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      Sindaco Riace: vogliono colpire progetto vincente. A lui tanta solidarietà ma anche critiche

       

       

      Sindaco Riace: vogliono colpire progetto vincente. A lui tanta solidarietà ma anche critiche

      07 ott 17 "Mio malgrado, sono diventato il simbolo di un sistema che funziona e in cui credono tante persone. Darei la vita piuttosto che deluderle. C'è chi avrebbe interesse a smantellarlo, a dire il vero. Non escludo che qualcuno di questo territorio, mosso da interessi molto personali, possa aver strumentalmente presentato delle denunce. Anche a livello nazionale però Riace è un problema". Lo dice a Repubblica il sindaco di Riace, Domenico Lucano, indagato dalla Procura di Locri per abuso d'ufficio, concussione e truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche in relazione alla gestione del sistema di accoglienza dei migranti. "Ci avviciniamo alle elezioni e i migranti e la sicurezza saranno un tema dirimente. Su Riace è stata fatta una serie tv che andrà in onda nei prossimi mesi e mostrerà che i migranti non sono un pericolo, ma una risorsa. Per alcuni sono temi scomodi", sottolinea. "Il nostro sistema si basa su due strumenti, i 'bonus' e le 'borse lavoro', che permettono di usare in maniera diversa i 35 euro giornalieri che vengono stanziati per i migranti. Noi abbiamo destinato questi fondi alla costruzione di progetti collaterali - un frantoio, laboratori, botteghe - che permettono di dare lavoro ai migranti anche dopo la conclusione dei progetti finanziati. Noi non facciamo accoglienza d'emergenza, i nostri sono programmi fatti per durare. E probabilmente questo spaventa".

      Lega: Riace e Acquaformosa simboli fallimento. "Come da sempre previsto dal movimento Noi con Salvini, il business dell'immigrazione si precipita nel percorso che a breve lo condurrà all'implosione, il tutto con relative conseguenze che ricadranno come al solito sulle teste dei calabresi". E' quanto si legge in una nota del movimento calabrese. "Mentre continua a franare il modello Riace - prosegue la nota - ideato da Domenico Lucano conosciuto in tutto il mondo come sindaco della città per l'accoglienza, di cui di recente la Rai Fiction ha anche annunciato una pellicola dedicata alla sua figura, con protagonista Beppe Fiorello, altre realtà calabresi 'vocate' all'accoglienza, si preparano a subire le conseguenze di un fenomeno che doveva essere fermato ma che in realtà è stato utilizzato come opportunità economica per pochi furbi o presunti tali. Come per Riace, in un altro angolo di Calabria, ad Acquaformosa si registra una condizione con similitudine di 'sceneggiatura' e che ha lo stesso comune denominatore, il fallimento delle politiche migratorie. Il tutto aggravato dal caos che si sta generando per l'intemperanza di immigrati che, prima sono stati utilizzati come vera e propria merce di guadagno, ed oggi sono lasciati in balia di se stessi privi dell'assistenza a cui erano abituati e di un luogo in cui alloggiare perché, come si usa dire, 'passato il santo passata la festa' ed anche le abitazioni in uso date in dotazione devono essere restituite ai legittimi proprietari per i quali l'accoglienza e la solidarietà è giusta, purché vi sia un cospicuo canone di fitto. A tal proposito, il coordinatore regionale Domenico Furgiuele e Pietro Epifanio, responsabile del coordinamento di Noi con Salvini per il distretto arbëresh di Acquaformosa, Lungro e Firmo esprimono massima solidarietà e sostegno ai rappresentanti delle forze dell'ordine che di recente sono stati aggrediti ad Acquaformosa per essere intervenuti a sedare due nigeriani, ospiti dell'associazione che si occupa di accoglienza, e che poi sono stati arrestati per resistenza a pubblico ufficiale, lesioni e violenza privata. Questa è l'ennesima prova di fallimento della politica migratoria di un governo nazionale e locale che non tutela oramai né il cittadino e né chi è preposto a proteggerlo. I sempre più frequenti episodi negativi che sono costretti a vivere ogni giorno le nostre forze dell'ordine creano un malessere generale e provocano rabbia e delusione sempre più forti. La macchina umanitaria, com'era prevedibile, si sta inceppando e con lei la politica degli spot Manocciani e delle politiche provocatorie, come quella delle feste delle migrazioni, che è uno schiaffo ai nostri emigranti e alle famiglie di Acquaformosa che negli ultimi tempi vedono i loro figli emigrare all'estero in cerca di fortuna. Una festa, quella delle Migrazioni, dove si spendono e spandono i soldi dei contribuenti per la visibilità di un politico che incentra le sue 'fortune' sulla disperazione dei veri e dei tanti falsi rifugiati . Come partito torniamo a denunciare con forza questo stato di cose al fine di arginare questa situazione oramai fuori controllo". "Le sceneggiate teatrali ai quali siamo abituati da questi amministratori - conclude Noi con Salvini - non convince più nessuno, ormai. E' ben visibile la rabbia, il senso di malessere ed impotenza che da un po' di tempo a questa parte aleggia tra gli abitanti di Acquaformosa che vedono e toccano con mano ogni giorno, il fallimento di una gestione dei migranti sempre più abbandonati a se stessi e considerati solo vacche da 'mungere'".

