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Notizie di Politica

 

Si allarga la polemica sui farmaci, Scopelliti accusa la Regione

02 mar 10 "La decisione della Giunta Regionale della Calabria di modificare, senza alcun preavviso, i criteri di erogazione dei farmaci Pht e dell’ossigeno liquidio è grave, poichè lede i diritti soggettivi dei cittadini, la fruibilità immediata di presidi terapeutici e farmaci salvavita, il principio sacrosanto della privacy, sacrificata impunemente a causa dei vorticosi e tortuosi giri di burocrazia cui molti nostri corregionali da ieri sono costretti a compiere per poter disporre di quanto loro dovuto". E quanro afferma Giuseppe Scopelliti, candidato del centrodestra alla presidenza della Regione. "E' impensabile - aggiunge Scopelliti - che le farmacie calabresi vengano viste come antagoniste nel processo di unitarietà della cura e del contenimento dei costi. La Regione avrebbe dovuto procedere ad una contrattazione con Federfarma che arrivasse a modificare le tabelle di applicazione delle tariffe sui farmaci e sull'ossigeno, tenendo conto di alcune considerazioni di carattere logistico che nel decreto vengono incredibilmente ignorate e che rappresentano un vero e proprio vulnus per la Calabria reale. In primis, si cestina il rapporto di fiducia tra farmacisti e cittadini che, attraverso un dialogo costante e qualificato, ha portato già a ridurre i costi( si pensi alle scelte sui farmaci generici indotte dalla persuasione della categoria) e che rimane basilare nel progetto di cura di ogni individuo. In secundis si costringono migliaia di cittadini sofferenti di patologie croniche e invalidanti (cardiopatie, diabetopatie, etc.) a dover effettuare estenuanti percorsi autorizzativi che costeranno tempo ed energia alla collettività e che avranno, come conseguenza diretta, la divulgazione esasperata di dati sensibili che appartengono eslcusivamente alle persone e che mortificano il diritto alla riservatezza. È impensabile che un settore dove si annidano e si favoriscono evidenti sprechi (con bilanci di asp che chiudono a 80-100 milioni di deficit) determinati da consulenze allegre, promozioni illegittime e autoassunzioni scandalose , faccia pagare il conto ai cittadini deboli ed alle farmacie, da sempre portatrici di coesione sociale e di fatto incolpevoli nel processo di destabilizzazione della sanità calabrese. Sono solidale con i farmacisti calabresi per questo ennesimo atto di arbitrio. Ma lo sono soprattutto con i cittadini calabresi, vessati e perseguitati da un sistema regionale che non ne riconosce i diritti, nemmeno quelli prioritari e inderogabili che sottintendono alla capacità di potersi curare con facilità e senza avere bisogne di astruse ed ottuse disposizioni formali. La Regione revochi subito questo provvedimento che mortifica letteralmente il diritto alla salute della cittadinanza calabrese".

Orsmarso (Pdl) “Farmaci, serve concertazione tra Federfarma, regione e associaizioni”

02 mar 10 «Le misure messe in campo dalla uscente Giunta Regionale, che si è limitata a rilanciare la distribuzione diretta da parte delle ASP, ormai abbandonata in tutte le regioni che l’anno sperimentata sin dal 2001 (anno di emanazione della legge 405 che la introduceva come possibilità), non hanno dato alcun risultato in termini di risparmio, anzi hanno creato danni e disservizi che, uniti al gravoso ticket imposto, rendono i cittadini calabresi veramente insoddisfatti». Così il candidato al Consiglio regionale interviene sulla diatriba tra Federfarma e Regione Calabria, che con una delibera di giunta ha disposto la “distribuzione diretta esclusiva” da parte delle Aziende sanitarie dell’ossigeno terapeutico, dei farmaci in Pht e di quelli in dismissione ospedaliera ed ambulatoriale. «È doveroso sottolineare – aggiunge Orsomarso – che si tratta di farmaci, in molti casi, indispensabili per garantire una migliore qualità di vita a chi, purtroppo, combatte con mali terribili e letali. Se da un lato, e non credo che ciò giustifichi la linea intrapresa, si pensa che la decisione della giunta di distribuire in via diretta questi farmaci molto costosi possa essere l’unica soluzione per godere di un notevole risparmio, dall’altro ci troviamo davanti gli enormi disagi che i malati devono subire». Il provvedimento regionale modificherebbe i punti di distribuzione alle oltre 700 farmacie presenti sul territorio e, che rappresentano per tutti i clienti, ma soprattutto per quei cittadini in precarie condizioni di salute un luogo di approvvigionamento indispensabile e facilmente raggiungibile, infatti, si preferiscono i pochissimi punti Asp. «Altra nota dolente – continua Orsomarso - è che le filiali delle Asp garantiscono un servizio esclusivamente dalle 3 alle 4 ore al giorno contro il turnover osservato dalle farmacie. Ma come è possibile che tutto ciò possa essere accaduto senza il coinvolgimento dell’Azienda farmaceutica, in questo caso la Federfarma, e le associazioni di categoria. È impensabile – evidenzia Orsomarso – che decisioni di tale importanza possono essere prese tra pochi e soprattutto senza ascoltare chi i disagi è costretto a viverli in prima persona. Da subito mi impegno a portare a conoscenza del candidato alla presidenza della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti questo delicato problema e chiedo alla Giunta regionale di realizzare un tavolo di concertazione al fine di discutere sulle modalità di una ottimale distribuzione dei farmaci, che tenga in precipo considerazione le esigenze dei malati ai quali bisogna garantire meno disagi possibili. È il momento di smettere di fare economia sulle categorie più colpite, possono esserci altre modalità e altri settori dove studiare strategie per risollevare le casse regionali».

Api Calabria “Distribuzione diretta farmaci crea disagi”

02 mar 10 Le recenti disposizioni concernenti la distribuzione diretta di alcuni farmaci da parte delle Aziende Sanitarie Provinciali della Calabria arreca molti disagi all’utenza. I farmaci di cui parliamo sono quelli più costosi o di alto livello, come quelli per il diabete o gli antitumorali, che interessano fasce di popolazione, purtroppo sempre crescenti, e che già sopportano l’immenso disagio inflitto dalla sofferta patologia, che spesso non consente di raggiungere comodamente i pochi centri di distribuzione sparsi sul territorio. Le ragioni economiche alla base della decisione della Regione devono tentare di conciliarsi con quelle del malato e la soluzione maggiormente auspicabile rimane senz’altro quella di accordi mirati tra la Regione o le Aziende Sanitarie e gli organismi rappresentativi dei titolari di farmacia, al fine di consentire la cosiddetta “distribuzione per conto” a tariffe ridotte e più vantaggiose per l’ente pubblico. Occorre costruire una sinergia tra farmacie e sistema sanitario regionale che permetta di disporre di percorsi certi e controllabili, anche al fine di evitare un uso inappropriato del farmaco, che resta e deve rimanere un’opportunità per la salute del cittadino. Nelle Regioni nelle quali questa pratica è stata applicata in modo diffuso si è osservata, per i farmaci interessati, una drastica diminuzione delle vendite attraverso la Farmacia ed una conseguente diminuzione della spesa farmaceutica regionale, sebbene il “risparmio reale” sia in realtà minore rispetto a quello generalmente dichiarato per effetto dell’incidenza di altre voci di costo a carico tanto delle Aziende Sanitarie, quanto – da ultimo – del malato.

