NuovaCosenza.com
Google
su tutto il Web su NuovaCosenza
mail: info@nuovacosenza.com
Home . Cronaca . Politica . AreaUrbana . Video . Spettacoli . Sport . Calcio . Meteo .
 

      Condividi su Facebook

      Scontro sulla ss106 a Trebisacce muore giovane donna

       

       

      Scontro sulla ss106 a Trebisacce muore giovane donna

      17 nov 17 Una giovane donna, Lucrezia Brunacci 30 anni di Trebisacce, è morta sul colpo in un incidente stradale avvenuto sulla strada statale 106 a Villapiana. L'utilitaria condotta dalla donna, per cause in corso di accertamento, si è scontrata frontalmente con un furgone con a bordo tre persone, due uomini e una donna, che sono rimaste ferite. La vittima era diretta a Corigliano Calabro dove lavorava in una struttura sanitaria privata. I feriti sono stati soccorsi dagli operatori del 118 e portati nell'ospedale di Rossano dove per uno dei due uomini, apparso in condizioni più gravi i sanitari, hanno disposto il trasferimento in elisoccorso all'ospedale di Cosenza. Sul luogo dell'incidente sono intervenuti i carabinieri che hanno avviato gli accertamenti sulla dinamica, una pattuglia della Polstrada di Trebisacce e i vigili del fuoco di Castrovillari e Rossano. Sul tratto dell'arteria, provvisoriamente chiuso, è presente personale dell'Anas per il ripristino in tempi brevi la circolazione.

      Lucrezia, è la quattordicesima vittima della S.S.106 in Calabria dal primo gennaio del 2017 fino ad oggi. L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” evidenzia l’ennesimo incidente avvenuto sulla “vecchia” S.S.106 a Villapiana nel tratto in cui è stato già approvato l’ammodernamento a 4 corsie con spartitraffico centrale e di cui esistono da anni i finanziamenti per la realizzazione di un’Opera che garantirebbe maggiore sicurezza e denuncia l’immobilismo istituzionale e l’incapacità dello Stato di cancellare questa autentica vergogna ed, insieme, la più grande Strage di Stato della storia della nostra Repubblica. Lo Stato Assassino che ogni giorno uccide i calabresi sulla S.S.106 è incapace di investire risorse affinché possa essere sviluppato un cospicuo piano di investimenti infrastrutturale necessario per la messa in sicurezza subito e l’ammodernamento di una arteria viaria contraddistinta da illegalità diffuse e da una scarsa manutenzione che la rendono una mulattiera che versa peraltro in uno stato comatoso. Non è più possibile che ancora oggi nel 2017, alcuni sindaci ed amministratori, pochi cittadini legati ai propri personalissimi interessi insieme a qualche parlamentare che si spende, senza alcuna vergogna, nell’offesa dell’interesse generale e collettivo favorendo interessi privati peraltro in certi casi di oscura natura possano determinare lo stallo di una “strada” che miete vittime e feriti con una frequenza precisa, puntuale e disastrosa. Così come è intollerabile che la Calabria sia offesa da ogni Governo (compreso quello attuale), che puntualmente promette l’ammodernamento della S.S.106 salvo poi – nei fatti – tradire ogni impegno assunto. L’Associazione si stringe attorno alla Famiglia Brunacci, ai Parenti ed agli amici tutti, a cui esprimiamo sentimenti di vicinanza e cordoglio. Noi non dimenticheremo un’altra vita spezzata, un’altra vittima della S.S.106, la “strada più pericolosa d’Italia”. Noi non resteremo in silenzio davanti all’ennesima vittima che poteva essere evitata! Noi non resteremo indifferenti ed in silenzio davanti all’ennesima vittima di una strada sempre più serial killer in Calabria ed in Italia. La “strada della morte”, non ci stancheremo mai di ripeterlo, rappresenta una vergogna per una società civile ma è anche la più grande Strage di Stato della storia della Repubblica italiana.

      © RIPRODUZIONE RISERVATA

      Cerca con Google nell'intero giornale:

      -- >Guarda l'indice delle notizie su: "Cronaca e Attualità "

     

     
Pubblicità


Copyright © 2017 Nuova Cosenza. Quotidiano di informazione.
Registrazione Tribunale Cosenza n.713 del 28/01/2004 - Direttore Responsabile: Pippo Gatto
Dati e immagini presenti sul giornale sono tutelati dalla legge sul copyright. Il loro uso non e' consentito