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      Sgominata dai CC banda rapinatori, nove arresti, bottino di 500 mila euro

       

       

      Sgominata dai CC banda rapinatori, nove arresti, bottino di 500 mila euro

      30 nov 17 E' stata portata a termine questa mattina un'operazione condotta dal Gruppo Carabinieri di Gioia Tauro, denominata "Green Gold" e coordinata dalla Procura della Repubblica di Palmi, finalizzata all'esecuzione di nove ordinanze di custodia cautelare in carcere e ai domiciliari. Le persone a carico delle quali sono stati emessi i provvedimenti restrittivi sono gravemente indiziate, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata alle rapine a mano armata, al furto, alla ricettazione e altri delitti in materia di armi e stupefacenti. Le rapine di cui i nove arrestati sono ritenuti responsabili sono state commesse nel corso dell'ultimo anno a Taurianova e nelle cittadine limitrofe ai danni di diversi esercizi commerciali. Complessivamente, alla banda che é stata sgominata dai carabinieri vengono attribuite otto rapine. Cinque dei "colpi" messi a segno dal gruppo di rapinatori hanno riguardato gioiellerie, mentre gli altri tre sono stati commessi in altri tipi di esercizi commerciali. Le indagini dei carabinieri del Gruppo di Gioia Tauro, comunque, proseguono per ricostruire in ogni dettaglio il quadro complessivo delle responsabilità a carico delle nove persone coinvolte nell'operazione. Si tratta di elementi, stando a quanto si é appreso,che non avrebbero legami con le pur numerose cosche di 'ndrangheta della Piana di Gioia Tauro. "Cani sciolti" che avrebbero agito in proprio denotando, comunque, uno spessore criminale notevole.

      Gli indagati sono: BORGESE Velio, cl. 1984, di Polistena; COMMISSO Luigi, cl. 1979, di Gioiosa Ionica; DE DOMENICO Francesco, cl. 1987, di Locri; DE LUCA Simone, cl. 1992, di Gioiosa Ionica; FERRAZZO Raffaele, cl. 1987, di Cinquefrondi; LAVERSA Romina, cl. 1983, di Rizziconi; TARZIA Angelo, cla. 1981, di Cittanova; TAVERNESE Carmelo, cl. 1982, di Polistena; TAVERNESE Lorena, cl. 1988, di Polistena.

      Un bottino da 500mila euro. Sono riusciti ad impossessarsi di circa 500 mila euro, tra denaro contante e preziosi, i componenti della banda di rapinatori sgominata stamani dai carabinieri del Gruppo di Gioia Tauro che hanno arrestato 9 persone. Della banda facevano parte anche due donne, sorella e fidanzata di altrettanti indagati, che sono state poste ai domiciliari. Le indagini sono cominciate dopo la rapina ad una gioielleria a Taurianova nel settembre 2016. Nell'occasione 6 uomini armati fecero irruzione e riuscirono ad asportare monili in oro e preziosi per un valore di 45 mila euro. A capo dell'organizzazione, secondo l'accusa, c'era Velio Borghese, di 33 anni, di Polistena, che dava indicazioni ai sodali, coordinava le operazioni, forniva i mezzi necessari e concorreva nella commissione dei delitti in materia di droga. Anche gli altri partecipi all'associazione avevano precisi ruoli: chi guidava le auto, chi fungeva da vedetta, chi eseguiva materialmente la rapina, chi si occupava dei sopralluoghi. I banditi si preoccupavano di rubare preventivamente auto o targhe per commettere i delitti in maggiore sicurezza, raggiungevano a bordo di vari mezzi gli obbiettivi sui quali erano stati effettuati accurati sopralluoghi, e 2-3 rapinatori entravano nell'esercizio armati di pistola e, a volte, anche non travisati per consumare la rapina, mentre gli altri rimanevano all'esterno con la funzione di "pali". La fuga era organizzata con almeno due macchine, una delle quali impiegata quale staffetta. Anche le due donne avevano compiti specifici: entravano nelle gioiellerie accompagnate da uno degli altri indagati fingendo l'interessamento all'acquisto delle merce allo scopo ispezionare l'obbiettivo; nel caso di una rapina ad un ristorante hanno fatto le vedette consumando una cena di "coppia" e segnalando poi ai compagni l'assenza di altri clienti nel locale; da basista in quanto una delle due era dipendente di un negozio di abbigliamento rapinato. Secondo quanto emerso dalle indagini, la banda disponeva di almeno 7 pistole che in un caso - in una rapina ad un negozio gestito da cittadini cinesi - sono state usate a scopo intimidatorio per impedire la reazione del titolare. Parte dei proventi delle rapine, infine, venivano impiegati per lo smercio di marijuana, sia nelle piazze della Piana, sia nel Nord-Italia. Nel corso delle indagini, in due diversi episodi, tre persone sono state tratte in arresto in flagranza di reato per detenzione di droga acquistata dagli indagati. In particolare, un 57enne e un 26enne di Polistena sono stati trovati in possesso di oltre 4 kg di marijuana, mentre l’altro, 54enne di Bologna, è stato arrestato per la detenzione di 2,1 kg di marijuana, oltre a una pistola beretta cal. 7,65 con matricola abrasa completa di 28 proiettili. Nel corso delle perquisizioni di oggi è stato trovato, nella disponibilità di Raffaele Ferrazzo (30), un appartamento nel centro di Polistena completamente dedicato alla coltivazione di marijuana e allestito con illuminazione dedicata, sistemi di aerazione e di essiccazione con ventole, sigillato con silicone e gommapiuma.. Gli altri arrestati Luigi Commisso (38), Francesco De Domenico (30), Simone De Luca (25), Angelo Tarzia (46), Carmelo Tavernese (35), tutti portati in carcere e Romina Laversa (34) e Lorena Tavarnese (29), portate ai domiciliari.

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