Pdl Regione: Ritirare delibera su farmaci salvavita

02 mar 10 ''E' inconcepibile che i cittadini calabresi debbano pagare le conseguenze dello sfascio della sanita'. La Giunta Regionale ha deliberato che, dalla giornata di ieri, la somministrazione di molti farmaci e dell'ossigeno liquido sara' possibile solo attraverso l'erogazione diretta: questo significhera' che molti ammalati dovranno recarsi in tortuosi uffici per poter avere farmaci salvavita ed ossigeno''. Lo afferma il gruppo consiliare regionale del Pdl. ''Con questo provvedimento - continua la nota - molti pazienti si vedranno costretti ad estenuanti fila davanti le Asp, mentre le farmacie, che non hanno alcuna colpa, dovranno essere punite con un'impostazione sovietica del mercato''. ''Lo stesso centrosinistra, che in Italia ha voluto le parafarmacie - continua la nota - penalizza gli operatori farmaceutici e i cittadino costringendoli a non poter piu' avere un rapporto diretto con i luoghi tradizionalmente, deputati alla cura. Lo fa per risparmiare sulla spesa - conclude la nota - e nel contempo premia con il 200/100 del risultato di produzione direttori generali come Petramala (ndr. dg Asp Cosenza), che chiudono l'esercizio del 2008 con 87 milioni di euro di deficit''.

Trematerra (Udc) “Regione ritiri delibera sui farmaci”

02 mar 10 "Regione ritiri delibera su farmaci e ossigeno, è illogica e punitiva. La delibera del direttore generale della giunta Loiero con la quale si trasferisocno alle asp le erogazioni dell'ossigeno liquido e di alcuni importanti farmaci è illogica e punitiva: va ritirata immediatamente nell'interesse dei calabresi". Lo afferma l'on Michele Trematerra, capolista dell'Udc in provincia di Cosenza. "Non è pensabile colpire i citatdini deboli con provvedimenti che determineranno un giro di burocratismo tortuoso- afferma Trematerra- e nemmeno le farmacie, con le quali si poteva e doveva arrivare a una contrattazione diversa Ancora più inconcepibile sono i tempi immediati di attuazione della dleibera- aggiunge Trematerra- che dimostrano scarsa sensibilità: la Reigone la ritiri subito".

Bonofiglio (NPsi) “Aderiamo a protesta Federfarma”

02 mar 10 "Aderiamo alla giornata di protesta indetta da Federfarma per il 7 marzo prossimo contro le decisioni cervellotiche di burocrati della giunta Loiero che hanno vietato, da ieri, la somministrazione dell'ossigeno liquido e di alcuni farmaci salvavita nelle farmacie Si tratta di un atto incredibilmente ottuso , concepito per fare in modo che i cittadini debbano fare il giro delle sette chiese per poter avere quello che a loro spetta". Lo afferma Gianfranco Bonofiglio- Vice segretario regionale Psi. "Il comportamento di questa Giunta Regionale si commenta da se ed è contrassegnato da atti costantemente assunti per colpire la cittadinanza debole e bisognosa di questa Regione e le farmacie, che vengono viste come nemiche".

Regione: "Speculazioni sulle norme su farmaci, sono imposte dal Governo"

02 mar 10 ''I criteri di erogazione dei farmaci Pht e dell'ossigeno liquido approvati dalla Giunta regionale sono quelli imposti dal governo con il Piano di rientro. Coloro che oggi protestano sono gli stessi che prima plaudivano al minacciato commissariamento''. E' quanto si legge in una nota diffusa in serata dalla Regione Calabria, a proposito di alcune ''chiare speculazioni elettorali del centrodestra''. ''I provvedimenti che la giunta regionale ha adottato e si accinge ad adottare in tema di Sanita' - aggiunge la nota - servono a dare attuazione a quel piano che la regione ha dovuto sottoscrivere per porre rimedio al disastro finanziario lasciato dal centrodestra riconosciuto dallo stesso governo Berlusconi''. ''La Giunta - conclude la nota - e' sempre impegnata per attutire il piu' possibile l'impatto sui pazienti e sulle categorie economiche interessate''.

Orlando “Regione ha accolto sollecitazioni su DG”

02 mar 10 ''Il Presidente della Commissione parlamentare errori sanitari e disavanzi sanitari regionali, Leoluca Orlando, ha ricevuto una nota inviata dal Direttore del Dipartimento Tutela della Salute e Politiche Sanitarie della Regione Calabria, Andrea Guerzoni, ai Direttori Generali delle Aziende Sanitarie Provinciali e Ospedaliere della Regione Calabria ed ha espresso ''apprezzamento per la posizione chiara e inequivocabile assunta in merito alla sollecitazione della Commissione sul tema delle responsabilita' degli stessi Direttori generali nei casi di accertati errori sanitari''. E' quanto riferisce una nota della Commissione. ''Facendo riferimento all'audizione della Commissione del 23 febbraio scorso - e' detto ancora nel comunicato - nella nota Guerzoni ha sottolineato la necessita' di assumere una posizione intransigente nell'esigere osservanza e rispetto delle norme professionali ed ha richiamato le Direzioni aziendali sull'obbligatorieta', nel caso si verifichino episodi riconducibili ad errore medico, di procedere ad una attenta ricostruzione, anche tramite l'istituzione di una Commissione interna con il compito di acquisire tutti gli elementi indispensabili, degli accadimenti. Sottolineata anche la necessita' di adottare le misure cautelari e sanzionatorie a carico dei responsabili. La mancata adozione degli atti predetti, si legge, sara' valutata quale inadempienza ed inosservanza dei doveri e delle responsabilita' a carico al Direttore generale''. ''La fiducia dei cittadini nel Servizio sanitario nazionale - ha detto Orlando - richiama ciascuno all'espletamento dei propri doveri istituzionali, senza incertezze ed omissioni intollerabili di fronte ad accertati errori che hanno prodotto autentici drammi personali e familiari''.

