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Ecosistema Urbano, Cosenza 13a , la migliore del Sud
Ecosistema Urbano, Cosenza 13a , la migliore del Sud 30 ott 17 È Mantova la città italiana con le migliori performance ambientali, in termini di raccolta differenziata, contenimento delle perdite idriche, qualità dell'aria, presenza di alberi, trasporto pubblico. La città lombarda guida la classifica di Legambiente 'Ecosistema Urbano 2017' presentata a Palazzo Marino, sede del Comune di Milano. La capitale Roma è 88ª mentre per il Sud e le isole Oristano si conferma tra le prime dieci e Cosenza è eccellente 13ª. La città dei Bruzi si lascia dietro città come Reggio Emilia, Venezia, Bologna, Bergamo, Milano per fare qualche nome. In Calabria le altre si piazzano Catanzaro al 59mo posto, Reggio Calabria al 63mo, Crotone all'87mo e Vibo Valentia al 91mo. Si potrebbe esser tentati di estrarre una immodificabile formula matematica dai dati di Ecosistema Urbano. Affermare che la qualità ambientale è cosa che appartiene in via esclusiva alle piccole e medie città del Nord sarebbe però parziale e iniquo rispetto ad alcune realtà che si danno da fare, lavorano e si trasformano anche in altre aree del Paese. Oristano, in Sardegna, è una di queste. Figura nella top ten dei capoluoghi, ricicla più spazzatura (oltre il 70%) di tanti Comuni settentrionali ed è protagonista di un buon incremento del fotovoltaico pubblico. Cosenza tra 2011 e 2016 è balzata dal 21% al 53% di raccolta differenziata. Pesaro, centro Italia, non è tra le primissime, ma è tra quelle dove si notano più passi avanti, in modo particolare nel campo della mobilità nuova. Così come Milano, che di sicuro non è una cittadina di provincia e che nel corso degli anni s’è via via lasciata alle spalle il fondo della classifica. Scarica >>> il dossier completo di Legambiente (pdf) Cosenza, dunque, è la prima città del Sud Italia sul piano della qualità della vita. Il rapporto è stato presentato questa mattina nella sala Alessi di palazzo Marino a Milano, alla presenza del sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto. Il capoluogo bruzio si trova ora al 13° posto della classifica nazionale, nella parte più alta della graduatoria che comprende appunto tutti i capoluoghi italiani, ovvero quella con il verde più intenso della sostenibilità. Il Sindaco di Cosenza Occhiuto alla presentazione dei dati “È un grande orgoglio e un’immensa soddisfazione per me essere oggi a Milano invitato tra i sindaci delle ‘città del cambiamento’ alla presentazione del XXIV Rapporto Ecosistema Urbano pubblicato sul Sole 24 Ore – afferma Occhiuto - che attesta che la città di Cosenza in base ai parametri di Legambiente e Ambiente Italia, dopo il lavoro portato avanti in questi anni, è tra le prime città italiane per qualità della vita. Abbiamo invertito un trend negativo per la nostra terra, perché le città calabresi in passato erano sempre poste nell’ultima parte della graduatoria. Questo significa – ha aggiunto Mario Occhiuto - che con il lavoro e la competenza ogni cosa può cambiare per il meglio. Anche in Calabria. Non esistono città perfette e sempre belle e attrattive, ma esistono città che migliorano e città che peggiorano. E il nostro cammino di cambiamento non c'è dubbio che sia proiettato verso una città migliore, più vivibile, più ricca di opportunità, più solidale, più bella. Cosenza dunque sempre più bella e vivibile. Per una Calabria migliore, da cambiare”.
In tutto sono 104 le città in classifica, al secondo e terzo posto ci sono Trento e Bolzano, seguite da Parma, Pordenone e Belluno. Fanalino di coda è Enna. Tutte e sei le città capofila sono nel gruppo dei centri urbani che hanno raggiunto e superato gli obiettivi di raccolta differenziata del decreto Ronchi del 1997: Mantova sfiora l'80% di raccolta differenziata. Belluno e Bolzano hanno la migliore qualità dell'aria, in particolare nella città altoatesina in dieci anni il peso delle polveri sottili è stato ridimensionato del 40 per cento. Sale nella classifica Milano che ha migliorato la sua prestazione ed è arrivata alla 31esima posizione. Maglia nera per lo smog Torino. Milano è salita al 31/mo posto grazie a scelte come quelle dall'Area C, la zona a traffico limitato a cui possono accedere solo i veicoli più ecologici, il car sharing e il potenziamento del trasporto pubblico. Il capoluogo lombardo rimane però segnato dalle pessime prestazioni in termini di qualità dell'aria, dove si va oltre i limiti di concentrazioni di pm10, le polveri sottili più pericolose per la salute. Per quanto riguarda la concentrazione media annuale di polveri sottili i valori peggiori si registrano a Torino, segue Milano e al terzo posto c'è Napoli. La città con il maggior numero di giorni fuorilegge per il pm10 nel 2016 è stata Torino, la seconda Frosinone e al terzo posto Milano. Tra il 2016 e il 2015 sono scesi da 49 a 36 i capoluoghi in Italia che hanno superato per più dei 35 giorni consentiti dalla normativa nell'arco dell'anno il tetto massimo delle polveri sottili. Le città dove si usa di più il trasporto pubblico sono Venezia e Milano tra i grandi centri urbani, tra quelli di medie dimensioni ci sono Brescia, Trento e Cagliari.
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