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      CC sventano omicidio a Corigliano, 4 arresti

       

       

      CC sventano omicidio a Corigliano, 4 arresti

      10 ott 18 Un omicidio è stato sventato dai carabinieri della Compagnia di Corigliano Rossano che hanno fermato 4 persone, in esecuzione di un decreto della Procura di Castrovillari diretta da Eugenio Facciolla, per detenzione e spaccio di droga. I 4 - Piero Francesco Chiaradia, di 45 anni, Giovanni Chiaradia (51), Salvatore Bonafede (34) e Marco Bonafede (26) - nei cui confronti il gip ha poi emesso un provvedimento cautelare in carcere, secondo l'accusa stavano pianificando l'omicidio di un noto pluripregiudicato del posto. In particolare sono state intercettate conversazioni dalle quali sarebbero emerse le modalità di esecuzione del delitto e le precauzioni da adottare durante la fuga per eludere l'intervento delle forze di polizia. Le indagini dei carabinieri sono iniziate dopo l'arresto di Giovanni Chiaradia, sorpreso con una pistola cal.7,65 con matricola abrasa e colpo in canna. I 4, per l'accusa, avevano il predominio nello spaccio di eroina e cocaina nella zona marina di Corigliano. Partendo dall'arresto di Giovanni Chiaradia, i carabinieri, coordinati dal sostituto procuratore di Castrovillari Luca Primicerio, hanno approfondito il contesto nel quale operavano gli indagati tramite intercettazioni, riprese video con telecamere montate nei pressi delle abitazioni degli indagati e servizi di osservazione e pedinamento. Il predominio degli indagati nella marina di Corigliano nello spaccio di droga, secondo gli investigatori, si concretizzava con modalità studiate per eludere i controlli delle forze dell'ordine. Infatti le cessioni di droga avvenivano in un contesto isolato e difficile da raggiungere, quale era quello dove vivono gli arrestati, le cui abitazioni sono situate in una zona rurale di contrada Fabrizio. Anche la consumazione della droga da parte degli acquirenti avveniva per lo più in loco proprio per limitare l'attività di controllo e riscontro da parte delle forze dell'ordine. L'unica strada di accesso al complesso residenziale era presidiata da sentinelle, che avvertivano del sopraggiungere di auto o elementi sospetti. Gli arrestati utilizzavano anche una tecnica comprovata per la detenzione dello stupefacente. Infatti la droga veniva sistemata in luoghi facilmente raggiungibili, sotto il controllo degli indagati, ma non nelle loro abitazioni. Parte dello stupefacente era nascosta in un cortile recintato presidiato da un cane da guardia. Nel corso delle indagini sono stati sequestrati circa 20 grammi di cocaina, 15 grammi di marijuana e 4 grammi di eroina.

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