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La Regione nomina i dirigenti della sanità.

 

Rettore Latorre: il metodo scelto è condivisibile

02/12 ''Il metodo scelto dalla Giunta Loiero per le nomine nella sanita' e' assolutamente condivisibile e necessario. Anzi, esso deve diventare sempre piu' l' elemento distintivo e caratterizzante, insieme alle scelte strategiche che la politica deve sforzarsi di indirizzare verso lo sviluppo e la crescita socio-economica, di ogni iniziativa che l' esecutivo regionale certamente portera' avanti nei mesi e negli anni a venire''. Lo afferma, in una nota, Giovanni Latorre, rettore dell' Unical ed esponente di Progetto Calabrie. ''La vicenda relativa alle nomine dei nuovi direttori generali della sanita', decise nei giorni scorsi dalla Giunta regionale, - prosegue Latorre - aiuta a comprendere quanto sia difficile il processo di cambiamento della vita politica ed istituzionale calabrese e come il coraggio, la determinazione e la volonta' di lasciarsi alle spalle la cultura della lottizzazione, protagonista indiscussa su ogni fronte in passato, trovi ostacoli di varia natura, anche in settori che dovrebbero sostenere, senza se' e senza ma, ogni iniziativa in grado di segnare lo spartiacque tra il passato e il presente''. Per Latorre ''mostrarsi incerti o titubanti o, farsi condizionare in qualche modo, circa il prosieguo su questa strada, avrebbe effetti devastanti non solo rispetto alla soluzione dei problemi, ma in relazione alla stessa credibilita' dell'esecutivo regionale, che sta riscuotendo consensi e valutazioni positive unanimi. Per tornare alla scelta dei nuovi direttori generali, la giunta regionale ha inaugurato un metodo nuovo quanto ripetutamente sollecitato dall' opinione pubblica, fondato sul diritto-dovere, da parte di chi e' chiamato a scegliere in nome degli interessi generali, di assumersi con chiarezza e coraggio la responsabilita' delle proprie azioni, dichiarandosi pronto, in questo modo, a rispondere direttamente di eventuali risultati non all'altezza delle aspettative e degli obiettivi prefissati''. ''Tutto questo, finora, e' mancato, - prosegue Latorre - a discapito dei cittadini e a vantaggio, invece, di chi e' riuscito, di volta in volta, a nascondersi, o a scaricare le proprie responsabilita', dietro paraventi e protezioni lottizzatrici che, col tempo, hanno contribuito ad aumentare le difficolta' e i problemi di molti settori e, particolarmente, della sanita' calabrese, che necessita, cosi' come sta avvenendo, di interventi precisi, di una programmazione seria e di decisioni risolutive. Ecco perche', le recenti scelte compiute dall' esecutivo regionale e, in particolare, il modo come ad esse si e' arrivato, non puo' che essere salutato con favore e considerato un momento di fondamentale importanza della vicenda politica calabrese, che fa ben sperare per il futuro''

Chiarella: “Una rottura che apre nuovi scenari”

