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      Tragedia nel Parco del Pollino, ondata di piena fa 10 vittime nel Raganello

       

       

      Tragedia nel Parco del Pollino, una piena fa 10 vittime nel Raganello

      20 ago 18 Un’ondata di piena, improvvisoa e devastante che ha portato con sé morte e disperazione. Superstiti e soccorritori raccontano così quanto accaduto oggi pomeriggio nelle gole del torrente Raganello a Civita, nel bel mezzo del Parco del Pollino, in provincia di Cosenza. Sono dieci al momento i morti accertati - molti dei quali devono essere identificati - per l'ingrossamento del corso d'acqua che attraversa l'area. Per molte ore incerto il numero dei dispersi, tra i quali si teme la presenza di bambini. Poi, in serata, è giunta la Prefettura di Cosenza a dare un dato ufficiale: cinque, poi, purtroppo, sceso a tre dopo il ritrovamento di altri due cadaveri. "Temiamo che il numero delle vittime - ha detto il procuratore di Castrovillari Eugenio Facciolla che ha partecipato ad una riunione del Coc a Civita - sia destinato a crescere ma si tratta di una valutazione che facciamo sulla base di quello che si è verificato. Riteniamo che nella zona ci fossero più persone perché l'area in questo periodo è molto battuta. Ci appelliamo alla collaborazione di tutti". La protezione civile calabrese ha messo a disposizione il proprio numero verde 88222211 per segnalare eventuali dispersi. Appena scattato l'allarme sul luogo del disastro sono arrivati uomini e mezzi della Protezione civile, dei Vigili del fuoco, del Soccorso Alpino del Pollino, dei carabinieri forestali, guardia di finanza. Il centro abitato è stato stretto da un cordone. Ed è iniziata l'attesa. Una parte degli escursionisti sorpresi dalla piena del torrente è riuscita a mettersi in salvo su alcuni scogli e a poco a poco sono stati recuperati. Tra di loro anche una bimba in ipotermia che è stato portata nell'ospedale di Cosenza con l'eliambulanza. Angoscia e apprensione nella piazza del piccolo comune arbereshe nel cuore del Pollino davanti alla sede della società "Raganello tour" che aveva organizzato un escursione per 15 persone. Le ricerche di quanti ancora mancano all'appello proseguiranno per tutta la notte. Sono arrivate due torri faro che illumineranno a giorno la zona del Ponte del Diavolo, una delle mete più battute dagli escursionisti teatro di questa assurda disgrazia. "Sono circa settanta - ha detto il Capo della Protezione civile della Regione Calabria Carlo Tansi - le unità impegnate a setacciare a tappeto l'area interessata da questa immane tragedia. La vera incognita - ha aggiunto - è costituita dal numero dei dispersi di cui al momento non si ha piena contezza. Quello che si sa è che le Gole a causa dell'acqua caduta copiosamente si sono saturate e hanno scaraventato le vittime anche a tre chilometri di distanza". "Le ondate di piena nel torrente Raganello ci sono spesso d'inverno, ma non era mai capitato d'estate, quando il torrente è molto frequentato dai turisti", spiega Luca Franzese, responsabile del Soccorso Alpino della Calabria. Oggi, invece, afferma il soccorritore, l'ondata di piena è arrivata all'improvviso e il livello del torrente ha raggiunto "i due metri, due metri e mezzo. E - ricorda Franzese - era impossibile accorgersene perché in quel tratto non stava nemmeno piovendo". Terribili le immagini che si sono presentate ai soccorritori. Due ragazze, forse campane, sono state le prime ad essere portate al sicuro. Avevano vestiti lacerati ed erano in forte stato di shock. Anche la bimba in ipotermia è stata messa in salvo e portato in ospedale. Il sindaco di Civita ha convocato il Coc in Comune. La notte è ancora lunga.

