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Notizie di Politica

 

Napoli (Pdl) “Nelle candidature indiziati, condannati e rinviati a giudizio”

28 feb 10 “Povera Calabria! Altro che “fresco profumo della libertà”, questa Regione sarà costretta a continuare a respirare “il puzzo del compromesso morale, dell’indifferenza, della contiguità e quindi della complicità”. Sicuramente, però, senza il mio voto”. Questo il duro incipit di Angela Napoli, componente la commissione parlamentare antimafia, che in una dichiarazione mostra tutto il suo disappunto sulla scelta dei candidati per le regionali. “Scorrendo i nominativi di numerosi candidati interni alle liste elettorali –aggiunge la parlamentare calabrese, mi sono convinta che i promotori delle stesse avranno ritenuto che le mie costanti denunzie miranti ad ottenere “pulizia”, rispettosa dell’etica e della morale, fossero dettate dalla voglia di mera pubblicità personale o, ancor di più, dalla voglia di togliermi “qualche sassolino dalle scarpe”. Coloro cha hanno formato le liste, destra, sinistra e centro, probabilmente avranno immaginato che mi sarei fatta annebbiare il cervello dai proclamati codici etici, nel mentre predisponevano le candidature all’insegna del trasformismo, di prestanomi, di parenti, di indiziati, di rinviati a giudizio e, persino, di condannati. Ho atteso, tra una smentita e l’altra, pazientemente, la pubblicazione ufficiale delle liste con la speranza di non dover deludere qualche ex colonnello romano di AN che mi aveva additata quale inutile Cassandra. La speranza dell’attesa era stata coadiuvata dalle dichiarazioni dei Vescovi Italiani e da quelle dei numerosi cittadini calabresi convinti di poter finalmente aspirare ad una classe politica regionale degna di tal nome. La speranza è immediatamente svanita con la lettura ufficiale delle liste. Non intendo fare nomi, non perché preoccupata da possibili querele, ma certa che il mio elenco sarebbe troppo esteso e derivante da una concezione etica e morale della politica sicuramente differente da coloro che hanno valutato le candidature. Né la destra, né il centro, né la sinistra, però, mi potranno convincere con l’arroganza, propria di coloro che mirano a conquistare o mantenere posizioni di potere, che la Calabria debba essere destinata a mantenersi coperta dalla nube del malaffare e della corruzione. Anche se qualcuno, a presentazione di liste avvenuta, ha finto di gridare “al lupo”, non mi ha distolta dal guardare anche gli altri “lupi” che già occupano i palazzi regionali calabresi e che, con molta probabilità, continueranno ad occuparli o da quelli, sempre “lupi”, che potrebbero giungere nelle stesse sedi!”

La Rupa ritira la candidatura

28 feb 10 ''Ritiro la mia disponibilita' a restare in campagna elettorale come candidato nella lista 'Noi Sud' a sostegno di Scopelliti presidente''. Lo ha annunciato stasera Antonio La Rupa. ''Non accetto - ha aggiunto - lezioni morali dal sindaco Scopelliti. Sono un giovane universitario cresciuto a pane e politica, con i propri ideali, le proprie letture, i propri convincimenti. Che sono miei e solo miei. Non sono catalogabile, quindi, come prestanome di nessuno, neanche di mio padre che stimo ed ammiro ma senza per questo condividere alcune scelte politiche che egli, per generosita', fece in passato ricevendo in cambio solo ingratitudine''. ''Diversamente ed autonomamente, invece - ha sostenuto La Rupa - avevo accettato l'idea di impegnarmi in un movimento nuovo, staccato dalle vicende romane, legato alla cultura del mio territorio. Di questo ho parlato con i massimi dirigenti di 'Noi Sud' e con l'on. Belcastro. E quando ho detto a mio padre che avevo intenzione di accettare la candidatura a consigliere regionale, lui ha solo convenuto che la decisione intendeva rispettarla. Scopro che Scopelliti, pur non conoscendo nulla di me e neanche la mia stessa persona fisica, ha stabilito che sono indesiderabile. Questo mi apre gli occhi e mi acquieta la coscienza: stavo per contribuire affinche' i calabresi avessero un rappresentante che pur di raggiungere i suoi personali obiettivi abbandona i compagni di viaggio e li bolla con il pregiudizio piu' spregevole. Indesiderabile a questo punto, per me, e' proprio Scopelliti. Di questo chiedero' anche a 'Noi Sud' di prendere atto, scegliendo se restare coerente con i discorsi di novita' e rinnovamento fatti, oppure continuare a perdersi dietro le ipocrisie e la malafede di Scopelliti che prima di preoccuparsi del mio nome, bene farebbe a vedere e considerare altri molto piu' vicini alla sua persona. Scopelliti si e' veramente accorto della mia 'ingombrante' presenza solo sei ore dopo la presentazione delle liste? Mi risulta che le avesse visionate ben prima. Comunque, se fosse come lui dice, delle due l'una: o deve preoccupare la leggerezza con cui si e' interessato delle sue liste, oppure e' in malafede e cerca di avere il risultato senza assumersene il patrocinio''. ''Protendo, francamente - ha concluso La Rupa - per la seconda ipotesi, ma in entrambi i casi appare evidente la sua inadeguatezza politica e umana''.

