NuovaCosenza.com
Google
su tutto il Web su NuovaCosenza
mail: info@nuovacosenza.com
Home . Cronaca . Politica . AreaUrbana . Video . Spettacoli . Sport . Calcio . Meteo .
 

      Condividi su Facebook

      Riace, Prefetto sospende sindaco Lucano, ai domiciliari. "Arrestato per umanità"

       

       

      Riace, Prefetto sospende sindaco Lucano, ai domiciliari. "Arrestato per umanità"

      03 ott 18 Il sindaco di Riace Domenico Lucano, dopo essere finito ieri agli arresti domiciliari, è stato sospeso dall'incarico dal Prefetto di Reggio Calabria. La notifica è giunta stamani in Comune. A dirlo è stato il vicesindaco di Riace Giuseppe Gervasi che da oggi assume quindi le funzioni di Lucano. "Sarò io, quindi - ha spiegato - già domani mattina, in vista di un consiglio comunale che era già stato convocato con carattere urgente nei giorni scorsi, a svolgere le funzioni di sostituto del sindaco. La seduta, tra l'altro, non può essere rimandata perché, su richiesta urgente da parte del Ministero, ci sono da integrare alcuni documenti in merito alla nostra precedente richiesta di dissesto finanziario". "Spero quindi - aggiunge -, anche perché il compito non sarà affatto agevole visto che lavorare a livello amministrativo con questo peso dell'inchiesta sulla testa non sarà facile, di riuscire a svolgere nel migliore dei modi questo gravoso compito di responsabile dell'amministrazione comunale".

      Lucano: "reato di umanità". "Mi hanno messo agli arresti per un reato di umanità". Così il sindaco di Riace Domenico Lucano, parlando con il fratello Giuseppe, ha commentato il suo arresto. "E' sorpreso, amareggiato e anche un po' arrabbiato - ha detto Giuseppe all'ANSA - per alcune cose viste nell'ordinanza, anche se il gip le ha rigettate. Comunque è fiducioso, si sente di non avere compiuto nulla di particolare che potesse giustificare una limitazione della sua libertà. Comunque oggi è più sereno, ha visto che non è solo".

      Vicesindaco: paura per futuro. "E' inutile nasconderlo: la notizia, a Riace, dell'arresto del sindaco Lucano ha stravolto tutti, cittadini, amministratori e migranti". Lo ha detto il il vicesindaco di Riace Giuseppe Gervasi che da oggi assume le funzioni di sindaco dopo la sospensione dalla carica di Domenico Lucano in seguito all'arresto. "C'è tanta incredulità e paura - ha aggiunto - anche tra chi si è visto inserito nella lista degli indagati, ossia giovani impegnati nelle varie cooperative sociali con vari compiti e ruoli che tremano solo al pensiero di dover comparire davanti ad un giudice o a dagli investigatori. Ma c'è anche incertezza, paura e senso di smarrimento anche tra i tanti migranti che si trovano a Riace con le loro famiglie da tanto tempo".

      "Mio fratello è provato, è da 20 anni che dà l'anima per questo progetto, da quando sono sbarcati i primi curdi nel 1998. Ha dato anche lavoro alle persone del paese, ha fatto accoglienza e contemporaneamente ha creato uno sviluppo dell'economia locale. Il paese stava morendo. E alla fine, dice, 'vengo ripagato in questo modo'. Lui capisce benissimo che è come colpire un simbolo nel contesto di quello che avviene adesso in Italia, il vento che spira impetuoso". A dirlo è Giuseppe Lucano, fratello del sindaco di Riace Domenico. "Sono stato colpito - ha aggiunto - dalla solidarietà che mio fratello ha ricevuto da tutta Italia. Comunque lui resta fiducioso. Intanto sono cadute le accuse più gravi, sono rimasti due reati. Su quello delle cooperative ha fatto in modo di dare l'incarico a una coop del paese, gestita da un immigrato e da una persona di sua fiducia proprio per evitare intromissioni conosciute nell'ambito della Locride".

      © RIPRODUZIONE RISERVATA

      Cerca con Google nell'intero giornale:

      -- >Guarda l'indice delle notizie su: "Cronaca e Attualità "

     

     
Pubblicità


Copyright © 2017 Nuova Cosenza. Quotidiano di informazione.
Registrazione Tribunale Cosenza n.713 del 28/01/2004 - Direttore Responsabile: Pippo Gatto
Dati e immagini presenti sul giornale sono tutelati dalla legge sul copyright. Il loro uso non e' consentito