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Notizie di Politica

 

Laratta "Decreto salva Pdl affronto alla democrazia"

06 mar 10 "Quando il Decreto arriverà al voto finale in Parlamento, i parlamentari del Pd dovrebbero abbandonare l'Aula!". Quello che è accaduto ieri con il varo del Decreto Legge 'Salva Pdl' è un affronto alla democrazia. Una democrazia fatta di regole, principi e norme che tutti dobbiamo rispettare. Mi sento offeso come cittadino che ha sempre rispettato le leggi, come politico e come parlamentare che crede nella legge e nella sua forza su tutto e per tutti. Da oggi il nostro Paese è sceso agli ultimi posti della graduatoria dei Paesi democratici. Mi chiedo, a questo punto, se è possibile stare a guardare, se non è il caso, quando il Decreto arriverà in Aula, di mettere in piedi una forte protesta. Dobbiamo far sentire la voce degli italiani onesti che ormai non credono più a nulla"!. Intanto in mille occupano dal pomeriggio la sede del Pd di San Giovanni in Fiore. “E' una protesta civile ma forte in difesa della democrazia violata" Ha affermato il deputato democratico Franco Laratta. Dirigenti e iscritti del PD silano ma moltissimi cittadini comuni, tutti a gridare in difesa della democrazia dopo il decreto "salvaliste Pdl". Laratta ha detto: "Il Pd dovrà lasciare la Camera quando arriverà il decreto. Ma nessuno sbagli bersaglio: non ha responsabilità il presidente Napolitano. La colpa è di questo Governo autoritario".

Loiero “Scopelliti da i numeri”

