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      Sindaci area Raganello "Allerta è comoda giustificazione. No scaricabarile su Comuni"

       

       

      Sindaci area Raganello "Allerta è comoda giustificazione. No scaricabarile su Comuni"

      22 ago 18 "No alla ricerca di capri espiatori, va cercata la verità". Lo sostengono i sindaci di Civita, San Lorenzo Bellizzi, Cerchiara di Calabria e Francavilla Marittima, comuni attraversati dal torrente Raganello. "Esprimiamo - è la premessa - il nostro dolore per le vittime ed il cordoglio per le famiglie. Per rispetto del dramma abbiamo inteso coltivare silenzio e rispetto. Ci dispiace constatare, non senza amarezza, che qualcuno, nonostante il ruolo istituzionale, abbia preferito altra strada, ergendosi a giudice e allontanando da sé ogni eventuale responsabilità per addossarle interamente ai Comuni. Sia chiaro se colpe vi sono, devono essere perseguite fino in fondo" sostengono i sindaci che sostengono che il richiamare al rispetto del codice giallo "sembra solo una comoda giustificazione, che non tiene conto della realtà. L'allerta gialla indica uno scenario caratterizzato da elevata incertezza previsionale, senza specifica indicazione dei luoghi interessati". "Riteniamo di aver sempre fatto fino in fondo il nostro dovere - scrivono i quattro sindaci in una nota - per questo, sin dal primo istante, abbiamo offerto la nostra piena collaborazione alla magistratura, l'unica titolata a far luce sull'accaduto. I primi a volere certezze siamo noi: lo si deve a tante famiglie ed all'Italia intera. Ma in un Paese in cui molte volte lo scaricabarile è servito solo ad individuare capri espiatori ed a tenere nascosta la verità, crediamo sia doveroso evitare che questo schema si ripeta anche per quanto accaduto a Civita". "Si sostiene - proseguono - che prestando attenzione al meteo, ed in particolare all'avviso di allerta gialla, sarebbe stato possibile prevenire quanto verificatosi. Ci rimettiamo, una volta ancora, alle indagini. Nel corso del 2018 decine sono state le volte in cui l'allerta gialla è stata diramata, peraltro senza una specifica indicazione del territorio riguardato da possibili ma non certe avversità metereologiche, ma in riferimento ad ambiti territoriali il più delle volte, quasi sempre, coincidenti con l'intera regione. In attesa di ricevere i dati ufficiali già richiesti relativi alle registrazioni effettuate dalla stazione pluviometrica di Cerchiara, da informazioni in nostro possesso sembra che quel giorno neppure un millimetro di pioggia sia caduto tra Civita e Cerchiara". "Viviamo in una regione - affermano ancora i sindaci - in cui il responsabile della Protezione Civile regionale lavora in condizioni difficili, pari alle nostre, al punto che in più circostanze ha manifestato la volontà di dimettersi per mancanza di risorse e mezzi. Nei Comuni è anche peggio: sui sindaci vengono scaricate tante responsabilità, ma di uomini e mezzi non se ne vedono, di finanziamenti neppure a parlarne, sebbene negli ultimi anni tanto si sia cercato di fare, anche pesando sui bilanci municipali e con l'aiuto fondamentale delle associazioni di volontariato, per poter guadagnare in efficienza ed efficacia, per quanto possibile". "Per una volta - concludono i sindaci - si rifugga dallo schema dello scaricabarile per una seria e compiuta riflessione sulla funzionalità del sistema: trovare capri espiatori è facile e pure rapido, ma la verità, quella che si deve ad un Paese intero ed a tante famiglie, è tutt'altra cosa".

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