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Notizie di Politica

 

Angela Napoli “Respingo al mittente le lezioni di etica di Gasparri”

24 mar 10 “Apprendo dalle Agenzie di stampa che il Presidente del Gruppo PDL al Senato ha definito la mia attività di contrasto alla mafia (dimenticando, forse volutamente, anche quella alla borghesia mafiosa!) sarebbe solo “di parole” rispetto a quella del candidato a Presidente Scopelliti, che, invece, a suo dire, sarebbe “dei fatti”. Così Angela Napoli Componente Commissione Parlamentare Antimafia. “Prendo atto -aggiunge la Napoli- che il senatore Presidente si è ricordato del mio nome solo su sollecitazione di un giornalista, e che non mi risulta abbia mai fatto alcuna denunzia nominativa né di uomini delle cosche della ‘ndrangheta né di collusi con le stesse; ma nel lasciare ai calabresi la valutazione delle dichiarazioni del Parlamentare in questione, respingo qualsiasi lezione di etica o di morale rivoltami proprio da chi di questa Terra si è ricordato solo per fare raccolta di consensi elettorali.

Diocesi Rossano "Grave crisi della politica in Calabria"

24 mar 10 La scuola diocesana di formazione sociopolitica di Rossano-Cariati, in occasione della consultazione elettorale del 28 e 29 marzo, relativa al rinnovo del Consiglio regionale, in un documento “esprime viva preoccupazione per le condizioni gravissime in cui versa la Calabria e invita gli elettori ad esercitare con responsabilità e consapevolezza il diritto di voto che è destinato a designare la futura classe dirigente che dovrà governare la nostra regione”. A tal proposito, invita a riflettere “sulla gravità della crisi che da lunghissimo tempo - fa rilevare - pervade l’intera regione, sulle responsabilità che negli anni si sono succedute e accumulate, e sulla necessità di favorire programmi chiaramente finalizzati alla trasformazione di una regione, appunto la Calabria, già destinata ad affondare nel degrado e nella crisi più profonda, in area di sviluppo inserita nel circuito Paese e in quello europeo. Il problema della criminalità, la mancanza di lavoro con lo sbriciolamento di un sistema economico che, in qualche modo garantiva un minimo di occupazione e la sopravvivenza di ampi strati della popolazione, la pessima gestione di una sanità ormai incapace di dare risposte concrete ai bisognosi, l’allontanamento e il diradarsi della presenza dello Stato dal territorio, il dissesto idrogeologico di vastissime aree, costituiscono i prodromi di una crisi che diventa sempre più acuta e che favorisce la diffusione dell’illegalità e dell’affossamento della democrazia. Su questi problemi - si legge - il nuovo Consiglio e la nuova Giunta regionale si dovranno necessariamente esprimere attraverso l’adozione di misure importanti e decisive. In Calabria, c’è un mondo giovanile che attende risposte importanti dalla politica e dalle istituzioni. Infatti, sono i giovani le principali vittime di questo degrado che non conosce confini, perchè dopo averli spinti a continuare gli studi, ad accedere alle specializzazioni e alle professionalità, a mettersi in gioco attraverso iniziative di carattere imprenditoriali, sono stati abbandonati a se stessi e spinti nuovamente ad emigrare come i loro padri, contribuendo in questo modo, all’ulteriore sfilacciamento e lacerazione del tessuto sociale e delle famiglie”. La Scuola Diocesana di Formazione Sociopolitica di Rossano-Cariati auspica “che dalle urne venga eletta una nuova classe di politici e di amministratori regionali impegnati e capaci di riparare i danni che la cattiva politica ha prodotto in passato, e possa, per il futuro, predisporre piani e programmi di sviluppo improntati alla soluzione delle principali questioni sociali ed economiche, prima fra tutte, il lavoro”.

Bianchi (Udc) "Pesa assenza Spaggiari a tavol ex Sasol"

24 mar 10 “Il tavolo nazionale tenutosi oggi a Roma, presso il ministero alle Attività produttive, sulla vertenza ex Sasol è indubbiamente un fatto positivo; ma il tavolo sarebbe stato più proficuo se vi avesse partecipato anche l’imprenditore Spaggiari, chiarendo il fatto che sia in possesso delle risorse necessarie per rimettere in produzione l’impianto crotonese”. A sostenerlo è la senatrice Dorina Bianchi, vicepresidente dei senatori dell’Udc, che stamani ha partecipato alla riunione a Roma. Nelle scorse settimane, proprio l'esponente centrista aveva presentato in merito un’interrogazione parlamentare, indirizzata al ministro Scajola, sull’apertura di un tavolo nazionale per la risoluzione della crisi che ha investito lo stabilimento ex Sasol di Crotone, ora Krotongres, che coinvolgesse istituzioni nazionali e locali, parti sociali e l’impresa stessa. “La cosa più importante è mantenere in vita l’azienda, dal momento che allungare i tempi - osserva Bianchi - significherebbe far chiudere lo stabilimento. E' stato richiesto dal Ministero e da tutti gli intervenuti per la settimana prossima un incontro informale con ex-Sasol”.

Franceschini "Dal Governo Berlusconi solo annunci"

24 mar 10 Dichiarazione di Dario Franceschini a San Giovanni in Fiore. "Per una sera tornando a casa, spegnete la tv e provate a pensare cosa ha fatto il governo Berlusconi che ormai governa in 7 degli ultimi 9 anni: nulla. Non troverete nulla. Solo annunci e annunci. É tutto in inganno. Tanto che oggi il solo dato certo è che disoccupazione è tornata alle drammatiche cifre di 20 anni fa. Intanto chiudono a centinaia aziende e imprese nell'indifferenza generale. Le nostre priorità: - il lavoro; noi abbiamo fatto e faremo proposte concrete in parlamento; - la scuola; c'è stata un'oscenità dei tagli, circa 8 miliardi; il Paese deve investire su scuola e formazione, qui si gioca il futuro dell' Italia, dobbiamo investire sul merito e sull'uguaglianza. Basta con la destra che lacera il paese. Dobbiamo fare nel sud quello che si fa nel nord. risolvere i problemi del sud significa risolvere i problemi del paese. E nel sud il Pd deve intestarsi la lotta alla criminalità. Ricordiamo che grazie al pd la camera ha approvato la legge che stabilisce il divieto di propaganda elettorale per i mafiosi. La destra si è spaccata, è scappata via dall'aula e alcuni hanno votato contro. Lo sa bene l'on. Laratta che di quella legge è uno dei primi firmatari insieme agli altri deputati calabresi. Se non battiamo la mafia il sud non decolla. Basta con i voti della mafia. Gridìamo forte il nostro no a tutte le mafie.

Tabacci “In Calabria bella battaglia”

24 mar 10 ''In Calabria, per le regionali, c'e' un problema che riguarda il posizionamento geografico del candidato presidente del centrodestra. Qui, comunque, ci sara' una bella battaglia''. Lo ha detto, parlando con i giornalisti a Cosenza, Bruno Tabacci, portavoce di Alleanza per l'Italia. ''Scopelliti - ha aggiunto - e' il sindaco di Reggio Calabria e poiche' gli elementi territoriali hanno sempre avuto uno grande importanza in questa regione, presumo, ad esempio, che nella realta' di Cosenza ci saranno equilibri diversi. La partita si gioca soprattutto su questo''. ''Certo - ha detto ancora Tabacci - c'e' da considerare anche il ruolo di Callipo. Ruolo che pero' potrebbe trovare un ridimensionamento nel corso dei prossimi giorni perche' inevitabilmente uno schema elettorale bipolare porta ad uno schiacciamento dei terzi candidati''.

Letta "Fiducioso in una vittoria in Calabria e in Campania"

24 mar 10 “Ho molta fiducia nella nostra vittoria in Calabria e Campania”. Lo ha detto il vicesegretario del Pd, Enrico Letta, parlando con i giornalisti a Castrovillari. “Noi - ha aggiunto - siamo molto fiduciosi. Sono convinto che il fatto che la Lega abbia preso la leadership culturale del centrodestra ci consentirà grandi risultati al Mezzogiorno. In particolare, ai risultati che noi immaginiamo positivi in Puglia e in Basilicata si aggiungeranno due rimonte in Campania e in Calabria che io ritengo oggi alla portata di mano. Per questo motivo oggi sono in Calabria e dopo andrò in Campania”. Secondo Letta, “per quanto riguarda la Calabria, credo che rispetto alla candidatura del candidato del centrodestra, il centrosinistra abbia grosse capacità di mettere in campo idee per fare emergere quanto di positivo si è fatto in questi cinque anni. Ne cito una per tutte: la Calabria ha rimontato tutte le graduatorie europee sull’utilizzo dei fondi strutturali europei. C’é poi la nostra capacità di innovare e di essere migliori dei nostri avversari. Gli elettori devono ricordare che in queste elezioni la Lega sta prendendo il sopravvento all’interno del centrodestra. Per questo motivo c’è bisogno di un centrosinistra che vinca sia al nord che al sud”. Rispondendo ad una domanda sui sondaggi, secondo i quali in Calabria è vincente il centrodestra, Letta ha detto che “le elezioni si vincono negli ultimi giorni dicendo cose concrete e non cadendo nella tentazione di fare di questa consultazione un referendum su Berlusconi. Bisogna parlare di cose concrete. Oggi c’é un dato drammatico: non soltanto la disoccupazione è in aumento, ma il tasso di occupazione ha raggiunto il dato peggiore dal 1995 e siamo tornati indietro di 15 anni. Questo colpisce soprattutto il sud e colpisce, in particolare, la Calabria. Ecco perché su questi temi noi facciamo la campagna elettorale fino all’ultimo minuto e saranno questi i temi della nostra rimonta”.

