NuovaCosenza.com
Google
su tutto il Web su NuovaCosenza
mail: info@nuovacosenza.com
Home . Cronaca . Politica . AreaUrbana . Video . Spettacoli . Sport . Calcio . Meteo .
 

      Condividi su Facebook

      Parco della Sila bocciato, non sarà patrimonio Unesco; la spuntano le Alpi marittime

       

       

      Parco della Sila bocciato, non sarà patrimonio Unesco; la spuntano le Alpi marittime

      24 gen 19 Le Alpi marittime sono candidate a entrare nel Patrimonio mondiale dell'Umanità dell'Unesco. La candidatura promossa dal ministero dell'Ambiente è stata confermata oggi dal Consiglio direttivo della Commissione Nazionale Italiana per l'Unesco. L'Italia, spiega il dicastero nel darne notizia, è capofila di questa candidatura che vede insieme anche Francia e Principato di Monaco. La valutazione definitiva è attesa entro giugno. La Commissione nazionale ha anche preso atto favorevolmente della richiesta del ministero dell'Ambiente di "avviare un procedimento per estendere il sito Unesco delle faggete vetuste a ulteriori foreste, tra le quali quelle delle foreste del Cansiglio e dei parchi nazionali del Pollino, dell'Aspromonte e del Gargano". Per quanto riguarda la candidatura degli "Ecosistemi forestali della Sila" per l'iscrizione nella Lista del Patrimonio Mondiale come sito naturale, il Consiglio direttivo ha deciso di "soprassedere alla sua presentazione - si legge nella nota del dicastero - in quanto la candidatura ha ricevuto una valutazione negativa da parte dell'Uicn (Unione Internazionale per la Conservazione della Natura), organo di valutazione del Comitato del Patrimonio Mondiale competente per i siti naturali". Nella sua valutazione l'Uicn ha messo in risalto che l'area inclusa nella candidatura ha già ottenuto nel 2014 il riconoscimento di Riserva della Biosfera Unesco. "L'Italia è orgogliosa di avere un patrimonio naturale e una ricchezza di biodiversità che il mondo ci invidia. Stiamo ulteriormente arricchendo il quadro dei siti Patrimonio Mondiale dell'Umanità, riconoscimenti che aiutano a promuovere il territorio, la microeconomia locale e l'ecoturismo" ha detto Sergio Costa, ministro dell'Ambiente. "Nessuno si senta amareggiato se la candidatura della Sila non ha trovato accoglimento, gode già del prestigioso riconoscimento Mab Unesco, ed è un nostro preciso impegno organizzare nei prossimi mesi presso l'Unesco una serie di iniziative per valorizzare quel territorio"

      Commenti e reazioni

      Corrado: Regione chiarisca ritiro candidatura

      "Leggiamo sull’edizione veneta del “Corriere della Sera” del 19 gennaio che in queste ore la Sila starebbe per ritirare la candidatura a sito patrimonio dell’Unesco, dando il via libera, per il 2019-2020, rispettivamente al Prosecco e ai dipinti padovani di Giotto. La notizia ha generato grande apprensione, in Calabria, tra cittadini e addetti ai lavori, dopo anni di sacrifici e di tentativi, oltre che di soldi investiti. Nulla, infatti, lasciava presagire una simile débâcle: nei mesi scorsi sia il Parco nazionale della Sila sia la Regione hanno pubblicizzato in lungo e in largo la visita di Pierre Galland, esperto dell'Unione internazionale per la conservazione della natura (IUCN), Ong con sede in Svizzera, che ha lo status di osservatore dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite, per supportare la candidatura del Parco a Patrimonio dell’Umanità Unesco. Sul sito ufficiale dell’Unesco, del resto, nella “tentative lists”, la sezione, cioè, dove sono raccolte tutte le candidature dei siti che aspirano a diventare patrimonio dell’Unesco, il Parco della Sila compare sin dal 2012, con la scheda intitolata “Parco Nazionale della Sila – Sila, gran bosco d’Italia”, inviata da una delegazione italiana permanente. L’articolo a firma di Silvia Moranduzzo, “Derby tutto veneto all’Unesco fra gli affreschi di Giotto e le colline del Prosecco”, ha cambiato le carte in tavola. Il pezzo riferisce come, per il 2019, siano candidati le Colline del Prosecco, il Parco nazionale della Sila e le Alpi Marittime ma ci sia posto per due siti soltanto. Se le Colline risultassero perdenti, il prossimo anno potrebbero competere con Padova, che si è appena proposta. La candidatura calabrese, però, sarebbe poco temibile, poiché, con grande sollievo di Trevigiani e Patavini, «alcune indiscrezioni dicono che forse verrà ritirata». Cosa c’è di vero?! L’unica certezza è che la commissione italiana Unesco, guidata da Franco Bernabé, dovrà valutare la completezza del dossier entro domani, giovedì 24 gennaio, mentre sarà il Centro del Patrimonio Mondiale, a Parigi, a prendere la decisione finale. Stupisce, però, e indigna, che, a fronte di un articolo pubblicato il 19 gennaio, in questi giorni né l’amministrazione dell’Ente “Parco della Sila” né la Regione Calabria si sono preoccupati di smentire la clamorosa notizia, sempre che sia da smentire. A distanza di un giorno dalla valutazione, i Calabresi non sanno come stiano davvero le cose. Saranno trattati ancora una volta come cittadini di serie B?!". Lo dichiara Margherita Corrado del M5S.

