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      Nessuna minaccia e sequestro coppia da parte legale Amantea

       

       

      Nessuna minaccia e sequestro coppia da parte legale Amantea

      24 gen 18 L'avvocato Paola Napolitano, difensore con l'avv. Salvatore Politano, di F.A., imprenditore accusato di sequestro di persona ai danni di una giovane coppia, interviene con una nota sulla vicenda accaduta ad Amantea. "Il mio assistito - afferma il legale - è stato vittima di un vero e proprio tentativo di estorsione messo a punto dalla coppia. Il 14 gennaio scorso i due soggetti, dopo diverse e precedenti telefonate vessatorie e minacciose del tipo 'ti veniamo a prendere a casa.. sappiamo dove abiti', iniziate sin dall'ottobre dello scorso anno, si sono presentati nell'abitazione di F.A., con il pretesto di un precedente rapporto di lavoro intercorso tra l'imprenditore e la donna e terminato con il mancato superamento del periodo di prova. Da subito sono partite le insistenti richieste di denaro da parte della donna sotto la minaccia che sarebbe successo 'qualcosa di cattivo'...'che sarebbe finita male' in caso non avesse provveduto al pagamento. Le fa da spalla l'amico, indicato dalla stessa come personaggio di cui aver timore, e che già, nelle passate telefonate, si era presentato con il nome di un noto pregiudicato". "Il mio assistito, preoccupato per la propria incolumità fisica e di quella dei suoi familiari - prosegue la nota - presenti all'interno dell'abitazione, incalzato dalle minacce decide di prendere e poggiare in bella vista sul divano del salotto il fucile del padre, al fine di scoraggiare eventuali azioni violente, soprattutto da parte del sedicente pregiudicato. I due non hanno desistito, però, dalle loro richieste estorsive, anzi i toni si sono fatti sempre più minacciosi e preoccupanti, sicché il mio assistito intorno alle 12.40, ha allertato i carabinieri. A quel punto la donna, ha deciso, intorno alle 12.45, di chiamarli anche lei dicendosi vittima di sequestro di persona. I Carabinieri sono intervenuti trovando la donna, il sedicente pregiudicato e il mio assistito, con i suoi familiari ad attenderli fuori casa, sui gradini: circostanza davvero singolare per l'ipotesi di sequestro di persona. Mai il mio assistito ha pronunciato parole di minaccia nei confronti dei due, che non fossero di allertare i carabinieri, come poi ha fatto. Mai ha 'imbracciato' l'arma che, al contrario, è rimasta sul divano dove l'hanno trovata i carabinieri. Il giudice del Tribunale di Paola, che ha vagliato gli atti, immediatamente si è avveduta della possibile verosimiglianza della versione fornita dal Furgiuele e ha respinto la misura degli arresti domiciliari per il mio assistito rimettendolo immediatamente in libertà. Questi i fatti, che presto verranno formalizzati in denuncia- querela"

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