Lo Moro "A Lamezia clima grave"

24 mar 10 “Il 10 febbraio ed il 9 marzo scorso ho presentato due interrogazioni al Ministro dell’Interno Roberto Maroni, segnalando la gravità degli episodi che si andavano verificando a Lamezia Terme e chiedendo, in particolare, che fosse garantita la regolarità della campagna elettorale a Lamezia Terme. Entrambe le interrogazioni sono rimaste, alla data odierna, senza risposta. Ne annuncio una terza, perchè, alla luce dei ripetuti atti intimidatori verificatisi in città, ritengo sia doveroso usare gli strumenti a propria disposizione per tentare di evitare sottovalutazioni in danno di una città che soffre questo stato di cose e non dimostra in questo momento particolare capacità di reazione”. Lo afferma, in una nota la parlamentare del Pd Doris Lo Moro, dopo l’ennesimo attentato verificatosi nella città calabrese. “Lamezia - dice la deputata, che è stata Sindaco di Lamezia per due mandati - ha conosciuto anni ed anni di tranquillità e di pace che non consentono a nessuno di rassegnarsi ad un clima che sembra contagiare lo stesso confronto elettorale. Presenterò pertanto la terza interrogazione ma credo che a questo clima debba ribellarsi in primo luogo la società lametina, la quale - continua Lo Moro - deve trovare la forza di isolare la violenza, vestendo i panni dell’impegno civile che da un pò di tempo ormai sembra aver dismesso. Del resto, situazioni come quelle di Lamezia non si creano in pochi giorni”. Aparere della parlamentare del Partito Democratico “non è sufficiente, a fronte della gravità degli episodi che si susseguono, richiamare l’attenzione sulla presenza, nelle liste per le elezioni regionali e comunali, di nominativi inseriti nei precedenti decreti di scioglimento del consiglio comunale. Adistanza di tanti anni, tra l’altro, in un contesto criminale dinamico quanto pericoloso, non possono essere sottovalutati nuovi sodalizi e nuovi referenze che richiedono un’attività investigativa rinnovata e incisiva capace di disvelare i punti di contatto tra gli affari delle cosche, la politica clientelare e gli interessi di quella che, solo qualche anno fa, fu battezzata “borghesia mafiosa”, particolarmente pericolosa anche perchè numericamente consistente e non immediatamente riconoscibile”.”La situazione di Lamezia - aggiunge - è di ben altra portata e gravità. Ho apprezzato l’intervento fattivo del prefetto di Catanzaro Giuseppina Di Rosa, che incontrerò domani, ma non posso che constatare che dopo le mie interrogazioni, con le quali sollecitavo una maggiore presenza dello Stato a Lamezia Terme, la situazione non sembra migliorata. Negli ultimi quindici giorni abbiamo dovuto registrare le scritte ingiuriose sui muri perimetrali del Tribunale contro un magistrato valoroso e competente, la denuncia del danneggiamento della sede elettorale del candidato a sindaco del centro-destra Ida d’Ippolito, le minacce alla candidata del centro-sinistra al Consiglio regionale Giulia Serrao, i colpi di pistola contro la casa di Salvatore e Francesco De Biase, esponenti del Pdl, ed infine l’incendio dell’auto del candidato Salvatore Vescio, davanti alla cui abitazione era stato già rinvenuto un ordigno inesploso. Dopo la campagna elettorale - conclude la Lo Moro - bisognerà fare i conti sul serio con la carenza di organico e di risorse delle forze dell’Ordine e degli Uffici giudiziari. Ma bisognerà contestualmente capire come si è potuti arrivare a Lamezia alla situazione di degrado che è sotto gli occhi di tutti e che richiede l’impegno e la responsabilità di ciascuno. Intanto occorre vigilanza innanzitutto da parte dello Stato. Aggiungo, raccogliendo la provocazione intelligente di Roberto Saviano, che dovrebbero sentirsi coinvolti in una vigilanza attiva e democratica quanti - ed io sono sicura, conoscendo bene Lamezia, che si tratta della maggioranza - non intendono rinunciare a vivere una vita normale”.

Falcone (Psi) “Vergognoso attacco di Berlusconi alla Bresso”

24 mar 10 “Non è la prima volta che Berlusconi cerca di attaccare una donna di talento e capacità politiche ironizzando su quanto è meno importante per essere un buon politico: l’avvenenza fisica”. Così in una nota Anna Falcone Responsabile Pari Opportunità del Partito Socialista Italiano. “Non è la prima volta –aggiunge- che Berlusconi cerca di confondere la forma con la sostanza, prova ad attaccare un’avversaria di grande spessore non sui temi, non sui risultati, non sulle idee, ma sviando su battute di dubbio gusto e nessuna rilevanza per le scelte elettorali. Non è la prima volta che Berlusconi, offende, con i suoi atteggiamenti le donne italiane, tutte, e soprattutto chi, contrariamente a certi modelli ipoculturali imperanti a destra, investe in cultura e lavoro, non in apparenza e “lifting”. Non è la prima volta che ci vergogniamo di questo Presidente del Consiglio. Mi auguro sia la volta buona per far comprendere a tutte gli italiani che non meritiamo di essere rappresentati da un Premier di così poca sostanza. Dal nostro punto di vista, e in un senso molto più “alto”, Mercedes Bresso è infinitamente più “bella” di Berlusconi, ma la voteremo perché è brava e lo ha ampiamente dimostrato. Per questo vincerà. Il Premier se ne faccia una ragione”.

Revisori dei conti "No alle nomine come merce di scambio"

24 mar 10 Inserire tra i punti qualificanti e prioritari da attuare nei programmi futuri quelli che riguardano il Sistema dei controlli e della revisione contabile nella Regione, negli Enti locali, negli Enti territoriali e nelle società ad essi collegate o controllate. È la richiesta avanzata ai candidati presidenti della Regione in un documento della sezione calabrese dell’Associazione nazionale revisori dei conti negli enti locali. “È noto che il sistema dei controlli interni in moltissimi degli enti sopra indicati - afferma Gennaro Bianco, responsabile Ancrel Calabria - non funziona adeguatamente per diversi motivi. Per carenze di coordinamento nei sistemi informatici e per carenze del sistema burocratico che lo gestisce e lo governa, inoltre per il sistema delle nomine dei revisori che, purtroppo, vengono fatte seguendo spessissimo criteri anomali come l’appartenenza politica o amicale e raramente privilegiando il criterio della professionalità. In questa ottica molte volte negli enti locali il revisore diventa “merce di scambio” tra i vari gruppi di maggioranza per cui si finisce per nominare gli amici, o gli amici degli amici, o persone vicine a gruppi di potere”. “Come conseguenza di tutto ciò - prosegue Bianco - riscontriamo che spessissimo, tranne poche qualificate eccezioni, il sistema dei controlli interni e la revisione contabile funziona male e registra pesanti effetti negativi sulla vita amministrativa degli enti, sulla trasparenza ed a volte anche sulla stessa legalità. Per questi motivi si chiede ai candidati alla presidenza della Giunta regionale di attivarsi con ogni possibile urgenza con appositi provvedimenti normativi per correggere le anomalie che ancora esistono e per fare in modo che il Sistema dei Controlli e della revisione contabile possa dare garanzia di efficienza, legalità e trasparenza”. L’Ancrel, nel documento, chiede ai candidati presidenti l’apertura di un tavolo negoziale per discutere delle richieste avanzate.

Callipo “Agricoltura competitiva per trainare la Regione”

24 mar 10 Dichiarazione di Callipo a Lamezia con i vertici di Confagricoltura «Non prometto assessorati ad imprenditori o agricoltori ma sicuramente avrò bisogno degli agricoltori e delle associazioni di categoria per rendere competitivo il sistema agricolo e farne, insieme al turismo, un settore trainante per l’economia regionale». Lo ha detto Pippo Callipo, candidato alla Presidenza della Regione con Io resto in Calabria, Idv e Bonino-Pannella, parlando a Lamezia Terme ai vertici regionali di Confagricoltura. Callipo ha inoltre affrontato il problema della sicurezza e dell’accesso al credito in Calabria. «Il sistema Confidi - ha detto a tal proposito - è troppo frastagliato e dispersivo e non è in grado di essere efficace nei confronti delle banche. Un Confidi forte in Calabria potrebbe determinare un aiuto importante anche in campo agricolo. Da parte mia c’è la massima attenzione verso questi problemi e la Regione, qualora fossi eletto, dovrà da subito mettere in atto procedure trasparenti e utili a favorire le imprese e la fornitura di servizi alle stesse».
Callipo sui revisori del conti“Musica per le mie orecchie cari Revisori dei conti. Se la sanità da un punto di vista finanziario è un disastro (e non solo la sanità ) è anche perché i controlli interni sono una barzelletta e non hanno mai funzionato come avrebbero dovuto. E perché? Lo sappiamo tutti perché: le nomine, anche in queste postazioni delicate, sono il premio che si dà a tutto il sottobosco di questa vecchia politica che ha affamato la Calabria e sono fatte con lo squallido manuale Cencelli della seconda Repubblica. Non la competenza si predilige, ma il pacchetto di voti o la segnalazione dell’amico, alla faccia del merito e del rispetto delle associazioni di appartenenza. Nel mio programma, che mi pregio di favi avere, i controlli, come dovrebbe essere in qualsiasi contabilità in cui vige il criterio della responsabilità e non dello scialacquamento delle risorse, sono il cuore di tutto. Al dottor Gennaro Bianco, responsabile della sezione Calabria dell’Ancrel Calabria, rispondo subito: io ci sto! Ma premetto che mi pare pleonastico, invitare chi ha governato in questi ultimi dieci anni a un comportamento diverso: la responsabilità per avere operato male e quindi consentito che i controlli interni non funzionassero, va anzitutto sanzionata politicamente, ma adesso, il 28 e 29 marzo, non tra un anno. Altrimenti non cambierà mai niente! La Calabria ha diritto di essere amministrata da gente seria e responsabile. Chi l’ha fatto finora dovrebbe semplicemente sparire dalla circolazione, invece di chiedere ancora il voto, e chiedere scusa ai calabresi per i danni provocati.”

