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Emergenza Depurazione in Commissione regionale

 

Emergenza depurazione in commissione regionale

28/07 “Emergenza Depurazione”: su questo tema, quanto mai attuale e scottante in questo periodo, vertono i lavori odierni della quarta Commissione consiliare “Assetto ed utilizzazione del territorio-Protezione dell’Ambiente”, presieduta da Francesco Sulla (Ds), alla presenza dell’Assessore regionale all’Ambiente, Diego Tommasi e del commissario straordinario per l’emergenza ambientale, Domenico Bagnato. La seduta, è stata aperta dal presidente Sulla ed è proseguita con gli interventi del direttore generale dell’Ato della provincia di Reggio, Michelangelo Lupoi, e di Giuseppe Scordo, presidente Ato provinciale di Catanzaro.
Nel corso dei lavori della quarta Commissione consiliare, i direttori delle ATO provinciali hanno illustrato “lo stato dell’arte” del sistema di gestione della depurazione in Calabria, evidenziandone punti di forza e punti debolezza. In sostanza, è emersa una situazione generale soddisfacente per ciò che attiene la manutenzione degli impianti funzionanti, ma viene lamentata una difficoltà economica che incide sulla gestione, in quanto i Comuni non ottemperano al pagamento delle tariffe.
E le risorse sono necessarie per poter intervenire su alcuni impianti incompleti. I direttori si sono trovati d’accordo su alcuni aspetti che rendono problematica la gestione del servizio integrato delle acque, non solo per questioni relative alla confusione di competenze che interferiscono con quelle della Sorical, ma “soprattutto perché – hanno ribadito- le gare di appalto per l’affidamento del servizio sono andate sempre deserte”.
Dopo, è stato il turno del Commissario straordinario per l’emergenza ambientale, Domenico Bagnato. Con una relazione sul settore acque, Bagnato ha ricostruito, tassello dopo tassello, il quadro legislativo di riferimento, la normativa nazionale e quella regionale in materia di gestione delle risorse idriche, smaltimento delle acque reflue, compiti del Commissario straordinario per l’emergenza ambientale, obiettivi conseguiti nella prima fase d’intervento.
“Complessivamente sono 136 – ha detto Bagnato - gli interventi previsti in Calabria, alcuni dei quali già realizzati, altri in fase di avviamento o completamento”.
Bagnato ha poi descritto dettagliatamente il numero di impianti adeguati e potenziati, ma anche quelli dismessi relativi alle diverse aree territoriali corrispondenti alle ATO (Ambiti territoriali ottimali) di Cosenza, Catanzaro, Crotone, Vibo e Reggio Calabria.
“La Regione Calabria – ha detto Bagnato - ha provveduto alla realizzazione del servizio idrico integrato, organizzato sulla base di Ambiti territoriali ottimali, promuovendo una politica generale di governo delle risorse idriche mirata alla tutela, riqualificazione e corretta utilizzazione secondo principi di solidarietà e reciprocità, anche con le regioni confinanti”. “Gli obiettivi che occorre perseguire sono: assicurare l’equilibrio del bilancio idrico, la conservazione e il recupero del suolo nei bacini idrografici, la salvaguardia delle aspettative e dei diritti delle generazioni future”.
Bagnato, sollecitato da un susseguirsi di domande avanzate da parte dei componenti la Commissione, ha spiegato che “l’azione del Commissario si è concentrata su interventi di primo livello: censire lo stato di fatto delle reti fognarie e degli impianti di depurazione dell’intera regione; sanare le criticità strutturali e gestionali del deficit fognario e depurativo rilevato e accelerare, ove necessario, gli interventi in corso di realizzazione” . “Permangono comunque, in alcune zone della costa calabrese - ha aggiunto il Commissario - situazioni di criticità legate a problemi di carattere strutturale (impianti con potenzialità ancora insufficiente rispetto alle reali esigenze, tratti di collettori ancora da realizzare, scarichi a cielo aperto di sistemi fognari, stazioni di sollevamento da realizzare o adeguare); e gestionale, prevalentemente riconducibile alla mancata corresponsione da parte dei comuni delle somme dovute per la gestione alle società titolari delle stesse”.
In conclusione, per Bagnato “necessitano interventi e quindi risorse perché si possano completare i sistemi depurativi delle fasce costiere; supporto tecnico agli ATO per la rimodulazione dei piani di ambito e la successiva bancabilità degli investimenti; redazione del Piano Tutela delle acque e infine redazione del Piano regionale di riutilizzo delle acque reflue depurate ad uso agricolo ed industriale”.

