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      Sindaco Lucano "Usciremo da Sprar e faremo accoglienza senza soldi pubblici"

       

       

      Sindaco Lucano "Usciremo da Sprar e faremo accoglienza senza soldi pubblici"

      16 ott 18 "Riace rappresenta un'idea che va contro la civiltà della barbarie. Anche senza contributi pubblici andiamo avanti lo stesso, da soli, perché negli anni abbiamo costruito dei supporti all'integrazione che oggi fanno la differenza. Faremo non uno Sprar ma un'accoglienza spontanea così com'era cominciata, senza soldi pubblici. Voglio trasmettere questo messaggio al Governo, vogliamo uscire dallo Sprar. Faremo ricorso al Tar come fatto morale". A dirlo il sindaco di Riace Domenico Lucano all'uscita dal tribunale. "Lo voglio io come volontà politica. Dobbiamo uscire dallo Sprar. Non voglio avere a che fare con chi non ha fiducia e non voglio avere a che fare con questo governo che spesso non rispetta i diritti umani". A dirlo il sindaco di Riace Domenico Lucano a conclusione dell'udienza del tribunale del riesame di Reggio Calabria che deve decidere se rimetterlo in libertà.

      "Sono fiducioso nella scarcerazione, se esiste diritto". A dirlo è stato il sindaco di Riace Domenico Lucano al termine dell'udienza del Tribunale del riesame di Reggio Calabria, che si è riservato la decisione. "E' talmente distante - ha aggiunto Lucano - quello che ha detto l'avvocato, che ha sviluppato come si è svolta la vicenda Riace arrivando poi agli argomenti alla base di queste misure fatte a me, e quello che ha detto il pm. C'è un abisso"

      "Penso sia andata bene". Queste le parole di Mimmo Lucano, sindaco di Riace, all'uscita dall'udienza del Tribunale della Libertà di Reggio Calabria in ordine all'arresto scattato con l'operazione "Xenia" del 2 ottobre scorso. "Devo ringraziare i miei avvocati - ha aggiunto Lucano - che con passione hanno sostenuto le mie ragioni, e tutto questo fiume di solidarietà che c'è attorno a me, attorno a Riace, e credo di poter essere contento per com'è andata. Non mi hanno permesso di parlare, hanno parlato i miei avvocati e hanno spiegato le nostre ragioni".

      "Quando si parla di uno degli argomenti che mi sono contestati dal Viminale, quello degli affidamenti diretti, il prefetto Morcone non si doveva dimenticare di quando, nel 2008, voleva portare 400 persone a Riace". A dirlo il sindaco di Riace Domenico Lucano. "Al prefetto - ha aggiunto - dissi che Riace aveva 500 abitanti nella parte alta. In ogni caso ho avuto un rapporto cordiale con il Capo dipartimento Morcone. Però il 26 agosto 2008, quando ha telefonato a Riace, mentre altri comuni come Milano davano la disponibilità per 20 posti, noi ci siamo riuniti in vari comuni ed abbiamo dato la disponibilità di 300 posti. Il 26 agosto ci hanno telefonato ed il 28 agosto sono arrivati i pullman. Come facevamo a non fare gli affidamenti diretti alle coop o agli enti gestori. E adesso me lo contestano".

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