Sergi “Scopelliti dice no a cardiochirurgia a Cosenza”

24 mar 10 “Bisogna prendere atto, è questa la cosa più significativa, che il candidato del centrodestra alla presidenza della Regione, Scopelliti, sostiene che la cardiochirurgia a Cosenza non si può fare, mentre Loiero la conferma. Finalmente ha gettato la maschera su come intenderebbe governare la Sanità in Calabria nell’improbabile ipotesi di una sua elezione”. E’ quanto afferma Pantaleone Sergi, portavoce del presidente della Regione Calabria Agazio Loiero, a proposito di alcune considerazioni fatte dal candidato del centrodestra alla presidenza della Regione Scopelliti, a Catnzaro. “Dimostra – aggiunge Sergi – ancora una volta di non avere una visione unitaria della Calabria, dei suoi problemi e delle sue necessità”. “Per quanto riguarda invece il confronto elettorale di cui Scopelliti parla – afferma ancora Sergi – debbo sottolineare che ancora non ho comunicato ufficialmente al caporedattore della Rai quali sono le intenzioni del presidente al riguardo, ma noto, senza alcuna sorpresa in verità, che il candidato di centrodestra, è stato già informato che non parteciperà e tenta ancora una goffa speculazione, visto che è proprio Scopelliti a fare ripetute figuracce in tv e che Loiero non ha nulla da temere come ha dimostrato ampiamente davanti alle telecamere di Sky Tg24 svoltosi davvero in condizioni normali”. “I cittadini, e numerosi, Loiero li sta incontrando quotidianamente in ogni angolo della Calabria e a loro deve rendere conto di quel che ha fatto in questo cinque anni alla Regione – conclude Sergi – ed è questo che fa paura al candidato Scopelliti il cui gradimento cala ogni volta che, con l’albagia del padrone di casa, si presenta nei Tg dell’informazione pubblica”.

Pdl "Sergi stravolge parole Scopelliti"

24 mar 10 “La nota di Pantaleone Sergi è veramente stupefacente : apprezzando la professionalità del soggetto si può solo dedurre che sia subentrata una sorta di sindrome da trasloco. Lo afferma una nota dell’ufficio stampa del Pdl Scopelliti stamani - si legge nella nota - come possono testimoniare i colleghi presenti ha detto che se dovesse arrivare un’altra risposta negativa da parte di Loiero per la tribuna elettorale di domani lui non si presenterebbe. Questo - prosegue la nota - pur avendo pieno diritto a farlo in base al regolamento Rai e per come certificato dalle stesse tribune elettorali nazionali di questi giorni Riguardo a cardiochirurgia è incredibile stravolgere- continua il comunicato- con un’azione di neopropagandismo sovietico le parole pronunciate dal candidato a Presidente del centrodestra che ha testualmente affermato: “ Loiero dice che la cardiochirurgia a Cosenza non si potrà fare, poi smentisce se stesso e afferma che c’è una possibilità: dopo cinque anni non riesce a dire una parola certa su una vicenda cosi importante. Sergi conosce abbastanza bene - conclude il comunicato- la situazione ospedaliera di Cosenza ed ha fonti preziose che potranno confermare il degrado nel quale vive un nosocomio lasciato all’incuria e all’emarginazione per un quinquennio. È comprensibile avere atteggiamenti di natura reattiva tipici di chi sente avvicinare l’ora della sconfitta-conclude la nota - ma solo la malafede pervicace può trasformare le parole : Ardengo Soffici direbbe che “ si tratta di operazioni tese a mettere sullo stesso piano un’aquila e un aquilone”.

Sergi “Scopelliti si ispira al fascista Soffici?”

24 mar 10 “Non mi intendo di sindromi, sono in ottima forma e guardo al futuro con serenità. So anche leggere e capire quel che leggo. Ho risposto così alle parole del candidato del Pdl, diffuse dalle agenzie di stampa su cui si sofferma l’ufficio stampa del Pdl che non le smentisce: Scopelliti giudica impossibile fare la cardiochirurgia a Cosenza (mentre Loiero conferma l’obiettivo) e in mattinata ha espresso giudizi sulla mancanza del presidente Loiero al confronto tra i candidati nella Tv pubblica senza che nessuno l’avesse comunicata fino alle 18,50”. Lo ha detto Pantaleone Sergi, portavoce del presidente della Regione Calabria Agazio Loiero. Sergi afferma poi, “di non ritenere che un aforisma di Ardengo Soffici, fervente sostenitore del partito fascista e, col suo sciovinismo culturale, fautore di una concezione politica autoritaria, possa in alcun modo porre riparo all’ennesimo, quotidiano, scivolone del candidato del centrodestra alla presidenza della Regione (vuoi vedere che Scopelliti si ispira anche a Soffici?)”. “Conosco pure, lo ammetto, l’Ospedale di Cosenza – ha concluso Sergi – per le condizioni drammatiche in cui lo ha lasciato la gestione di centrodestra, fatta tutta di enfatici comunicati stampa e di inaugurazioni, con tanto di taglio di nastro da parte di un esponente del Pdl, nonché di incarichi sanzionati dalla Corte dei Conti. E so pure che solo con gli sforzi della Giunta Loiero, il quale ha dovuto affrontare con determinazione il disastro del grande deficit provocato dal centrodestra di Scopelliti, l’Annunziata è tornato a riprendere quota, programmando cardiochirurgia e centro trapianti per il fegato”.

Comitato Loiero "Sacconi porta bene al centrosinistra"

24 mar 10 Comunicato del Comitato Loiero Presidente: "Non pago del doppio metaforico schiaffo ricevuto in Calabria (la sconfitta del suo pupillo alle provinciali di Cosenza e la bocciatura da parte del suo stesso governo del commissariamento della Sanità in Calabria da lui sbandierato come clava elettorale), il ministro Maurizio Sacconi è tornato a occuparsi della Calabria per aggiungere altre insipienti metafore sulla Sanità, quella Sanità che il presidente Agazio Loiero sta cercando con impegno di risanare dopo le grandi abbuffate e i danni procurati dal centrodestra di Scopelliti. Vogliamo ringraziarlo: come un anno fa aiuterà il centrosinistra a vincere". E' quanto ha detto il Comitato per Loiero Presidente a proposito di alcune dichiarazioni del ministro del Welfare. "Dopo avere approvato entrambi il rigoroso piano di rientro preparato dal presidente Loiero, due ministri del Pdl, Sacconi e Ferruccio Fazio, sono tornati - aggiunge il Comitato per Loiero Presidente - a parlarne a fini elettorale ma con scarso senso del ridicolo. Fazio in verità (da tecnico) dice che il Piano è stato accettato ma non condiviso (ma perché lo ha accettato se non lo condivideva?) ma sostanzialmente è d'accordo con tutto quello che Loiero ha detto e fatto in questi mesi, nonostante l'interpretazione diversa, da apostata, della silente-assente senatrice Dorina Bianchi che si è ricordata ora di essere calabrese". "Più tristezza genera la dichiarazione di Sacconi - aggiunge la nota - che, da sponsor del perdente senatore Gentile e quindi di Scopelliti, fa finta di ignorare quanto certificato dall'advisor Kpmg: che l'80 per cento il debito della Sanità, cioè, è stato causato dal centrodestra. Appare ormai logora la sua battuta da avanspettacolo sui conti orali, perché Kpmg, mandata dal suo governo a fare i controlli, i conti li ha trovati scritti eccome, e sono conti che inchiodano il centrodestra che ha distrutto la Sanità in Calabria". "E, comunque, visto quel che accadde l'anno scorso, siamo convinti che gli elettori bocceranno ancora il ministro che potrebbe essere nominato mascotte ufficiale e portafortuna del centrosinistra".

Scopelliti "Loiero scappa dal confronto"

24 mar 10 “Nemmeno oggi Loiero e Callipo si presenteranno alla tribuna elettorale in Rai. Loiero scappa , ma se viene in televisione gli cedo qualche minuto”. Lo ha detto Giuseppe Scopelliti nel corso dei una conferenza stampa a Catanzaro con Maurizio Gasparri. “È incredibile che chi si sottrarre al dialogo pubblico dinanzi ai cittadini - ha detto Scopelliti- si erga anche a censore della tv di Stato: Loiero ha paura , ma riflette questo sentimento in un giudizio inverosimile”. Scopelliti ha detto ancora che “ Loiero prende in giro Cosenza: dopo cinque anni dice che cardiochirurgia si può fare, ma in realtà non si può: una contraddizione che offende i calabresi”.

Gasparri "Scopelliti darà svolta a Calabria"

24 mar 10 “Scopelliti è il presente ed il futuro, il governatore che saprà dare una svolta alla Calabria” Lo ha detto oggi a Catanzaro Maurizio Gasparri. “Loiero rappresenta il peggior esempio di Governo del Meridione - ha aggiunto Gasparri - Siamo certi che gli elettori della Calabria daranno un grande consenso a Scopelliti - ha aggiunto ancora Gasparri - per liberarsi da questo Governo”. Durante la conferenza sono intervenuti Michele Traversa e Wanda Ferro. “Stravinceremo a Catanzaro- ha detto l’on Traversa- raccogliendo il consenso di tutta la città”.

Loiero "Diminuiti i viaggi della speranza"

24 mar 10 Cardiochirurgia sbloccata e pronta la firma: a Reggio il presidente della Regione, Agazio Loiero, ha partecipato ad un’assemblea introdotta dal direttore generale dell’Azienda ospedaliera Mario Santagati che ha presentato il bilancio degli ultimi mesi dicendo che ha avuto nella sua realizzazione l’aiuto permanente della Regione. Santagati ha aggiunto: “Loiero ha risposto magnificamente nonostante le difficoltà del settore”. Secondo Santagati c’é stata “attenzione, sensibilità e oculatezza nelle risorse” e lo ha quindi ringraziato per averlo sentito vicino alla città di Reggio. Il presidente Loiero ha iniziato sottolineando quanto sia stato importante “avere evitato il commissariamento che avrebbe penalizzato pesantemente la Calabria provocando uno sconquassamento da cui non ci saremmo ripresi più”. Ha ricordato che il commissariamento veniva dato per certo e che lo stesso Berlusconi in una telefonata in diretta ad una manifestazione di Forza Italia aveva annunciato che con certezza la sanità calabrese sarebbe stata commissariata ma - ha aggiunto il presidente Loiero - “il piano che abbiamo presentato aveva i numeri e le condizioni ottimali per essere realizzato e quindi abbiamo evitato questa cosa”. Loiero ha ricordato che “l’80% del debito era stato determinato dal centrodestra. Questo non lo dico io. Questo lo ha accertato e verificato in base ai documenti l’advisor del governo nominato dal presidente Berlusconi”. Il presidente Loiero ha poi aggiunto: “ve lo dico con molta cautela ma i dati dell’ultimo anno registrano una flessione dei viaggi della speranza”. Ovviamente siamo ancora molto lontani - ha poi argomentato Loiero - dagli obiettivi che su questo punto vogliamo raggiungere però questa è una buona notizia. Loiero ha molto insistito sul fatto che “tutti gli impegni assunti a Reggio Calabria sono stati rispettati talvolta anche attraverso una priorità rispetto al resto della Calabria e alle altre città calabresi, una scelta quella di privilegiare spesso Reggio direttamente determinata dalla conoscenza che io ho molto attenta della storia della Calabria. Sapevo che era necessario fare così per la storia che abbiamo alle spalle e così ho fatto”. Il presidente a proposito del piano di rientro ha detto “il piano di rientro coincide in realtà con un rilancio e con un adeguamento a livelli tecnologici alti della intera sanità calabrese”.

