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      A Cosenza la festa della Repubblica nel segno dell'unità

       

       

      A Cosenza la festa della Repubblica nel segno dell'unità

      02 giu 18 in occasione del 72esimo anniversario della Festa della Repubblica, la Prefettura di Cosenza, nella cornice di Piazza 11 Settembre, ha organizzato la tradizionale manifestazione con le forze dell'ordine schierate in Piazza XI settembre e il battaglione dei Bersaglieri che hanno aperto le manifestazioni. "Essere uniti e avere la partecipazione dei cittadini e degli uomini delle istituzioni assume un significato particolare, quest'anno, perche' abbiamo appena passato un momento difficile e di disorientamento, conclusosi ieri con la formazione del nuovo governo". Ha detto il prefetto di Cosenza, Gianfranco Tomao. "Sono ancora tanti i momenti cruciali che dovremo affrontare e superare, ma ancora piu' forte - ha detto Tomao - deve essere l'unita' dei cittadini, e le istituzioni, che sono al servizio dei cittadini, devono essere al loro fianco, ma anche ai cittadini chiediamo una partecipazione attiva". In questi giorni "e' prevalso il buonsenso e il senso dello Stato - ha concluso Tomao - abbiamo avuto dei grandi e begli esempi che dobbiamo imitare, perche' l'unita' d'Italia si pratica nei fatti". La manifestazione ha avuto inizio verso le 10 con l’afflusso di gonfaloni e labari, l’arrivo e il posizionamento del 1° Reggimento Bersaglieri e lo schieramento della Rappresentanza Militare. Poi la resa degli onori al Prefetto di Cosenza, la cerimonia dell’alza Bandiera, la lettura del messaggio del Presidente della Repubblica e della “Preghiera della Patria” ed il discorso del Prefetto. Tocccante la cerimonia di consegna delle Medaglie d’Onore ai cittadini italiani, militari e civili, deportati ed internati nei lager nazisti assegnate a PERRI CARMINE (vivente) - Santo Stefano di Rogliano PERRI LUIGI (deceduto) - Santo Stefano di Rogliano PROVENZANO ALBERTO (deceduto) - Piane Crati. Di seguito la consegna delle onorificenze dell’Ordine al Merito della Repubblica a
      UFFICIALE Francesco DE ROSE , detto Ciccio - Cosenza
      CAVALIERE Pietro PERRI - Cosenza
      CAVALIERE Vincenzo BIANCO - Trebisacce
      CAVALIERE Rocco BOTTA - Castrovillari
      CAVALIERE Giuseppe MADERA - Trebisacce
      CAVALIERE Bruno TERRANOVA - Diamante
      CAVALIERE Aurelio Angelo TIRRITO – Mendicino

      Alla manifestazione erano presenti i giovani campioni nazionali del Gioco Squash: Goffredo Scanga, Campione d’Italia Under 15; Cristina Tartarone, Campionessa d’Italia Under 17; Gianfrancesco Giordano e Stella De Marco Campioni d’Italia Categoria Allievi a Squadre. Nel corso della cerimonia sono stati eseguiti dei brani musicali a cura dell' “Ensemble di Fiati del Conservatorio di Musica Stanislao Giacomantonio di Cosenza”.

      In piazza partigiano di 97 anni. L'Anpi provinciale di Cosenza ha celebrato la festa della Repubblica consegnando una targa a "l'unico partigiano vivente della Provincia di Cosenza, un "giovanotto" di 97 anni", come dice il presidente provinciale Anpi Cosenza, Maria Pina Iannuzzi. Si chiama Antonio Annunziato Garofalo, classe 1921, nome di battaglia "Binda". Oltre ad aver combattuto in Russia nel secondo conflitto mondiale, ha fatto parte delle formazioni partigiane combattendo per la Resistenza. Oggi era emozionatissimo, quando il Prefetto Giancarlo Tomao gli ha stretto la mano. Nativo di Aprigliano, a pochi chilometri da Cosenza, Antonio Annunziato Garofalo, oggi amato bisnonno, e' il piu' anziano partigiano vivente di tutta la provincia di Cosenza e tra i piu' longevi dell'intero paese. Totonno, come da sempre e' chiamato, appena 19enne, fu chiamato alle armi e dovette partire per la guerra. Era il 1940. Fu arruolato con il battaglione mortai del Corpo di armata Roma ed avviato al deposito "81 reggimento fanteria" il 10 gennaio del 1941. Giunto in territorio dichiarato di guerra, parti' per la Russia il 17 luglio del 1941 nell'81 reggimento fanteria Roma con il corpo di spedizione italiana CSIR del Regio Esercito. Ha sopportato la fame e il gelido inverno russo, camminando nella neve con le scarpe rotte e combattendo con un equipaggiamento assolutamente inadeguato. E prendendo parte alla battaglia di Stalin sul fiume Dohn occupato dai russi. Eppure e' riuscito a ritornare a casa, approdando nella formazione partigiana 20 Garibaldi in Piemonte (Lanzo Torinese) dove ha assunto la qualifica gerarchica di partigiano combattente. I ricordi di "Binda" sono sempre lucidi e ricchi di particolari quando racconta che furono decine di migliaia i partigiani meridionali che parteciparono alla liberazione dell'Italia dal fascismo e dall'occupazione nazista. "Se avevo paura? Sono entrato nella resistenza forse con l'incoscienza di un giovane, - dice l'anziano patriota - ma con una volonta' di ferro, per la pace e la liberta'".

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