06 mar 10 “Più che sfornare numeri, Scopelliti i numeri li dà proprio. Ignora quelli reali, si affida acriticamente a dati superati che gli propongono i suoi collaboratori”. E’ quanto afferma il presidente della Regione Calabria Agazio Loiero, rispondendo a una nota del candidato del centrodestra che descrive una Calabria in affanno. “In questi cinque anni abbiamo dovuto lavorare a doppia velocità – aggiunge Loiero – perché la Calabria che il centrodestra di Scopelliti ci ha consegnato era un deserto, con i progetti europei fermi per incapacità di programmazione di spesa, con una credibilità a Bruxelles pari a zero (Scopelliti e soci erano riusciti a far peggio di Epiro ed Estremadura, regioni infelici di Grecia e Spagna), credibilità che abbiamo recuperato con un lavoro massiccio, continuo, caparbio. Oggi siamo i primi tra le Regioni meridionali in quanto a spesa certificata. Il trenta per cento al 31 dicembre, una performance che ha positivamente stupito la stessa Commissione Europea. E si badi bene che i dati a Bruxelles li trasmette il ministero delle attività produttive del governo di centrodestra a cui Scopelliti potrà rivolgersi per avere chiarimenti dopo la brutta figura”. Loiero è andato oltre, confutando le altre “cifre sballate fatte dire a Scopelliti”. Nel 2005 – annota Loiero – la Calabria aveva un tasso di disoccupazione pari a 16,9% superiore di 0,6 punti percentuali rispetto a quello medio del mezzogiorno e superiore di 8,7 punti percentuali rispetto a quello nazionale. Al terzo trimestre 2009 (ultima rilevazione ufficiale Istat disponibile e non basata su stime) la disoccupazione in Calabria si attesta al 11,3, cioè 0,4 punti percentuali meno del valore medio del mezzogiorno e di 4 punti percentuali superiore a quella media nazionale. Il divario nel tasso di disoccupazione è stato colmato rispetto al Mezzogiorno, mostrando una performance attualmente migliore di quella registrata nel Mezzogiorno e si è più che dimezzato nel confronto col tasso di disoccupazione media nazionale. Nel 2005 – continua Loiero – la Calabria aveva un tasso di disoccupazione maschile pari a 14,3% superiore di 1,3 punti percentuali rispetto a quello medio del mezzogiorno e superiore di 7,5 punti percentuali rispetto a quello nazionale. Al terzo trimestre 2009 (ultima rilevazione Istat ufficiale disponibile e non basata su stime) la disoccupazione maschile in Calabria si attesta al 9,1%, 1,3 punti percentuali meno del valore medio del mezzogiorno e di 2,3 punti percentuali superiore a quella media nazionale. Il divario nel tasso di disoccupazione è stato colmato rispetto al Mezzogiorno, mostrando una performance attualmente migliore di quella registrata nel Mezzogiorno e si è ridotto di ben 5, 2 punti percentuali nel confronto col tasso di disoccupazione maschile media nazionale. Ancora nel 2005 – insiste Loiero – la Calabria aveva un tasso di disoccupazione femminile pari a 21,6% superiore di 1,3 punti percentuali rispetto a quello medio del mezzogiorno e superiore di 11,2 punti percentuali rispetto a quello nazionale. Al terzo trimestre 2009 (ultima rilevazione Istat ufficiale disponibile e non basata su stime) la disoccupazione femminile in Calabria si attesta al 15,1%, 1,1 punti percentuali più del valore medio del mezzogiorno e di 6,7 punti percentuali superiore a quella media nazionale. Il divario nel tasso di disoccupazione è stato ridotto rispetto al Mezzogiorno, e si è ridotto di ben 4 5 punti percentuali nel confronto col tasso di disoccupazione femminile della media nazionale. Il tasso di disoccupazione giovanile – conclude Loiero – in Calabria nel 2005 era pari al 46,1%, nel Mezzogiorno era pari al 38,6 (+7,5% differenza fra Calabria e Mezzogiorno). Nel 2008 detto valore è sceso al 34,5% contro il valore del Mezzogiorno pari a 33,6 (+0,9% differenza fra la Calabria ed il Mezzogiorno). Il divario si è quasi annullato riducendosi di 6,6 punti percentuali. Il tasso di disoccupazione giovanile si è ridotto nei 3 anni di 11,6%. “Si tratta di cifre incontestabili – avverte Loiero – di cui i calabresi possono avere facilmente conferma solo andando su internet”. Qualche parola ancora Loiero dedica ai dati Ue “perché quelli messi in bocca a Scopelliti non sono gli ultimi disponibili. Nel giudizio di Bruxelles – afferma Loiero – sull'utilizzo al 31 dicembre 2009 dei finanziamenti del Fondo regionale Ue (Fesr) per il periodo 2007-2013, sulla base dei dati inviati dal governo nazionale a Bruxelles, si salva soltanto la Calabria. Al 'quartier generale' della Commissione europea ritengono che la Calabria sia l’esempio da seguire: la Calabria ha già impegnato più del 30% dei finanziamenti Fesr, quando tutte le altre regioni chi più e chi meno mostrano ritardi. Questa è la Calabria virtuosa e affidabile a cui abbiamo lavorato, non quella impresentabile e fallimentare lasciataci dalla destra di Scopelliti”.

Callipo “Tagli dei treni, chi ci rimette è sempre il sud”