Boss scarcerati, Congiusta scrive al Premier

24 mar 10 Questo il testo della lettera aperta inviata al Premier Berlusconi da Mario Congiusta, padre di Gianluca trucidato dalla ndrangheta, sulla riforma della giustizia a proposito dei tre boss scarcerati: Egregio Presidente, da tempo Lei va ripetendo che, passate le elezioni, accelererà la riforma della giustizia. Non voglio entrare nel merito dei contenuti della Sua riforma: abbiamo letto e ascoltato tutto e il contrario di tutto, tra decorrenze dei termini, prescrizioni, intercettazioni e altri istituti di vario genere e di varia utilità. Che sia venuta meno la fiducia nella giustizia, come quella nella politica e nella democrazia, non è più un mistero da molto, troppo tempo. La fiducia è un qualcosa che si costruisce nel tempo, che ha bisogno di certezze e di trasparenza. La fiducia è la lotta continua contro il dubbio del nostro grande scrittore, Corrado Alvaro, che diceva: «La disperazione più grande che possa impadronirsi di una società è il dubbio che essere onesti sia inutile». Presidente, quel dubbio, per me e per molti altri cittadini, soprattutto meridionali, soprattutto calabresi, è sempre più forte. E la fiducia sempre più debole. Oggi Le scrivo in molteplici vesti. Le scrivo da cittadino che crede ancora, nonostante tutto, nelle istituzioni. Le scrivo da calabrese, nato e vissuto nella Locride, che crede ancora nella possibilità di sconfiggere tutte le mafie, quelle armate di lupara e quelle più subdole, che permeano un numero sempre maggiore di centri di potere. Le scrivo da candidato indipendente, che crede ancora che esista un voto libero in grado di rappresentare quella parte di elettorato che mi ha chiesto di impegnarmi in prima persona per rappresentarlo in Consiglio regionale. Ma Le scrivo, soprattutto, come padre di un ragazzo che avrebbe 36 anni e una vita da imprenditore davanti, se 5 anni fa non fosse stato assassinato dalla ‘ndrangheta. Gianluca, mio figlio, è solo una delle tante, troppe croci sanguinanti della nostra terra. Uno tra le centinaia di vittime innocenti della mafia che con costanza e senza tregua continuano ad accrescere l’elenco della mattanza cui assistiamo inermi e impotenti. Presidente, venticinque anni fa una quindicina di mafiosi furono scarcerati per un “difetto formale”: fu sufficiente un timbro sbagliato (di gomma anziché di ferro, o viceversa, ma credo che poco importi) per reimmetterli nella società e nei loro affari. Ieri sono stati scarcerati nella Locride altri tre boss di ‘ndrangheta: cosa è cambiato? Non voglio e non posso parlare di responsabilità o di errori: siamo abituati a leggerli sulle cronache dei giornali da decenni. Ma sento l’obbligo personale, morale e civile di indignarmi perché, se si vuole fare davvero una riforma della giustizia, che sia una riforma in grado di eliminare, una volta per tutte, le troppe aberrazioni “formali” cui assistiamo da troppo tempo. Le nostre ferite di familiari delle vittime innocenti di tutte le mafie sono profonde e non si vedono. Ma chiedono giustizia. Chiedono certezze. Chiedono di poter piangere i nostri morti senza la paura che i loro assassini possano girare indisturbati accanto a noi. La mia “scelta di campo” politico è opposta alla Sua. Anche per questa ragione non credo che Lei vorrà rispondere al mio appello. Ma credo ancora nella giustizia e nelle istituzioni. Credo – spero – che almeno uno dei Suoi rappresentanti in Calabria possa e voglia farsi portavoce dell’unica vera riforma della giustizia di cui l’Italia ha bisogno: una riforma che impedisca ai mafiosi di godere dei troppi escamotage formali che trasformano i pochi mesi di detenzione in un periodo di momentaneo riposo per riprendere poi, più di prima, la propria attività criminosa. Questi sono i problemi reali della nostra terra, del nostro Sud. Ai quali si aggiungono i tanti altri che vengono sciorinati in ogni campagna elettorale. Ma stavolta non abbiamo più bisogno di parole. Stavolta ci serve la certezza di un sistema giudiziario contro il dubbio sempre più forte che lottare e resistere sia totalmente inutile. Mi piace credere che il nostro Governo ci voglia togliere, con fatti concreti, quel dubbio.

Giovani per Loiero "Pecora oltraggia Fortugno"

24 mar 10 "Aldo Pecora, ieri, in una kermesse del Pdl, ha così dichiarato: “bisogna dire a tutte le liste che le cambiali con la ‘ndrangheta si pagano”. Lui evidentemente di queste cose se ne intende". Così in una nota i "giovani per Loiero". "Ad ogni modo, -proseguono- questa lezioncina di cattivo gusto se la poteva davvero risparmiare. In un attimo ha oltraggiato il povero Franco Fortugno, ha umiliato il ruolo della politica e banalizzato lo sforzo di tanti magistrati che ogni giorno rischiano la loro vita per sconfiggere la ‘ndrangheta. L’antimafia di Pecora, come sottolineato abbondantemente dalla stampa, è quella danzante e saltellante: dal centrosinistra, al centro, al centrodestra. E tutto velocemente. Pochi giorni fa infatti aveva solidarizzato con l’on. Angela Napoli che aveva accusato a sua volta Scopelliti e Gentile di poca limpidezza nella composizione delle liste. E sì, perché proprio in quei giorni, venivano tra l'altro pubblicate sulla stampa nazionale e locale alcune foto che ritraevano un candidato di Crotone nella lista di Scopelliti vicino ai vari Mokbel e ad altri boss. Pecora evidentemente ha cambiato nuovamente idea. Ora è con Scopelliti e appoggia le sue liste. Ma se la commissione antimafia dovesse accertare effettivamente infiltrazioni mafiose in quelle liste, cosa farà Pecora? Dirà che è stato tradito nuovamente dai politici? Cambierà ancora idolo? La Calabria ha bisogno di gente seria che la rappresenti e Pecora è quanto di peggio ci sia in circolazione perché specula su un dramma, la ‘ndrangheta, che piega i calabresi onesti.

Ass. Incarnato "Alla Diga dell'Esaro ereditammo un disastro"

24 mar 10 “Facile fare demagogia in campagna elettorale e confondere le carte sulla Diga dell’Esaro come fanno il ministro alle Infrastrutture Altero Matteoli e il deputato dell’Udc Roberto Occhiuto. Anche in questo caso noi del centrosinistra abbiamo ereditato un disastro, contenziosi, opere ferme da decenni e aziende in fuga, mentre oggi possiamo dire senza timore di smentita che i lavori della “messa in sicurezza” dell’invaso sono in fase di completamento, mancano circa 5 mesi e 3 milioni di euro di lavori ancora da realizzare”. Aparlare è Luigi Incarnato, assessore regionale ai lavori Pubblici, che aggiunge: “La Regione Calabria ha stabilito di realizzare il complesso di interventi relativi allo schema dell’Esaro in due fasi: la prima vale circa 200 milioni di euro la seconda ulteriori 200 milioni di euro. La prima fase è a sua volta suddivisa in due step: la prima fase del valore di circa 80 milioni di euro comprende la costruzione della galleria di derivazione da realizzarsi con risorse rese disponibili da SORICAL per circa 40 milioni di euro ed ancora una parte delle opere di adduzione verso i comuni dei litorali tirrenico ed ionico cosentino, più l’adduzione per l’integrazione dell’Abatemar-co da realizzarsi con le risorse rese disponibili della linea 3.1.1.1 del POR FESR e PAR FAS per 67,7 milioni di euro complessivi. Il progetto della galleria di derivazione è pronto per l’esperimento della gara d’appalto di competenze della Stazione Unica appaltante, mentre per le opere di adduzione è stato redatto il progetto preliminare che sta per essere trasmesso alla Commissione Europea”. Per quanto riguarda lo sbarramento “la cui realizzazione - dice Incarnato - è prevista in una fase immediatamente successiva (secondo step) è in corso una verifica del progetto a suo tempo approvato dal Consiglio Superiore dei LL.PP.. Per tale fase sarà necessario reperire ulteriori risorse per circa 120 milioni di euro ed il progetto rivisto sarà sottoposto entro l’anno preliminarmente al Ministero”.