Polemica Petramala: il Pdl attacca Sergi che replica “Solo fatti, non opinioni”

02 mar 10 Nuova botta e risposta tra il gruppo Pdl Regione e il portavoce del Governatore Loiero sull'affaire Petramala. Dopo i chiarimenti di ieri in una nuova nota dirmata oggi, sempre a firma de “il gruppo del Pdl alla Regione” si commenta: “La dichiarazione di Pantaleone Sergi esprime una voluta ignoranza delle leggi, oppure una evidente malafede che non coinvolge lui come persona ma la Giunta che tenta di difendere: in ambedue i casi è grave che si tenti di spostare la discussione sul caso Petramala, interpretando a proprio piacimento due leggi dello Stato”. “La prima (altro che ultronea) dichiarazione mendace di Petramala – prosegue la nota – è quella datata 18 gennaio 2008. In quella circostanza, il mendace Dg dell’Asp affermava di non essere mai stato candidato alle elezioni regionali, su un modellino prestampato redatto a cura del dipartimento Tutela della Salute. Per noi, e crediamo che questo principio valga anche a Limbadi, comune tra i più delicati della Calabria, in cui il dott. Sergi è stato Sindaco, si tratta di violazione del Dpr 445/2000 e, del resto, se il Dipartimento Tutela della Salute avesse ritenuto ultronea la postilla non l’avrebbe inserita nel preliminare di contratto. Petramala doveva dire la verità e non dichiarare il falso, come hanno constatato due dirigenti di settore e il dipartimento tutela della salute della stessa Regione Calabria. Lo stesso Dg Andrea Guerzoni ha trasmesso gli atti alla Procura della Repubbliche che ha successivamente richiesto la misura interdittiva dalle funzioni all’esame del gip”. “Nella fattispecie – prosegue il Pdl – il falso di Petramala è da ascrivere a un dolus malus perpetrato per trarre vantaggio e usufruire di una nomina rispetto alla quale era in condizioni di ineleggibilità. Già una volta Sergi si prestò inopinatamente a certificare l’onestà cristallina di Petramala presenziando ad una conferenza stampa a Cosenza insieme ad un signore finito sulla prima pagina del Corriere della Sera per essersi autoassunto. Il D.Lvo 502/92 vieta a chi è stato candidato alle elezioni regionali di poter essere nominato nella stessa circoscrizione: se la Giunta Chiaravalloti, di cui facevano parte i potenti assessori Misiti e Bagarani oggi alleati di Loiero, sbagliò nominando Bruno Amantea (peraltro persona cristallina e perbene, docente universitario) altrettanto ha fatto l’attuale esecutivo. Ma si tratta di errori comunque subalterni rispetto al reato consumato dal Petramala. Sergi non sa, infine, che le disposizioni di cui al Dpr 445/2000, meglio noto come decreto Bassanini, prevedono come atto propedeutico una serie di dichiarazioni autocertificate: per cui, ancora una volta si è elevato al rango di docente di diritto procedurale pur non avendone le competenze”. “Un’ultima annotazione, infine – conclude la nota del gruppo del Pdl – sulla nomina che la giunta Chiaravalloti fece a Petramala: alla data del 14 gennaio 2003 la Suprema Corte di Cassazione non aveva ancora emesso la sentenza definitiva sul falso compiuto dall’attuale, speriamo ancora per poco, Dg dell’Asp cosentina ed egli era, all’epoca dei fatti, ancora un cittadino innocente, qualifica che spetta a chiunque si trovi nelle condizioni di subire condanne non ancora definitive”.
Alla nota del Pdl , replica Pantaleone Sergi, portavoce del Governatore Loiero e già sidnaco di Limbadi, chiamato direttamente in causa:
“Ho esposto fatti incontestabili e incontestati. Fatti separati dalle opinioni, senza dunque interpretarli come tenta di fare con risibile scienza, invece, l’autore di una nota del Pdl sulla posizione del direttore generale dell’Asp di Cosenza”. Afferma Pantaleone Sergi, portavoce del presidente della Regione Calabria. “Sono abituato per costume umano e professionale – aggiunge Sergi – a rispettare le regole e i ruoli. Come quando, lo rivendico con orgoglio, sono stato sindaco di Limbadi, un paese a grandissima maggioranza di gente per bene dove abbiamo alzato barriere di legalità pur operando, come sostiene la nota del Pdl, in un comune tra i più delicati della Calabria. Abbiamo ricevuto consensi elettorali e sostegno delle istituzioni. Abbiamo dimostrato come si può amministrare promuovendo sviluppo e legalità anche in contesti difficili”. “Tanto potrebbe bastare – conclude Sergi – ma voglio aggiungere, se proprio l’autore della nota vuole saperlo, che in vita mia ho partecipato a migliaia di conferenze stampa e non ho mai immaginato che la mia presenza servisse a certificare qualcosa, nel bene e nel male, per chi la faceva. Solo chi non ha il senso del ridicolo potrebbe attribuire significati diversi. Come giornalista, infine, ho sempre raccontato fatti mai pronunciato sentenze”.

P. Gentile (Pdl) "Regione boccia bilanci asp ma premia i DG"

02 mar 10 ''Con la delibera del 28 gennaio 2010, la Regione riconosce un premio del 200% ai direttori generali per i risultati di bilancio: in pratica, a Franco Petramala, indagato per dichiarazione mendace, che ha chiuso il bilancio 2008 con un passivo di 87 milioni di euro, verra' anche riconosciuto un sostanzioso premio''. Lo afferma Pino Gentile, capogruppo regionale del Pdl. ''Non abbiamo parole - aggiunge - per sottolineare quanto questa Giunta, come dice giustamente il sindacato dei medici ospedalieri, agisca con comportamenti schizotipici che non hanno alcuna attinenza con la realta' E' difficile pensare che possano esserci provvedimenti di premialita' per quanti hanno gestito con leggerezza e poca capacita' contabile i bilanci pubblici al punto da ricevere (delibera n. 100 del 18 febbraio del 2008) la solenne bocciatura da parte dell'organismo regionale''. ''Insomma - conclude Gentile - da un lato la Regione boccia i bilanci di questi direttori generali e dall'altro concede loro lauti premi che sottraggono risorse alla cittadinanza calabrese''.