      Oliverio: stupore per decisione

      "Con stupore si leggono le osservazioni fuorvianti della senatrice Corrado del M5S la quale, con la leggerezza e la superficialità che le sono proprie, attribuisce ad una debacle a firma 5 stelle, un quanto mai improbabile e fantomatico ritiro della candidatura a sito Unesco del Parco Nazionale della Sila da parte di organi della Regione, dimenticando o peggio ancora fingendo di ignorare che la Regione non solo da molti anni sostiene tale candidatura, giunta alla fase di valutazione finale, quanto ha sostenuto la stessa con ingenti risorse". Lo sostiene, in una dichiarazione, il presidente della Regione, Mario Oliverio. "Ricostruendo i termini di una questione, appresa solo a mezzo stampa - aggiunge Oliverio - le affermazioni di ritiro della candidatura condotte dalla Corrado assumono connotati da fake news. Posto che nessun organo della Regione Calabria ha a tutt'oggi minimamente pensato di ritirare alcuna candidatura, eravamo in attesa del verdetto finale da parte della Commissione nazionale italiana per l'Unesco che conclamasse il Parco della Sila come unico candidato in Italia per le sue inconfondibili bellezze naturale da tutelare e valorizzare. Ignora evidentemente, la senatrice Corrado, che la Commissione nazionale è composta, per la categoria in concorso, anche da membri designati dal Ministero dell'Ambiente, oggi a guida del Ministro Costa, del M5S, e non da rappresentanti della Regione. Peraltro la Commissione ha pubblicato, sulla propria pagina Facebook, poche ore fa, una quanto mai inverosimile motivazione dell'esclusione della candidatura, affermando che lo Iucn, organismo internazionale per la conservazione della natura, avrebbe 'messo in risalto che l'area inclusa nella candidatura ha già ottenuto nel 2014 il prestigioso riconoscimento di Riserva della Biosfera Unesco". Tale motivazione appare aberrante in quanto, un organismo noto per la sua serietà, decide che tale riconoscimento possa tradursi in una penalizzazione piuttosto che essere un elemento rafforzativo e di valorizzazione per la candidatura. Può, in tutta onestà, la Commissione nazionale pensare di poter farci credere che l'esclusione della candidatura sia dovuta ad un riconoscimento positivo ed esistente da tempo o può sorgere il legittimo sospetto che il fine fosse quello di favorire il solito Nord a discapito del Sud?". "La senatrice - conclude il Presidente della Regione - chieda al Ministro 5S chiarimenti e prenda posizione laddove è necessario anziché argomentare nefandezze spudorate messe a punto dai suoi amici per consolidare equilibri politici traballanti tra 5S e Lega. L'esclusione della candidatura del sito calabrese a favore di quello del Nord evidenzia, ancora una volta, questo patto scellerato in danno del meridione".