06 mar 10 “E’ una vergogna, questa è la parola giusta, l’atteggiamento di Trenitalia sulla Calabria. Nell’Italia delle deroghe per i potenti, è davvero mortificante constatare che a rimetterci le penne è sempre quest’area abbandonata del Paese”. Lo afferma in una dichiarazione Pippo Callipo. “Facciamo pure lo sciopero generale- aggiunge- Io sarò in testa! Come sono stato in testa allo sciopero contro il centrodestra di Chiaravalloti nel 2004, quando molti cuor di leone erano all’estero in vacanza, e contro il centrosinistra di Loiero nel 2006. Detto questo però, se non vogliamo prenderci in giro, dobbiamo iniziare noi calabresi a dirci la verità. Qui è la Calabria intera che frana. Proprio l’atteggiamento strafottente di Trenitalia lo dimostra. E frana, anzi è già franata, la classe dirigente della Calabria. Chi non lo vede, questo smottamento morale, politico e amministrativo dalle dimensioni epocali, è perché è dentro la frana e si preoccupa solo di tenersi stretta la sua consulenza, il suo incarichetto o la sua prebenda. L’atteggiamento vessatorio del Governo e dei vertici delle Ferrovie, che si concretizza non solo con il taglio insensato di treni a lunga percorrenza ma con l’abbandono delle ferrovie in Calabria specie nella fascia jonica, in realtà è possibile solo perché la Calabria ha una classe dirigente che non conta niente. Fatta di politicanti, nella maggior parte dei casi, privi di competenze ed autorevolezza. In sella da mezzo secolo, ma senza essere mai riusciti a risolvere uno solo dei grandi problemi con cui la nostra terra è costretta a misurarsi ogni giorno. Di clientela ed assistenzialismo coi soldi pubblici, questi sapientoni dei nostri politici, ne hanno fatta un diluvio, ma problemi non ne hanno mai risolti, anche perché non vivono i problemi dei cittadini, o gli affanni di chi fa impresa con le sue sole forze o dei giovani senza lavoro che però non intendono vendersi al migliore offerente politico per un part time a 400 euro al mese. E sono, questi nostri politici non in grado di alzare la voce col Governo e di farsi rispettare da Trenitalia, gli stessi che gioiscono in campagna elettorale perché asseriscono di essere in stati in grado di spendere i fondi comunitari. Solo che non spiegano mai perché, dinanzi a milioni e milioni di risorse finanziarie qui affluite, la Calabria continua ad affondare. Le ferrovie sono vecchi e inservibili, i nostri giovani emigrano e di sviluppo in questa terra non c’è neanche l’ombra. C’è qualcosa di urtante, inoltre, in questo ragionamento, perché questi politici pensano davvero di esser più intelligenti e furbi di tutti noi calabresi messi assieme. A loro non importa in che condizioni drammatiche è lasciata la Calabria, a loro importa soltanto essere riconfermati assessori o consiglieri regionali a 15mila euro puliti al mese, più privilegi e staff vari che continuano ad usare anche in campagna elettorale, mentre noi altri cittadini, se intendiamo sfidare la ‘casta’ e candidarci, dobbiamo pagare tutto di tasca nostra! Altro che condanne della magistratura qui ci vorrebbero. Ci vorrebbe l’unica condanna possibile in una democrazia ancora viva: quella del voto contro questo malaffare politico che dilaga, ma questa volta abbiamo l’occasione di emetterla noi cittadini questa sentenza. Come? Mandandoli ai giardinetti a raccontare le loro barzellette alle oche. Se la Calabria soffre e l’Italia dei poteri pubblici e privati neanche ci degna di uno sguardo, è perché non ha alcuna stima della classe dirigente calabrese. Questa politica non è in grado di rappresentare dignitosamente i nostri interessi sui tavoli romani dove si compiono le scelte più importanti. Finché avremo politici che si presentano a Roma con il cappello in mano, o peggio per fare compromessi finalizzati unicamente alla salvaguardia delle loro poltrone ma fregandosene degli interessi generali, la Calabria, purtroppo per noi, non avrà speranza di riscatto.

De Morelli (Radicali) “Illegalità nella campagna elettorale”

06 mar 10 I Radicali tornano sui temi della legalità nel corso della campagna elettorale: Saverio De Morelli, candidato della Lista Bonino Pannella alle elezioni regionali nella circoscrizione di Reggio Calabria, sul mancato rispetto riguardo le regole pubblicitarie nella campagna elettorale afferma in una nota che “ci troviamo ancora una volta in una situazione di palese illegalità, i muri delle città calabresi sono completamente violentate da metri di carta abusiva dove imperversano facce che predicano il bene della Regione praticando un’ipocrita falsità. Purtroppo ci tocca costatare che anche questa tornata elettorale rischia di non essere garantita da parità di condizioni fra candidati. I Comuni hanno precise responsabilità di fronte all'odioso malcostume delle affissioni abusive: sono tenuti a coprirle e a multare i trasgressori, quello che chiediamo è il rispetto di questa regola semplicissima e fondamentale per garantire parità di condizioni fra chi si presenta agli elettori per governare questa Regione.” Continua De Morelli: “sono certo che gli elettori sapranno giudicare l’arroganza e la prepotenza dei politici che attuano questa pratica mortificando il decoro delle nostre città. Noi Radicali, come sempre, continueremo a denunciare e denunciare, battendoci, come sempre facciamo, per la legalità e i diritti di tutti.

