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      In Calabria il tasso di povertà più alto d'Italia

       

       

      In Calabria il tasso di povertà più alto d'Italia

      14 nov 17 Il viaggio di Save the Children nel mondo della scuola in Calabria consegna all'VIII Atlante dell'infanzia a rischio "Lettera alla scuola", presentato oggi in anteprima, una fotografia dei bambini calabresi estremamente allarmante. La Calabria, secondo quanto emerso dall'indagine, è la regione con il più alto tasso di povertà minorile in Italia. Ben il 47,1% dei bambini e degli adolescenti, infatti, è sotto la soglia della povertà relativa. Tra i bambini e i ragazzi che vivono in condizioni di disagio è elevato il rischio di dispersione scolastica. In Calabria il 15,7% dei giovani ha lasciato precocemente la scuola. Il tasso di abbandono nelle scuole secondarie di secondo grado è pari al 4,43% su un dato nazionale del 4,3%, mentre nelle scuole secondarie di primo grado è dello 0,99% su un dato nazionale dello 0,83%. All'aumento delle povertà economiche corrispondono anche nuove povertà educative. C'è uno scarso accesso, in Calabria, alle risorse di carattere culturale, artistico e dello sport, tutte condizioni necessarie per una crescita educativa dei bambini. Otto bambini su dieci, il 78,2%, non accede in modo continuativo a queste opportunità. Si tratta della più alta percentuale in Italia che non legge almeno un libro, non pratica uno sport continuativo, o segue concerti, spettacoli teatrali, visita monumenti e siti archeologici, mostre e musei, oppure ha accesso a internet. La diseguaglianza sociale, inoltre, condiziona il rendimento scolastico. Un altro dato del disagio nelle scuole calabresi può essere letto dall'incidenza degli alunni respinti nelle scuole secondarie di primo grado. Tra questi va considerato ad esempio il dato di Crotone dove più del 5% dei ragazzi ha subito una bocciatura a confronto di una media nazionale 2,8%. Va, infine, considerato che in Calabria c'è un dato su tutti a rappresentare una sfida: la denatalità. Tra i fenomeni che condizionano la scuola di oggi, infatti, accanto alle povertà socio-economiche c'è la riduzione del numero di alunni. In Calabria, a parte il numero di bambini stranieri che aumenta con una forbice tra tra il 3,3% di Vibo Valentia e il 4,8% di Reggio Calabria, il rapporto anziani-bambini è di 167 a 100. Save the children è presente in Calabria con i Punti Luce, a San Luca nella Locride, a Scalea e a Marina di Gioiosa Ionica. Centri ad alta densità educativa per dare opportunità formative a bambini e ragazzi e contrastare la povertà educativa, e con la rete Fuoriclasse che si impegna a prevenire e contrastare la dispersione scolastica, un progetto rivolto a studenti, docenti e famiglie.

      Sei su 10 fuori da attività culturali. Attività culturali e ricreative irraggiungibili per 6 bambini su 10. In Italia il 59,9% dei ragazzi tra i 6 e 17 anni non riesce a svolgere in un anno quattro attività culturali tra accesso a internet, lettura, sport, visite a siti archeologici e musei, partecipazione a spettacoli teatrali e concerti. Lo ricorda l'Atlante dell'Infanzia a rischio "Lettera alla scuola" di Save the Children, pubblicato da Treccani e presentato oggi a Roma. La povertà culturale si accentua tra i bambini con risorse economiche scarse o insufficienti rispetto a quelli che vivono in famiglie con risorse ottime o adeguate. L'accesso a internet almeno una volta nel corso dell'anno non è stato possibile per un ragazzo con risorse limitate su tre (34,8%), contro il 25% tra chi è più agiato. Il 58,1% non ha letto neanche un libro (contro il 48,9%), il 53,5% non ha fatto sport in modo continuativo (34,6%), il 77,9% non ha visitato monumenti e siti archeologici (63,6%), l'82,3% non ha assistito a concerti (73,3%), il 64,6% non ha visitato mostre o mostre (48,1%), il 75,6% non è mai andato a teatro (64,1%). Rispetto alla media nazionale del 59,9%, a livello regionale, è il Trentino - Alto Adige a raggiungere il risultato migliore, con valori tra il 41,8 e 42,8%. Fanalino di coda invece Campania, Calabria e Sicilia, con valori tra 75,5 e 78,2%.

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