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      Operazione Reventinum, 12 arresti dei CC nel lametino

       

       

      Operazione Reventinum, 12 arresti dei CC nel lametino

      10 gen 19 I Carabinieri del Comando Provinciale di Catanzaro e Reparti speciali sono stati impegnati questa mattina all'alba, nella provincia di Catanzaro ed in alcune località del nord Italia, in una vasta operazione - denominata 'Reventinum' - per l'esecuzione di un fermo di indiziato di delitto per associazione di tipo mafioso ed altro nei confronti di 12 persone ritenute appartenenti a due contrapposte cosche di 'ndrangheta attive nell'area montana della Sila catanzarese. Lo rende noto in un comunicato il Comando provinciale dei Carabinieri di Catanzaro, sottolineando che sono contestualmente in corso numerose perquisizioni. Il provvedimento di fermo è stato emesso dalla Procura della Repubblica - Direzione Distrettuale Antimafia - di Catanzaro, guidata dal dott. Nicola Gratteri. Ai sodali destinatari del fermo sono contestai una serie di reati nell'ambito di una vera e propria faida scaturita per la supremazia del controllo dell'area montana della provincia.

      Alcuni fermati sono accusati anche di violenza privata e sequestro di persona dell'avvocato Francesco Pagliuso, ucciso in un agguato il 9 agosto 2016 a Lamezia Terme. Il sequestro sarebbe avvenuto 2 anni prima. Per il delitto, nel 2018, è stato arrestato Marco Gallo, insospettabile 33enne lametino titolare di una società di consulenze che, per l'accusa, sarebbe un sicario a pagamento. Per gli inquirenti, Pagliuso sarebbe stato ucciso da Gallo per una vendetta trasversale ed in particolare per la sua vicinanza a Domenico Mezzatesta, l'ex vigile urbano responsabile, insieme al figlio Giovanni, del duplice omicidio, avvenuto nel 2013 in un bar di Decollatura, di Giovanni Vescio e Francesco Iannazzo, ritenuti vicini alla famiglia Scalise. Da qui si sarebbe innescata una spirale di sangue. I fermi hanno riguardato appartenenti alle famiglie Scalise e Mezzatesta.

      Due fermati nel Verbano

      Ci sono anche due residenti in Val d'Ossola, nella provincia di Verbania, tra le 12 persone arrestate dai carabinieri del Comando Provinciale di Catanzaro e dai Reparti speciali nell'operazione 'Reventinum'. Si tratta di un uomo e di una donna. Ai destinatari del fermo sono contestati una serie di reati nell'ambito di una vera e propria faida tra due cosche contrapposte. Sono in corso anche alcune perquisizioni. I due fermati sono Giuliano Roperti, 50 anni, e Ionela Tutuianu, 44. L' indagine ha consentito di delineare gli interessi criminali di due distinte e contrapposte cosche, quella degli Scalise e dei Mezzatesta.

      Gratteri: Tra indagati mandanti omicidio avvocato

      "Siamo convinti che i mandanti dell'omicidio dell'avvocato Francesco Pagliuso si trovino tra gli indagati dell'operazione odierna". Lo ha affermato il Procuratore della Repubblica di Catanzaro, Nicola Gratteri, nel corso della conferenza stampa sui 12 fermi eseguiti dai carabinieri, tra Calabria e Piemonte, nell'ambito dell'operazione "Reventinum". "Queste famiglie - ha detto ancora il procuratore Gratteri - hanno terrorizzato l'intera area montana. Sugli omicidi che sono avvenuti nella zona del Reventino non ci siamo fermati un attimo e non saremo appagati fino a quando non chiuderemo il cerchio delle indagini per identificare i mandanti. La macchina delle indagini è ormai partita e nessuno può fermarla. E' un progetto nato a maggio del 2016 che ha incontrato la condivisione dei vertici delle forze dell'ordine come il comandante della Legione Carabinieri Calabria, generale Vincenzo Paticchio, ed il generale di corpo d'armata Luigi Robusto, responsabile del Comando Interregionale Carabinieri "Culqualber".

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