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      Il 25 aprile celebrato in tutta la Calabria

       

       

      Il 25 aprile celebrato in tutta la Calabria

      25 apr 18 Cerimonie in tutta la Calabria stamattina per celebrare il 73/mo anniversario della Liberazione. Le iniziative hanno registrato una significativa partecipazione della cittadinanza. L'importanza della ricorrenza é stata sottolineata dal prefetto di Catanzaro, Francesca Ferrandino, nel corso della manifestazione svoltasi nel capoluogo. "Il 25 Aprile - ha detto il Prefetto - rappresenta un fatto storico e umano che riguarda tutto il Paese. Dobbiamo celebrarlo con convinzione perché solo coltivando la memoria, con coerenza e con vigore, possiamo creare un saldo collegamento con le nuove generazioni, non solo formale ma anche sostanziale". Alla cerimonia ha partecipato Carlo Manente, partigiano sopravvissuto alla prigionia nazista. "Mi auguro che i giovani - ha detto Manente - capiscano quello che abbiamo fatto e il sangue che abbiamo versato per la libertà dell'Italia e per la democrazia".

      A Ferramonti di Tarsia l'assessore regionale Corigliano, in rappresentanza del presidente della Regione, Mario Oliverio, ha presenziato alla manifestazione di ricordo della liberazione assieme al Prefetto di Cosenza, Gianfranco Tomao. L'inizativa, voluta dall'amministrazione comunale di Tarsia, si è svolta nell’area del Campo di Concentramento di Ferramonti a partire dalle ore 9:30. “La Regione Calabria – ha affermato l'Assessore Corigliano – è presente, con la mia partecipazione, a questa giornata in cui si commemora la liberazione dal regime nazifascista. È importante, ancora oggi, ricordare il valore della libertà e dare un senso all'impegno e al sacrificio di tante persone. Un ricordo più che doveroso perché ognuno di noi ringrazi mentalmente coloro i quali hanno posto le basi per una convivenza democratica”, La giornata del 25 aprile a Ferramonti di Tarsia è iniziata con la deposizione di una corona in ricordo di tutti i combattenti per la Libertà a cui ha fatto seguito la celebrazione religiosa officiata dal Parroco di Tarsia, Don Natale Caruso. Le musiche sono state eseguite dal Complesso Bandistico “Troccoli” Città di Lauropoli. Prima degli interventi istituzionali, il pittore arberesh Francesco Senise ha donato al Museo della Memoria di Ferramonti di Tarsia una sua opera dal titolo “I papaveri di Auschwitz”

      A Polistena é stato inaugurato il "Monumento al partigiano", eretto a cura dell'Amministrazione comunale.

      "Il 25 Aprile è la grande festa dell'Italia, di un Paese che ha voluto essere libero e democratico. Questa giornata è l'omaggio ai principi fondanti della nostra democrazia, al sacrificio di uomini e donne che non persero la dignità di persone, sfidarono le violenze e la barbarie nazifascista per affermare i valori di libertà, di uguaglianza, di solidarietà e costruire un Paese nuovo più aperto e tollerante". Lo ha affermato l'assessore regionale al Lavoro, Formazione e Politiche sociali, Angela Robbe, "che stamattina - é detto in un comunicato - ha partecipato alla solenne Celebrazione della Festa della Liberazione a Catanzaro, in rappresentanza del presidente della Regione, Mario Oliverio". "Tra il 1943 ed il 1945 - ha aggiunto l'assessore Robbe - si sviluppò in Italia un movimento di Liberazione con le formazioni partigiane che sostennero l'azione militare delle forze alleate, ottennero il sostegno silenzioso ed attivo di migliaia di cittadini e permisero di arrivare il 25 aprile 1945 alla Liberazione dell'Italia. Anche la Calabria contribuì con la propria gente e con i propri partigiani alla Liberazione del Paese, come testimonia la partecipazione alla cerimonia del partigiano Carlo Manente. In questa giornata dobbiamo ricordare anche le vittime degli eccidi tra la popolazione civile: le vittime delle prime rivolte contadine a partire dal 1943 infatti furono il segno della ribellione al nazifascismo nel mezzogiorno. La Calabria e la sua gente pagarono sacrifici enormi per affermare libertà e democrazia anche se una storia della Resistenza nel Mezzogiorno non è stata mai scritta. Nel breve periodo dell'occupazione tedesca, in Calabria, in Campania, in Puglia, in Lucania e negli Abruzzi si verificarono numerosi episodi spontanei di resistenza militare e civile ai tedeschi, i primi episodi di 'Resistenza' si erano registrati nel '42, nelle campagne della Calabria sotto forma di ribellioni contro le violenze squadriste. Si trattò di movimenti che ebbero un prevalente carattere di lotta sociale. Le rivolte contadine furono un tassello della crisi e la premessa di una trasformazione irreversibile della società economica agricola. L'opposizione al nemico da parte dei meridionali nacque in primo luogo come reazione al terrore tedesco. La Resistenza meridionale ebbe il carattere di 'guerra di popolo' che la rende unica nel suo genere. Il lavoro di recupero della memoria degli episodi di resistenza meridionale compiuto negli ultimi anni colloca il Sud nel contesto nazionale e fa della guerra di Liberazione un valore "italiano" nel senso pieno del termine". "Dobbiamo essere orgogliosi - ha concluso Angela Robbe - di appartenere a questo straordinario popolo che ci ha dato una Costituzione democratica, un Paese nuovo e libero. Dobbiamo ringraziare i giovani di allora ed ai giovani di oggi ricordare che la difesa della democrazia deve avvenire ogni giorno nella diffusione dei valori di laicità, pluralismo, uguaglianza, libertà che subiscono nuove minacce e negazioni e porre un freno ad inaccettabili prevaricazioni che anche nella nostra Comunità, ancora oggi provocano prevaricazioni e intolleranza assolutamente contrarie ai valori fondanti della nostra Costituzione".

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