Dionesalvi incontra presidente Unione ciechi

06 mar 10 Da sempre attento alle diverse problematiche dei cittadini –è scritto in una nota- e convinto che la cultura del fare e la voglia del costruire debbano abbracciare indistintamente tutti, Salvatore Dionesalvi, Candidato per il rinnovo del Consiglio Regionale della Calabria con la lista “Autonomia e Diritti” per la riconferma di Loiero come Presidente, ha incontrato Pietro Testa, Presidente U.I.C.I. (Unione italiana ciechi e ipovedenti), sez. di Cosenza, per conoscere le numerose e diverse attività portate avanti per i non vedenti della nostra città. Al fine di poter procedere con le giuste scelte politiche, Dionesalvi ha voluto che Pietro Testa si soffermasse soprattutto su alcune problematiche: come la sospensione, avvenuta nell’ultimo anno, dell’importantissimo servizio civile, volto ad offrire servizio navetta e accompagnamento dei non vedenti nella vita quotidiana, aiutandoli dalle piccole alle necessità più importanti. Tra le priorità anche l’ultimazione del Polifunzionale ricadente nell’area urbana di Rende e dove confluiranno tutti i servizi: dagli uffici alla riabilitazione, dalle scuole di formazione e d’istruzione ai corsi in lingua Braille e di avviamento al lavoro dei non vedenti. Salvatore Dionesalvi ha dichiarato che dall’Unione italiana ciechi e ipovedenti c’è da apprendere quella cultura dell’attenzione e della condivisione dei disagi e degli affanni tipici di tante famiglie calabresi. Il fare del presidente Testa è la prova dell’amore che spesso manca nei rapporti tra gli uomini. Ed è proprio questo quello che manca oggi alla politica perché diventi buona politica per una nuova Calabria.

Guccione “Taglio dei treni è l’isolamento del Governo verso il Sud”

06 mar 10 “Va avanti con caparbietà e faccia tosta il progetto di impoverimento e isolamento del Mezzogiorno e della Calabria da parte del Gioverno Nazionale di centrodestra”. Lo afferma, in una nota, il Segretario regionale del Pd, Carlo Guccione. “L’ultima “perla” del Ministro Altero Matteoli e dei suoi amici di governo –prosegue Guccione- riguarda il taglio dei treni ad alta percorrenza che collegano la Calabria al centro e al nord del Paese. Dal primo marzo, infatti, proprio nell’imminente vigilia dell’apertura della stagione turistica, ne sono stati soppressi dodici, con gravi conseguenze sulla mobilità da e per la Calabria e sul piano occupazionale, tant’è che tutte le attività di supporto hanno già avviato procedure di licenziamento nei confronti dei propri dipendenti. A Reggio Calabria, per citare un solo esempio, sono stati licenziati già 23 addetti alle pulizie. E altri licenziamenti sono stati annunciati nelle prossime ore. Tutto ciò è avvenuto perché il Ministro Matteoli si è dimenticato (sic!) di prevedere in bilancio i fondi da destinare alla Calabria, per mettere Trenitalia nelle condizioni di continuare ad effettuare il servizio di collegamento ferroviario a lunga percorrenza”. “E’un’ulteriore conferma –prosegue Guccione- che questo Governo di centrodestra, leghista ed antimeridionalista, ha totalmente dimenticato e cancellato dalla propria agenda politica il Sud e la Calabria. Ma ciò che è ancor più scandaloso ed indigna è il silenzio-complice di parlamentari e senatori del centrodestra e di quanti, come il candidato alla presidenza della Regione, Peppe Scopelliti, non parlano, facendo finta di non vedere e non sentire”. “Di fronte a fatti così gravi, che mirano scientificamente ad emarginare ed impoverire la nostra regione -conclude Guccione- dobbiamo reagire con orgoglio, difendendo la nostra terra e la nostra appartenenza ad un popolo, quello italiano, di cui ci sentiamo parte importante ed integrale”. “Dopo gli scippi e le rinunce a importanti risorse destinate al Sud e alla Calabria e dirottate altrove –conclude Guccione- il vaso è ormai colmo: dobbiamo mandare in fretta a casa questo Governo, nemico della Calabria e del Mezzogiorno. Così come dobbiamo mettere definitivamente da parte una classe dirigente omertosa, inetta e inutile, che non merita alcuna stima e considerazione e a cui nessun calabrese potrebbe mai affidare il futuro della propria terra e dei propri figli”.

