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Tavolo sulla sanità

 

Sacconi “Si aggrava situazione sanità, commissariare Calabria, si aggravano Lazio e Campania”

25 mar 10 Il disavanzo strutturale nel Lazio e in Campania non migliora mentre si confermano le ragioni per il commissariamento della Calabria. Lo sottolinea il ministro del Lavoro Maurizio Sacconi a proposito della riunione del tavolo tecnico Stato-Regioni sulla verifica sui piani di rientro delle Regioni in disavanzo. Sembra quasi una dichiarazione ad hoc fatta per le elezioni. Certo farla usciere due giorni prima del voto ha un suo significato profondamente politico. E così in una nota Sacconi sottolina che “Il tavolo ha certificato purtroppo il permanere o l'aggravarsi dei disavanzi strutturali (pari a circa un miliardo di euro in Campania e Calabria e a circa 1,6 miliardi nel Lazio), con l'unica eccezione di una tendenza al miglioramento in Sicilia. Si confermano le ragioni dei commissariamenti e si evidenzia l'inequivoca esigenza di commissariare la Calabria". Secondo Sacconi "le mancate scelte di riorganizzazione hanno comportato, in queste Regioni, da un lato la carenza dei servizi territoriali, dalla prevenzione all'assistenza domiciliare alla non autosufficienza, e, dall'altro, l'obbligo di legge di ripianare i buchi con l'aumento della pressione fiscale regionale e con il taglio dei fondi Fas. Ciò evidenzia quanto la cattiva gestione della sanità riduca la protezione sanitaria dei cittadini, costretti ad alti indici di "fuga" verso altre Regioni, e determini la conseguenza di una fiscalità di "svantaggio" proprio in territori ove lo sviluppo richiederebbe una fiscalità di "vantaggio" con la sottrazione di risorse altrimenti destinate alla crescita economica". "Il disastro della sanità centro-meridionale, che costituisce oltre l'80 per cento della spesa corrente delle Regioni - conclude il ministro - è inesorabilmente la prova di quel fallimento politico che il nuovo disegno di legge del Governo "anti-corruzione" vuole introdurre attraverso l'immediato commissariamento e il ritorno alle urne nelle Regioni uscite dai parametri di bilancio con conseguente ineleggibilità degli amministratori falliti".

Fazio 2mld dei Fas per ripianare deficit. ''Quella di ieri e' stata una giornata terribile per la sanita' italiana'': lo ha detto il ministro della Salute, Ferruccio Fazio, a Verona, riguardo alla verifica compiuta sui piani di rientro dal deficit delle Regioni. Il ministro ha spiegato che ''sono stati utilizzati i Fas (Fondi per le aree sottosviluppate) per ripianare 2 miliardi di euro nella sanita' di 3 regioni: Campania, Calabria e Lazio. Un miliardo si riferisce alla Calabria, mezzo miliardo alla Campania e 420 milioni al Lazio''. ''Il Veneto - ha concluso il ministro della salute - ha un'ottima sanita', ma bisogna tenere costantemente sotto controllo i segnali d'allarme, perche' assieme alla Lombardia ed alla Toscana sono le regioni trainanti della sanita' nel nostro Paese''

Ministero "Nessuna strumentalizzazione". Il Ministero della Salute rende noto che ''per ragioni di assoluta trasparenza sono state rese pubbliche questa mattina le linee di tendenza emerse dal Tavolo tecnico nazionale del Ministero dell'Economia e della Salute per la verifica dei piani di rientro dal deficit delle Regioni. Gli organi di stampa avevano gia' riferito, infatti, notizie parziali e contrastanti, certamente non di fonte governativa, sull'esito della riunione e in particolare sul complessivo andamento della verifica della Regione Lazio. Per questo, al fine di fare chiarezza, si e' ritenuto necessario rispondere alle richieste pressanti pervenute al Ministero''. ''La salute dei cittadini - proesegue la nota - non e' oggetto di strumentalizzazioni politiche: infatti il Tavolo e' stato convocato per una scadenza anteriore al 31 marzo al fine di consentire anche alle Regioni interessate di attivare in tempo utile le misure necessarie per evitare lo scatto automatico delle maggiorazioni fiscali previste dalla normativa vigente e, quindi, al solo fine di evitare un grave danno ai cittadini e alle imprese. Circa gli importi evidenziati ribadiamo che sono state rese note linee di tendenza, attenendosi prudenzialmente alle stime piu' basse. Per la Regione Lazio - conclude il Ministero - lo specifico riferimento ai 180 milioni di euro attribuibili all'anno 2008 costituisce un dato esclusivamente tecnico che, di fatto, appesantisce il disavanzo 2009 e la relativa esigenza di copertura''.

