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      Provincia di Vibo maglia nera della criminalità per reati e omicidi, Cosenza meno denunce

       

       

      Provincia di Vibo maglia nera della criminalità per reati e omicidi, Cosenza meno denunce

      22 ott 18 E' Vibo Valentia, in Calabria, la provincia con più reati commessi e denunciati nel 2017. Si pone al 51mo posto nazionale con 3.276,79 reati ogni 100 mila abitanti, in calo del 3% rispetto al 2016. E' quanto emerge dall'Indice della Criminalità elaborato dal Sole 24 Ore su dati forniti dal Ministero dell'Interno relativi al 2017. A seguire si trova Catanzaro (55ma con 3.217,09 in deciso calo, -11%). In 69ma posizione c'è Reggio Calabria (3.021,89 reati, -1%), al 78mo Crotone (2.885,28, +6%) e 82ma Cosenza (2.832,36, -4%). Vibo è anche maglia nera a livello nazionale per omicidi, 15,5 ogni 100 mila abitanti, con un incremento del 127%; al quarto posto Crotone con 6,3 delitti, gli stessi del 2016. Crotone è anche terza a livello nazionale per reati di riciclaggio e impiego di denaro con 12,6 ed un incremento sul 2016 del 214%. Sul fronte incendi sono tre le province calabresi nei primi cinque posti nazionali: Cosenza prima (111,9, +26%), Catanzaro seconda (105,9, +94%) e Crotone quinta (95,4, +8%).

      Nel 2017 sono calati del 2,3% i reati in tutta Italia, con un aumento, però, delle denunce per violenza sessuale, frodi informatiche, droga e incendi. E' il quadro che emerge dal rapporto sulla criminalità nelle province italiane elaborato in esclusiva dal Sole 24 Ore sui dati forniti dal Ministero dell'Interno relativi al 2017. Stando ai dati, sono 6.600 i reati commessi e denunciati nell'ultimo anno in Italia, circa 277 ogni ora. Restano nell'ombra, invece, i fenomeni di microcriminalità, anch'essi diffusi sul territorio, ma che per diversi motivi sfuggono al controllo delle autorità. Nel 2017 sono state denunciate in media 12,7 violenze sessuali al giorno, in crescita del 15%. Un dato a doppia faccia che da un lato evidenzia l'aumento del reato e dall'altro una maggiore propensione a denunciare gli abusi da parte delle vittime. La diffusione degli stupefacenti, poi, alimenta i delitti registrati (+10%), prevalentemente lo spaccio. In salita dell'8% anche i reati a sfondo economico, così come le truffe e frodi informatiche che cavalcano la progressiva diffusione di internet. Gli incendi, infine, sono tornati a divampare sul territorio, come accadde in anni passati, tanto che se ne contano in media 28,2 al giorno (+29% rispetto al 2016). Per quanto riguarda la classifica delle province con più denunce, a guidare è quella di Milano, mentre Oristano, Pordenone e Belluno sono considerate le aree più sicure. Alle spalle del capoluogo lombardo si piazzano Rimini e Bologna, mentre Roma si attesta al settimo posto, dietro anche a Firenze, Torino e Prato. Le province di Cagliari e Genova sono in testa per i reati legati agli stupefacenti, mentre quelle di Prato e Firenze per riciclaggio e impiego di denaro sporco. Trieste e Cagliari, invece, si contendono il primato negativo per il maggior numero di violenze sessuali denunciate. Trieste, inoltre, è al primo posto anche per truffe e frodi informatiche, seguita da Milano e Cagliari. Confermata infine l'incidenza più elevata di furti di auto nelle province di Barletta Andria Trani e Bari. Sono invece Rieti e Livorno ad avere l'incremento maggiore di denunce. Il capoluogo laziale segna un +19%, mentre quello toscano tocca un +11% che lo fa salire in nona posizione nella classifica delle province con più reati.

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