''Sono convinto che si tratta di una rottura netta con la classe consolidata della spartizione conosciuta da tutti, che apre pero' scenari nuovi i quali, se ben gestiti con il concorso di tutti, potrebbero dare un segnale di autentico cambiamento nel settore della sanita', utilizzato fino ad oggi soprattutto come serbatoio di voti per pochi eletti''. E' quanto afferma, in una nota, Egidio Chiarella consigliere regionale dei Liberaldemocratici. ''Prendo atto, a titolo personale, - prosegue - che le nomine dei direttori generali hanno creato nella stessa maggioranza momenti di attrito e di contestazione. Non giudico gli amici consiglieri e tutti coloro che, a vari livelli, hanno ritenuto esprimere democraticamente un loro punto di vista. Parto dal principio che chi ha contestato le nomine lo ha fatto con spirito probabilmente positivo e forse con il rammarico di non aver potuto dare un contributo personale in questo settore delicatissimo per il rilancio della regione''. ''Nello stesso tempo pero' - sostiene ancora Chiarella - invito tutti gli amici interessati a questo ragionamento, ad aver fiducia nell' Assessore alla Salute Doris Lo Moro, fortificando in tal modo le sue scelte, che possono essere anche non condivise, ma solo dopo aver visto e toccato con mano gli effetti dei risultati che ci saranno, che comunque ci aspettiamo positivi, per il bene della Calabria, concorrendo in questa direzione dalla postazione che ognuno di noi occupa. C' e' da dire comunque che e' sempre difficile rompere con le logiche del passato e che l' azione del presidente Loiero e dell' assessore Lo Moro, non sono da leggere come il tentativo di compiere un blitz a tutti gli effetti, per superare l' azione dei partiti o dei singoli soggetti che hanno i titoli per dare il loro contributo in relazione alle nomine delle aziende sanitarie''. ''Penso invece - conclude il consigliere dei Liberaldemocratici - che si e' proceduto per come la gente si aspettava e cioe' nominando professionisti che non hanno avuto mai rapporti diretti con la gestione del mondo sanitario, superando cosi' possibili intrecci che 'consapevolmente o inconsapevolmente' si sono radicati nel corso degli ultimi venti anni. Il sottoscritto, pur non avendo direttori generali che rispondono alla sua persona, non rinuncera' al ruolo che gli consente il suo status di consigliere regionale, nel rispetto dei cittadini che lo hanno votato e in direzione dell' impegno dovuto verso il miglioramento delle condizioni di vita della nostra regione. Fiducia personale quindi nel presidente Loiero e nell'assessore alla Sanita' Doris Lo Moro''

Governo Civico: “Positiva la decisione della Giunta”

''Fermo restando che la bonta' delle scelte operate dalla Giunta Regionale potra' essere valutata soltanto quando potremo vedere i nuovi dirigenti generali concretamente all' opera, esprimiamo comunque una valutazione positiva sul segnale politico di discontinuita' con il passato che il Governo Regionale ha inteso dare''. E' quanto scritto in una nota di Governo Civico circa la nomina dei nuovi direttori generali delle aziende sanitarie. ''Certo - prosegue la nota - rimangono non poche perplessita' sulla reale possibilita' che in alcuni territori, particolarmente difficili e con situazioni gestionali complicate, i nuovi direttori generali siano nelle condizioni di produrre un reale cambiamento. Vedremo ad esempio se, in una realta' come quella della Piana di Gioia Tauro, si sara' capaci di usare il bisturi manageriale per tagliare la strutture inutili e razionalizzare i servizi - anche attraverso la necessaria mobilita' del personale - per dare risposte adeguate al bisogno di tutela della salute dei cittadini. Noi crediamo che sara' molto difficile in quella come in altre realta' a forte pressione mafiosa e politico-clientelare - che i manager ordinari facciano con tranquillita' le scelte necessarie''. ''E proprio per questo - e' aggiunto nella nota - subito dopo il barbaro omicidio di Franco Fortugno avevamo proposto che la Giunta regionale nominasse nelle Aziende piu' a ''rischio'' non dei normali manager ma dei commissari straordinari scelti tra alti funzionari dello Stato. Una scelta quanto mai urgente, per esempio per l' Asl di Locri, dove non si puo' continuare a lasciare tutto il peso della situazione su di un commissario che doveva gestire solo per pochi mesi la transizione e che invece e' stato ulteriormente prorogato. Per quanto riguarda infine le polemiche relative alle accuse di lottizzazione piovute su Loiero e sulla sua Giunta, Governo Civico ritiene che esiste un modo molto semplice per sgombrare il campo da sospetti ed illazioni''. ''Siano resi pubblici - conclude Governo Civico - i curricula dei circa ottanta candidati che sono stati vagliati, su proposta dell' Assessore Lo Moro, dalla Giunta Regionale; cosi' chiunque avrebbe la possibilita' di capire se le scelte fatte rispondono a criteri di professionalita' ovvero a criteri di appartenenza a questa o a quell' altra componente politica''.

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