Mancini (Pdl) "Con Scopelliti malaffare ha le ore contate"

02 mar 10 Se negli ultimi cinque anni Loiero avesse avuto almeno un briciolo del coraggio e della determinazione che ha ispirato Giuseppe Scopelliti nelle ore immediatamente successive alla presentazione delle liste, oggi la Calabria sarebbe più libera dal malaffare e più pulita – così Giacomo Mancini del PDL. Ed invece con il suo governo, Loiero ha creato e rafforzato un sistema melmoso con così tante zone d’ombra che un partito della sua stessa coalizione ha deciso – ha continuato Mancini - di rompere l’alleanza con il PD (unico caso in Italia) sulla questione morale sostenendo un altro candidato a presidente. Ed è proprio per questo che, anche per marcare una profonda differenza, Giuseppe Scopelliti ha dimostrato una volta di più con atti concreti posti in essere fin da subito e anche nella delicata fase elettorale, che il malaffare – ha concluso Mancini - ha le ore contate e sarà messo alla porta.

Anche Fiorentino (Noi Sud) si ritira

02 feb 10 Santo Fiorentino, candidato della Lista "Noi Sud" nella circoscrizione provinciale di Cosenza, ha annunciato il ritiro della «propria candidatura a sostegno di Scopelliti presidente». «Motivi strettamente personali e familiari, intervenuti nell’ultimo periodo - ha sostenuto Fiorentino - mi impediscono di partecipare quale candidato alle elezioni regionali del 27 e 28 marzo». Ieri, altri cinque candidati nella stessa lista e nella stessa circoscrizione, Marino Bonanno, Paolo Cavaliere, Carmelo Leo, Giuseppe Franco Spagnuolo, Annunziata Morraa, vevano annunciato il ritiro dalla campagna elettorale perchè «indignati ed amareggiati» per la dichiarazione di Scopelliti che aveva definito «non gradita» la candidatura di Antonio La Rupa, figlio del consigliere regionale Franco, che a sua volta si era già ritirato dalla competizione elettorale.

Adamo (PD) "Scopelliti non ha giustificazioni"

02 mar 10 “L’on. Scopelliti non ha giustificazioni. Nella duplice veste di coordinatore PDL e candidato Presidente è il vero responsabile della formazione delle liste di centrodestra. Egli evidentemente ha prima ritenuto di dover ratificare alcune candidature e immediatamente dopo la presentazione ufficiale delle liste ha pensato di mettersi la coscienza a posto dichiarando il suo non gradimento. Voleva essere un modo per aggiudicarsi, comunque, migliaia di voti e contestualmente lavarsi le mani di ogni responsabilità esponendo cinicamente ancor di più gli stessi candidati oggetto delle polemiche”. Lo dichiara il capogruppo regionale del Pd, Nicola Adamo, che aggiunge: “Insomma, un vero e proprio cinico pasticcio. Ma il pasticcio era inevitabile perchè il centrodestra e lo stesso Scopelliti non hanno mai tenuto una condotta politica lineare sui temi dell’antimafia. Infatti negli anni in cui Scopelliti ha ricoperto l’incarico di Assessore e Presidente del Consiglio Regionale la Regione, ad esempio, non si è mai costituita parte civile nei processi di mafia e non ha mai inteso finanziare il riuso sociale dei beni confiscati alle organizzazioni criminali. Anzi, ha persino revocato un piano di finanziamenti che il sottoscritto aveva proposto e la Giunta Regionale Meduri-Bova aveva deliberato. Non può essere, allora, indifferente anche nella valutazione degli osservatori e dei politologi il fatto che invece il centrosinistra in questi ultimi cinque anni abbia fatto con efficacia scelte concrete rivolte a colpire i gruppi mafiosi nei loro patrimoni. Emblematica, in questo quadro, - conclude - è la sentenza del Tribunale di Paola che in base all’azione di costituzione di parte civile intentata dalla Regione, per la prima volta nella storia della giurisprudenza italiana, abbia condannato la mafia a risarcire pesantemente lo Stato nelle sue diverse articolazioni”.

Scopelliti "Serve inversione di tendenza"

02 mar 10 Il Sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Scopelliti, candidato alla presidenza della Regione, auspica una svolta per invertire la tendenza che fino ad oggi ha stretto “la Calabria nella morsa delle lobby politico - affaristiche che hanno saccheggiato le risorse pubbliche e soffocato sul nascere le istanze del territorio”. Per Scopelliti, rispetto al resto del Paese, “noi calabresi dobbiamo sopportare uno sforzo maggiore per recuperare i ritardi e cancellare i gravi guasti provocati dall’egoismo delle classi dirigenti e dalla voracità della burocrazia”. Per questo ipotizza una “rivoluzione partecipativa” in grado di “frantumare la cristallizzazione di quel potere che risiede nelle mani di pochi e che, in tutti questi anni, ha garantito la gestione di fiumi di danaro disperdendolo in mille rivoli clientelari che nulla hanno prodotto sul territorio”. Il sindaco di Reggio, poi, indica alcuni esempi dei guasti prodotti ai danni della Calabria: “Dal sistema delle depurazioni alle risorse idriche, dalle infrastrutture primarie all’efficienza della pubblica amministrazione”. Ed aggiunge:” Questa classe dirigente e questa burocrazia, più che parte di un’organizzazione sociale, sono il cuore di un sistema oligarchico. In Calabria - il nostro timore è purtroppo fondato - siamo oltre l’ipotesi weberiana del potere politico ed economico concentrato nelle mani di pochi. Pensiamo ai direttori generali, che oggi non sono - come noi vorremmo che fossero - i protagonisti di un progetto che recepisca le istanze del territorio e, al tempo stesso, rispettosi delle linee programmatiche”. Un siffatto scenario, per Scopelliti, richiede “la presenza di una classe politica che rompa con il passato, che rifiuti l’idea di governi consociativi; una struttura amministrativa giovane e snella; uomini e donne che abbiano una chiara visione sui progetti e gli obiettivi di questo nuovo percorso teso ad impedire decisioni e scelte centraliste. Occorre, dunque, una vera e propria selezione delle classi dirigenti, in grado di superare le degenerazioni della democrazia di massa, i processi perversi della burocratizzazione e la demagogia dei cosiddetti capi carismatici”. Ritornando alla necessità di una rivoluzione partecipativa, il Sindaco di Reggio Calabria la ritiene un passaggio fondamentale “per avviare un cambiamento epocale che richiede, secondo il nostro modo di intendere la politica ed il futuro di questa terra, scelte coraggiose e battaglie dure contro le lobby ed interessi consolidati; uno scontro con i falsi moralisti, i persuasori occulti. Insomma, opporsi con forza e determinazione alle vecchie logiche per aprire la strada alle scelte del cambiamento”. Questa grande rivoluzione deve passare attraverso tutti gli attori sociali, nessuno escluso. “È importante ribadire - conclude - il primato della politica che deve dare gli input ed indicare i percorsi da seguire, i tempi per l’attuazione di piccole o grandi strategie. Una politica autorevole, dunque. Caso contrario essa rimane subalterna ad altre componenti sociali e connivente con quel substrato burocratico che difende la cristallizzazione di un sistema affaristico - clientelare a cui spesso la politica si rivolge per ottenere il consenso”.