      I dolore dei parenti

      Urla strazianti di dolore si alternano a dirette Tv e via vai di ambulanze e mezzi di soccorso nella piazza di Civita, trasformata in queste ultime ore nel luogo del dolore per i morti nella tragedia del Raganello. Sorretta da alcune persone, una donna, moglie di una delle vittime, ha urlato il proprio dolore dopo il riconoscimento del corpo del marito. Tra le centinaia di persone ancora presenti a testimoniare il dolore ed il cordoglio per quanto accaduto si raccolgono frammenti di racconti di eroismo e solidarietà.

      Procuratore: si temono altre vittime.

      "Temiamo che il numero delle vittime della tragedia delle Gole del Raganello sia destinato a crescere. Ma si tratta di valutazioni che facciamo sulla base di quello che si è verificato". Lo ha detto il procuratore di Castrovillari Eugenio Facciolla. "Stiamo operando - ha aggiunto - in una situazione di emergenza e non possiamo dare numeri o fare ipotesi. Riteniamo però che nell'area ci fossero più persone come accade sovente in questo periodo perché la zona è molto battuta".
      "La presenza della Procura di Castrovillari qui è motivata dal fatto di cercare di capire se ci sono risvolti penali rispetto a quanto accaduto. Dobbiamo verificare se le persone che si trovavano in quell'area erano consapevoli della situazione cui andavano incontro o, viceversa, se erano all'oscuro di quello che poteva accadere". Lo ha detto il procuratore della Repubblica di Castrovillari Eugenio Facciolla, a conclusione di una riunione del Comitato operativo comunale che si è svolta in Municipio alla presenza del prefetto Paola Galeone, del capo della protezione civile regionale Carlo Tansi e del sindaco di Civita, Alessandro Tocci, oltre ai responsabili di Vigili del fuoco, Soccorso alpino e delle forze dell'ordine.

      Protciv: ricerche per tutta la notte. Andranno avanti per tutta la notte, con l'ausilio di due torri faro, le ricerche di eventuali dispersi nella tragedia delle Gole del Raganello. Lo ha detto il capo della Protezione civile della Regione Calabria Carlo Tansi, che si trova sul Pollino. "Sono circa 70 - ha detto Tansi - le unità impegnate a setacciare a tappeto l'area interessata da questa immane tragedia. La vera incognita è però costituita dal numero dei dispersi di cui al momento non si ha alcuna contezza. Quello che si sa è che le gole sono state saturate dall'acqua piovana caduta copiosamente che hanno scaraventato le persone anche a tre chilometri di distanza".

      Numero verde della Prefettura per dispersi.

      La protezione civile regionale ha messo a disposizione il proprio numero verde - 800-222211 - per chiunque avesse notizie circa persone che potessero trovarsi nella zona di Civita al momento della tragedia del torrente Raganello. Lo ha detto il procuratore della Repubblica di Castrovillari Eugenio Facciolla. "Abbiamo bisogno di capire chi si trovava in quell'area" ha aggiunto.

      Ministro Lezzi: pensiero a vitime. "Il mio pensiero, mentre seguo gli sviluppi della tragedia sul Pollino, va alle vittime e ai loro familiari. Un ringraziamento sentito ai soccorritori". Così il Ministro per il Sud, Barbara Lezzi, su Twitter commenta quanto é accaduto oggi alle Gole del Raganello.

      Ministro Costa: addolorato per tragedia. In riferimento alla tragedia verificatasi oggi per la piena del torrente Raganello nel Parco nazionale del Pollino, il ministro dell'ambiente, Sergio Costa, in una dichiarazione, Si é detto "addolorato per questa tragedia che colpisce degli escursionisti che, come tanti altri, visitavano un parco nazionale". "Sono in costante contatto - aggiunge Costa - col presidente del Parco Domenico Pappaterra e col direttore Giuseppe Melfi. I carabinieri forestali, i vigili del fuoco e il Soccorso Alpino stanno scandagliando senza sosta il fiume alla ricerca dei dispersi. A loro va in questo momento il mio più grande incoraggiamento e il più grande grazie".

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