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      Premio produttività ai lavoratori della Callipo con 25 anni di servizio

       

       

      Premio produttività ai lavoratori della Callipo con 25 anni di servizio

      23 feb 18 Callipo Conserve Alimentari continua a crescere con un fatturato di 52 milioni (+9% rispetto al 2016) e premia i dipendenti con un bonus di produzione da 500 euro ed un premio di fedeltà di altri 500 euro per 42 dipendenti con più di 25 anni di servizio. "Sono le risorse umane - è scritto in una nota dell'azienda - a fare la differenza, a rappresentarne il 'cuore', a trasmetterne all'esterno i valori aziendali: è questa la visione che contraddistingue Callipo, da sempre impegnata a valorizzare, riconoscere e premiare l'impegno e la fedeltà dei propri dipendenti. Una visione d'impresa moderna, nonostante il traguardo appena raggiunto dei 105 anni di storia, che mette al centro i dipendenti implementando una politica di welfare seria, articolata e integrata nella strategia aziendale, che mira al benessere dei lavoratori, alla produttività e alla qualità. Una filosofia lungimirante quella di Callipo, diventata un modello di riferimento su tutto il territorio, che è confermata dalla crescita costante: anche nel 2017 continua il trend positivo e registra un + 9% rispetto al 2016 con un fatturato che supera la soglia di 52 milioni. Risultati positivi che l'azienda ha deciso di condividere, ancora una volta, con i suoi collaboratori premiandoli per il terzo anno consecutivo". In occasione di un incontro svoltosi oggi nella sede Callipo a Maierato, infatti, è stato annunciato il premio di produzione per ciascun lavoratore della Giacinto Callipo Conserve Alimentari e, inoltre, per ricompensare la fedeltà di 42 dipendenti delle aziende di tutto il Gruppo che hanno compiuto 25 anni di servizio (i cosiddetti "senatori") è stato concesso un ulteriore premio. I bonus, produzione e fedeltà, per un valore totale di 160 mila euro, prosegue la nota, "vogliono sottolineare la volontà dell'azienda di favorire ulteriormente il benessere e la partecipazione dei propri lavoratori nonché la grande responsabilità nelle relazioni sindacali tra l'azienda e la Fai Cisl di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia" "Credo - ha sostenuto l'amministratore unico Filippo Callipo - non si possa non riconoscere, anche economicamente, il valore dell'impegno e della dedizione al lavoro e al marchio Callipo dei nostri collaboratori. Sono, infatti, questi gli elementi che congiuntamente alla filosofia della qualità ci hanno permesso di continuare a crescere e a consolidare le nostre posizioni in un mercato di riferimento sempre più aggressivo. Un ringraziamento particolare alla segreteria regionale e territoriale della Fai-Cisl e al segretario generale Luigi Sbarra, che attraverso la loro presenza testimoniano come il confronto costruttivo, portato avanti nel rispetto dei ruoli, sia sempre proficuo".

      "La globalizzazione dei mercati e le dinamiche di Impresa 4.0 mettono l'agroalimentare italiano di fronte a sfide ineludibili, sulle quali si misurerà la capacità di tenuta di un settore essenziale per la crescita e la coesione nazionale. Occorre agire su leve istituzionali, contrattuali e bilaterali per innovare il comparto su modelli che saldino produttività e tutela del lavoro, competitività e progresso sociale". Così Luigi Sbarra, segretario generale della Fai Cisl, intervenendo a Maierato a margine di un'iniziativa sulla produttività organizzata dall'azienda Callipo. "Le aziende vincenti - ha aggiunto il sindacalista - sono quelle che, come Callipo, investono su relazioni industriali costruttive, sulla crescita del capitale umano, sull'incremento delle competenze". La valorizzazione di queste realtà passa anzitutto per "una riduzione del carico impositivo su lavoro e impresa, con un abbattimento del cuneo fiscale per agevolare dinamiche di competizione". Riforma da affiancare a un "grande investimento sulla formazione e l'aggiornamento delle competenze: obiettivo essenziale per elevare produttività ed efficienza, qualità di processo e di prodotto, e per saldare questi obiettivi a rilevanti traguardi salariali e normativi per i lavoratori". Terzo asse su cui operare, specialmente nel Mezzogiorno, secondo Sbarra, è la difesa della distintività e della tipicità, "con norme su tracciabilità ed etichettatura adeguatamente concertate con l'Europa e capaci di tutelare le nostre produzioni di eccellenza". L'agenda agroalimentare per il 2018 "deve reggersi infine sul rilancio di relazioni industriali responsabili, partecipative, vicine alle specificità del territorio, con il consolidamento della contrattazione di secondo livello e del sistema bilaterale, e accordi che ambiscano ad innalzare competitività e produttività, generando nuova ricchezza da redistribuire anche sui lavoratori", ha concluso Sbarra.

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