Area della Piana di Gioia, l’ass. Tripodi precisa

24 mar 10 In relazione agli articoli di stampa apparsi in questi giorni sulla mancata adesione dei commissari prefettizi dei Comuni di Gioia Tauro, Rosarno e S. Ferdinando alla sottoscrizione del “Patto per lo sviluppo dell’area vasta della Piana di Gioia Tauro”, avvenuta lo scorso 11 marzo su iniziativa del presidente della Giunta regionale Agazio Loiero e dell’assessore regionale all’Urbanistica Michelangelo Tripodi, per evitare che si determini una dannosa confusione, l’assessore precisa quanto segue: “I commissari prefettizi dei tre Comuni hanno posto un problema di natura formale, relativamente alla sottoscrizione dell’accordo, firmato invece da altri 30 tra sindaci e commissari prefettizi dei Comuni della Piana, motivando la necessità di sottoporre l’adesione al Patto ad un atto preventivo delle Commissioni straordinarie che reggono i Comuni sciolti per infiltrazioni di mafia. Motivazione legittima, ben accolta dalla Regione Calabria, che rispetta le procedure legittimamente assunte dai commissari prefettizi, e che porterà certamente all’adesione dei tre importanti Comuni individuati dal POR Calabria al documento di programmazione territoriale condiviso da tutti gli altri Enti Locali del territorio. Diversa angolazione assumerebbe invece una eventuale polemica di natura ‘politica’ dei commissari sulla opportunità di sottoscrizione di un documento unitario di tutti gli Enti Locali della Piana, promosso dalla Regione Calabria, che mal si concilierebbe con la natura indipendente ed apolitica dei commissari prefettizi, funzionari del Ministero dell’Interno, e che si assocerebbe a valutazioni di parte e strumentali in cui certamente i commissari non dovrebbero essere coinvolti. Occorre quindi fare chiarezza sul quadro di riferimento in cui si è collocata la sottoscrizione del Patto. I Comuni della Piana di Gioia Tauro e dell’Aspromonte, già associati ai PIT 19 e 20, hanno approvato (unitamente ai tre Comuni commissariati di Gioia, Rosarno e S. Ferdinando) due importanti Piani strategici in cui hanno definito un ambito coordinato ed unitario di programmazione nel merito delle politiche di sviluppo urbano dei Comuni della Piana, individuate come elementi strategici di pianificazione, che si collegavano alle strategie del Porto di Gioia Tauro, ma che definivano un contesto ben più ampio delle politiche e delle filiere di sviluppo territoriale. Gli stessi Comuni hanno quindi deciso di costituire una Associazione dei Comuni della Piana e dell’Aspromonte, come referente unitario della negoziazione con la Regione per l’attuazione dei programmi cofinanziati con i fondi comunitari, fermo restando la titolarità dei Comuni singoli o associati sull’attuazione e l’esecuzione dei progetti, che si è candidata con la Regione a rappresentare tutto il territorio per l’attuazione dei piani di sviluppo. Piani che sono stati dettagliati nel “Patto per lo sviluppo” sottoscritto, che prevedono investimenti sull’Asse Città Aree Urbane misura 8.1 del POR FESR per circa 42 milioni di euro per i PISU (Progetti Integrati di Sviluppo Urbano), che riguarderanno i tre Comuni di Gioia Tauro, Rosarno e S. Ferdinando, e le misure compensative per tutti gli altri comuni che saranno coinvolti nel PISU; dello stesso Asse per la misura 8.2 “Sistemi Territoriali” sul POR FERS e del PAR FAS per circa altri 66 milioni di euro che riguarderanno tutti i Comuni della Piana di Gioia Tauro, e che hanno appunto costituito uno strumento unitario di rappresentanza e coordinamento per il complesso delle funzioni di programmazione. Che presuppone anche la costituzione di un Ufficio unico di Piano, finalizzato alla razionalizzazione delle procedure tecniche ed amministrative, che è peraltro espressamente previsto dal Testo Unico degli Enti Locali e regolamentato dalle convenzioni tra Comuni ai sensi dell’art.30 del D.Lgs. 267/2000 e dalla L.R. 15/2006. Si ribadisce che la giornata dell’11 marzo di sottoscrizione del Patto è stata una giornata storica per la Piana di Gioia Tauro, anche per la scelta senza precedenti assunta dai comuni della Piana di Gioia Tauro di unirsi per fare andare avanti un progetto integrato di sviluppo del territorio senza privilegi per nessuno e senza esclusioni per nessuno. Si tratta di una scelta storica quella di mettersi insieme dei diversi Comuni, finora divisi dalla atavica litigiosità di campanile dei Comuni calabresi, che certamente i commissari prefettizi non vorranno alimentare, e che per la prima volta hanno scelto di unificare e integrare strumenti di rappresentanza e di governo dei processi di programmazione. È stato grazie a tale impegno unitario e integrato che le risorse per i progetti di sviluppo territoriale della Piana sono stati implementati fino a 108 milioni di euro, rispetto ai 42 inizialmente assegnati, e che tutti i Comuni dell’area potranno beneficiare di opportunità e di investimenti diversamente non ipotizzabili. Tutto ciò è stato però dovuto anche all’impegno profuso dal sottoscritto, dall’assessorato all’Urbanistica della Regione Calabria, che, in collaborazione con l’assessorato alla Programmazione, hanno inventato nel POR Calabria l’idea della “Città Porto” di Gioia Tauro, finora sconosciuta, inserendo la stessa tra le otto aree urbane previste e finanziate col Por Calabria integrando in una azione strategica e pianificata il complesso degli Enti Locali che insistono sull’area portuale e sul suo retroterra. L’assessorato all’Urbanistica della Regione Calabria intende portare fino in fondo l’impegno per una strategia integrata di sviluppo dell’area di Gioia Tauro, sostenendo l’azione di concertazione per uno sviluppo equilibrato e coerente con i fabbisogni reali del territorio, valorizzando la positiva esperienza di ‘governance’ unitaria che tramite l’Associazione è stata creata per la prima volta sul territorio, senza che ciò possa determinare la venuta meno delle responsabilità e delle competenze che i singoli Comuni o le loro forme associative devono assicurare nei provvedimenti di attuazione del POR Calabria 2007/2103. La Regione Calabria è ovviamente sicura di trovare al proprio fianco in questa strategia qualificante i commissari prefettizi, garanti della legittimità, dell’interesse pubblico e della trasparenza dei processi e delle comunità loro affidate, che mai potrebbero prestarsi ad operazioni eterodirette di strumentalizzazione politica o peggio di operazioni di parte. A tal fine l’assessorato all’Urbanistica della Regione ha già attivato, per la necessaria velocizzazione delle procedure, attese le note scadenze di disimpegno automatico dei fondi comunitari a fine 2010, una riunione urgente con i commissari prefettizi e con l’Associazione Comuni della Piana per consentire il concreto avvio della progettazione finanziata sull’Asse Città”.

Pietro Mancini "Nessun imbarazzo nel voto a Scopelliti"

24 mar 10 "Nessun imbarazzo, da socialista non pentito, nel mio voto, convinto, al giovane ed efficiente sindaco di Reggio, Giuseppe Scopelliti, ex dirigente del Fronte della Gioventù, l' organizzazione giovanile del MSI". Lo afferma in una dichiarazione Pietro Mancini, già sindaco di Cosenza del PSI. "Cosa ci azzeccherebbe, del resto, il mio voto -aggiunge- e quello di tanti ex socialisti ed ex manciniani a don Agazio Loiero, che ha imbarcato, in Regione, con mega-stipendioni, il bieco accusatore - sulla base delle vergognose menzogne dei pentiti pluriomicidi - di mio padre, l' unico statista calabrese del secolo scorso, Giacomo Mancini, e il giornalista (non si offendano i colleghi...) che, all' indomani della prima, infame sentenza, quell di Palmi, titolò, senza vergognarsi : " Mancini è un mafioso !"

Il presidente Oliverio “Da Sibari una spinta a Loiero verso la vittoria”

24 mar 10 Prosegue il tour elettorale del Presidente della Provincia di Cosenza, on. Mario Oliverio, a sostegno del candidato alla presidenza della Regione, on. Agazio Loiero e dell’intero centrosinistra. L’ultima iniziativa che lo ha visto protagonista insieme all’Assessore regionale, Luigi Incarnato, è stato un convegno sulle infrastrutture promosso dallo stesso Incarnato a Terranova da Sibari, in una sala del consiglio comunale affollatissima. “In questi anni-ha detto Oliverio nel corso del suo intervento- sono state programmate e stanziate importanti risorse per l’ammodernamento infrastrutturale della nostra provincia e dell’intera regione. Il Governo Berlusconi, invece, ha tagliato le risorse destinate alle province calabresi e siciliane (500 milioni di euro all’anno per tre anni) per l’ammodernamento della viabilità. Malgrado ciò abbiamo progettato e cantierato opere stradali importanti per le quali le popolazioni si sono battute e che attendevano da decenni. Penso alla SS.660 che collega Acri alla Sa-Rc e alla Sibari-Sila, per le quali sono in corso i cantieri mentre per la superstrada a scorrimento veloce che collega l’area urbana cosentina con Sibari lungo la destra del Crati è in via di aggiudicazione il Primo lotto (35 milioni di euro) nel tratto compreso tra lo svincolo e la diga di Tarsia. I lavori di questo lotto inizieranno entro l’estate prossima. Altre importanti opere sono state progettate e finanziate grazie alla forte sinergia che si è determinata tra la Regione, le Province e gli Enti Locali”. “E’ stato compiuto-ha proseguito Oliverio- un percorso importante di cui va dato atto soprattutto al presidente Loiero e dal quale non si può più tornare indietro. La Calabria ha bisogno di guardare avanti. Ciò di cui, invece, non ha assolutamente bisono è di visioni localistiche e, tantomeno, di un governo ripiegato in una sola provincia. Abbiamo bisogno di far contiunuare ed avanzare un processo unitario di crescita, di sviluppo e di modernizzazione e, per questo motivo, Loiero deve essere sostenuto con determinazione e forza. La Provincia di Cosenza, le sue comunità ed i suoi territori devono incoraggiare e spingere in avanti il processo avviato, sia pur faticosamente, in questi anni”. “Bisogna sbarrare la strada –ha concluso Oliverio- a ritorni all’indietro, ad esperienze negative che i calabresi hanno pagato caramente sulla propria pelle in termini di ritardato sviluppo e di malgoverno. La Provincia di Cosenza, come è già avvenuto nel giugno scorso alle elezioni provinciali, darà il suo contributo appassionato e necessario per impedire dannosi ritorni al passato e per sostenere il processo di crescita avviato in questi anni”.

