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      Riunione Parco della Sila: La gente ci aiuti contro incendi

       

       

      Riunione Parco della Sila: La gente ci aiuti contro incendi

      08 ago 17 Il Parco Nazionale della Sila ha indetto stamattina una riunione di emergenza presso la sede dei Carabinieri per la Biodiversità di Cosenza con tutti i soggetti istituzionali e le associazioni di volontari impegnati nella lotta ai roghi. Lo riferisce un comunicato dell'ufficio stampa del Parco. "Il Commissario straordinario del Parco, Sonia Ferrari ed il Direttore facente funzioni, Giuseppe Luzzi - si aggiunge - hanno elaborato, con, tra gli altri, il responsabile della Protezione civile della Calabria, Carlo Tansi, il Tenente Colonnello Gaetano Gorpia, dei Carabinieri per la Biodiversità, il Coordinatore del Coordinamento Territoriale Carabinieri per l'Ambiente, capitano Angelo Battista Roseti, il sindaco di Longobucco, Giovanni Pirillo e coi rappresentanti di Calabria Verde e delle associazioni di volontari antincendio, una strategia che consenta di arginare il pericolo costituito dalle fiamme, che ormai minacciano non solo il patrimonio boschivo, ma anche alcune zone abitate. Tra le tante azioni che verranno messe in atto ci sono sia la ripulitura delle strade tagliafuoco, con l'eventuale creazione di altri 'limiti' alle fiamme grazie a disboscamenti selettivi; l'intervento sempre più massiccio delle squadre di volontari e di Calabria Verde, che oramai lavorano praticamente 24 ore su 24 ed il supporto ai Comuni". "Il Commissario Ferrari - é detto ancora nella nota - ha rivolto un appello a tutta la popolazione affinché ci aiuti in questo momento di emergenza. Ripulire terreni incolti, segnalare tempestivamente focolai d'incendio e riportare alle autorità eventuali persone sospette può fare la differenza". "Il Parco della Sila - ha sostenuto, da parte sua, il direttore Luzzi - è una eredità di tutti. Pochi sconsiderati non hanno il 'diritto' di distruggere un patrimonio boschivo che ha pochi analoghi in tutto il mondo. È stata cancellata in un colpo solo una pagina di storia: il più grande intervento di difesa del suolo attivato nel passato, ossia il rimboschimento delle nostre montagne, attuato per opera degli operai idraulico forestali per prevenire il dissesto idrogeologico. A causa di questi incendi i nostri boschi non saranno più in grado di svolgere questa funzione. E ulteriori problemi si avranno poi in inverno, poiché a causa degli incendi si forma uno strato idrorepellente, che impedendo l'assorbimento da parte dei suoli delle acque piovane, potrà essere causa di erosione e quindi di dissesto idrogeologico". "Il Parco - si afferma ancora nel comunicato - ha inviato una nota sia al Comando dei Carabinieri che al Ministero dell'Ambiente per sottolineare lo stato di emergenza in cui versano sia l'area protetta che quelle immediatamente circostanti, stato che si aggrava di ora in ora, e richiedere un maggior impegno in termini sia di uomini che di mezzi nelle operazioni di contrasto all'emergenza incendi. E di vera e propria emergenza si tratta. Basti pensare che, solo all'interno dei territori facenti parte del Parco della Sila, sono già stati bruciati ben 4.000 ha di boschi, e il bilancio si aggrava di continuo".

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