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      Incendio pub a Catanzaro, fermato parente del titolare. Usati 80 lt di benzina

       

       

      Incendio pub a Catanzaro, fermato parente del titolare. Usati 80 lt di benzina

      06 apr 18 La squadra mobile di Catanzaro ha sottoposto a fermo Gennaro Fiorentino, di 47 anni, collaboratore e parente del titolare del pub Tonnina's nel cui incendio, nella notte tra mercoledì e giovedì, sono morti Giuseppe Paonessa ed Eugenio Sergi, che hanno appiccato il rogo. Secondo l'accusa i due hanno agito su incarico di Fiorentino che era intenzionato a truffare l'assicurazione lucrando il rimborso per fare fronte ad una seria esposizione debitoria. L'uomo, al termine di un lungo interrogatorio, ha ammesso le proprie responsabilità. Sulla base delle risultanze investigative acquisite dagli investigatori della squadra mobile catanzarese, Fiorentini, durante la notte, è stato interrogato dal sostituto procuratore della Repubblica Chiara Bonfadini. Nel corso del lungo interrogatorio ha ammesso le proprie responsabilità e stamani è stato sottoposto a fermo di indiziato di delitto per i reati di danneggiamento seguito da incendio e morte come conseguenza di altro delitto e portato in carcere in attesa dell'udienza di convalida.    Resta quindi esclusa l'ipotesi che l'evento sia da ricondurre a motivazioni estorsive come pure, dalle indagini, non sono emersi elementi circa un qualsivoglia coinvolgimento nella vicenda della criminalità organizzata.

      Ancora elementi poco chiari. Un mixer per spettacoli dal vivo presente nel pub potrebbe essere stato il modesto compenso per appiccare il rogo nel Tonnina's pub. È quanto emerge dalla confessione di Gennaro Fiorentino, fermato con l'accusa di danneggiamento seguito da incendio e morte come conseguenza di altro delitto.    Il lavoro investigativo della Procura di Catanzaro e della Squadra mobile sul rogo del pub, comunque, non si ferma. Secondo quanto si apprende, il racconto di Gennaro Fiorentino presenterebbe ancora molti punti da chiarire.    L'indagato ha sostenuto di aver agito da solo senza informare del suo piano il cognato, titolare del pub, e di avere progettato tutto da solo per aiutare il parente che si trovava in difficoltà economiche. Nella sua confessione sostiene di non sapere come i due ragazzi abbiano portato le tre taniche di benzina all'interno del locale, visto che lui si sarebbe limitato a prendere i due giovani a Borgia e a lasciarli a qualche centinaio di metri di distanza dal pub privi del carburante.    Altro punto oscuro sono le chiavi. Secondo le risultanze investigative i due sarebbero entrati senza scassinare la porta, eppure Fiorentino sostiene di non avergli mai consegnato le chiavi.

      Gratteri: non è racket. "È un episodio gravissimo, ma l'epilogo ci ha tranquillizzato e deve tranquillizzare i cittadini catanzaresi: non è un episodio di racket". A dirlo è il procuratore capo di Catanzaro Nicola Gratteri che ha sottolineato il lavoro svolto "dalla Squadra mobile, dal procuratore aggiunto Vincenzo Capomolla e dal sostituto Chiara Bonfandini" sull'incendio nel pub nel quale sono morte due persone.    "Anche sulla città di Catanzaro - ha aggiunto Gratteri - stiamo ottenendo risultati importanti. Sono soddisfatto del livello investigativo delle forze dell'ordine, abbiamo a disposizione bravi investigatori. Qualcuno si lamenta della quantità. Ritengo che i vertici di carabinieri, polizia e guardia di finanza ci abbiano mandato tutti gli uomini che potevano. La colpa semmai è del potere politico che ha fatto tagli sulle forze dell'ordine e non ha investito in maggiori assunzioni".

      Usati 80 litri di benzina. Giuseppe Paonessa, di 34 anni, ed Eugenio Sergi, di 33, hanno incendiato il pub Tonnina's del quartiere Lido di Catanzaro - rogo nel quale sono rimasti uccisi - utilizzando 80 litri di benzina ed un erogatore del tipo nebulizzatore per agricoltura. E' quanto emerso dalle indagini della squadra mobile che stamani hanno portato al fermo di Gennaro Fiorentino, di 47 anni, collaboratore e parente del titolare del pub.    Dalle indagini, coordinate dal sostituto procuratore Chiara Bonfadini con la supervisione del procuratore aggiunto Vincenzo Capomolla e del procuratore Nicola Gratteri, è emerso anche che i due sono entrati nel locale utilizzando le chiavi originali e dissimulando un'effrazione. Particolari emersi grazie alle intercettazioni telefoniche ed ambientali effettuate subito dopo il fatto e dai sopralluoghi tecnici.    Paonessa e Sergi, una volta dentro il locale, avrebbero cosparso il liquido infiammabile su tutta la superficie utilizzando tre taniche con gli 80 litri di benzina ed il nebulizzatore. Il combustibile, evaporando negli ambienti, ha saturato l'aria e una volta innescato l'incendio si è determinata una esplosione che li ha investiti rendendo loro impossibile la fuga dalle fiamme che sono immediatamente divampate uccidendoli..

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