NuovaCosenza.com
Google
su tutto il Web su NuovaCosenza
mail: info@nuovacosenza.com
Home . Cronaca . Politica . AreaUrbana . Video . Spettacoli . Sport . Calcio . Meteo .
 

      Condividi su Facebook

      Arrestato dai CC il Sindaco di Guardia Piemontese

       

       

      Arrestato dai CC il Sindaco di Guardia Piemontese e dirigente

      30 lug 18 Il sindaco di Guardia Piemontese, Vincenzo Rocchetti, é stato arrestato dai carabinieri nel'ambito di un'inchiesta della Procura della Repubblica di Paola. Insieme a Rocchetti é stato arrestato il dirigente del'Ufficio tecnico del Comune, del quale, al momento, non é stata resa nota l'identità. Ai due arrestati vengono contestati, a vario titolo, i reati di peculato, falso ideologico e materiale ed abuso d'ufficio. Per entrambi è stata disposta la custodia cautelare in carcere a seguito delle indagini effettuate dai militari della Compagnia Carabinieri di Paola, coordinate dal Procuratore Dr. Pierpaolo Bruni, aventi ad oggetto la gestione delle procedure di assegnazione di un’abitazione di edilizia popolare. In particolare il Sindaco ed il funzionario si sono resi responsabili, tra l’altro, di condotte di falso strumentali all’assegnazione indebita di alloggi popolari. Essi inoltre, attingevano a risorse pubbliche appostate alla voce di bilancio dell’Ente destinata a “Spese per opere pubbliche finanziate dalle concessioni edilizie” per pagare la bonifica di locali comunali che erano oggetto di intercettazioni ambientali disposte dalla Procura della Repubblica di Paola. Nel procedimento penale in esame risultano indagate altri soggetti, sulle cui generalità l’Ufficio di Procura mantiene il più stretto riserbo.

      Bonifica del Comune da microspie con fondi pubblici. Hanno utilizzato risorse pubbliche per "bonificare" gli uffici del Comune di Guardia Piemontese dalle microspie che erano state installate dalla Procura della Repubblica di Paola. É una delle contestazioni che vengono mosse al sindaco del Comune del Tirreno cosentino, Vincenzo Rocchetti, ed al dirigente dell'Ufficio tecnico dello stesso ente, Giuseppe Caruso nell'ambito dell'inchiesta che ha portato al loro arresto. Il particolare é stato riferito nel corso di una conferenza stampa cui hanno partecipato il Procuratore generale di Catanzaro, Otello Lupacchini; il Procuratore della Repubblica di Paola, Pier Paolo Bruni, ed il comandante della Compagnia dei carabinieri di Paola, capitano Giordano Tognoni. Per "bonificare" gli uffici comunali, é stato riferito nel corso della conferenza stampa, gli indagati avrebbero attinto a risorse pubbliche inserite nella voce di bilancio destinata a "Spese per opere pubbliche finanziate dalle concessioni edilizie". Un'operazione che é costata 1.600 euro.

      PG: Momento negativo da sistema di prevenzione. "Ogni operazione coordinata dalla magistratura che perviene ad esiti come quello di oggi, cioè l'arresto di un sindaco e di un dirigente comunale, evidentemente segna un momento negativo del sistema della prevenzione". Lo ha detto il Procuratore generale di Catanzaro, Otello Lupacchini, incontrando i giornalisti sull'arresto del primo cittadino di Guardia Piemontese, Vincenzo Rocchetti, e del dirigente dell'Ufficio tecnico dello stesso Comune, Giuseppe Caruso. "Quello di oggi, inoltre - ha aggiunto Lupacchini - non è un successo della magistratura, che si limita a certificare l'insuccesso della prevenzione. E rappresenta un punto di partenza, e non di arrivo, perché da questo momento dovranno essere raccolte le prove nel contraddittorio per stabilire se si debba o meno punire gli indagati". L'indagine che ha portato all'arresto di Rocchetti e Caruso riguarda, in particolare, la gestione delle procedure di assegnazione di abitazioni di edilizia popolare. "In questa fase iniziale - ha detto il Procuratore della Repubblica di Paola, Pier Paolo Bruni - stiamo ricostruendo l'esistenza di fatti di reato che approfondiremo ancora meglio, anche se alcuni punti fermi sono stati già messi. Ci sono tutte una serie di condotte di falso nella rappresentazione di fatti su richiesta della polizia giudiziaria su delega della procura". Nell'indagine dei carabinieri, che si protraeva da un anno, é coinvolta una terza persona per la quale erano stati chiesti gli arresti domiciliari. Lo stesso indagato é al momento ricoverato in una struttura ospedaliera e per questo si è deciso di non chiedere nei suoi confronti, per il momento, la misura cautelare.

      © RIPRODUZIONE RISERVATA

      Cerca con Google nell'intero giornale:

      -- >Guarda l'indice delle notizie su: "Cronaca e Attualità "

     

     
Pubblicità


Copyright © 2017 Nuova Cosenza. Quotidiano di informazione.
Registrazione Tribunale Cosenza n.713 del 28/01/2004 - Direttore Responsabile: Pippo Gatto
Dati e immagini presenti sul giornale sono tutelati dalla legge sul copyright. Il loro uso non e' consentito