Donnici “Da Scopelliti dichiarazioni tardive”

28 feb 10 "Le dichiarazioni del candidato presidente Scopelliti sulla inopportunità di alcune candidature nelle liste del centrodestra sono tanto apprezzabili, quanto tardive, sconfessano liste e partiti, creano confusione negli elettori e pesano sul risultato elettorale. Sarebbe stato meglio opporre un veto prima della presentazione delle liste, negando il collegamento a quelle con presenze imbarazzanti". A sostenerlo è Beniamino Donnici, segretario nazionale di "Io Sud" e promotore dei "Comitati per la Calabria Libera", commentando le dichiarazioni del candidato governatore del centrodestra. Donnici ribadisce anche "la presa di distanze dalla lista 'Noi Sud', presentata dall'on. Elio Belcastro". "La scelta di non presentare liste Io Sud, da soli o in alleanza con altri - aggiunge Donnici - è stata determinata, come ben sa Scopelliti, proprio dalle perplessità su alcune candidature, oltre che dal venir meno delle condizioni politiche per la presentazione di una lista unitaria, espressione delle diverse anime e culture meridionaliste, secondo il progetto da tempo condiviso, tra gli altri, dalla senatrice Poli Bortone, dall'on Micciché, da settori dell'Mpa e da numerose associazioni e movimenti territoriali". "Per chiarezza verso i nostri amici ed elettori - conclude Donnici - anche a causa della confusione di sigle, ribadiamo pertanto che nessuna delle liste in campo fa riferimento ad Io Sud e, per quanto ci riguarda, insieme alle personalità sopra richiamate ed alle più autorevoli espressioni della cultura e della politica meridionalista, continueremo a lavorare alla costruzione di un partito del Sud autorevole, credibile ed autonomo".

