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      Trovato il corpicino del piccolo Nicolò morto per la pioggia

       

       

      Trovato il corpicino del piccolo Nicolò morto per la pioggia

      12 ott 18 É stato trovato il cadavere di Nicolò, il bambino di due anni che risultava disperso dal 4 ottobre scorso a causa del nubifragio in cui sono morti la madre ed il fratello di sette anni. A trovare il cadavere sono stati i vigili del fuoco ed il personale della Protezione civile regionale. Il corpo é stato trovato a circa cinquecento metri dal luogo in cui era stato trovato il corpo della mamma del bambino. Il corpicino era sepolto sotto una spessa coltre di detriti ed è stato trovato dopo otto giorni di incessanti ricerche. Al ritrovamento del corpo del bambino, frutto dell'abnegazione dei vigili del fuoco e del personale della Protezione civile regionale, oltre che di decine di volontari, ha contribuito il georadar messo a disposizione dal Cnr, con l'intervento di geofisici specializzati.

      Il Procuratore della Repubblica di Lamezia Terme, Salvatore Curcio, si è recato nel luogo in cui vigili del fuoco, Protezione civile regionale ed un gruppo di volontari hanno trovato il corpo senza vita di Nicolò, il bambino di due anni che risultava disperso dal 4 ottobre scorso, giorno in cui si é abbattuto nella zona un nubifragio che ha provocato la morte della mamma del piccolo, Stefania Signore, di 30 anni, e del fratello di sette anni. Secondo la ricostruzione di quanto é accaduto, Stefania Signore ed i due figli furono sorpresi dal nubifragio mentre stavano rientrando in auto nella loro abitazione di Gizzeria. La donna, colta dal panico, scese dalla vettura, insieme ai due figli. La furia del nubifragio, però, le strappò dalle braccia il piccolo Nicolò e trascinò via la donna e l'altro figlio, i cui corpi furono trovati dopo alcune ore ad alcune centinaia di metri dal punto in cui fu rivenuta l'automobile della donna. Del corpo del piccolo Nicolò si era invece persa ogni traccia, fino al ritrovamento di stamattina. Stefania Signore, nel momento in cui fu sorpresa dal nubifragio, aveva appena prelevato i figli dall'abitazione dei suoceri dopo avere finito il suo turno di lavoro in un call center.

      "Ci tengo a ringraziare, oltre agli organismi di polizia giudiziaria, la Protezione civile ed i suoi volontari, il Cnr, i vigili del fuoco, in tutte le loro articolazioni, e tutti i semplici cittadini intervenuti volontariamente, per il grande impegno che hanno profuso nelle ricerche del corpo del bambino scomparso e nelle attività correlate". Lo ha detto il Procuratore della Repubblica di Lamezia Terme, Salvatore Curcio, in relazione al ritrovamento, dopo otto giorni di incessanti ricerche, del corpo di Nicolò, vittima insieme alla madre ed al fratello di sette anni del nubifragio abbattutosi in Calabria il 4 ottobre scorso. "In questa vicenda - ha aggiunto il procuratore Curcio - meritano di essere evidenziati gli aspetti di grande umanità, condivisione e solidarietà che tutti hanno dimostrato sul campo. Valori non sempre riscontrabili ai giorni nostri"

      "Sono stato chiamato dal collega della protezione civile della Calabria che mi ha comunicato che a trovare il cadavere di Nicolò sono stati proprio dei volontari, a dimostrazione della capacità della nostra organizzazione". Così Angelo Borrelli, capo del dipartimento della protezione civile, ha riferito in una conferenza stampa ad Aosta in merito alle circostanze del ritrovamento del corpo del bambino di due anni che risultava disperso dal 4 ottobre.

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