      Cgil: Lucano ha operato correttamente. "La Cgil Calabria e la Camera del Lavoro di Reggio Calabria - Locri esprimono la vicinanza a Mimmo Lucano in un momento così difficile, fiduciosi che Mimmo possa dimostrare rapidamente il suo corretto operato". Lo affermano in una nota congiunta i segretari della Cgil Calabria Angelo Sposato e quello della Cgil Reggio-Locri Gregorio Pititto. "Nel rispettare il lavoro della magistratura e senza entrare nel merito dell'inchiesta - proseguono - riteniamo sia necessario dare al sindaco Mimmo Lucano la possibilità di poter chiarire al più presto la sua posizione per sgomberare ogni equivoco e strumentalità, per evitare di gettare ombre e sospetti su di lui e sulla comunità di Riace, simbolo in tutto il mondo di accoglienza e di straordinaria dedizione nei confronti degli ultimi. Il modello Riace è l'esatto contrario delle politiche di accoglienza che nutrono sacche di interessi, di chi specula sull'accoglienza. Il modello Riace ha tentato di investire sulle persone, sulla loro dignità, sul lavoro dei migranti, degli ultimi che scappavano dalle guerre, dalla fame, dalla miseria, rivitalizzando l'economia del borgo e del centro storico, ridando vita, luce e speranza. Mimmo Lucano ha proposto il modello dell'integrazione perfetta, studiata in ogni parte del mondo, dimostrando che il sogno in cui le singole persone e famiglie e comunità diventano sempre più integrate, può avverarsi, trasformando l'accoglienza, da emergenza in programmi durevoli. I migranti hanno bisogno di Mimmo Lucano, ma anche Riace e la Calabria tutta ne hanno bisogno. Grazie a lui il piccolo centro della Locride è stato strappato all'abbandono attraverso il rilancio della sua microeconomia e la nostra regione è emersa positivamente agli onori della cronaca internazionale". "La Cgil - concludono Sposato e Pititto - apprezza oggi come ieri Mimmo Lucano ed è convinta che riuscirà a dimostrare al più presto il suo corretto operato. Riace continuerà ad essere la terra dei diritti fondamentali ed universali, la terra della dignità dei popoli a cui il sindaco di Riace ha dato vita, luce e speranza".

      PRC: A Riace alta considerazione della persona. Il Comitato politico regionale del Partito della Rifondazione comunista calabrese, in una nota, "esprime la massima solidarietà al sindaco di Riace Mimmo Lucano". "Il modello di accoglienza inclusiva e solidale che si realizza quotidianamente in quella cittadina - prosegue la nota - è l'attuazione concreta di una concezione altra della persona, della vita, dei diritti. Di fronte a questa arrogante provocazione, non intendiamo utilizzare la triste e trita retorica della fiducia nell'accertamento dei fatti o nel successo della difesa formale. I fatti e la sostanza sono davanti agli occhi del mondo e parlano da soli. Queste manovre affondano le radici in un brodo di coltura che comprende i decreti Minniti, i rastrellamenti dei migranti predisposti dal Viminale, le sedi razziste dei fascisti, di Salvini e dei suoi alleati, le ordinanze discriminatorie dei sindaci PD, gli affarismi dei tanti 'amici degli amici' che si arricchiscono con progetti farlocchi, le chiacchiere dei delegati regionali all'immigrazione: elementi riprovevoli che tendono a demolire chi opera concretamente, bene e con plauso internazionale. Siamo stati, siamo e saremo sempre al fianco tuo e del tuo operato, compagno Lucano".

      Guccione:Lucano simbolo di Calabria miglore. "Piena solidarietà a Mimmo Lucano, sindaco di Riace e simbolo della Calabria migliore". E' quanto afferma, in una dichiarazione, il consigliere regionale del Pd, Carlo Guccione. "Conosco bene la statura morale di Mimmo - prosegue Guccione - che ha sacrificato la sua vita per aiutare chi viene da lontano e fugge da guerre e carestie. Sono stato a Riace e ho toccato con mano il suo impegno quotidiano. Non è un caso se Fortune lo ha inserito tra i 50 uomini più influenti al mondo. Sono sicuro che Mimmo dimostrerà facilmente la sua estraneità ai fatti che gli vengono contestati. Lucano rappresenta l'integrazione senza lucro, quella in grado di creare comunità, dialogo, democrazia". "Questa mattina a Demschool - sostiene ancora Guccione - abbiamo trattato temi decisivi per il Sud e la Calabria. Nel nostro vocabolario il termine accoglienza è associato a un nome: quello di Mimmo Lucano. Non dimentichamolo".

      Presidente Oliverio: Lucano non deve mollare. "Ho chiamato Mimmo Lucano per dirgli che gli sono vicino e per incoraggiarlo ad andare avanti e non mollare. Le indagini della magistratura faranno piena luce su aspetti che non possono offuscare un'esperienza di alto valore umano e, mi permetto di aggiungere, anche etico". E' quanto afferma, in una dichiarazione, il presidente della Regione Calabria Mario Oliverio in relazione alla vicenda che vede il sindaco di Riace indagato dalla Procura di Locri per abuso d'ufficio, concussione e truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche in relazione alla gestione del sistema di accoglienza. "Riace è e rimarrà - prosegue Oliverio - un modello di accoglienza e di integrazione fondato sul rispetto della dignità di ogni essere umano. Mimmo ha speso tutto se stesso in questa impresa con generosità e disinteresse dimostrando, al mondo intero, che ci può essere una strada giusta per affrontare il fenomeno della immigrazione senza ricorrere alla agitazione della paura ed a uso della violenza".

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