Laratta (PD) "Scopelliti non convince, difende solo Reggio"

02 mar 10 “In versione Alice nel paese delle meraviglie, il sindaco di Reggio che si candida a presidente della Regione per difendere soltanto - lo ha detto lui steso - gli interessi della sua città, ignorando i bisogni del resto della Calabria, non è per nulla credibile. Perchè è sua e soltanto sua la responsabilità se liste che lo sostengono includono candidati che hanno problemi con la giustizia per questioni di mafia o, comunque, non sono in sintonia con il codice etico da lui tanto strombazzato”. È quanto afferma, in una nota, il parlamentare del Pd Franco Laratta. “La finta meraviglia su alcune candidature da parte di Scopelliti sembra tanto una recita da teatro parrocchiale - aggiunge Laratta - perchè, fermo restando la rispettabilità di tutti i candidati del centrodestra di cui non conosco i curricula, tranne di alcuni che non abbiamo inteso candidare con noi, non può venirsene fuori con una sconfessione postuma che sa tanto di opportunismo politico. Non dimentichiamo - dice ancora Laratta - che Scopelliti (se dice il contrario, d’altra parte, certifica la propria incapacità a gestire questioni complesse e, soprattutto, metterebbe a rischio il futuro della Calabria) è doppiamente responsabile se nelle sue liste sono candidate persone inquisite per mafia o imparentate con persone in odore di mafia che da noi non hanno trovato posto in lista. Lo è una volta come candidato che non è in grado di controllare chi potenzialmente un domani potrebbe essere, sebbene è improbabile, suo compagno di viaggio, e lo è ancora in quanto coordinatore regionale del Pdl. Insomma - sostiene Laratta - Scopelliti non ha alcuna attenuante. Era lui e solo lui a dovere vigilare sulla composizione delle liste. Affermare soltanto oggi di non volere i voti di quei candidati è solo un espediente tattico tardivo e scoperto perchè egli sa che i voti li avrà comunque. Scopelliti, intanto, sapeva con nome e cognome chi si candidava con lui e aveva l’obbligo a cui lo avevano anche richiamato esponenti del suo stesso partito, di vigilare per evitare indesiderate presenze segnalategli. Il centrosinistra lo ha fatto oggi come cinque anni fa. Scopelliti finge di accorgersene, invece, dopo averli candidati. Mi domando chi potrebbe fidarsi di un aspirante presidente che sa già di ottenere voti provenienti da ambienti indicati, dal suo stesso partito, come di provenienza mafiosa”

La Fiamma a fianco di Scopelliti

02 mar 10 “La Fiamma Tricolore ha presentato le sue liste e correrà al fianco del candidato presidente Giuseppe Scopelliti alle prossime elezioni regionali. Ciò grazie all’incredibile lavoro svolto dai propri militanti che, nonostante una legge assurda e priva di ogni senso, hanno raccolto oltre 6500 firme in tutta la regione realizzando quello che, in base alle risorse disponibili, può essere definito un vero e proprio miracolo”. Lo afferma Giuseppe Minnella, segretario regionale del partito. “Quanto fatto - continua - non risulterà però vano se la Fiamma contribuirà al cambiamento di rotta di una regione sempre più fanalino di coda in Italia e in Europa e per questo motivo abbiamo deciso di supportare a spada tratta l’unico candidato che ha la possibilità di condurre in porto tale progetto. Al sindaco Scopelliti infatti, a differenza di tutti gli altri nessuno escluso (!!), non abbiamo chiesto nulla e proprio questo nostro modo di comportarci, forse anacronistico per la politica attuale ma pieno e fiero di sentimento, coerenza ed onestà, è da sempre il nostro biglietto da visita con gli elettori che a questa tornata non avranno più scuse visti i soggetti che hanno contribuito ad eleggere durante l’ultima tornata del 2005 con oltre 30 indagati! Gli stessi elettori calabresi vedranno così per la prima volta un’unica Fiamma sulla scheda, simbolo al quale non abbiamo voluto rinunciare nonostante lo sbarramento e per il quale abbiamo messo da parte fin da subito ogni ipotesi di ibride alleanze. La Fiamma si vuole distinguere infatti all’interno della coalizione di centro-destra come baluardo dello Stato sociale, della legalità in una regione in cui sono ormai troppi quelli ad aver perso le speranze di un futuro migliore. E a testimoniare quanto finora detto in provincia di Reggio Calabria la Fiamma schiera - conclude - come capolista il segretario della sezione di Villa San Giovanni, Antonio Giordano da sempre impegnato nel sociale e fedele ai valori del tricolore, dell’onestà e della coerenza, persona che siamo fieri di annoverare tra le nostre fila”.

Naccari (PD) "Sondaggi di Gentile a gògò"

02 mar 10 “Il facente funzioni di coordinatore regionale Pdl, Antonio Gentile (messo lì in condizioni “vicarie” al candidato Pdl Scopelliti, per fare da Virgilio o Cicerone al politico reggino in territori a lui sconosciuti, come il cosentino o l’alto Jonio) ha dichiarato oggi di avere avuto contezza di un sondaggio effettuato da “un grande istituto nazionale, di quelli che lavorano per un grande quotidiano di sinistra e per il massimo quotidiano economico d’Europa”; secondo tali rilevazioni Scopelliti godrebbe del favore del 47% degli elettori, contro il 36 di Loiero e il 12% del candidato indipendente Callipo”. Lo dichiara Demetrio Naccari Carlizzi, assessore regionale ed esponente del Pd, che aggiunge: “Stupisce che Gentile, anzitutto, abbia queste primizie pur non essendo di sinistra, non essendo un economista e non un esperto di statistica; ciò premesso, va notato il grande recupero del candidato uscente, dato che fino a una settimana fa Scopelliti veniva dato, da altri sondaggisti vicini al Partito delle (parole in ) Libertà al 53% contro il 35 di Loiero. Da che il Governatore era indietro di 18 punti, con la semplice presentazione delle liste, i candidati che rappresentano il buon Governo degli ultimi 5 anni, hanno recuperato 7 punti percentuali in sette giorni: andando avanti di questo passo, ad un punto percentuale al giorno, al 27 marzo Loiero sarebbe 14 punti avanti, e se si votasse tra un mese e mezzo, Loiero sarebbe al 90 percento. Secondariamente, - dice Naccari - va considerato attentamente quanto detto da Gentile a proposito di “partite da giocare fino in fondo” e “partite che non finiscono fino al 98esimo”. Il fatto che il (vero) coordinatore regionale (e non solo del reggino) inciti i suoi a non mollare, denota psicologicamente il timore per il grande recupero che sta effettuando la coalizione di Governo, dal momento in cui una vera coalizione è scesa in campo; questo sia perchè i calabresi hanno modo di giudicare quanto fatto in questi anni. Sia perchè appare sempre più chiaro anche ai coordinatori Pdl come la candidatura Scopelliti sia forte solo in una provincia su 5 e come in 4 di queste il centrosinistra sia più radicato rispetto al candidato reggino. Sia perchè - aggiunge Naccari - man mano che passano i giorni il marketing politico dell’ex delfino di Gianfranco Fini comincia a mostrare i buchi, mentre il dispiegamento sul territorio delle liste pro Loiero sta andando ad erodere il consenso pro Scopelliti anche nell’unico vero bastione del candidato ex Presidente del Consiglio regionale con la Giunta Chiaravalloti: anche nel reggino Scopelliti comincia ad andare in sofferenza”.