Io resto in Calabria lancia il suo programma

06 mar 10 “Piena solidarietà alla parlamentare Angela Napoli e alle centinaia di amministratori comunali intimiditi quotidianamente dalla criminalità organizzata”. I candidati della lista Io Resto in Calabria da questa mattina in riunione con il candidato alla Presidenza della Regione Pippo Callipo hanno reso noto in questo documento la loro quanto si è discusso. “La nostra lista “Io Resto in Calabria” è composta da persone indiscutibili sul piano etico e ritiene di potersi rivolgere a tutta la Calabria per bene, che intende dialogare con l'Italia e la buona politica. Nostro vanto, inoltre, è che tra noi non ci sono candidati che condividono la costruzione del Ponte sullo Stretto, né candidati che hanno avuto le mani in pasta con l’esperienza del centrodestra alla Regione nel 2000/2005 che consideriamo fallimentare. Il nostro impegno per la Calabria è quello di lavorare per affermare le ragioni della Calabria oggi vista dall'immaginario collettivo nazionale come terra di mafia e malaffare. Cosi non è, perché la Calabria è fatta per la stragrande maggioranza di casi di persone pulite che non hanno nulla a che fare con una politica sprecona e improduttiva e con una Regione ormai allo sfascio che non è in grado, dopo 40 anni, di avere un inventario dei propri beni immobili mentre paga fitti milionari ed ancora oggi non ha una sede unica a Catanzaro.” I candidati della Lista “Io Resto in Calabria”, inoltre, hanno reso noto i 10 punti programmatici su cui svolgeranno la campagna elettorale e sulla base dei quali chiederanno il consenso dei calabresi: - Ritorno ai valori - Giovani - Rinnovamento della classe politica - Occupazione - Sicurezza - Pubblica amministrazione - Sanità - Ambiente - Infrastrutture - Cultura e formazione

Mancini (Pdl) “Solidarietà a Verdini vittima di sciacallaggio”

11 mar 06 Desidero esprimere la più sentita solidarietà politica insieme alla più affettuosa vicinanza personale all’onorevole Denis Verdini vittima di una campagna mediatica tanto violenta quanto ingiusta che ogni giorno che passa assume sempre più le forma di un vero e proprio sciacallaggio contro la sua persona e che è arrivata addirittura a colpire quelle dei suoi familiari- così Giacomo Mancini del PDL.