      Magorno: Calabria tradita da ministro Costa

      "Un nuovo sgarbo del #M5S alla #Calabria e ai calabresi. Il Ministro #Costa, di fatto, ha delle importanti responsabilità in relazione al ritiro della candidatura della #Sila a patrimonio #Unesco. È uno schiaffo a tutti noi, una mortificazione al lavoro fatto negli ultimi anni". Lo scrive su twitter il senatore del Pd Ernesto Magorno.

      Bevacqua: sono esterrefatto

      "Sono davvero esterrefatto per la bocciatura da parte del Consiglio direttivo della Commissione nazionale italiana Unesco della candidatura della nostra Sila a sito del Patrimonio Unesco. Stranamente, la candidatura delle Alpi Marittime, promossa e appoggiata (questa sì) dal Ministero dell'Ambiente, è stata approvata. Il ministro Costa invita a non essere amareggiati: noi siamo semplicemente sconcertati". Lo afferma, in una nota, il consigliere regionale Domenico Bevacqua. "Evidentemente - aggiunge - l'entrare o meno a far parte nella lista del Patrimonio mondiale non dipende, in Italia, dall'intrinseco valore e bellezza del sito naturale, bensì dalla latitudine (più settentrionale o più meridionale) in cui il sito si trova. Il precedente ministro Franceschini si era battuto e aveva pienamente sostenuto gli oggettivi meriti di una candidatura che non poteva dare adito a dubbi. Io stesso, nel mio piccolo, avevo presentato e fatto approvare un apposito ordine del giorno in Consiglio regionale e avevo avuto modo di discuterne, insieme al presidente Oliverio, al Commissario del Parco e al Ministro Franceschini, in occasione di una sua visita a Cosenza. Un grazie davvero con tutta l'anima al Governo del cambiamento. Ma noi silani non ci demoralizziamo: sappiamo bene quanto è straordinario l'altopiano silano e quanto sono tenaci le comunità che lo abitano, spesso con sacrifici di non poco conto. La certificazione ce la diamo da soli". "In attesa che lo diventi 'dell'umanità' - conclude Bevacqua - la Sila resta il patrimonio più importante di tutti i calabresi e di coloro che amano la Calabria".

      Bossio: Da Corrado temeraria sortita

      "Se dovesse essere vero che possa essere ritirata la candidatura a patrimonio dell'Unesco del Parco nazionale della Sila, la responsabilità sarebbe dell'attuale commissario dell'ente e, dunque, del Ministero dell'Ambiente. Ci troviamo costretti a precisare l'ovvio, di fronte alla temeraria sortita della senatrice 5stelle Margherita Corrado che ci informa di tutta la sua preoccupazione per un imminente ritiro del Parco della Sila dalle candidature a Patrimonio Unesco". Lo afferma, in una dichiarazione, la deputata Enza Bruno Bossio, del Pd. "La senatrice Corrado - aggiunge - forse non è informata che di recente è stato il suo ministro ad aver nominato un commissario in disaccordo con la Regione Calabria. Non ha inteso confermare, come proposto dalla Regione, la professoressa Sonia Ferrari che, invece, aveva avuto il merito di aver avviato il percorso di candidatura a patrimonio Unesco. Se la notizia del ritiro della candidatura dovesse trovare conferma, pertanto, chiederò conto di questa eventuale decisione con apposita interpellanza al Ministero competente". "Il ritiro della candidatura - dice ancora Enza Bruno Bossio - mortifica e disperde il percorso che negli ultimi anni era stato fatto per valorizzare la risorsa parco a livello internazionale. Si depotenzia così uno dei maggiori fattori attrattivi di considerevoli flussi turistici verso la Calabria. Insomma, siamo di fronte ad un'ulteriore scelta che l'attuale Governo compie per penalizzare la Calabria e le aspirazioni dei calabresi".

      © RIPRODUZIONE RISERVATA

      Cerca con Google nell'intero giornale:

      -- >Guarda l'indice delle notizie su: "Cronaca e Attualità "

     

     
Pubblicità


Copyright © 2017 Nuova Cosenza. Quotidiano di informazione.
Registrazione Tribunale Cosenza n.713 del 28/01/2004 - Direttore Responsabile: Pippo Gatto
Dati e immagini presenti sul giornale sono tutelati dalla legge sul copyright. Il loro uso non e' consentito