Comitato Loiero Presidente “Pdl da i numeri con i sondaggi”

02 mar 10 “Il centrodestra calabrese dà letteralmente i numeri. Assistiamo a un balletto di percentuali che cambiano dalla mattina al pomeriggio e che vedono il centrodestra balzare ora al 50 per cento, ora al 55, ora al 58”. Lo rende noto il comitato Agazio Loiero presidente. “Se azzeccassero le percentuali così come hanno azzeccato la presentazione delle liste – prosegue la nota - il centrosinistra avrebbe la vittoria in mano”. “La verità è ben altra cosa. I rilevamenti in mano al Pd, come oggi ha affermato il segretario del Pd Pierluigi Bersani, assegnano alle coalizioni di centrosinistra 10 regioni su 13, e tra queste sicuramente c’è la Calabria, dove nonostante la presenza di una terza coalizione, Loiero risulta vincente”.

Pd Calabria "Centro sinistra in forte ripresa"

02 mar 10 “Si registra una forte ripresa sul piano elettorale per il Presidente Loiero e per le forze del centrosinistra. Apochi giorni dalla presentazione delle liste dei candidati in tutte le province della Calabria si respira un’aria nuova. Apprezziamo molto il senso di responsabilità e lo spirito unitario che ha caratterizzato tutti, rappresentanti delle forze politiche ed esponenti della società civile, nel costruire liste di candidati forti, competitive e trasparenti che rappresentano il valore aggiunto per la vittoria finale del Presidente Loiero e delle forze del centrosinistra. Mentre nel centro destra si registra la confusione più totale”. Lo si legge in una nota del Pd, che annuncia nel centro agroalimentare di Lamezia Terme, mercoledì 3 alle 17.30 l’avvio ufficiale della campagna elettorale del Presidente Agazio Loiero. “Sarà l’avvio di una entusiasmante ed unitaria battaglia politica - è scritto - saranno presentati le linee programmatiche e gli uomini capaci di poterle attuare per dare continuità al lavoro fin qui svolto dal Presidente Loiero e la sua Giunta, che hanno ricostruito una regione sullo sfascio lasciato dal Governo di centro destra. L’impegno del Presidente Loiero e delle liste collegate è quello di costruire una regione moderna che dia opportunità a tutti”.

Pierluigi Misasi con Eva Catizone

02 mar 10 “Eva Catizone è una persona che può fare molto e che darà molto alla Calabria”. A dichiararlo è Pierluigi Misasi, attore con il pallino della politica, nonché figlio di Riccardo, compianto esponente della Democrazia Cristiana e Ministro della Repubblica. “Su base personale – continua Misasi – farò di tutto per farla eleggere. Stimo tantissimo Eva Catizone, il suo nome è un investimento per la Calabria e sarei felice se la mia terra avesse un Consigliere regionale come lei. E’ anche una mia parente e, aggiungo, non è un caso. Ammiro le sue capacità e ammiro il suo coraggio di mettersi in gioco in una lista diversa, una lista – quella della Sinistra con Vendola – che rappresenta l’unico tentativo di creare qualcosa di nuovo sul nostro territorio. Eva è una donna che ha dimostrato grande lealtà nei confronti di Agazio Loiero. Lealtà, coerenza e correttezza sono valori che mi ha trasmesso mio padre, insieme alla dimostrazione costante dell’amicizia, costi quel che costi, valori non frequenti in politica. Ecco, sulla persona Eva Catizone – conclude Pierluigi Misasi sostenendone la candidatura alle Elezioni regionali -, mi sento di dire che è come se scendessi in campo io”.

Slega la Calabria giovedì 4 apre la campagna elettorale a Corigliano

02 mar 10 “Lo sviluppo è ancora una meta importante. Società sviluppate sono società più mature e più democratiche. Il deficit di sviluppo determina, infatti, bassa qualità sociale. Noi, per fortuna,non siamo all’anno zero”. Così è scritto in una nota di Slega la Calabria. “Aree di sviluppo –si legge nella nota- si sono radicate anche in Calabria. Ne è un esempio lampante la vasta area pianeggiante di Sibari e della Media Valle del Crati dove, soprattutto nella filiera agroalimentare, abbiamo assistito ed assistiamo alla nascita e alla crescita di produzioni d’eccellenza che hanno valicato i confini territoriali regionali conquistando apprezzabili quote di mercato estero. Lo sviluppo, purtroppo, non è nell’agenda del governo nazionale. La Regione Calabria ha fatto molto in questo settore, ma non basta. E’ importante che ci sia anche un quadro nazionale permissivo. “Slega lo sviluppo” è il tema dell’incontro in programma giovedì 4 marzo a Corigliano Calabro Scalo, alle ore 18,00, nel Salone delle Eccellenze in via Machiavelli. La manifestazione vedrà la partecipazione di Antonio Schiavelli, capolista di “Slega la Calabria” nella circoscrizione provinciale di Cosenza e del candidato Domenico Cersosimo, Vice Presidente della Giunta regionale della Calabria.