Dichiarazione di voto del rettore Latorre per Slega la Calabria

24 mar 10 “Alle elezioni regionali del 28 e 29 marzo voterò Slega la Calabria.” Una dichiarazione di voto in piena regola quella del Rettore dell’Università della Calabria Giovanni Latorre pronunciata questa mattina all’incontro pubblico organizzato dalla Lista “Slega la Calabria” a Rende, all’Albergo Fattoria Stocchi, sul tema “Che fine ha fatto il futuro? Università/Ricerca è sviluppo” cui ha partecipato insieme a Domenico Cersosimo e Silvio Greco, candidati di Slega nella circoscrizione provinciale di Cosenza, e del capolista, l’imprenditore Antonio Schiavelli. “Non ci fosse stata “Slega la Calabria” – ha affermato ancora Giovanni Latorre – avrei votato all’insegna del meno peggio per bloccare quanto c’è di peggio, ciò che ci propina il centrodestra, ma non sarebbe stato un voto entusiasta, né consapevole, come in questo caso.” Quel che ha convinto il rettore dell’Università della Calabria a schierarsi apertamente con Slega è – per sua stessa ammissione – “una politica basata sul confronto delle opinioni e al servizio della collettività che non sia pervasiva di ogni spazio da occupare.” Con riferimento al tema dell’incontro, Latorre non ha nascosto la preoccupazione ed il pericolo “imminente che la politica possa controllare l’Università con il risultato – ha precisato – che quando la Ricerca e la Formazione perdono l’autonomia sono destinate inevitabilmente ad esaurire la loro funzione.” Il rettore dell’Università della Calabria è stato nel suo intervento molto critico con il Governo nazionale reo di aver compiuto, “con una manovra finanziaria il cui 25% si è tradotto in tagli pesantissimi per tutto il sistema dell’istruzione (Scuola e Università) una scelta politica volta a svuotare le risorse di un settore che non genera contraccolpi immediati.” Latorre è ancora più esplicito quando afferma che “dopo la magistratura sul libro nero del Governo ci sono la scuola, l’Università, i professori e, di conseguenza anche gli studenti.” Ma nell’azione scellerata del Governo il rettore intravede anche “una miopia, perché operare tagli nella Ricerca significa compromettere il futuro del Paese che non avrà particolari vocazioni nell’arena internazionale. A questo tipo di scelte – ha sottolineato ancora Latorre – dobbiamo opporci con tutte le nostre forze, a cominciare dalla salvaguardia dell’Università della Calabria, dove il gettito che proviene dalle tasse universitarie è la metà di quello medio nazionale e dove un quarto dei nostri studenti è esonerato dal pagamento. La nostra Università, da sogno è diventata una splendida realtà, un patrimonio di formazione e ricerca competitive nonostante il contesto e che bisogna tutelare in ogni modo. Questo piccolo miracolo, però, potrebbe essere azzerato. Per fortuna che negli ultimi due anni, quelli nei quali a guidare l’Assessorato all’Istruzione è stato Domenico Cersosimo, la Regione si è svegliata. Cersosimo è stato un ciclone positivo. Gli interventi realizzati dalla Regione negli ultimi anni ci hanno dato slancio, attutendo i pericoli. Il fatto di aver puntato sull’Università è stato di grande portata strategica, con alcuni bandi che hanno rappresentato la chiave di volta per lo sviluppo.” Sul tappeto per Latorre resta irrisolta la questione del precariato dei ricercatori dell’Unical che, se non ci sarà un’inversione nella politica nazionale, non sarà possibile immettere in ruolo, né dare continuità alla loro collaborazione. “Si spera, da qui a 4 anni, di poter dare loro un percorso protetto”. Ad introdurre l’incontro di questa mattina è stato Domenico Cersosimo, candidato di Slega nella circoscrizione provinciale di Cosenza che ha sottolineato l’importanza di temi rilevanti per il Paese e la Calabria come la ricerca e l’innovazione. “Un Paese che trascura questi aspetti ha già deciso di declinare. Quando si taglia nell’istruzione, nella formazione e nella ricerca si contribuisce a devitalizzare gli ambiti più decisivi della comunità. I ricercatori universitari – ha detto ancora Cersosimo – stanno nella soglia della povertà, poiché attraversano un momento di tremendo precariato. La Regione Calabria sta provando ad invertire la tendenza avviando una serie di bandi per potenziare le strutture di ricerca e i Poli di innovazione, per dare qualche chanche in più ai giovani talenti e ai giovani neolaureati che vogliono applicare le loro conoscenze in nuove imprese. Migliorando il contesto dell’alta formazione si migliora il contesto socio-economico complessivo. In Calabria nella ricerca si deve attuare una politica di frontiera e non di retroguardia.” Sulle fughe dei cervelli dalla Calabria Cersosimo non ha dubbi: “non mi convince, perché è del tutto fisiologico che ci sia mobilità dalle città del Sud verso le città del Nord. E’ del tutto normale, ma la vera normalità la Calabria l’avrà quando un ragazzo di Parigi verrà a studiare da noi. Per migliorare la mobilità in entrata,però, bisogna migliorare il contesto. I ricercatori non nascono sugli alberi, ma sulla terra.” Della necessità di favorire le sinergie di rete tra le imprese e di incentivare nelle filiere il ricorso ad una sempre maggiore specificità nella formazione ha poi parlato il capolista di Slega nella circoscrizione di Cosenza Antonio Schiavelli. L’incontro è stato concluso dal candidato Silvio Greco che ha disegnato un quadro non propriamente idilliaco dello stato di salute dei centri di ricerca che “stanno peggio dell’Università”. Secondo Greco, dirigente egli stesso di un istituto di ricerca, “il CNR è nella Babele più assoluta e nell’Icram i precari vengono mandati a casa e quando questo non accade è perché protestano sui tetti da quattro mesi. In questo Paese – è stato categorico Greco – nessuno vuole ricerca, né controlli ambientali, perché c’è chi non vuole disturbare le grandi industrie e non vuole interromperne la produzione.”

Io Resto in Calabria su dichiarazione di voto Latorre

25 mar 10 Comunicato de “Io resto in Calabria”: Neanche osiamo muovere osservazioni sul perché un Rettore ritiene, a 5 giorni dal voto, di dover pubblicamente annunciare le sue intenzioni di voto. In Calabria, purtroppo, le Istituzioni e la politica si sono mischiate al punto da non consentire al cittadino di percepire le identità di ciascuna di loro. La terzietà, che è un valore costituzionale, in questa regione, picconata dalla peggiore politica oggi in attività, diventa partigianeria miope e un po’ squalliduccia. Ma fino a che livello di degrado occorre spingersi per dire basta e riprendere le fila di un discorso politico che ridia fiducia e speranza ai calabresi? Fino a che punto si può urlare al lupo (e il lupo sarebbe questo centrodestra, di cui alcuni pezzi importanti che hanno governato con Scopelliti e Chiaravalloti oggi sono nel centrosinistra di Loiero), per tutelare posizioni personali che (ci mancherebbe!) nessuno contesta, ma alla condizione che si dica chiaro e tondo: io voto Loiero, perché ne condivido le scelte e perché spero, ed è una cosa altrettanto legittima, di ottenerne un beneficio. In tutto questo, cosa c’entra l’Università? Sarebbe sufficiente che il Rettore si spogliasse del suo ruolo e parlasse da privato cittadino, qual è quando dichiara il suo voto, senza tirare in campo la sua funzione pro tempore e la stessa prestigiosa Istituzione universitaria.

Talarico (Idv) “Loiero non dice nulla sul nuovo ospedale”

24 mar 10 Dichiarazione di Mimmo Talarico candidato per Italia dei Valori al Consiglio Regionale “Proprio a Cosenza il Presidente Loiero non parla del nuovo ospedale di Cosenza. Mentre i principali esponenti del PD locale fanno a gara nel dichiarare l’ineluttabilità della scelta di ubicare nel capoluogo il nuovo plesso ospedaliero, il capo della giunta regionale si guarda bene dall’affrontare la questione. Sarebbe stata l’occasione per mettere la parola fine alla querelle sull’argomento, ma evidentemente il Presidente Loiero non se l’è sentita di imitare i suoi colleghi, concedendosi a crasse bugie da campagna elettorale. In compenso ha rivendicato il merito di aver scongiurato il commissariamento della sanità calabrese, che, a suo dire, avrebbe comportato, tra le altre cose, un blocco totale del turn over nelle assunzioni. Ha però dimenticato di dire che il limite del 20% imposto dal Piano di rientro, che in pratica significa due nuove assunzioni ogni dieci pensionamenti, porterà al collasso inesorabilmente, nel giro di qualche anno, l’intero sistema sanitario regionale. Al Presidente Loiero chiediamo invece: quali sono state le iniziative della sua giunta in questi cinque anni, volte ad arrestare il trend negativo nei conti del comparto? E ancora: non ritiene che i sacrifici imposti al sistema ed ai cittadini dal Piano di rientro rimandino anche ad una sua personale responsabilità, per ciò che non si è fatto o si è fatto male in quest’ultimo quinquennio? Saremmo grati di una risposta.”

Dionesalvi a Scalea

24 mar 10 Sono stati Gennaro Licursi, presidente uscente del Consiglio comunale di Scalea, candidato a sindaco, e Gaetano Zuccarello, candidato al Consiglio comunale di Scalea, ad accogliere Salvatore Dionesalvi nella cittadina dell’Alto Tirreno cosentino, stamattina mercoledì 24 marzo all’Hotel Santa Caterina. Dionesalvi ha spiegato loro i motivi che lo hanno spinto a scendere in campo e lasciando l’incarico di assessore alla Cultura di Cosenza, che negli ultimi 18 mesi lo ha visto impegnato in numerose iniziative: «A differenza di altri candidati, ho ritenuto non giusto utilizzare una struttura comunale per fare la campagna elettorale e, soprattutto, mi sono dimesso per dare segnali di discontinuità da una politica che ha allontanato le persone». Passando poi ai motivi che lo hanno portato a scegliere la lista “Autonomia e Diritti” Dionesalvi ha precisato che: «Nel Pd tra decanato e diritto di successione non c’è spazio e si rischiava di far scorrere l’acqua al mulino. E’ dall’85 che ci scorrono sempre gli stessi nomi. Basta, bisognerebbe prendere esempio dall’America, dove Obama, a 44 anni, è divenuto Presidente e sa già che, dopo due mandati, dunque a 52 anni, cesserà di occuparsi di politica. Nella lista “Autonomia e Diritti” me la gioco alla pari con tutti gli altri candidati, oltre che, come spiega il sociologo Fantozzi, è la lista del presidente, la più virtuosa e prestigiosa». Pienamente d’accordo sia Licursi che Zuccarello, ambedue candidati nella lista “Autonomia e Diritti”, hanno guardato al futuro pensando già a creare le giuste sinergie per rilanciare il territorio, «Perché come si sa – ha precisato Licursi – il Comune può fino a un certo punto, una buona progettualità politica ha bisogno di trovare appoggio anche a livello provinciale e regionale». «Il lavoro è tra le priorità del nostro territorio – ha sottolineato Dionesalvi – e io non credo nei concorsi carrozzone fatti per gli amici degli amici. E’ la meritocrazia che deve andare avanti. Bisogna cambiare registro, altrimenti non andiamo da nessuna parte». Licursi e Zuccarello, oltre a esporre le problematiche del territorio, hanno parlato anche di un’importante editoria presente sul territorio di Scalea e Dionesalvi ha spiegato loro che la sua politica, partendo dalla Cultura, intende rilanciare e appoggiare proprio la piccola editoria locale, e i numerosi talenti, studiosi e ricercatori della nostra terra. Venerdì, Salvatore Dionesalvi incontrerà la cittadinanza di Domanico.

