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      Misure cautelari a 11 dipendenti Comune S.Ilario sullo Ionio

       

       

      Misure cautelari a 11 dipendenti Comune S.Ilario sullo Ionio

      01 dic 17 Avrebbero abbandonato il posto di lavoro, durante le ore di servizio, per dedicarsi a faccende personali. A undici dipendenti, tra i quali anche responsabili di area e di settore, del Comune di Sant'Ilario dello Jonio, in provincia di Reggio Calabria, sono state notificate dai carabinieri della Compagnia di Locri altrettante misure cautelari di obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. I dipendenti sono accusati di truffa aggravata e continuata, attestazione fraudolenta della presenza in servizio, abuso d'ufficio e peculato. I provvedimenti sono stati emessi dal gip del Tribunale di Locri su richiesta della Procura che ha coordinato le indagini svolte nell'arco di tempo che va da settembre 2016 a gennaio 2017. Dalle indagini attuate anche attraverso pedinamenti e riprese video è emerso che i dipendenti erano soliti allontanarsi dopo avere attestato falsamente la propria presenza in ufficio eludendo il sistema di rilevazione elettronica.

      Si dedicavano alle più svariate attività personali i dipendenti (11 su 19 impiegati totali) coinvolti nelle indagini dei carabinieri della Compagnia di Locri contro l'assenteismo nel Comune di Sant'Ilario dello Jonio. C'era, infatti, chi andava al mercato a fare la spesa, chi stava in auto a leggere il giornale; altri che effettuavano sortite in circoli ricreativi, in supermercati o nei bar o addirittura chi approfittava per recarsi dal barbiere. Tra i dipendenti del comune della locride, che ha una popolazione di 1.400 residenti, spiccano alcuni impiegati con funzioni di responsabilità amministrativo-contabile che avrebbero agevolato il personale assenteista non perseguendo determinati comportamenti mirati a certificare falsamente la presenza in servizio da parte di chi strisciava il badge ma di fatto si assentava dal posto di lavoro. Dalle indagini dei carabinieri, inoltre, è emerso anche che uno dei dipendenti utilizzava un autoveicolo dell'Ente, nella sua disponibilità, sottraendolo alla sua destinazione originaria per recarsi in altri comuni della zona a fare shopping o svolgere commissioni di natura privata, creando così un apprezzabile danno economico. Emerso anche il comportamento di due dipendenti che, in concorso tra loro, nella qualità di responsabili di area amministrativa e finanziaria, non avrebbero avviato procedimenti disciplinari e fatto recuperare ore di assenza non giustificata a dipendenti loro sottoposti.

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