Stefania Covello apre la campagna elettorale a San Marco Argentano

02 mar 10 L'onorevole Stefania Covello, consigliere regionale uscente e candidata nelle liste del Partito democratico, a sostegno della candidatura a presidente di Agazio Loiero, ha incontrato i cittadini del circondario di San Marco Argentano. Il problema dell'occupazione dei giovani è stato uno degli argomenti più sentiti. L'onorevole Covello ha detto che "il tempo della recessione è oramai certificato dai freddi dati dell'Istat. L'Italia va giù in picchiata sia per prodotto interno lordo che misura la ricchezza di una nazione sia per l'occupazione spesso una diretta conseguenza della calata del pil. Il governo nazionale - ha proseguito Stefania Covello - ha sicuramente sottovalutato i danni che la crisi economica mondiale avrebbe potuto arrecare al nostro paese. Stati Uniti, Germania, Gran Bretagna, Francia, paesi che hanno attivato misure gigantesche contro la crisi, sono riusciti, in parte, a contenere il calo del pil e dell'occupazione. Il 2009, dunque si chiude con lacrime e sangue. La Calabria - ha sottolineato il consigliere regionale - ha però un'opportunità. Si ha la possibilità di utilizzare l'enorme quantità di danaro che mette a disposizione l'Europa per raggiungere l'obiettivo convergenza. Questi soldi dobbiamo spenderli bene. A mio modesto avviso - ha spiegato - dobbiamo puntare su due pilastri fondamentali: la ricerca e l'innovazione e la formazione professionale". Ricerca e innovazione debbono puntare, secondo la Covello a riposizionare le aziende, "ma per fare questo - ha precisato - è necessario che la ricerca sia in mano a chi la sa fare. Secondo me ognuno deve fare quello per cui è vocato. Gli imprenditori gli imprenditori e i professori i professori. Se riusciremo - ha rimarcato Stefania Covello - a far sì che le aziende decidano come riposizionarsi, decidano loro quale ricerca effettuare e i professori eseguano una ricerca che porti a risultati concreti, creeremo nuova ricchezza, nuovi posti di lavoro. E' indispensabile creare questo circolo virtuoso. Non basta avere prototipi più o meno funzionanti, ma è necessario costruire prodotti che possano aiutare nel mercato le aziende. Non è una grande rivoluzione, è solo buon senso". Stefania Covello ha proseguito dicendo che "l'altro pilastro sul quale, secondo me, è necessario poggiare è quello della formazione professionale. Aumentare le competenze è indispensabile in qualsiasi parte del mondo, anche nelle economie più sviluppate, e soprattutto in Calabria. Dobbiamo fare in modo che chi svolge un mestiere sappia farlo e sappia farlo bene ed i corsi professionali della Regione Calabria sono stati attivati per il raggiungimento di questo fine. Sono, pertanto, fermamente convinta - ha concluso - che la battaglia per lo sviluppo si vinca sul piano delle competenze, più ne abbiamo, più possibilità ci sono di vincere e di dare un futuro tranquillo ai nostri giovani.

Interrogazione di N.Oliverio (PD) sui collegamenti FS tagliati

02 mar 10 Rivedere il contratto di servizio con Trenitalia e garantire ai cittadini calabresi adeguati collegamenti ferroviari con il Centro ed il Nord Italia. È quanto chiede il parlamentare del Partito Democratico Nicodemo Oliverio, capogruppo in Commissione Agricoltura alla Camera, in una interrogazione a risposta scritta al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli. Oliverio, sollecitato anche dall’assessore regionale ai Trasporti, Demetrio Naccari Carlizzi, che con una lettera ha invitato tutti i senatori e deputati eletti in Calabria a mobilitarsi contro i tagli di alcune tratte, evidenzia che “a partire dal primo marzo scorso sono ufficialmente soppressi i treni ICN 761/768 “Scilla” Reggio-Torino e ritorno (sia via Mileto che via Roccella), ICN 751/752 “Tommaso Campanella” Reggio-Milano e ritorno (via Mileto e via Roccella), l’Espresso 823-834 “Freccia del Sud” Agrigento-Milano e ritorno (rimane limitato a Roma), e l’Espresso 1940/1941 “Treno del Sole” Siracusa/Palermo-Torino e ritorno, con i quali veniva assicurato il servizio agli utenti calabresi per il tratto compreso tra Lamezia Terme e il capoluogo dello Stretto, lungo la costiera del Basso Ionio. Questi treni saranno sostituiti da un unico nuovo Espresso con il solo servizio di letti e cuccette sulla tratta Siracusa/Palermo-Torino PN e ritorno, numerato 1943/1944, che in Calabria riprende la traccia dell’ICN 761/768; stessa sorte è prevista per altre 8 corse sul tragitto Lamezia Terme - Reggio Calabria nelle due direzioni lungo il versante tirrenico; i treni provenienti dalla Sicilia andranno a sostituire queste corse da Villa San Giovanni, obbligando tutti i viaggiatori in partenza da Reggio Calabria a un cambio di vettura. Questi tagli - sottolinea l’esponente del Pd - comporteranno gravissimi, ulteriori disagi, ai cittadini pendolari, oltre che ad una forte penalizzazione della regione dal punto di vista turistico, già poco facilmente raggiungibile a causa della situazione di criticità dei collegamenti stradali e autostradali”. Nicodemo Oliverio, quindi, rileva che “il contratto di servizio pubblico per la fornitura di un adeguato collegamento ferroviario della Regione Calabria con il resto del Paese intercorre, a livello nazionale, tra l’azienda Trenitalia e il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti; l’azienda Trenitalia, che gestisce i collegamenti ferroviari, ha tagliato i servizi offerti all’utenza, a seguito di una riduzione dei fondi erogati dal Ministero delle infrastrutture e trasporti nel relativo contratto di servizio; in risposta alle decisioni di Trenitalia e del Governo sono state, inoltre, indette dai sindacati calabresi Filt-Fit-Ugl-Orsa-FastFerrovie due manifestazioni di protesta per dire no ai tagli ed agli infiniti disservizi che aumentano di anno in anno e che, in questo caso, metterebbero a repentaglio circa 70 posti di lavoro. La prima si è svolta a Locri e la seconda si svolgerà il 6 marzo di fronte la stazione di Reggio Calabria Centrale”. Alla luce di questa situazione il parlamentare del Partito Democratico chiede al ministro “se è a conoscenza dei gravissimi ulteriori tagli imposti da Trenitalia al servizio ferroviario e se sia consapevole delle conseguenze di suddetta politica che porta sempre di più all’isolamento del Sud dal resto di Italia e d’Europa e quali urgenti azioni intenda intraprendere, nell’ambito delle sue competenze, anche ipotizzando la revisione del contratto di servizio in essere con Trenitalia, al fine di assicurare collegamenti ferroviari - tra la regione Calabria, la capitale e il Nord del Paese - adeguati alle esigenze dei cittadini”.

