NuovaCosenza.com
Google
su tutto il Web su NuovaCosenza
mail: info@nuovacosenza.com
Home . Cronaca . Politica . AreaUrbana . Video . Spettacoli . Sport . Calcio . Meteo .
 

      Condividi su Facebook

      Denuncia Tribunale malato, diritti negati a disabile di Catanzaro

       

       

      Denuncia Tribunale malato, diritti negati a disabile di Catanzaro

      27 nov 18 "Ennesima storia di diritti negati e di indifferenza da parte delle Istituzioni quella di Giuseppe (nome di fantasia), che si vuole portare all'attenzione non soltanto dell'opinione pubblica ma, in primis, degli organi di giustizia, affinché si ponga riparo a questa gravissima ed inaccettabile situazione e perché ciò non accada più ad altri". E' quanto afferma in una nota la coordinatrice dell'Assemblea territoriale di Cittadinanzattiva - Tribunale per i Diritti del Malato di Catanzaro Emilia Celia. Il caso di Giuseppe è seguito dalle associazioni Cittadinanzattiva e Aned. L'uomo, è scritto nella nota, è "affetto da gravi patologie che ne compromettono irrimediabilmente la possibilità di deambulare ma che lo costringono a recarsi, giornalmente, in ospedale per sottoporsi a dialisi. Giuseppe abita in un alloggio popolare posto al quarto piano di un palazzo, con ascensore perennemente fuori uso, sito in uno dei tanti quartieri della periferia di Catanzaro. Giuseppe non soltanto non può uscire di casa per svolgere una normale vita sociale-relazionale, seppur con i limiti che la sua patologia comporta ma, soprattutto, è destinato a non potersi curare essendo per lui praticamente impossibile salire e scendere a piedi ben quattro rampe di scala per potersi recare al nosocomio cittadino dove è attualmente in cura". Per alleviare tale disagio, tramite i servizi sociali dell'Azienda ospedaliera Pugliese-Ciaccio, "è stata inoltrata al competente settore del Comune di Catanzaro-Servizi sociali, nell'interesse del sig. Giuseppe, richiesta di cambio alloggio per motivi di salute, finalizzata a trovare una condizione abitativa consona e tale da consentire allo stesso di poter vivere con dignità anche la propria situazione di disagio". "Purtroppo - afferma Emilia Celia - la risposta da parte del Comune è stata formulata in termini negativi, in quanto per procedere al cambio alloggio, come riferito dal settore comunale, si sarebbe dovuto fare riferimento ad una graduatoria 'ferma' e risalente al lontano 2003. Pare, quindi, che il blocco di detta graduatoria sia riconducibile ad una inerzia del Comune e/o dell'Aterp, che per ben 15 anni, negligentemente, non hanno provveduto ad insediare l'apposita commissione mista per l'aggiornamento della stessa sicché, tutte le domande regolarmente depositate dal 2004 in poi, seguendo il normale iter burocratico previsto dalla legge, sono rimaste inevase. Pare che, alla base di tale condotta posta in essere dai due Enti, vi sia la solita 'mancanza di alloggi', con la diretta conseguenza che, in tal modo, è stato assolutamente ed inevitabilmente negato il diritto di abitazione a tutti coloro i quali avrebbero avuto, come in effetti hanno, i requisiti per entrare in graduatoria"

      © RIPRODUZIONE RISERVATA

      Cerca con Google nell'intero giornale:

      -- >Guarda l'indice delle notizie su: "Cronaca e Attualità "

     

     
Pubblicità


Copyright © 2017 Nuova Cosenza. Quotidiano di informazione.
Registrazione Tribunale Cosenza n.713 del 28/01/2004 - Direttore Responsabile: Pippo Gatto
Dati e immagini presenti sul giornale sono tutelati dalla legge sul copyright. Il loro uso non e' consentito