Ass. Tommasi: “Da domani la riapertura di undici chilometri di costa”

28/07 “La situazione ambientale calabrese è in stato di crisi e centinaia di chilometri di coste sono inibiti alla balneazione. Ma domani, in base agli ultimi prelievi dell’Arpacal, verrà comunicata in Giunta - è questa una anticipazione - la riapertura alla balneazione di undici chilometri di coste”.
L’assessore regionale all’Ambiente, Diego Tommasi, ha esordito così nel corso delle audizioni che nella tarda mattinata di oggi sul tema “Emergenza Depurazione” hanno avviato i lavori della quarta Commissione consiliare, presieduta da Francesco Sulla (Ds).
Tommasi, intervenuto dopo il commissario straordinario per l’emergenza ambientale, Bagnato, ha illustrato alcune debolezze del sistema regionale, sia in fatto di depurazione che di rifiuti. “La mancanza di manutenzione ordinaria di alcuni impianti - ha affermato- ha portato al sequestro da parte della magistratura ed inoltre in Calabria le Ato fanno solo depurazione”. Tommasi, dopo aver ricordato che “tra le priorità da affrontare la Giunta ha inserito l’emergenza ambientale come prima questione” e che l’Assessorato, da lui guidato, “ha subito attivato tutte le misure per fare ripartire gli impianti”, ha prospettato la necessità di un prossimo incontro, alla presenza dell’assessore regionale ai Lavori Pubblici, sul “come affrontare il ciclo integrato delle acque”.
“C’è una nuova via da percorrere- ha rilanciato Tommasi- ovvero rimodulare e rinegoziare con i comuni e trovare insieme una formula di tariffa di riscossione dei tributi. E’ necessario, al più presto, un accordo per il pagamento delle spettanze per mettere in condizione le società che gestiscono gli impianti di depurazione di superare questa fase critica. Oggi siamo costretti a parlare di misure tampone, ma per realizzare un sistema funzionale che possa resistere nel tempo, ci vuole un vero e proprio salto culturale”.

Magarò: “Situazione drammatica delle nostre Coste”

28/07 "La drammatica situazione in cui versano le nostre coste non può lasciarci insensibili ed è per questo che chiedo ai rappresentanti delle istituzioni di adoperarsi con il massimo impegno nel combattere la battaglia contro l'inquinamento del mare e per garantire un immediato ritorno alla normalità". E' quanto ha dichiarato Salvatore Magarò, coordinatore del Pse-Lista Mancini e consigliere regionale di Unità Socialista intervenendo questa mattina ai lavori della Quarta Commissione consiliare ambiente, convocata dal presidente Francesco Sulla su sollecitazione dello stesso Magarò, per discutere dei provvedimenti da adottare con estrema urgenza per contrastare i gravi disagi che si sono verificati nelle ultime settimane, in particolare sul Tirreno cosentino, a causa dell'inquinamento del litorale calabrese. Alla seduta della Commissione, che si è protratta per circa sei ore, hanno partecipato l'Assessore Regionale all'Ambiente Diego Tommasi, il Commissario per l'emergenza ambientale Domenico Bagnato, rappresentanti dell'Arpacal, delle Ato e delle Province.
"Le responsabilità vanno ricercate nel fallimento della politica commissariale e in chi ha gestito il governo in questi anni - ha aggiunto Magarò - Ma sarebbe un errore trincerarsi dietro gli alibi o le altrui colpe. Al contrario abbiamo il dovere di programmare una seria ed efficace azione politica che garantisca il ritorno alla normalità e che ponga fine allo stato di emergenza ambientale, attraverso una ricognizione degli impianti di depurazione e dei collettori esistenti sul territorio e destinando tutte le risorse necessarie al ripristino della loro funzionalità. I cittadini, gli operatori commerciali, i turisti attendono risposte immediate e concrete dalle istituzioni interessate che devono operare in maniera sinergica creando uno stretto rapporto di reciproca collaborazione.
In Calabria in questi anni sono state impiegate ingenti risorse finanziarie senza ottenere risultati positivi. E' giunto il momento di invertire la tendenza, di bandire gli sprechi e gli sperperi per non fornire argomentazioni valide a chi non perde occasioni per denunciare l'incapacità degli amministratori calabresi nella gestione della cosa pubblica.
La presenza dell'Assessore Tommasi, del Prefetto Bagnato e di altri autorevoli esponenti istituzionali rappresenta un passo importante. Devo invece prendere atto dell'assenza in Commissione dei rappresentanti della minoranza. Evidentemente l'opposizione non è sensibile al problema".