Nei giorni scorsi si e' tenuta presso il Ministero dell'economia e delle finanze una sessione di verifica con le Regioni impegnate nei Piani di rientro potenzialmente interessate all'applicazione della nuova disposizione normativa (scaturita da quanto previsto dal nuovo Patto per la salute ) relativa alla possibilita', straordinariamente concessa a queste Regioni, di utilizzare i fondi FAS per ripianare eventuali disavanzi di gestione 2009 , in modo da poter evitare il ricorso ad un ulteriore inasprimento dell'aliquota regionale IRPEF e della maggiorazione regionale IRAP. Tale verifica ha riguardato le regioni Calabria Lazio, Molise e Campania. Sono state anche verificate le regioni Sicilia e Sardegna, interessate pero' solo alla verifica finale del loro Piano di rientro 2007-2009. I risultati dettagliati di tali verifiche saranno resi disponibili nei prossimi giorni . In attesa di tali risultanze il Ministero della salute ritiene, spiega una nota, di dover evidenziare alcune linee di tendenza .
CALABRIA - La Regione presenta per l'anno 2009 un risultato di gestione ''negativo di circa 120 ml di euro che, tenendo conto del ribaltamento su tale anno dei risultati negativi degli anni precedenti 2006, 2007 e 2008, porta ad un complessivo disavanzo 2009 di circa 1.000 mln di euro. In questa situazione, non essendo pausibile l'ipotesi di rinvenire nel bilancio regionale altre risorse, bisognera' ricorrere ai Fondi FAS per circa 1.000 milioni di euro per assicurare la necessaria copertura senza la quale scatterebbe il forte inasprimento della fiscalita' regionale aggiuntiva. Per quanto attiene all'andamento del Piano di rientro, si sono registrati ritardi, in particolare per la riorganizzazione della rete ospedaliera e il controllo della spesa farmaceutica e un'incompleta adozione dei provvedimenti previsti alle relative scadenze, compresa la regolarizzazione di alcune situazioni atipiche come quella della Fondazione Tommaso Campanella''.
LAZIO - La Regione per l'anno 2009 presenta ''un risultato di gestione negativo di circa 1.400 milioni di euro, che, sommato al trascinamento di una perdita 2008 di circa 180 mln., porta ad un totale di disavanzo da coprire di circa 1.600 mln di euro, che, dopo le coperture straordinarie derivanti dalla fiscalita' aggiuntiva regionale e dal fondo transitorio e da risorse regionali, comporta un disavanzo di gestione 2009 di circa 420 mln. di euro. Non essendo plausibile l'ipotesi di rinvenire nel bilancio regionale altre risorse, bisognera' ricorrere ai Fondi FAS per circa 420 milioni di euro per assicurare la necessaria copertura senza la quale scatterebbe il forte inasprimento della fiscalita' regionale aggiuntiva. Relativamente alla complessiva verifica di attuazione del PdR e' emerso che la gestione commissariale governativa ha messo in essere una serie di positive iniziative che ha portato ad una migliorata capacita' di gestione del complesso servizio sanitario regionale. Grazie a questa gestione e' stato possibile erogare una quota di 70 milioni di euro (pari a circa il 10% del totale erogabile). Rimangono tuttavia da sciogliere ed affrontare sul piano operativo i principali nodi strutturali che riguardano le grandi tematiche: protocolli d'Intesa con le Universita', la mancata contrattualizzazione delle prestazioni e delle funzioni erogate dagli ospedali classificati e dagli IRCCS privati, la riorganizzazione della rete ospedaliera, il ritardo che si registra nel processo di accreditamento definitivo''.
MOLISE - La Regione per l'anno 2009 presenta un risultato di ''gestione negativo al IV trimestre di circa 80 mln. di euro, che sommato al trascinamento di una perdita 2008 di circa 30 mln., porta ad un totale di disavanzo da coprire di circa 110 mln di euro che, dopo le coperture straordinarie derivanti dalla fiscalita' aggiuntiva regionale e dal fondo transitorio, comporta un disavanzo di gestione 2009 di circa 67 mln. di euro. Non essendo plausibile l'ipotesi di rinvenire nel bilancio regionale altre risorse, bisognera' ricorrere ai Fondi FAS per circa 67 milioni di euro per assicurare la necessaria copertura senza la quale scatterebbe il forte inasprimento della fiscalita' regionale aggiuntiva. Relativamente alla complessiva verifica di attuazione del PdR e' emerso che la Regione non risulta aver adottato i provvedimenti di risanamento del SSR, in particolare per la mancata adozione dell'atto aziendale, la mancata riorganizzazione della rete ospedaliera e territoriale, per la gestione dei rapporti con l'IRCCS Neuromed e Cattolica, per la riorganizzazione della rete laboratoristica''.
CAMPANIA- La Regione per l'anno 2009 presenta ''un risultato di gestione negativo di circa 770 mln. di euro, che sommato al trascinamento di una perdita 2008 di circa 223 mln., porta ad un totale di disavanzo da coprire di circa 1.000 mln di euro che, dopo le coperture straordinarie derivanti dalla fiscalita' aggiuntiva regionale e dal fondo transitorio, comporta un disavanzo di gestione 2009 di circa 500 mln. di euro. Cio' significa, che essendo non plausibile l'ipotesi di rinvenire nel bilancio regionale altre risorse, bisognera' ricorrere ai Fondi FAS per circa 500 milioni di euro per assicurare la necessaria copertura senza la quale scatterebbe il forte inasprimento della fiscalita' regionale aggiuntiva. Per quanto attiene all'andamento del Piano di rientro, si e' registrata la conferma dei ritardi che hanno portato al commissariamento della Regione. Si registrano ritardi nella riorganizzazione della rete ospedaliera, della rete laboratoristica, della rete territoriale, nella stesura dei protocolli d'intesa con le universita'. Una cospicua serie di provvedimenti adottati dalla gestione commissariale Commissario nei mesi di febbraio e marzo non sono ritenuti valutabili in questa sessione in quanto trasmessi solo poche ore prima della riunione di verifica''.

