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      Otto feriti per i botti in Calabria nonostante i divieti

       

       

      Otto feriti per i botti in Calabria nonostante i divieti

      01 gen 19 E' di otto feriti, nessuno dei quali in condizioni gravi, il bilancio dei danni provocati dai botti di Capodanno in Calabria, nonostante i divieti imposti dalle autorità. Il maggior numero di persone che hanno dovuto fare ricorso alle cure dei sanitari si è registrato a Crotone e provincia. L'episodio più pericoloso si è verificato nella città pitagorica dove un uomo per l'esplosione di un petardo si è procurato una ferita alla mano ed è stato sottoposto ad un intervento chirurgico. Gli altri quattro casi si sono verificati in comuni della provincia. Due le persone rimaste ferite a causa dei botti nel Cosentino: un uomo di Fagnano Castello che ha riportato la frattura della mano ed escoriazioni al torace e al volto e una donna di Rossano con un occhio ustionato. Una persona è rimasta ferita alla mano anche a Catanzaro. Nessuna segnalazione di problematiche legate all'uso di materiale esplodente, invece, dalle province di Reggio Calabria e Vibo Valentia.

      Bilancio polizia è di 216 feriti in Italia

      Per il sesto anno di fila non ci sono stati morti a causa dei botti di capodanno, ma il numero dei feriti è risultato in lieve aumento: 216, di cui 44 ricoverati, a fronte dei 212 dello scorso anno. E' quanto emerge dal bilancio della polizia di Stato. I feriti lievi, con prognosi inferiore o uguale ai 40 giorni, sono 203. Quelli più gravi, con prognosi superiore ai 40 giorni, sono 13 a fronte dei 9 dello scorso Capodanno. Per quanto riguarda poi i minorenni feriti, si registra un decremento del dato complessivo, con 41 casi contro i 50 di un anno fa. Rispetto al 2016 e al 2017, quando i feriti furono rispettivamente 190 e 184, c'è stato un aumento, ma la cifre sono comunque molto più contenute rispetto a sei anni fa, quanto oltre a due morti si contarono 622 feriti, 29 dei quali con prognosi superiore a 40 giorni (i feriti furono 361 nel 2014 e 253 nel 2015). Quest'anno i dati degli arresti risultano in aumento: 45 rispetto ai 30 dello scorso anno. Cala il numero dei denunciati: 200 rispetto a 242. I sequestri hanno riguardato, tra le altre cose, 579 strumenti lanciarazzi, 56 armi comuni da sparo, 76.101 munizioni, 7.229 kg di polvere da sparo, 349.386 parti di articoli pirotecnici di varia natura. Oltre mille le strutture controllate tra fabbriche, depositi e esercizi commerciali, 46 delle quali sanzionate.

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