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      Guardiacoste sequestrano 14 depuratori nel reggino, 53 indagati tra cui sindaci

       

       

      Guardiacoste sequestrano 14 depuratori nel reggino, 53 indagati tra cui sindaci

      20 set 18 La Guardia costiera di Reggio Calabria ha sequestrato nel territorio provinciale 14 impianti di depurazione di acque reflue comunali nell'ambito di un'inchiesta condotta dalla Procura della Repubblica del capoluogo in cui sono indagate 53 persone. Tra loro ci sono alcuni sindaci, dirigenti e funzionari delle società che nel tempo hanno gestito gli impianti e dirigenti di uffici tecnici e lavori pubblici. I sequestri nell'ambito dell'operazione, denominata "Mala depurazione", sono stati fatti in esecuzione di decreti emessi dal Gip di Reggio Calabria Maria Cecilia Vitolla. Il Dirigente del Dipartimento Ambiente della Regione Calabria é stato nominato custode giudiziale di tutti gli impianti sequestrati, con facoltà d'uso, con l'obbligo di conformare entro 45 giorni lo stato di fatto e di diritto degli impianti alle prescrizioni di legge e di regolamento applicabili in ragione delle violazioni contestate nei provvedimenti di sequestro.

      Indagato anche sindaco Reggio C.

      C'é anche l'attuale sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, tra le 53 persone indagate nell'inchiesta "Mala depurazione" condotta dalla Procura reggina che ha portato al sequestro di 14 impianti di depurazione. Tra gli indagati figurano inoltre gli ex sindaci di Reggio Calabria Demetrio Arena e Giuseppe Raffa. I reati ipotizzati a loro carico sono inadempimento di contratti di pubbliche forniture, omissioni di atti di ufficio, disastro ambientale, getto pericoloso di cose ed attività di gestione non autorizzata di rifiuti, con smaltimento illecito degli stessi. Insieme a Falcomatà, Raffa e Arena, sono indagati gli ex commissari straordinari del Comune di Reggio Calabria, l'ex prefetto Vincenzo Panico, in seguito sostituito dal prefetto Gaetano Chiusolo, anch'egli indagato; il viceprefetto Vincenzo Castaldo; Dante Piazza e Carmelo La Paglia, funzionari del Ministero dell'Interno. Ed ancora: Alberto Scambia, 68 anni, 'dominus della società 'Acquereggine' società cui era stata demandata la manutenzione degli impianti di depurazione; Domenico Mallamaci, 55 anni, presidente del Consiglio di amministrazione e rappresentante di 'Acquereggine'; Domenico Barbieri, 54 anni, componente del comitato esecutivo di 'Acquereggine'; Giampiero Abruzzo, liquidatore della società; Domenico Albanese, direttore tecnico; Massimo Palmieri e Eugenio Barbera, ex amministratori delegati; Raffaele Romeo, direttore operativo; Mario Scambio, componente del comitato tecnico della società; Domenico Barbaro, coordinatore operativo; Antonio Cavallaro, direttore generale della società; Domenico Naso, consigliere della società; Claudia Ceci, direttore operativo; Manuel Pulella, direttore dell'assessorato ai Lavori pubblici del Comune di Reggio Calabria; Antonio Crsitiano, dirigente di settore del Comune di Reggio Calabria, e Marcello Cammera, già dirigente del settore lavori Pubblici del Comune di Reggio Calabria, in atto imputato nel processo 'Gotha' scaturito da un'inchiesta condotta dalla Dda di Reggio Calabria.

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