Il PdCI calabrese aderisce a sciopero lavoratori A3 su morti bianche

02 mar 10 Il Partito dei Comunisti Italiani aderisce allo sciopero degli operai impegnati nei lavori di ammodernamento dell’A3 Salerno-Reggio Calabria proclamato, giustamente, dalle organizzazioni sindacali Filca-Cisl, Fillea-Cgil e Feneal-Uil a seguito del secondo incidente mortale avvenuto, nel breve volgere di pochi giorni dal precedente, nei cantieri del V° Macrolotto dell’A3. Rocco Palermo e Salvatore Pagliaro: due incolpevoli innocenti eroi dei nostri giorni caduti sul lavoro. Tutto ciò non è più ammissibile: le famigerate morti bianche rappresentano, ormai, nel nostro paese, una piaga indecente. Davanti a queste tragedie immani, è vergognosamente assordante il silenzio degli esponenti del governo Berlusconi, a partire dal Ministro delle Infrastrutture Matteoli, e dell’Anas guidata dall’ineffabile Pietro Ciucci. Lavoratori che perdono la vita non per tragiche fatalità, ma per precise responsabilità di chi, per coprire ritardi e lentezze, chiede ai lavoratori di effettuare turni inumani e massacranti con le pesantissime conseguenze che ne derivano. Pertanto, ribadiamo l’adesione dei comunisti allo sciopero e la piena solidarietà ai lavoratori e ai sindacati impegnati in questa dura e sacrosanta vertenza che rappresenta una precisa battaglia di civiltà. Contestualmente chiediamo, ufficialmente, l’intervento della Magistratura per fare piena luce, colpire e punire, in maniera esemplare, gli eventuali responsabili delle troppe tragedie mortali che si stanno consumando nei cantieri dell’A3 Salerno-Reggio Calabria.

Ciarletta e Lucchetti riconfermate consigliere di Parità

02 mar 10 Il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Maurizio Sacconi, di concerto con il ministro delle Pari Opportunità, Mara Carfagna, ha appena firmato – informa una nota dell’ufficio stampa della Giunta - il decreto di nomina per il rinnovo del mandato delle consigliere di Parità effettiva e supplente della Regione Calabria, Stella Ciarletta e Tommasina Lucchetti. “Per me è una soddisfazione - ha commentato Stella Ciarletta - vedere riconosciuto l’impegno svolto in questi anni in Calabria in favore del lavoro delle donne. Sono stati avviati processi importanti tra cui il piano per il lavoro e il bilancio di genere della Regione. L’impegno mio e della collega Tommasina Lucchetti è quello di proseguire in questo percorso di sinergia con l’Ente per promuovere le pari opportunità e combattere ogni forma di discriminazione nel territorio”.

Ospedale di Lungro, intervengono i CDL del Pollino

02 mar 10 Sulle polemiche scatenatesi in questi ultimi mesi e sul pesante quanto inaspettato ridimensionamento dell’ospedale di Lungro intervengono i Circoli della Libertà del Pollino. “Visto purtroppo quanto sta succedendo in molti nosocomi di questa provincia, ma in particolar modo vista la situazione di precarietà in cui versa l’ospedale di Lungro e che il reparto di bronco pneumologia sia stato, addirittura, trasferito presso il presidio sanitario di Castrovillari, sentiamo il bisogno di intervenire per ribadire che quest’importante struttura sanitaria non deve vedersi sguarnita dei validi servizi, prestazioni che invece offriva sino a poco tempo fa con buoni risultati. Possiamo affermare con certezza che tra poche settimane, non appena il centrodestra andrà al governo della Regione, l’ospedale di Lungro vedrà un miglioramento delle prestazioni già presenti ed un ampliamento dei servizi offerti al paziente-utente”. Dal piano di rientro elaborato da Loiero sembrerebbe che, nel costruire il nuovo strumento di organizzazione del Servizio Sanitario Regionale, non si sia tenuto molto in considerazione il fatto che ospedali come quelli di Lungro svolgono una funzione essenziale per le popolazioni interessate, sia dal punto di vista sanitario che da quello sociale ed economico. “Solo a pensare che il Direttore Generale dell’ASP di Cosenza, Franco Petramala, ha disatteso l’impegno che lui stesso aveva assunto, alla presenza di molti sindaci e del vescovo dell’Eparchia di Lungro, di modificare la delibera n. 622 dello scorso 3 febbraio con l’istituzione di un Hospice e l’attivazione immediata di un ampliato reparto di medicina geriatrica con 32 posti letto, oltre l’aggiunta di 6 unità nell’organico del personale medico, per compensare il trasferimento dei medici delle Unità Operative di Broncopneumologia e Gastroenterologia, così da garantire l’autonomia della struttura anche nell’espletamento delle guardie interdivisionali, tutti possono facilmente capire il grado di serietà e di affidabilità di questi opportunisti della politica, nonché della cosa e della salute pubblica”. A tal proposito, doveva tenersi di fronte il piazzale del presidio ospedaliero di Lungro una manifestazione popolare, ma un’inaspettata azione della Direzione Generale dell’ASP sembra aver calmato gli animi. Un’uscita tempestiva quanto sedativa, operata certamente per contrastare la protesta organizzata e per non vedersi i cittadini schierati contro in questo periodo di campagna elettorale. “L’azione che la maggioranza di centrodestra dovrà subito intraprendere non appena si insedierà alla Regione – conclude la nota dei Circoli Territoriali della Libertà – deve mirare alla valorizzazione di presidi sanitari sul territorio come quelli di Lungro, ponendosi in alternativa al pensiero di quanti, utilizzando parametri puramente economicistici di contenimento della spesa, ritengono tali strutture superflue e improduttive. Questo presidio sanitario è una garanzia per la popolazione di quest’area, oltre ad essere uno strumento di pari opportunità per quei cittadini che, a differenza dei residenti in città, hanno meno possibilità di curarsi in modo adeguato e di tutelare la propria salute. Sollecitiamo anche l’intervento dell’on. Antonio Pizzini, uomo vicino alla gente che certamente si batterà per risollevare le sorti di questo ospedale. Egli è un politico serio che sa perfettamente come questa struttura rappresenti, per molte famiglie del territorio, la maggiore e a volte la sola fonte di lavoro, oltre ad essere una garanzia di sicurezza sanitaria ed una struttura che attrae continuamente risorse umane e finanziarie. Gli amministratori e i cittadini di questo territorio, nonché tutti gli operatori sanitari e non del nosocomio di Lungro, hanno però il dovere di combattere uniti per il mantenimento ed il potenziamento di questa struttura”.

 

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