Slega la Calabria presenta la sua lista a Cosenza

06 mar 10 Una lista autoconsistente, fatta di persone competenti,differenti le une dalle altre e che, con semplicità e sobrietà, si occupano della sfera pubblica e politica. E’ la lista della circoscrizione provinciale di Cosenza del movimento “Slega la Calabria”, ispirato da Domenico Cersosimo, Vice Presidente della Giunta regionale e dall’Assessore all’ambiente Silvio Greco, presentata questa mattina al Centro Polifunzionale dell’Auser-Spi Cgil a Cosenza, alla presenza di un folto pubblico di aderenti e simpatizzanti. Con Cersosimo e Greco,15 candidati in tutto, capeggiati dall’imprenditore Antonio Schiavelli e che sono espressione del mondo della scuola, delle professioni, della società civile ed anche del mondo dei giovani che può contare sull’apporto significativo di ben cinque presenze (un architetto, Giovambattista Barberio, membro del Senato Accademico dell’Università “La Sapienza” di Roma, un ingegnere dell’Agenzia regionale per la protezione ambientale, Vincenzo Barone, una giovane docente, Alessandra Pastore, un dipendente dell’Università della Calabria, Enzo Giacco e un laureato in comunicazione affascinato dai viaggi e dalla mobilità dei giovani, Gabrio Ferraro). Tra gli altri candidati della lista della circoscrizione cosentina di “Slega” che concorrerà alle prossime elezioni regionali del 28 e 29 marzo figurano la preside del Liceo Statale “Della Valle” Gilda De Caro, il medico ospedaliero Riccardo Vico, ex sindaco di Castrovillari, l’attuale sindaco di Mendicino Ugo Piscitelli, il medico psichiatra Giorgio Liguori, Antonio Ferrazzo, docente di matematica e fisica e Presidente del Patto Territoriale “Litorale Sud Tirreno Cosentino e Valle dell’Esaro”, Aurelio Morrone, ecologista,esponente della direzione nazionale dei Verdi ed ex assessore provinciale all’ambiente e Antonio La Cava, libero professionista esperto di sovvenzioni alle imprese. La presentazione della squadra di “Slega la Calabria”, un vero e proprio spaccato di persone credibili e affidabili che durante il loro cammino individuale e professionale hanno stratificato esperienze e professionalità riconoscibili e riconosciute, è stata introdotta dal capolista Antonio Schiavelli che nel sottolineare le ragioni dell’accettazione della sua candidatura ha spiegato come “Slega la Calabria” si stia facendo interprete di un sistema di valori, come il diritto di cittadinanza, di cui è fortemente avvertita l’esigenza, in un contesto nel quale i partiti hanno perduto la loro funzione originaria e sono diventati dei contenitori poco democratici ed un vero e proprio ostacolo alla partecipazione. Le conclusioni dell’incontro di questa mattina sono state tratte, assente per altri impegni elettorali a Crotone Silvio Greco, da Domenico Cersosimo. “La politica conta – ha detto Cersosimo – ma conta di più la cittadinanza attiva. Per cambiare la politica in Calabria c’è bisogno di un’assunzione soggettiva di responsabilità e di un protagonismo diffuso. La nostra società – ha proseguito- è troppo incollata alla politica, c’è un eccesso di domande minute e questo non fa che alimentare la cattiva politica. Dobbiamo, invece, riportare la politica nel suo solco naturale che è quello della programmazione e dello spirito di servizio.” Cersosimo è categorico quando invoca una politica più “alta e con la vista lunga”: “noi di “Slega la Calabria” rappresentiamo la vera discontinuità perché abbiamo dimostrato che si può fare buona politica anche in contesti degradati ed insopportabili.” Riferendosi ai candidati presenti sul palco del polifunzionale dell’Auser, Cersosimo ha sottolineato come “più dei programmi contano le biografie dei candidati e quelli che abbiamo inserito nella nostra lista hanno una loro autoconsistenza perché si tratta di persone che hanno preso un pezzo della loro vita e si sono occupati degli altri e del benessere collettivo, tutto il contrario dei partiti, così come si sono ridotti oggi, gruppi oligarchici autoreferenziali più interessati al proprio tornaconto individuale che non al bene comune.” L’ultimo passaggio del suo appassionato intervento Cersosimo lo riserva ai giovani e alla scuola. “I giovani sono la speranza del nostro presente. E’ per questo che abbiamo investito e dobbiamo continuare ad investire massicciamente nella scuola e nella loro formazione. La scuola è una importantissima palestra di apprendimento civile. I ragazzi che hanno frequentato una buona scuola sono quelli che rispettano la fila in banca e che non gettano via la spazzatura dal finestrino. Ecco perché dobbiamo aspirare ad una Calabria della conoscenza e non ad una Calabria delle conoscenze, come per troppo tempo è avvenuto e continua ad avvenire.” La chiusura è un appello a votare Slega la Calabria, “una lista che – ha concluso Cersosimo - rinverdisce il centrosinistra in affanno e che è l’unica a praticare la discontinuità”.

