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      Clonavano targhe e documenti, 6 arresti dei CC a Cirò

       

       

      Clonavano targhe e documenti, 6 arresti dei CC a Cirò

      18 gen 19 I carabinieri della Compagnia di Cirò Marina stanno eseguendo, a Crotone, Torino e nelle Case circondariali di Catanzaro e Palmi, un'ordinanza di custodia cautelare, emessa dal gip di Crotone su richiesta della Procura, nei confronti di 6 persone ritenute responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata al riciclaggio di autovetture rubate in Italia, simulandone l'importazione dall'Estero grazie alla clonazione di targhe e documenti di circolazione di veicoli stranieri. Nell'inchiesta sono indagate in stato di libertà altre 12 persone ritenute responsabili, a vario titolo, di falsità materiale e ideologica, ricettazione e riciclaggio. Le persone arrestate sono Antonio Anania, di 46 anni; Mario Filippelli (43); Salvatore Papaianni (44); Francesco Maietta (39); Franco Donato Farace (64) e Lino Farace (44).

      Procura: Leggerezza Motorizzazione

      "Abbiamo messo un altro tassello nell'attività di repressione che svolgiamo in silenzio, bloccando con un lavoro lusinghiero e paziente un gruppo ramificato. In questa vicenda c'è stata molta leggerezza negli uffici della motorizzazione di Crotone, dove si facevano passare pratiche non complete di tutti i documenti". Lo ha detto il procuratore della Repubblica di Crotone, Giuseppe Capoccia, incontrando con i giornalisti a cui è stato illustrato l'esito dell'operazione "Clone" condotta dalla Compagnia dei carabinieri di Cirò Marina contro un'organizzazione criminale che gestiva un traffico di automobili rubate, di cui venivano clonate targhe e libretti di circolazione. Operazione che ha portato all'arresto di sei persone. Gli arresti sono stati fatti in esecuzione di un'ordinanza di misura cautelare in carcere emessa dal gip di Crotone, Romina Rizzo, su richiesta della Procura della Repubblica. I sei arrestati sono accusati, a vario titolo, di associazione per delinquere, riciclaggio e autoriciclaggio. Tra i 12 indagati, secondo quanto si é appreso nel corso della conferenza stampa, c'é un funzionario della Motorizzazione civile di Crotone. Secondo quanto é emerso dall'indagine, coordinata dal sostituto procuratore Alfredo Manca, l'organizzazione criminale avrebbe rigenerato auto rubate in Italia clonandole con l'utilizzo di documenti di vetture normalmente circolanti in Spagna. Il colonnello Alessandro Colella, comandante provinciale dei carabiunieri di Crotone, , ha elogiato il lavoro svolto dalla Compagnia di Cirò Marina e dal sostituto procuratore Manca "che hanno svolto - ha detto - un lavoro di ricostruzione della filiera del riciclaggio di auto rubate, consultando un fiume di informazioni. É grazie a questo che abbiamo chiuso il cerchio sull'organizzazione criminale che aveva la propria base a Cirò Marina". "Le auto - ha spiegato, da parte sua, il capitano Alessandro Epifanio, comandante della Compagnia di Cirò Marina dei carabinieri - erano rubate ed elaborate in Campania, dove avveniva la modifica del telaio, ma l'associazione che provvedeva alla clonazione delle vetture è tutta crotonese".

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