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      Parte in Calabria il programma Locus, integrazione per 20 rifugiati

       

       

      Parte in Calabria il programma Locus, integrazione per 20 rifugiati

      28 nov 17 Parte dalla Calabria il progetto Locus per orientare i rifugiati al mondo del lavoro. E' stato infatti firmato il protocollo d'intesa tra Fondazione Adecco per le Pari Opportunità e Unhcr, l'Agenzia Onu per i Rifugiati, che dà il via al progetto Learning knowledge and based action Oriented Contents for a Useful IncluSion. Lo rende noto un comunicato dell'Unhcr. "Il progetto partito da Lamezia Terme - è detto nel comunicato - coinvolgerà inizialmente circa 20 rifugiati. Locus vuole dare ai titolari di protezione internazionale reali occasioni di integrazione attraverso la formazione e percorsi di orientamento al mondo del lavoro sia in forma individuale che di gruppo. In particolare il progetto permetterà di analizzare le proprie competenze e aspettative, capire quali sono le conoscenze specifiche spendibili nel mercato del lavoro, avere opportunità di confronto con il mondo del lavoro e sviluppare la propria autonomia nel percorso di inserimento lavorativo. Solo attraverso il lavoro, infatti, è possibile una reale integrazione e il progetto nato dalla collaborazione fra Unhcr e Fondazione Adecco per le Pari Opportunità agisce sulle prime, enormi difficoltà di approccio al mondo del lavoro che i rifugiati affrontano". "L'integrazione dei rifugiati - afferma Stephane Jaquemet, Delegato Unhcr per il Sud Europa - passa per la possibilità di rendersi autonomi attraverso il lavoro. Investire in politiche di integrazione nel mercato del lavoro, rappresenta non solo uno strumento per restituire dignità e autostima ai rifugiati ma anche una opportunità di sviluppo economico e culturale per le comunità ospitanti" "Locus è per noi una sfida importante per due ragioni - sostiene Giovanni Rossi, segretario generale di Fondazione Adecco per le Pari Opportunità - avviamo una collaborazione importante con uno dei più autorevoli organismi per la tutela dei rifugiati e ci impegniamo in un territorio provato dalla presenza di moltissime persone in attesa di un futuro. Fornire ai rifugiati gli strumenti iniziali e allo stesso tempo fondamentali per cercare un lavoro è dare loro una speranza di integrazione unica. In 16 anni di attività con i rifugiati siamo riusciti a vedere più di 150 persone trovare un lavoro e così integrarsi a pieno titolo nella nostra società. Siamo certi che la firma di questo accordo possa dare ulteriore spinta a questa attività"

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