua puntualizzazione sull'attendibilità e sulla terzietà della Polizia". Lo dice il segretario del Siulp Felice Romano auspicando che "la puntualizzazione sia di monito per quanti, in modo strumentale, hanno tentato di far passare l'idea che la Polizia potesse essere al servizio di una sola parte e non di tutti i cittadini italiani e delle istituzioni democratiche". Un ringraziamento ancora più sentito, dice ancora il Siulp, "a nome di tutti i familiari di quanti sono caduti nel pieno adempimento del loro dovere per servire lo Stato perché si tratta di una puntualizzazione fatta in occasione della commemorazione di Luigi Calabresi a Crotone", in una piazza dove c'è anche un murales che ricorda Falcone e Borsellino. "Mi auguro che il sacrificio di questi eroi sia garanzia della terzietà che la Polizia ha dimostrato e continua a dimostrare anche nei momenti di totale confusione".

      "Le dichiarazioni del Capo della Polizia Franco Gabrielli fanno chiarezza una volta per tutte sui tanti equivoci, troppo spesso sollevati ad arte, per svilire strumentalmente l'impegno quotidiano delle donne e degli uomini della Polizia di Stato: la nostra terzietà non può essere messa in discussione". Lo dice il segretario del Coisp Domenico Pianese sottolineando che i poliziotti "sono all'esclusivo servizio dei cittadini onesti e delle istituzioni democratiche, a prescindere dalle ideologie o dal colore politico".

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