Pdl Cosenza "Un voto contro Loiero per bocciare Perugini e Olivo"

06 mar 10 ''Chiediamo ai cittadini di Cosenza e di Catanzaro un voto contro le giunte Perugini e Olivo, che hanno desertificato le due citta', vanificando tutto quanto di buono era stato fatto nelle stagioni degli anni novanta''. Lo afferma in una nota il gruppo consiliare del Pdl di Cosenza. ''Cosenza e Catanzaro sono agli ultimi posti di tutti gli indicatori economici e sociali - si legge nella nota - e stanno arretrando paurosamente. In questo quinquennio di Loiero, Catanzaro ha perso centralita' e la giunta Olivo ha cancellato in un attimo le grandi cose realizzate da Sergio Abramo. A Cosenza, invece, abbiamo assistito al fallimento del Valle Crati, con la perdita di 350 posti di lavoro, al fallimento della multiservice (di fatto), alla perdita di ogni caratteristica identitaria della citta' in termini di sviluppo e di crescita, con una perdita secca del 40% dei ricavi dei commercianti. A Cosenza e Catanzaro la pressione fiscale sulle famiglie, nonostante l'abolizione dell'Ici sulla prima casa, e' aumentata del 22% in quattro anni. A fronte di servizi sempre piu' costi- continua la nota- Cosenza e' spesso preda di sporcizia e di rifiuti invasivi, mentre Catanzaro non ha alcun piano di struttura che le renda merito. Il capoluogo regionale e la citta' di grandi tradizioni culturali meritano un'altra sorte: chiediamo ai cittadini cosentini e catanzaresi di bocciare Perugini e Olivo votando Scopelliti. Chi votera' Loiero, infatti, votera' per Salvatore Perugini e per Rosario Olivo''.

Tassi (Sd) replica a Scarpelli

06 mar 10 “Non capisco la reazione scomposta di Pino Scarpelli al documento del coordinamento regionale di Sinistra Democratica. Forse Il nervosismo eccessivo gli ha offuscato le idee non cogliendo il significato del nostra documento”. Così Pino Tassi del coordinamento regionale di Sinistra Democratica. “Dove abbia colto l’esaltazione della candidatura Occhiuto-aggiunge- è un mistero. Noi abbiamo sottolineato il fatto positivo della possibilità di apertura di una nuova fase che viene con la soppressione delle primarie e con l’eventuale proposta di Occhiuto. Vorrei far presente che il primo ad aprire un dialogo con l’UDC è stato Nichi Vendola in Puglia che continua ad insistere nella disponibilità al dialogo con l’UDC.:”Sulle pagine del Corriere della Sera io ho posto alla sinistra italiana il tema di un nuovo compromesso con forze moderate e centriste, incluso l’Udc di Casini: senza tabu’, senza veti, con una seria discussione programmatica. E dunque? Io mi dichiaro pronto a riprendere un dialogo e una ricerca tra culture diverse per tessere una nuova alleanza riformatrice”. Parole non mie, ma di Nichi Vendola. Spero che anche il compagno Vendola non venga smentito o accusato di tradimento. Per il resto abbiamo ribadito che si tratta di un primo passo a cui deve seguire il confronto con la sinistra, con l’IDV e con Callipo. E che l’UDC deve assumere atteggiamenti coerenti in tutte le amministrazioni comunali e nelle regioni del Sud Italia. Quanto a SeL non vorrei che il troppo affetto del compagno Scarpelli portasse a vivere questo nuovo soggetto politico come proprietà privata ad appannaggio di pochi auto proclamatisi gruppo dirigente di SeL, ricordo in Calabria non ha alcun organismo dirigente. Infine sarei curioso di conoscere quali interessi di potere e privilegi particolari io e SD staremmo difendendo. E’ proprio vero che ognuno dal proprio cuor l’altrui misura.

Domenica a Botricello apertura campagna elettorale del PD

06 mar 10 Domenica 7 marzo alle ore 18:00 presso la sala Convegni del Comune di Botricello, il Partito Democratico apre la campagna elettorale per l’elezione del Presidente della Giunta e del Consiglio Regionale che si terranno il 28 e 29 marzo. Saranno presenti tutti i candidati a consigliere regionale. Ha garantito la sua presenza il candidato alla Presidenza della Giunta, Agazio Loiero. Sarà l’occasione per mettere in evidenza tutto il lavoro positivo svolto dal Presidente Loiero e dalla sua Giunta che hanno ricostruito una regione sullo sfascio lasciato dal centrodestra. Inoltre, saranno presentate le linee programmatiche per una Regione moderna che dia opportunità a tutti. Per la Calabria, Loiero rappresenta il Presidente che unisce. Scopelliti è il politico che divide.