Sulla (DS) “Le azioni intraprese dalla Giunta fanno ben sperare”

28/07 “Esprimo grande soddisfazione per la partecipazione e la risposta di tutti gli Enti invitati e coinvolti sul problema dell’emergenza depurazione in Calabria”.
Con queste parole, il presidente della quarta Commissione consiliare, Francesco Sulla (Ds), ha chiuso i lavori di una seduta interamente dedicata all’emergenza ambientale. “Come è stato ribadito da tutti gli intervenuti - ha sottolineato Sulla-, si è incominciato finalmente ad affrontare il problema in maniera unitaria, riunendo allo stesso tavolo le diverse competenze regionali e provinciali. Occorre superare la frammentazione di potere e di competenze tra assessorati, Commissario, ATO, Sorical e Province, che spesso crea limiti ed ostacoli ad soluzioni organiche ed efficienti”.
“Certo - ha fatto presente Sulla - la situazione esposta si presenta preoccupante sotto il profilo del funzionamento di tutto il sistema di depurazione in Calabria, e più in generale del ciclo integrato delle acque, a partire dai dati quantitativi e da quelli qualitativi degli impianti. Tuttavia, la presa di coscienza che in gioco c’è il futuro turistico delle nostre coste, insieme al degrado dell’ambiente e del nostro territorio e della salute dei cittadini, nonché le azioni intraprese dalla Giunta Regionale per fronteggiare l’emergenza, fanno ben sperare in una soluzione efficiente ed organica nel breve e medio periodo”.
“Come Commissione – ha proseguito- non abbasseremo la guardia, forti anche dell’impegno che l’Assessore Tommasi ed il Presidente Loiero hanno ribadito riguardo la necessità di affrontare il problema oltre l’emergenza ed in maniera strutturale. Per questo ci siamo dati l’appuntamento per un’ulteriore verifica degli impegni presi per settembre, dove gli enti preposti - Commissario e ATO in primis- relazioneranno sugli obiettivi che oggi ci siamo dati”.
I lavori della Commissione Ambiente, conclusasi nel pomeriggio avanzato, dopo un serrato confronto iniziato in mattinata che ha visto l’apporto di tutti i commissari presenti (Antonio Acri, Antonio Borrello, Egidio Chiarella, Dionisio Gallo, Liliana Frascà, Salvatore Magarò), hanno registrato gli interventi - in qualità di delegati del presidente della Provincia di Reggio- di Francesco Forestieri e della dirigente, Domenica Catalfamo e, in rappresentanza del presidente della Provincia di Crotone, l’assessore all’Ambiente, Claudio Liotti e il dirigente, Roberto Federico.

Borello (Udeur) “Situazione fortemente critica”

28/07 A margine della seduta della quarta Commissione consiliare, il consigliere regionale Antonio Borrello (Popolari-Udeur) ha rilasciato la seguente dichiarazione:
“Credevo che dalle audizioni si potessero acquisire elementi di maggior chiarezza rispetto ad una situazione ambientale fortemente critica, invece mi accorgo che in tale materia regna solo confusione. Infatti, la tendenza all’ottimismo mal supportata da argomentazioni plausibili, non è compatibile con una realtà che è critica e che desta forte inquietudine. Emerge, infatti, in maniera eclatante l’assenza, in questi ultimi anni, di una qualunque strategia di politica ambientale degna di questo nome. Le azioni di ATO, ARPACAL, e per finire dell’Ufficio del Commissario per l’emergenza ambientale, sono state frammentarie e in qualche caso, scarsamente trasparenti e oggi ci consegnano una regione allo stremo. Ripartire da zero per rimettere in carreggiata la Calabria e farla uscire dalle secche del degrado e dell’arretratezza è il gravoso compito cui è chiamato il centrosinistra regionale per avviare un percorso virtuoso che su un terreno delicato come questo, impone responsabilità, coerenza e determinazione.
Una strategia perciò strutturale che a partire da una gestione restituita alla responsabilità di organismi democratici, sia capace di recuperare una seria programmazione che per nove lunghi anni, è stata la grande assente di una gestione commissariale che anziché risultati apprezzabili, ha prodotto soprattutto danni”.

Chiarella (Patto) “Crepe amministrative tra Comuni e Commissario”

28/07 Al termine dei lavori della quarta Commissione consiliare, il consigliere regionale del Gruppo Misto (LiberalDemocratici), Egidio Chiarella, ha rilasciato la seguente dichiarazione:
“Sono necessari un salto culturale ed una concertazione permanente chiara e responsabile nei rispettivi ruoli per attivare un processo funzionale in grado di sanare le ‘crepe’ amministrative esistenti tra Comuni e Commissario dell’emergenza rifiuti in relazione ai debiti accumulati da parte degli Enti locali nei confronti dello stesso commissario. Bisogna annullare gli effetti di una politica ambientale completamente fallimentare nella passata legislatura. Ravviso, insieme con l’assessore Tommasi, l’esigenza di superare entro sei mesi l’emergenza con una oculata pianificazione per ritornare alla gestione ordinaria, nella consapevolezza che la prossima stagione estiva non abbia a soffrire la drammaticità attuale, consegnando alla Calabria la bellezza naturale del suo mare”.

 

 

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