Granata torna al timone della Valle Crati, tribunale gli da ragione

05 dic 17 Il tribunale di Catanzaro ha annullato l'ordinanza con cui il gip di Cosenza aveva disposto la sospensione dalla carica di presidente del consiglio di amministrazione del Consorzio Valle Crati di Maximiliano Granata, dichiarandola cessata. Lo rende noto lo stesso Granata. Il provvedimento era stato emesso su richiesta della Procura della Repubblica di Cosenza nell'ambito di un'inchiesta nella quale Granata è indagato per corruzione elettorale. In particolare è accusato di avere procurato voti al fratello Vincenzo, inserito in una delle liste che sostenevano Mario Occhiuto alle consultazioni per l'elezione del sindaco di Cosenza ed il rinnovo del Consiglio comunale, facendo eseguire interventi di pulizia in abitazioni private utilizzando strutture e mezzi del "Valle Crati". Granata, difeso dagli avvocati Gianluca Garritano e Angelo Pugliese, aveva fatto ricorso al tribunale di Catanzaro che ha deciso, in sede di giudizio di rinvio, annullando l'ordinanza del gip.

"Il tribunale di Catanzaro, Seconda Sezione Penale, decidendo, in sede di giudizio di rinvio, sull’appello avanzato da Granata Maximiliano, difeso dagli avvocati Gianluca Garritano e Angelo Pugliese, avverso l’ordinanza del GIP Tribunale di Cosenza in data 12 Dicembre 2016, Accoglie l’appello e, per l’effetto, annulla l’ordinanza del GIP, Dr. Giuseppe Greco, Tribunale di Cosenza 12 Dicembre 2017 e dichiara cessata la sospensione dall’esercizio di Presidente del consiglio di amministrazione del Consorzio Valle Crati".