NuovaCosenza.com
Google
su tutto il Web su NuovaCosenza
mail: info@nuovacosenza.com
Home . Cronaca . Politica . AreaUrbana . Video . Spettacoli . Sport . Calcio . Meteo .
 

      Condividi su Facebook

      A Pantaleone Sergi, Giuseppe Lupo e André Aciman il premio Padula

       

       

      A Pantaleone Sergi, Giuseppe Lupo e André Aciman il premio Padula

      02 dic 18 Ad un lucano, a un calabrese amico della Basilicata e ad un egiziano che vive negli Stati uniti il premio letterario nazionale Vincenzo Padula, giunto alla sua XI edizione. Per la narrativa, infatti, il riconoscimento è stato assegnato a Giuseppe Lupo, scrittore e saggista originario di Atella (Potenza) che insegna letteratura italiana contemporanea all'Università cattolica di Milano, per il suo romanzo "Gli anni del nostro incanto" (Marsilio 2017); a Pantaleone Sergi, giornalista, storico e scrittore, che da anni si occupa anche della Basilicata, per il suo romanzo "Liberandisdomini" (Pellegrini 2017) nella sezione "Persone in Calabria", ed a Andrè Aciman, nato in Egitto da una famiglia ebrea, cresciuto in Italia e poi emigrato negli Stati Uniti, dove vive da anni, autore di "Chiamami con il tuo nome", nella sezione "Narrativa internazionale". "Con 'Gli anni del nostro incanto' - ha sottolineato la giornalista Tiziana Ferrario, che ha condotto la serata - Giuseppe Lupo ci ha riportato a quell'atmosfera di ottimismo del boom economico con l'orgoglio della classe operaia, mentre con pessimismo Pantaleone Sergi con il suo romanzo 'Liberandisdomini' racconta le vicende di un paesino immaginario della Calabria del secolo scorso stritolato dalle clientele e dal malaffare. E con Andrè Aciman è stato affrontato il tema dell'identità, con il racconto dell'attrazione improvvisa e travolgente che sboccia tra due ragazzi". Nel corso della cerimonia di premiazione, svoltasi ad Acri per iniziativa della Fondazione Padula presieduta da Giuseppe Cristofaro, si è parlato anche di Europa e di Italia con il filosofo Massimo Cacciari e l'ex direttore di "Repubblica" Ezio Mauro, autore de "L'uomo bianco", vincitori per la sezione "Pensatori del nostro tempo" e "Giornalismo". Per la sezione "Vincenzo Tallarico" il premio è andato al regista Paolo Virzì, che ha puntato il suo sguardo sull'immaturità di chi ha preso le redini del comando dopo che i "padri" si sono ritirati. Per la sezione "Persone in Calabria" è stata premiata anche la scienziata Maria Grano, ordinaria di Istologia all'Università di Bari, che ha scoperto la Irisina, una molecola che potrà essere utlizzata contro l'osteoporosi: la studiosa ha scelto di restare in Italia anche se il farmaco che ritiene di poter realizzare entro un paio d'anni forse in America glielo avrebbero già realizzato.

      © RIPRODUZIONE RISERVATA

      Cerca con Google nell'intero giornale:

      -- >Guarda l'indice delle notizie su: "Cronaca e Attualità "

     

     
Pubblicità


Copyright © 2017 Nuova Cosenza. Quotidiano di informazione.
Registrazione Tribunale Cosenza n.713 del 28/01/2004 - Direttore Responsabile: Pippo Gatto
Dati e immagini presenti sul giornale sono tutelati dalla legge sul copyright. Il loro uso non e' consentito