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      Incendio nella tendopoli di San Ferdinando, muore 18enne. Tensione tra i migranti

       

       

      Incendio nella tendopoli di San Ferdinando, muore 18enne. Tensuone tra i migranti

      02 dic 18 Un giovane gambiano di 18 anni, Souaro Jaitehm, è morto bruciato questa notte mentre dormiva nel campo migranti di San Ferdinando. Seconndo una prima ricostruzione l'incendio sarebbe scoppiato dopo da un fuoco acceso per riscaldarsi all'interno di una baracca costruita con cartoni. Il giovane, che viveva nel centro Sprar di Gioiosa Jonica, non abitava nella tendopoli ed era in attesa del rinnovo del permesso di soggiorno per ragioni umanitarie. Ieri era andato a trovare degli amici nella tendopoli di San Ferdinando e vi era rimasto a dormire. L'incendio non è il primo che divampa nella tendopoli. Quasi due anni fa, il 27 gennaio 2017, un incendio, molto più vasto ed in quel caso doloso, distrusse circa 200 baracche e provocò la morte di una 26enne nigeriana, Becky Moses, ustionando gravemente un'altra donna di 27 anni. La donna era giunta a San Ferdinando solo da pochi giorni. In precedenza era inserita nei progetti Sprar attivati nel Comune di Riace guidato dal sindaco Domenico Lucano, divenuto famoso per i suoi progetti di accoglienza. Pochi mesi dopo quell'incendio, ad aprile, la polizia arrestò una donna nigeriana di 47 anni, Lise Emike Potter, con l'accusa di essere la mandante del rogo. Secondo l'accusa, la donna avrebbe commissionato l'incendio ad alcuni connazionali, dietro pagamento di una somma di denaro, per vendicarsi di una 25enne che sospettava avere una relazione col suo ex convivente. In precedenza, altri incendi si erano sviluppati nella tendopoli nel dicembre 2017 e nel luglio 2017, fortunatamente senza provocare vittime.

      Dopo incendio momenti di tensione

      C'è stata tensione tra i circa mille migranti che vivono nella tendopoli di San Ferdinando dopo l'incendio che la notte scorsa è divampato in una baracca uccidendo un uomo, probabilmente originario del Gambia. Al momento, comunque, non sono segnalati problemi. Le fiamme si sono sviluppate per un fuoco accesso per riscaldarsi dal freddo della notte e sono state spente dai vigili del fuoco che stazionano nella zona. Nel gennaio 2018, un altro rogo aveva distrutto circa 200 baracche uccidendo Becky Moses, una donna nigeriana di 26 anni. Il rogo della notte scorsa è divampato nonostante sulla zona stesse piovendo. Le baracche, costruite ad alcune centinaia di metri dalla tendopoli "ufficiale" in cui vivono altri 800 migranti, sono adesso in mezzo al fango. Una situazione che crea tensione tra i migranti che annualmente, in questo periodo, arrivano nella piana di Gioia Tauro per cercare lavoro nei campi per la raccolta di agrumi.

      Dopo incendio manifestazione pacifica

      Un gruppo di migranti che vive nella tendopoli di San Ferdinando, dove la scorsa notte é morto il giovane gambiano Souaro Jaiteh, ha messo in atto una protesta pacifica davanti il Comune di San Ferdinando dove si é svolta la riunione del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica. I migranti hanno chiesto a gran voce il miglioramento delle condizioni in cui vivono nella tendopoli. Una delegazione dei migranti é stata ricevuta, a margine della riunione del Comitato, dal prefetto di Reggio Calabria, Michele di Bari, che ha illustrato le misure in atto per superare le problematiche della struttura di San Ferdinando. "A seguito di un pacifico confronto - é detto in un comunicato della Prefettura - la stessa rappresentanza si é impegnata a sensibilizzare gli ospiti della baraccopoli ad una gestione più efficiente delle tende e dei servizi esistenti, nonché al trasferimento nella struttura alternativa che é in costruzione".

      Riunito comitato ordine e sicurezza

      É in corso nel Comune di San Ferdinando una riunione del Comitato provinciale per l'ordine e sicurezza pubblica di Reggio Calabria, convocata dal prefetto, Michele di Bari, per fare il punto sulla situazione determinatasi a causa dell'incendio che si é sviluppato la scorsa notte nella baraccopoli di san Ferdinando in cui vivono centinaia di migranti e che ha provocato la morte di un giovane proveniente dal Gambia. Alla riunione partecipano le autorità di pubblica sicurezza ed i rappresentanti delle Amministrazioni locali.

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