Don Ciotti a Rossano "sconfiggere indifferenza e rassegnazione"

25 gen 19 "Se penso ai migranti ed a quanti di loro hanno attraversato, con una tenacia impressionante, con forza, con coraggio e con tanta sofferenza i deserti e poi i mari, quei mari nei quali noi li lasciamo anche affondare, anche morire, tutto questo non è possibile. Dobbiamo allora recuperare dentro di noi il desiderio di impegnarci di più. E dobbiamo sconfiggere una malattia terribile, che è oggi la delega, l'indifferenza ed anche una sorta di rassegnazione". Lo ha detto don Luigi Ciotti, fondatore di Libera, a Corigliano Rossano. "Se c'è una parola che oggi profondamente mi inquieta - ha aggiunto don Ciotti - è neutralità, i neutrali, quelli cioé che stanno a guardare. No, dobbiamo essere invece lottatori di speranza, che vuol dire lottare per la vita".

"Le leggi sono fondamentali per l'affermazione dei diritti delle persone e non per affermare il potere delle persone. Le leggi devono contribuire alla crescita umana, alla lotta alle disuguaglianze, alle ingiustizie, le leggi devono creare le condizioni per dare più dignità alle povertà, alle fragilità delle persone, non leggi per il potere, ma legge per i diritti. Allora qui di fronte a questi decreti che calpestano la dignità delle persone c'è un incattivimento impressionante ed anche un impoverimento". Lo ha detto don Luigi Ciotti a Corigliano Rossano in occasione dell'assemblea che ha sancito la costituzione del presidio locale dell'associazione contro le mafie. "Libera nasce - ha aggiunto don Ciotti - dai cittadini, da gruppi e associazioni che si mettono insieme. Insieme perché è il noi che vince per portare il proprio contributo al cambiamento. Il cambiamento deve essere in ciascuno di noi e noi dobbiamo essere parte di questo cambiamento. E' questo noi che si vuole sottolineare con forza".