Sicoli: Un voto per una nuova Amantea

24 mar 10 Dichiarazione di Rocco Sicoli canddiato alle regionali con Idv. Come dimostrato dalla sala convegni dell’Hotel Mediterraneo colma di amanteani e dalle testimonianze di tante persone della società civile, non ultima la splendida lettera della Dott.ssa Elvira Suriano, Pippo Callipo e il suo movimento per “la rivoluzione in Calabria” sono molto graditi ad Amantea. Ciò accade, soprattutto, per la voglia di cambiamento sempre più forte nei giovani, che desiderano una nuova classe politica di cui far parte e delle persone perbene di ogni età, che sono ormai stanche di vedere Amantea sprofondare in una abisso senza fondo a causa della cattiva amministrazione degli ultimi anni. Scegliere Pippo Callipo come presidente e la lista “Io resto in Calabria”, per Amantea può avere un significato particolare, visti i due giganti che si contendono voti da una parte e dall’altra, un’affermazione di questa lista libera e di un personaggio “nuovo” e fuori dagli schemi, porterebbe una ventata di freschezza e di novità in città. Per Amantea, come già detto, assieme a tante persone della società civile vogliamo lavorare per un progetto a breve-termine, così da creare una realtà forte in grado di dare una vera alternativa alla solita vita politica della città. Questo delle regionali, con la mia candidatura, è il primo banco di prova per la voglia di cambiamento degli Amanteani, che devono iniziare a dubitare di chi li asfissia con richieste di voto e promesse (mai mantenute e realizzate peraltro) e puntare su chi, invece, vuole solamente a coagulare le parti migliori di Amantea richiamando valori come l’onestà, la legalità, la concretezza e la progettualità alla base del movimento di Pippo Callipo. La mia non è una candidatura da estraneo alla vita “sociale” amanteana, come alcuni pensano, ma da cittadino che ha sempre lavorato per la propria città, dando il proprio contributo per la buona riuscita della “Notte bianca”, organizzando la sagra del pomodoro di Belmonte l’estate scorsa, promuovendo in maniera massiva sul Web la manifestazione del 24 ottobre contro i veleni e lavorando al fianco di molte associazioni cittadine. Spero che le cose fatte, ancora prima quelle scritte (su amantealive.it) e la reputazione di “bravu guagliunu” riconosciuta anche da chi lamenta il fatto di non conoscere la mia faccia (o come dicono in molti di non avermi “inquadrato”), valgano più delle promesse di chi della politica ha fatto un mestiere, che non ha prodotto nulla per il territorio. Gli amanteani possono, finalmente, dare un forte segnale di discontinuità, dire basta alla malapolitica e creare le condizioni, affinché tra un anno si possa scegliere di garantire un futuro migliore ai giovani e alla nostra amata città. Questo è il mio impegno e quello di tutti gli amici che mi stanno aiutando in questa dura campagna elettorale; amici, che voglio ringraziare, soprattutto, per aver compreso la bontà e la sincerità di questo sogno, che spero diventi presto un progetto concreto e condiviso da tanti amanteani onesti.

Le richieste di Confagri ai candidati

24 mar 10 “La crescita economica della Calabria si basa anche sul consolidamento e sulla modernizzazione del settore agricolo, il quale deve essere posto al centro del programma del nuovo governo regionale”. Questo è uno dei passaggi più significativi del documento, relativo alle proposte elaborate da Confagricoltura Calabria sulla futura politica agricola regionale, che il Presidente Nicola Cilento ha consegnato ai tre candidati alla presidenza della Giunta Regionale, Giuseppe Scopelliti, Agazio Loiero e Filippo Callipo, in occasione degli incontri tenutisi a Lamezia Terme, presso la sede dell’Organizzazione degli imprenditori agricoli calabresi. Nel corso dei confronti, in cui sono intervenuti tutti i dirigenti e numerosi imprenditori agricoli di Confagricoltura Calabria, Nicola Cilento ha rimarcato: “Siamo consapevoli di trovarci di fronte ad un momento di svolta per il futuro della Calabria, per cui se non si interviene con un programma politico intelligente e flessibile, adeguato alle diverse e complesse problematiche che affliggono la nostra regione, gli effetti dei cambiamenti economici e sociali si ripercuoteranno negativamente su tutti i settori produttivi ed in particolar modo sull’agricoltura, settore trainante dell’economia calabrese che fornisce un apporto insostituibile in termine di occupazione, di sviluppo eco-sostenibile e che rappresenta una delle poche voci dell’export calabrese”. “Riteniamo fondamentale - ha proseguito il Presidente di Confagricoltura Calabria - che l’agricoltura venga posta al centro delle strategie delle coalizioni politiche, ma soprattutto auspichiamo che il nuovo governo regionale sia sensibile e attento verso le difficili sfide che attendono il settore primario calabrese nel prossimo futuro”. L’agricoltura calabrese ormai da troppi anni è attanagliata da numerose, complesse ed irrisolte problematiche, per le quali non sono stati ancora posti in essere adeguati interventi, rappresentando a tutt’oggi un grave ostacolo per lo sviluppo dell’imprenditoria agricola. “L’assenza di azioni immediate con strumenti idonei ed agili - ha evidenziato il Presidente Nicola Cilento - comporterà il reale rischio di abbandono delle attività agricole. A causa di questo perdurante clima di incertezza, abbiamo ritenuto opportuno rappresentare ai candidati Presidenti le istanze drammaticamente urgenti dell’agricoltura calabrese, la cui situazione, a livello di competitività e reddito, pare ormai prossima al punto di non ritorno”.

Lista Noi Sud: è giallo

24 mar 10 Un botta e risposta si è avuto nella giornata di oggi a proposito dell’annuncio del presunto ritiro del simbolo “Noi Sud” dalle prossime elezioni regionali. In un primo momento, infatti, si sono registrate le dichiarazioni di Gianfranco Vestuto, segretario federale della Lega Sud Ausonia, che ha annunciato il ritiro del simbolo da tutte le regioni del Mezzogiorno dove è stato presentato per partecipare alle elezioni per il rinnovo del presidente e del Consiglio regionale, spiegando che “la decisione scaturisce dalla impossibilita di trovare una mediazione con i legittimi possessori del simbolo che hanno chiamato in giudizio davanti al Tribunale di Roma per il 7 aprile prossimo gli onorevoli Vincenzo Scotti e Antonio Milo in quanto illegittimi utilizzatori di tale dicitura”. Secondo questo annuncio, il Movimento dovrebbe prendere parte alle amministrative solo nei comuni dove si è presentato con il proprio simbolo Lega Sud Ausonia, quindi non alla Regione Calabria, dove la lista sostiene il candidato di centrodestra alla presidenza della Regione, Giuseppe Scopelliti. Ma sulla vicenda, poi, è intervenuto anche il deputato Antonio Milo, coordinatore regionale e rappresentante legale di “Libertà e Autonomia - noi Sud”, il quale ha replicato duramente, affermando: “Nessun ritiro delle liste di Libertà e Autonomia - noi Sud dalla competizione elettorale in corso da parte di chi non ne ha alcun titolo. Ai lestofanti della politica non vogliamo rispondere. Le nostre liste, non hanno niente a che vedere con il movimento sindacale Noi Sud. Abbiamo già attivato - ha precisato Milo - ogni iniziativa penale e civile contro chi fa circolare notizie prive di ogni fondamento”. Per quanto riguarda la Calabria, il Parlamentare Elio Belcastro, vicepresidente nazionale del movimento “Noi Sud”, ha chiarito che la lista correrà regolarmente. Intanto saranno presentate domani, in tutti i Tribunali sedi di circoscrizione elettorale provinciale del Mezzogiorno in cui e' presente, l'istanza per il ritiro del simbolo ''Noi Sud'' dalle prossime elezioni regionali. Lo ha detto Gianfranco Vestuto, segretario federale della Lega Sud Ausonia, che ha deciso il ritiro. ''Saranno poi i Tribunali - ha detto Vestuto - a decidere il da farsi, se aspettare l'esito del ricorso che si discute il 7 aprile, se oscurare le liste o cosa altro. Non credo comunque che saranno bloccate le elezioni. D'altra parte per evitare contenziosi o, addirittura, annullamenti successivi della lista abbiamo ritenuto di fare questa istanza che presenteremo domattina presso tutte le circoscrizioni elettorali. La procedura l'abbiamo verificata ieri alla corte d'appello di Napoli''. In Calabria, la lista Liberta' e autonomia-Noi sud sostiene il candidato di centrodestra alla presidenza della Regione, Giuseppe Scopelliti.

Corbelli chiede la sopsensione delle elezioni

24 mar 10 Il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, dopo “l’autorevole presa di posizione della presidenza dell’Ufficio Elettorale Centrale Regionale di Catanzaro, che chiamata a pronunciarsi su un esposto-ricorso urgente (presentato la scorsa settimana dallo stesso Corbelli) ha di fatto confermato l’impossibilità da parte di questo Ufficio di poter procedere alla attribuzione del premio di maggioranza, alla coalizione collegata al presidente eletto, per il mancato chiarimento, da parte del Consiglio regionale della Calabria, del meccanismo di riparto e assegnazione dei nove seggi dell’ex listino bloccato”, chiede al “Prefetto di Catanzaro, Giuseppina Di Rosa, e al Ministro degli Interni, Roberto Maroni, ai quali ha recapitato sabato scorso una istanza urgente, di adempiere ad un preciso atto d’ufficio e attivare immediatamente tutte le procedure, previste dalla legge, per sospendere e rinviare le elezioni, per evitare che le stesse, se svolte, vengano annullate”. Corbelli ha inoltre informato che in attesa di una risposta alla sua richiesta di rinvio delle elezioni regionali ha momentaneamente sospeso la conferenza stampa-protesta che aveva programmato per domani mattina, giovedì, a Catanzaro.

 

Appuntamenti

Callipo e Di Pietro a Vibo

24 mar 10 Il candidato alla Presidenza della Regione Pippo Callipo sarà presente domani, giovedì 25 marzo alle ore 15.00, alla chiusura della campagna elettorale dell’Italia dei Valori insieme all’On. Antonio Di Pietro, presso il Valentianum in piazza Duomo a Vibo Valentia. All'incontro, moderato da Domenico Servello, Commissario Provinciale di Idv Vibo, parteciperà inoltre l'on. Ignazio Messina, Commissario Regionale di Idv Calabria. L'incontro sarà concluso dagli interventi di Pippo Callipo, candidato alla Presidenza della Regione, e dell' On. Antonio Di Pietro, Presidente Nazionale dell'Italia dei Valori. Si allega locandina dell’evento. La presente vale come invito.

