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      Procuratore De Rhao "Dalla Chiesa comunica molto forte alle mafie"

       

       

      Procuratore De Rhao "Dalla Chiesa comunica molto forte alle mafie"

      21 ott 17 "Chiesa e Stato devono essere indirizzati verso gli stessi obiettivi" dice Federico Cafiero De Raho, a capo della Procura di Reggio Calabria, ricevendo una menzione speciale del Premio Sepe, giunto alla sesta edizione, nell'ambito del convegno "Quale futuro per pensioni, disabilità e corruzione nel mondo del lavoro". "C'è una presa di posizione molto forte della Chiesa contro la criminalità - ha affermato - chi è nella criminalità non è nella Chiesa". "Questa scomunica che ormai viene proclamata in tutti i territori, anche in quelli della Calabria, della Sicilia, della Campania, là dove dominano le organizzazioni criminali - ha aggiunto - credo sia il segnale più forte che si possa avere di rottura della società rispetto alla criminalità". "Lo Stato è più forte quando ha una società attorno che lo sostiene - ha sottolineato - soprattutto quando la Chiesa, che con i suoi fedeli ha una macchina molto forte per il contrasto alla 'ndrangheta, lancia messaggi così netti". "Una volta vi erano dei criminali - ha proseguito - Pensiamo a Enrico De Pedis che addirittura nella famosa Santa Apollinare erano riusciti a ritrovare riposo". De Pedis era uno dei componenti della banda della Magliana la cui salma era stata sepolta in Santa Apollinare, poi spostata. "Fatti di questo tipo - ha concluso - non se ne avranno più"

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