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      Bacini dimezzati, rischio siccità soprattutto a Sud

       

       

      Bacini dimezzati, rischio siccità soprattutto a Sud

      08 feb 18 La grande siccità del 2017 continua a far danni, nonostante siano tornate la pioggia e la neve. La situazione peggiore è al Sud, dove le riserve idriche sono ancora dimezzate. Ma anche i laghi del Nord sono sotto i livelli usuali. Se dovesse piovere poco, o se la neve si sciogliesse in anticipo, l'Italia potrebbe ritrovarsi di nuovo a fare i conti con la siccità. Occorre avviare subito i cantieri di nuovi bacini. Per molti di questi, ci sono già i fondi stanziati. L'allarme viene dall'ANBI, l'associazione nazionale dei Consorzi di bacino. Al sud le riserve d'acqua superano i 1.200 milioni di metri cubi, ma erano circa 3.000 nel 2010. Le situazioni più gravi si registrano in Calabria, dove sono disponibili 3,48 milioni di metri cubi (erano 5,80 solo 12 mesi fa); Basilicata (195,5 milioni di metri cubi contro 370,88 di un anno fa); Puglia (140,58 milioni di metri cubi contro 336,55 del gennaio 2017); Sicilia (187,61 milioni di metri cubi contro 351,61 a gennaio di un anno fa); Sardegna (675,77 milioni di metri cubi rispetto a 974,56 dello scorso anno). "Se consideriamo che gran parte degli invasi sono a riempimento pluriennale e che al Sud sta piovendo il 45% in meno della media del periodo, è facile capire che non solo ci aspettano mesi difficili, ma si stanno pregiudicando anche le disponibilità idriche per gli anni a venire" commenta Francesco Vincenzi, presidente di ANBI. Nel Nord Italia, nonostante il maltempo, i grandi laghi restano tutti al di sotto delle medie stagionali (soprattutto il bacino di Iseo, che trattiene solo 14% della propria capacità ed è oltre 10 centimetri sotto lo zero idrometrico). Poi c'è la variabile della neve. "Un repentino elevarsi delle temperature e il conseguente scioglimento delle nevi sulle montagne - spiega Vincenzi - comporterebbe non solo il perdersi di un'importante riserva idrica per i mesi a venire, ma anche un aumento di criticità idrogeologica, per il contemporaneo fluire verso valle di ingenti masse d'acqua". Per Massimo Gargano, direttore generale dell'ANBI, servono subito "tavoli di concertazione fra tutti i soggetti interessati all'utilizzo della risorsa idrica", per razionalizzarne l'uso ed evitare sprechi. Poi, occorre "aprire al più presto sia i cantieri per incrementare l'efficienza della rete irrigua che quelli per la realizzazione di nuovi invasi. Si tratta di rendere operative risorse già stanziate".

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