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      Rubò in casa anziana, 28enne arrestato dai CC grazie al DNA a Spezzano Albanese

       

       

      Rubò in casa anziana, 28enne arrestato dai CC grazie al DNA a Spezzano Albanese

      20 feb 19 I carabinieri del nucleo operativo del Comando Compagnia di San Marco Argentano e della Stazione di Spezzano Albanese (cs), hanno eseguito questa mattina un’ordinanza di custodia cautelare di applicazione degli arresti domiciliari emessa dal G.i.p. del Tribunale di Castrovillari, su richiesta di quella Procura della Repubblica, nei confronti di E.D., ventottenne del posto, gia’ noto alle forze dell’ordine, per il reato di rapina pluriaggravata. Il giovane e’ gravato da gravi indizi di colpevolezza in relazione alla rapina pluriaggravata in abitazione, perperata tre anni fa ai danni di un’anziana donna di Spezzano Albanese. Le indagini, coordinate dal Procuratore Facciolla, e dal sostituto Valentina Draetta, furono avviate nel maggio del 2016, allorquando di notte, la vittima, fortemente scossa per quanto le era appena accaduto, chiedeva aiuto ai carabinieri, che intervenivano immediatamente sul posto ed iniziavano a raccogliere tutti gli elementi utili per le indagini. La donna raccontava di essere stata destata nel sonno da forti rumori provenienti dal piano inferiore della propria abitazione e, alzatasi dal letto, s’imbatteva in una persona di giovane eta’ dal volto coperto da una maschera, dall’accento locale, di cui forniva una dettagliata descrizione. Il malvivente puntandole un oggetto molto simile ad una pistola, le intimava di consegnargli denaro ed oggetti di valore e dopo averla spintonata e fatta cadere sul pavimento gli sottraeva due catenine d’oro per poi darsi alla fuga. In questa fase pero’ il malvivente, non riuscendo ad uscire dalla porta d’ingresso, poiche’ chiusa a chiave, decideva di sfondare una persiana in plastica di una finestra posta al piano terra, da cui poi effettivamente scappava attraverso il varco che si era creato. Il meticoloso sopralluogo eseguito dai carabinieri, permetteva, in particolare, di rinvenire diverse tracce biologiche lasciate dall’autore del fatto, nonche’ la maschera da questi abbandonata. Nella circostanza, poteva essere anche verificato che il soggetto in questione era penetrato nell’abitazione, ove l’anziana signora viveva da sola, attraverso una finestrella posta in alto a margine del soffitto e da cui poi non sarebbe potuto piu’ uscire, data la sua particolare altezza dal pavimento e la bassa statura dell’interessato per come indicato dalla vittima. Dalle tracce raccolte –successivamente inviate al R.i.s. di Messina- veniva estrapolato il DNA che, messo a confronto con altro materiale, andava ad individuare unicamente l’indagato. Il soggetto, rintracciato dai carabinieri per le vie del paese e’ stato, dopo le formalita’ di rito, posto agli arresti domiciliari.

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