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      Tragedia a Isola C.R., durante lavori terra muoiono imprenditore Marrelli e 3 operai

       

       

      Tragedia a Isola C.R., durante lavori terra muoiono imprenditore Marrelli e 3 operai

      28 ott 18 Quattro persone sono morte nella notte a causa del terreno franato durante l'esecuzione di alcuni lavori di emergenza ad una condotta fognaria danneggiata in passato dal maltempo. Tra le vittime c'è l'imprenditore Massimo Marrelli, 59 anni, titolare dell'omonimo gruppo a cui fanno capo diverse strutture sanitarie nel Crotonese. Gli altri tre morti sono Santo Bruno, 53 anni di Isola Capo Rizzuto, Luigi Ennio Colacino, 45 anni di Cutro, Mario Cristofaro, 49 anni di Crotone. Marrelli, secondo una prima ricostruzione, stava lavorando con i tre operai, tutti del suo gruppo, nella sua tenuta in località Sant'Andrea nel comune di Isola Capo Rizzuto, per completare un collegamento della rete fognaria della villa. Improvvisamente, i quattro sono stati letteralmente inghiottiti dalla terra che è franata sotto i loro piedi. Alla scena hanno assistito altri 4 operai che stavano collaborando alla realizzazione del collettore fognario. Sul posto sono giunti i vigili del fuoco del comando provinciale di Crotone che non hanno potuto però fare altro che constatare il decesso dei quattro e recuperare i cadaveri. Le indagini sono affidate alla tenenza dei Carabinieri di Isola Capo Rizzuto. La causa della frana un incauto sbancamento del terreno dice la Protezione Civile "prodottosi a seguito di un movimento di terra innescato da un incauto sbancamento". Il magistrato di turno ha rubriucato la tragedia come incidente sul lavoro.

      Vittime trovate in piedi con le mani alzate

      In piedi, con le mani alzate nell'ultimo tentativo di proteggersi il viso. Così sono stati trovati l'imprenditore Massimo Marrelli ed i suoi tre operai Santo Bruno, muratore, Luigi Ennio Colacino, bracciante agricolo, e Mario Cristofaro, manovale, morti travolti da una massa di terra. I quattro, secondo la ricostruzione, stavano lavorando alla messa in opera di un collettore della rete fognaria della tenuta agricola di Marrelli "Verdi praterie" dove l'imprenditore ha anche la villa personale. La rete fognaria era stata danneggiata nei giorni scorsi dal maltempo provocando una fuoriuscita che aveva invaso un seminterrato della villa. I lavori, realizzati dagli operai del gruppo Marrelli, erano iniziati ieri e, a quanto pare, stavano andando avanti con una serie di turnazioni. Con i mezzi meccanici dell'azienda era stato realizzato uno scavo di circa sette metri di profondità per il passaggio di un tubo della fognatura. I tre operai erano scesi nello scavo per effettuare la posa dell'ultima tubo. Con loro anche Massimo Marrelli che, come era nella sua indole, partecipava attivamente a tutti i lavori che riguardavano le sue aziende. Lo scavo aveva una parete in argilla ed un'altra di terreno di riporto. E sarebbe stata proprio questa ultima a franare, seppellendo i quattro che non hanno avuto neppure il tempo di reagire, morendo soffocati. I corpi sono stati recuperati nella notte dai Vigili del fuoco del Comando provinciale di Crotone che, insieme ai carabinieri, hanno operato in condizioni di difficoltà a causa delle forti piogge cadute sulla zona. Sull'accaduto stanno indagando, con il coordinamento del sostituto procuratore della Repubblica di Crotone Andrea Corvino, i carabinieri della compagnia di Crotone con il supporto del personale dell'Ispettorato del lavoro e della sezione rilievi del Nucleo investigativo del Comando provinciale. Il magistrato ha disposto la restituzione delle salme alle famiglie.

      Marrelli impegnato in diverse aziende.

      Massimo Marrelli era a capo di un gruppo specializzato nel settore della sanità, ma attivo anche in altri campi. Medico odontoiatra, Marrelli era sposato con Antonella Stasi, vicepresidente della regione Calabria dal 2010 al 2014 nella giunta di centrodestra e, dal 29 aprile al 9 dicembre del 2014, presidente facente funzioni dopo le dimissioni di Giuseppe Scopelliti. Al Gruppo Marrelli fanno capo diverse strutture sanitarie in campo odontoiatrico e della ricerca, oltre ad aziende agricole - una delle quali dove è avvenuto l'incidente della notte scorsa - e ad una televisione locale (EsperiaTv). Il suo nome, attualmente, è soprattutto legato al Marrelli Hospital, una clinica privata - è scritto sul sito della struttura - "ad indirizzo polispecialistico medico-chirurgico con prevalente attività di chirurgica oncologica, chirurgia generale ed ortopedica, che svolge la sua attività a Crotone". La struttura è attualmente impegnata in una vertenza con il commissario ad acta per il rientro del debito sanitario della Calabria Massimo Scura in merito al budget per la specialistica ambulatoriale. Il Gruppo Marrelli, nel settembre scorso aveva annunciato l'invio di 300 lettere di licenziamento per tutti i collaboratori del Gruppo imprenditoriale: i dipendenti della clinica chirurgica e ortopedica, quelli della clinica odontoiatrica e poi Dentalia, Tecnologica, Esperia TV, Le Verdi Praterie, Bufà, Marrelli Wines. Successivamente la vertenza è approdata al ministero per lo Sviluppo economico. Un nuovo incontro era in programma nei prossimi giorni.

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