Midaglia affida a Madeo la campagna elettorale del PD a Campana

06 mar 10 “Il provvedimento assunto dal Coordinamento Provinciale del PD rispetto alla situazione di Campana viene riportato dagli organi di stampa nei suoi precisi termini testuali. Non si capisce, però, perché se ne da poi un’ interpretazione così estensiva e distorcente che la fa diventare qualcosa di diverso da quello che in effetti è”. Lo afferma il Presidente del PD di Cosenza, Pietro Midaglia. “Il Coordinamento Provinciale –afferma Midaglia- non è intervenuto e non poteva (perché di competenza della Commissione di Garanzia) su quanto denunciato da un gruppo di iscritti del circolo di Campana; ha, invece, preso doverosamente in considerazione la situazione che vedeva in competizione per la carica di Sindaco di Campana: il Sindaco uscente (dirigente Pd) e il segretario del locale circolo PD. Era quindi oggettivo il rischio che il Circolo in quanto tale potesse quantomeno apparire a sostegno di uno dei due candidati, e ciò non era né giusto e né accettabile. Si è perciò deciso per evidenti ragioni di opportunità di nominare Franco Madeo responsabile della gestione politica e organizzativa della campagna elettorale del Pd a Campana. Niente di meno e niente di più e, per tanto, nessun commissariamento del Circolo, ma un provvedimento che garantisce che il Circolo Pd di Campana in quanto tale si impegni al massimo a sostegno della lista PD per le elezioni regionali e resti, invece, estraneo alla competizione comunale”.

Pappaterra (La Scossa) "Dov'è il Partito Democratico a Scalea?"

06 mar 10 "Nessuno sa dove si sia cacciato il Partito Democratico a Scalea. Sembra inabissato. Eppure piacerebbe conoscere a tutti le sue posizioni politiche e la lista che sostiene in questa competizione amministrativa". Lo afferma il presidente dell'associazione "La Scossa" Antonio Pappaterra. "Sappiamo -afferma Pappaterra- che è una decisione ardua e coraggiosa dirlo, soprattutto perché parte dei suoi dirigenti si è candidata in due schieramenti diversi di “centrodestra”, provenienti dall'amministrazione uscente. Infatti il presidente del partito, Pino Forestieri, insieme al consigliere comunale uscente Mimmo Introini ed altri esponenti dello stesso partito, compongono la lista del vicesindaco, tuttora, in carica, Mauro Campilongo. Invece, Angela Riccetti, dirigente provinciale, insieme all'altro consigliere uscente, Maurizio Ciancio, sono candidati con la lista formata da Mario Russo e capeggiata da Pasquale Basile, insieme a Giuseppe Forestieri, attuale assessore, nonché coordinatore locale del Partito delle Libertà. Considerato che in diverse altre realtà, come ad esempio a Cetraro e a Grisolia, il partito ha fatto chiarezza sulle divisioni interne, chiediamo al dirigente regionale del PD, Pietro Midaglia, come mai per la situazione di Scalea ciò non accade? Oltre alle posizioni ideologiche promiscue, come fanno gli esponenti del suo partito ora a sostenere scelte dell'attuale maggioranza fino a ieri criticate su ogni mezzo di comunicazione? Come giustificano al loro elettorato l'appoggio che danno agli amministratori uscenti che, fra l’altro, non molti giorni fa hanno anche bocciato, in Consiglio Comunale, le osservazioni al Piano Strutturale Comunale che il Partito Democratico aveva presentato e quindi a rinnegare la posizione assunta sul sito del porto? Chiediamo al Partito provinciale e regionale dei democratici di fare chiarezza, perché, pare, che su questa forza politica la popolazione di Scalea aveva fondato le speranze del cambiamento per un'inversione di rotta del modo di amministrare questa città. Non riusciamo, infine, a capire le motivazioni che hanno spinto il segretario del Partito a Scalea, Massimo Sisinno, a rompere con la coalizione delle forze di centrosinistra e le associazioni con cui aveva iniziato un percorso politico per l'alternativa, soprattutto quando queste ultime avevano sposato quasi interamente e condiviso il programma del suo partito, riconoscendone il ruolo di coordinatore".

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