Fioroni alle 12 a Cosenza

24 mar 10 L’Onorevole Giuseppe Fioroni, ex Ministro Pubblica Istruzione, per sopraggiunti impegni ha rinviato a domani mattina, giovedì 25 marzo, la sua partecipazione all’incontro-dibattito “Il rilancio della Calabria attraverso la formazione professionale e il lavoro”, che si terrà nella segreteria politica di Domenico Bevacqua, in via Piave a Cosenza. Il candidato nelle fila del PD alla prossima tornata elettorale per il rinnovo del Consiglio regionale e l’attuale coordinatore del Forum sul Welfare del PD, danno appuntamento a tutti gli operatori dell’informazione e ai cittadini comuni alle ore 12.00.

Fioroni con Pirillo a Rende

24 mar 10 Giuseppe Fioroni, responsabile nazionale delle politiche del Welfare del Partito Democratico, già ministro della Pubblica Istruzione del Governo Prodi, sostiene la candidatura di Salvatore Pirillo. Domani, giovedì 25 marzo, con inizio alle ore 11 nella sala conferenze “Minerva” dell’Hotel “San Francesco” di Rende l’esponente nazionale del PD terrà una conferenza stampa congiunta con Salvatore Pirillo, candidato a consigliere regionale del Partito Democratico, e l’europarlamentare del PD, Mario Pirillo. Un faccia a faccia con la stampa che permetterà di fare il punto sulla campagna elettorale in corso per il rinnovo del Consiglio Regionale della Calabria e sulle politiche nazionali ed europee del Partito Democratico.

Guccione e Livia Turco a Lamezia

24 mar 10 In occasione della campagna elettorale a sostegno delle liste del Partito Democratico e del candidato a Presidente – Agazio Loiero, il Segretario regionale – Carlo Guccione e l’on. Livia Turco, domani giovedì 25 marzo alle ore 11:00, terranno una conferenza stampa presso la sede regionale del Partito Democratico a Lamezia Terme.

Appuntamenti del PD

25 mar 10 Nel quadro delle iniziative politiche a sostegno della campagna elettorale del Partito democratico e del candidato a Presidente Agazio Loiero sono previste – per domani giovedì 25 marzo - nella provincia di Catanzaro, le presenze dell’on. Marco Minniti e dell’on. Livia Turco. Marco Minniti sarà presente a: Sellia Marina – Sala Consiglio Comunale – alle ore 18:00; Petronà – Sala Convegni – Palazzo Colosimi – alle ore 19:00; Botricello – P.zza Stazione – alle ore 20:30. Livia Turco: alle ore 11:30 terrà un incontro con operatori della sanità a Catanzaro; alle ore 15:30 terrà una conferenza stampa con il Segretario regionale Carlo Guccione, presso la sede del PD a Lamezia Terme, sulle ragioni del voto al Partito Democratico ed al Presidente Loiero; alle ore 17:30 si incontrerà con alcune associazioni del volontariato del Lamentino; alle ore 19:00 chiuderà la campagna elettorale, a Lamezia Terme, insieme al candidato a Presidente Agazio Loiero presso il cinema-teatro Grandinetti. Per non tornare indietro bisogna dare più forza elettorale al Partito Democratico ed al Presidente Loiero. La Calabria ha la necessità di andare avanti e completare la sua opera di ricostruzione e, nello stesso tempo, attivare tutti i processi di modernizzazione per affrontare il futuro e dare certezze alle tante positività che i calabresi sanno esprimere.

Slega la Musica a Cosenza

24 mar 10 “Slega Musica. Che fine fanno i musicisti?”. E’ il tema dell’incontro organizzato da Slega la Calabria per domani, giovedì 25 marzo, alle ore 17,30, al Centro Polifunzionale dell’Auser-Spi Cgil a Cosenza, nel quartiere Spirito Santo. “La proposta di riforma dei licei – sottolinea in una nota di presentazione dell’iniziativa la Preside Gilda De Caro, candidata di Slega la Calabria alle imminenti elezioni regionali nella circoscrizione provinciale di Cosenza – contiene elementi inquietanti che fanno ritenere che dal percorso formativo superiore sparirà completamente l’insegnamento della musica, quasi contemporaneamente alla crisi di Orchestre e Teatri. Si sbandiera – sottolinea la De Caro – l’istituzione del Liceo Musicale e Coreutico, ma si smantellano i capisaldi della conoscenza e della pratica delle arti e della musica. Slega propone questo incontro – conclude Gilda De Caro – per disegnare insieme una proposta possibile per invertire una pericolosa tendenza”. All’incontro di domani interverranno, oltre a Gilda De Caro, anche Gabrio Ferraro e Alessandra Pastore, candidati di Slega la Calabria nella lista provinciale di Cosenza. Nel corso dell’incontro previste performances musicali ed ospiti a sorpresa. Con l’occasione Slega ha lanciato un appello (che si allega al comunicato) a difesa della musica di qualità.

Capalbo chiude a Rose

24 mar 10 Chiusura della campagna elettorale per Eugenio Capalbo candidato al Consiglio Regionale della Calabria con Italia dei Valori e Callipo Presidente. All’anfiteatro comunale di Rose, venerdì alle 19.00, Capalbo parlerà per ribadire i motivi del suo impegno e della sua candidatura. Lavoro e famiglia tra i cavalli di battaglia della sua campagna elettorale, partecipata da tanta gente che vuole un cambiamento radicale nella politica regionale. La classe politica che ci ha governato finora, sostiene Capalbo, ha fallito nella sua mission. Non è un caso se la Calabria ed i calabresi registrano da anni difficoltà nella ricerca di un posto di lavoro, nella realizzazione di una casa, ma soprattutto nella realizzazione di nuove iniziative che puntano alla sostenibilità, alle pari opportunità, alla solidarietà e sussidiarietà, senza i quali non ci può essere democrazia e sviluppo vero. Bisogna cambiare rotta se vogliamo invertire una situazione fallimentare che vede la Calabria ai primi posti in negativo in diversi campi. Nonostante le immense risorse di cui dispone il nostro territorio si è proceduto in senso distruttivo, e il dissesto idrogeologico in corso ne rappresenta il risultato. Callipo, conclude Capalbo, rappresenta la novità e la garanzia di un impegno verso la legalità di cui la nostra regione ha assoluto bisogno.

Infelise a Cosenza dibatte sul voto cattolico

24 mar 10 “Voto cattolico e documento dei Vescovi sul Mezzogiorno”. Lilia Infelise (economista candidata al Consiglio regionale) si confronterà su questa tema. Con altri sei candidati di altrettante formazioni. L’economista, giorno 25 marzo alle ore 18.00, presso la Sala consiliare di Palazzo dei Bruzi (Cosenza), parteciperà al dibattito organizzato dall’Universitas Vivariensis. Introdurrà don Ennio Stamile (delegato regionale Caritas), coordinerà Demetrio Guzzardi (Rettore Universitas Vivariensis). Oltre a Lilia Infelise, interverranno Gianpaolo Chiappetta (PDL), Mario Maiolo (PD), Alfonso Cosentino (UdC), Salavatore Magarò (Lista Scopelliti), Michele Spataro (API), Rachele Grosso Ciponte (Autonomia e Diritti). Dopo un lungo impegno da economista nelle aree più difficili dell’Europa, dell’America latina (ora opera anche in Africa, regione dei Grandi Laghi), Lilia Infelise, nel 2005, fonda “Oltre il Mare”. «Sappiamo che la saggezza popolare afferma che tra il desiderio e il suo realizzarsi vi è il grande abisso del mare - si legge nel Manifesto che ha fatto il giro del mondo - ma noi crediamo che sia possibile superare questa barriera. Preferiamo seguire altri esempi e guardare con speranza a una vicenda che ha avuto un peso stravolgente sulla storia dell’uomo e che costituisce una inesauribile fonte di indicazioni per chi si avventuri sul sentiero del cambiamento…abbiamo solo cinque pani e due pesci». Per l’associazione, nonostante le difficoltà, il cambiamento è possibile: la democrazia partecipata non è un’utopia. L’audacia del cambiamento, il filo rosso dell’impegno politico di Lilia Infelise. La formazione di nuove classi dirigenti e la partecipazione diretta dei cittadini, i temi che le stanno a cuore. «Spesso rifletto su quel bellissimo pezzo del Vangelo che descrive gli apostoli distrutti, stanchi, per un lavoro infruttuoso durato tutta la notte e Lui li invita a tentare ancora una volta - Lilia Infelise condivide le sue riflessioni - L’audacia della speranza, il coraggio di tentare strade sconosciute, il fascino e non il timore dell’ignoto sono un patrimonio della cultura cristiana da trasfondere in una visione laica della leadership del cambiamento». L’intento di fondo è costruire una nuova identità politica liberal democrat - l’economista lo ha spiegato in un suo recente commento, “Un salto nel futuro” - che promuova la partecipazione consapevole alla democrazia, lo sviluppo culturale, la crescita economica di tutta la comunità. A partire dalle comuni ragioni ideali delle tradizioni liberali, socialiste e del cattolicesimo liberale. Lilia Infelise ha in cantiere il progetto di una scuola per l’agire politico nel nuovo contesto europeo, pensata per formare soprattutto chi intenda candidarsi a guidare la rete delle autonomie locali, in primis i comuni. Quattro moduli tematici per formare leader capaci di accompagnare i cittadini nel cambiamento e comporre le loro visioni in un progetto comune. L’economista pone, inoltre, l’accento sul ruolo e sulla responsabilità degli operatori cultuali, editori e professionisti della comunicazione: «In Calabria le professionalità ci sono, basta saperle riconoscere e valorizzare, senza andare a cercarle fuori dalla nostra regione», Lilia Infelise apprezza il lavoro degli editori e dei comunicatori calabresi. Con loro è impegnata per il progetto di un polo di eccellenza della multimedialità. Cooperazione e orizzonti internazionali, ma non dipendenza dal Centro-Nord, la visione di fondo. Lilia Infelise si dice indignata per l’uso strumentale della cultura e della comunicazione che si sta facendo in questi giorni.

 

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