Opposizione indignata. Nonostante i piani di rientro e i commissariamenti, le regioni con i conti della sanita' in rosso continuano a non farcela. Per questo ieri, in quella che il ministro della Salute, Ferruccio Fazio, ha definito ''una giornata terribile per la sanita' italiana'', e' stato deciso di utilizzare i Fas, cioe' i Fondi per le aree sottosviluppate per ripianare i disavanzi di gestione del 2009 di Campania, Calabria, Lazio e Molise. La decisione e' arrivata dopo una sessione di verifica presso il ministero dell'Economia. Parzialmente promossa invece la Sicilia, che ha chiuso con un avanzo di gestione grazie soprattutto alla fiscalita' aggiuntiva regionale e al fondo transitorio, mentre resta negativo l'esito della verifica sul piano di rientro della Sardegna. L'utilizzo dei Fas, per ripianare oltre 2 miliardi di euro destinando un miliardo alla Calabria, mezzo miliardo alla Campania, 420 milioni al Lazio e 67 milioni al Molise, e' stato criticato da Fazio, perche' ''significa che si sono utilizzati i fondi destinati allo sviluppo del Paese e quindi, di fatto, si blocca lo sviluppo di queste regioni. Questo intervento straordinario - aggiunge il ministro - vuol dire non solo consolidamento nel presente della cattiva sanita', ma ipotecare lo sviluppo delle stesse regioni. Per questo si tratta di una cosa gravissima, e che puo' avvenire solo una volta''. Duro anche Maurizio Sacconi, ministro del Lavoro, secondo cui ''il disavanzo strutturale nel Lazio e in Campania non migliora mentre si confermano le ragioni per il commissariamento della Calabria''. Le critiche arrivano pero' anche da parte dell'opposizione e degli amministratori regionali. L'assessore alla Sanita' della Campania, Mario Santangelo, difende quanto finora fatto nella sua regione. ''E' un dato di fatto che la sanita' campana, grazie agli sforzi portati avanti in questi anni, ha superato tante difficolta' strutturali. La nostra Regione e' la prima in Italia per la capacita' di razionalizzare la spesa e ridurre il debito. L'on. Sacconi, piu' che da ministro, parla da propagandista di quartiere''. Enrico Rossi, assessore alla sanita' della Toscana e in corsa come presidente della regione, si dice ''indignato e arrabbiato da cittadino della Toscana, per il fatto che le tasse da noi pagate servano a ripianare i bilanci di regioni che da anni e anni si dimostrano incapaci di governare la sanita'''. Ma a suscitare contestazioni e' soprattutto l'impiego dei Fas, perche' ''mortifica le autonomie locali - secondo Livia Turco del Pd - I Piani di rientro devono si' migliorare il deficit senza ridurre la qualita' dei servizi ai cittadini, ma e' anche vero che nella fase transitoria il Governo deve accompagnare le regioni in questo percorso. Proprio per questo noi del centrosinistra avevamo creato un fondino che poi e' stato cancellato da questo Governo''. Per Ignazio Marino, presidente della commissione parlamentare di inchiesta sul Ssn, in regioni come quelle del sud dove e' presente la criminalita' organizzata ''non si rilancia l'economia ripianando la sanita' con i Fas. Ci sono aree del Paese dove bisogna assumersi la responsabilita' di convocare degli stati generali della sanita' mettendo a confronto gli operatori con politici e amministratori''. Alle critiche il ministero della salute si e' riferito in serata con una nota nella quale, tra l'altro, afferma che la salute dei cittadini non puo' essere ''oggetto di strumentalizzazioni politiche''. E al vicepresidente del Lazio Esterino Montino che ha definito ''scorrettezza istituzionale'' la diffusione dei dati, il ministero ha replicato sostenendo di aver agito nell'ottica di ''assoluta trasparenza''. Chi e' soddisfatto invece e' l'assessore alla Salute della Sicilia, Massimo Russo che evidenzia ''un avanzo di gestione di 26 milioni di euro per il 2009, 445 milioni di premialita' che arriveranno in Sicilia per aver ottemperato a tutti gli adempimenti richiesti dal Piano di rientro. Ora sara' piu' chiaro a tutti che la politica a del rigore era necessaria e ci consentira' di ridurre le tasse a partire dal prossimo anno''

Callipo: si è perso tempo. ''Che ora il ministro Sacconi confermi quello che io sostengo da settimane, spesso isolato e considerato avversario del Loierismo per partito preso, ossia che la sanita' calabrese dovesse essere commissariata, non mi rallegra per nulla''.Lo afferma in una nota il candidato alla presidenza della Regione, Pippo Callipo. ''E' stato calpestato - aggiunge - l'interesse dei calabresi a fare chiarezza. Indicando i responsabili e sanzionandoli. Nel frattempo, infatti, il disastro e' aumentato e con esso l'irresponsabilita'. Bastava, ma e' evidente che ha giocato qualche altro calcolo, pensare che con la campagna elettorale ogni cosa sarebbe peggiorata e la spesa allegra, affidata a dirigenti privi di senso delle istituzioni mischiati con la politica, sarebbe non diminuita ma aumentata. Si e' perso tempo prezioso e ora la soluzione del dirottamento dei Fas per il ripiano dei debiti sanitari, e' l'ultima mazzata che questa vecchia politica appioppa impunemente ai cittadini calabresi, che pagano le aliquote fiscali piu' alte, ticket e hanno in cambio prestazioni di bassa qualita'''. ''Occorre mandare a casa - conclude Callipo - i responsabili che invece di nascondersi ancora sono in giro a cercare voti, quindi introdurre regole serve, controllo della spesa e una programmazione fondata sui bisogni reali. Al ministro chiedo di dar corso alla sua idea dell'ineleggibilita' per i politici locali che sfondano i bilanci. Se il Governo pensasse ai problemi del Paese invece che a sconvolgere la Costituzione per introdurre un presidente autoritario svincolato dai controlli democratici, tutti ne avremmo vantaggio''.

Bianchi “Fazio tende una mano alla Regione”. ''La situazione e' grave: i fondi Fas si possono usare soltanto una volta per il risanamento, ma i problemi torneranno se la Regione non iniziera' a lavorare seriamente sulla sanita'''. E' quanto sostiene in una nota Dorina Bianchi, responsabile della sanita' nazionale per l'Udc, in riferimento al piano di rientro della spesa sanitaria calabrese. ''Il ministero della Salute - prosegue Bianchi - non ha potuto fare a meno di dipingere un'immagine deprecabile della Calabria e il disavanzo sanitario record fa emergere non pochi interrogativi sulle responsabilita' della Regione. Adesso che il governo si e' reso disponibile, tendendo finalmente una mano alle Regioni in difficolta' spero che esse siano consapevoli dell'occasione, forse irripetibile, che viene loro concessa''.

Bilanci al lumicino: Bilanci del settore sanita' sotto la lente d'ingrandimento fino a tarda notte per le regioni che sono impegnate nel piano di rientro dal deficit. La sessione di verifica si e' svolta al ministero dell'economia e delle finanze ed ha interessato le regioni Calabria, Lazio, Molise e Campania che, utilizzeranno i fondi Fas per ripianare i disavanzi di gestione 2009. La riunione ha anche interessato le regioni Sicilia e Sardegna per quanto riguarda la verifica finale dei piani di rientro: ''parzialmente positivo'' l'esito per la Sicilia, che ha chiuso con un avanzo di gestione grazie soprattutto alla fiscalità aggiuntiva regionale e al fondo transitorio, mentre resta negativo per la Sardegna. In una nota il ministero della Salute ricorda che la nuova disposizione normativa, scaturita da quanto previsto dal nuovo Patto per la salute, concede in via straordinaria a queste Regioni di utilizzare i fondi FAS per ripianare eventuali disavanzi di gestione 2009 , ''in modo da poter evitare il ricorso ad un ulteriore inasprimento dell'aliquota regionale Irpef e della maggiorazione regionale Irap''. I risultati dettagliati delle verifiche saranno disponibili nei prossimi giorni, ma gia' adesso, secondo il ministero, sono emerse ''alcune linee di tendenza''

 

 

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