De Magistris e Callipo alla presentazione della candidatura Talarico

28 feb 10 In un cinema teatro Garden gremitissimo, con gente venuta da ogni angolo della provincia, Mimmo Talarico ha aperto, insieme all’On. Luigi De Magistris, Eurodeputato di IDV, e al candidato alla Presidenza della giunta regionale Pippo Callipo, giunto a sorpresa al Garden, la sua campagna elettorale. Nel suo intervento l’On. Luigi De Magistris ha detto: “Non ho avuto difficoltà ad individuare in Mimmo Talarico il candidato che, in questa provincia, può concretamente rappresentare il bisogno di cambiamento di tanta parte della società. La candidatura di Mimmo Talarico spaventa tutti coloro che rappresentano il vecchio, la conservazione, le rendite di posizione. Questa è un’occasione da cui partire per costruire in Calabria un nuovo laboratorio politico alternativo a quello politico-criminale che ha saccheggiato la regione. Nelle sue conclusioni Mimmo Talarico ha dichiarato: “Non siamo qui per fare propaganda, ma per interpretare le ansie di chi vuole cambiare. Rischiamo l’interdizione perché raccontiamo la Calabria che c’è, quella reale e che soffre. Eppure che la gestione di Loiero sia stata fallimentare lo hanno detto, in tutte le salse, i maggiori esponenti del Pd, gli stessi che, per la loro sopravvivenza, si sono subito dopo stretti intorno alla candidatura del Presidente della giunta regionale. L’orgia di potere di questi anni in Calabria ha cancellato anche la differenza tra centrodestra e centrosinistra: il Partito unico trasversale è stato il protagonista della vita politica regionale in questi ultimi dieci anni. Sul mantenimento dello stato di bisogno di tante persone si è retto per anni il potere del ceto politico calabrese, ora bisogna spezzare questo circolo vizioso ed affermare, anche dalle nostre parti, il principio del merito e delle pari opportunità. A volte il miglior alleato della Lega è proprio il Sud, che si presenta all’attenzione dell’opinione pubblica nazionale con una classe politica inadeguata, con indici di spreco e di malapolitica altissimi. Siamo i primi per numero di consiglieri regionali e consulenti, per gli stipendi dei dirigenti e dei funzionari, per il numero di strutture di sottogoverno, ma gli ultimi per la qualità dei servizi sanitari e le opportunità per i giovani. Ambiente, turismo, sanità, occupazione, sicurezza sono ambiti che testimoniano il livello di degrado e di arretratezza del nostro tessuto economico e sociale. Dalla consapevolezza di queste cose bisogna partire per imboccare la strada della svolta, del rinnovamento, della risalita. Why not, a prescindere dal dato prettamente giudiziario, è la narrazione di un gigantesco intreccio tra affari e politica, tra controllati e controllori, a volte all’interno della stessa famiglia, che va spezzato. C’è bisogno di resistenza, attiva e consapevole, per liberare la Calabria dal giogo della cattiva politica. Callipo ha parlato di “rivoluzione civile”, a proposito della sua iniziativa. “Molti industriali calabresi non vedono di buon occhio la mia candidatura, perché non vogliono il cambiamento. Il fiume di soldi spesi in Calabria in questi anni non ha avuto ricadute. I fondi pubblici servono, ma devono creare sviluppo, non devono arricchire clienti”.

Scopelliti “Destagionalizzare il turismo”

28 feb 10 "Il turismo va destagionalizzato attraverso un'opera costante di valorizzazione, ma anche e soprattutto attraverso una gestione della depurazione ambientale che non sia emergenziale e che assicuri il mare pulito". Lo ha sostenuto il candidato alla presidenza della Regione del centrodestra, Giuseppe Scopelliti, a Mirto Crosia. "Lo Ionio - ha aggiunto - è in condizioni ottimali, ma larghi tratti del Tirreno, come nel cosentino, sono nelle stesse condizioni di cinque anni fa. Non investire sul mare pulito è stata una delle grandi deficienze di questa Giunta uscente che doveva assistere i Comuni ed i Sindaci nell'azione amministrativa". Scopelliti ha parlato della necessità di "una politica dei porti turistici che richiami un turismo specifico che costituisce segmenti considerevoli dell'offerta complessiva". Sulla statale 106, Scopelliti ha sostenuto che "sarà uno dei punti qualificanti dello snodo infrastrutturale. Avremo la credibilità giusta per ottenerne l'immediata definizione".

Mercoledì apertura campagna elettorale centrosinistra a Lamezia

28 feb 10 Il centrosinistra aprirà la propria campagna elettorale in Calabria con una manifestazione che si terrà mercoledì prossimo alle 17 al Centro Agroalimentare di Lamezia Terme. Lo ha reso il presidente della Regione Calabria e candidato alle prossime elezioni Agazio Loiero, attraverso una nota del portavoce. “In quella sede – ha affermato Loiero – converrà tutto il popolo del centrosinistra, uomini, donne, giovani e anziani impegnati in una battaglia di democrazia, che hanno a cuore lo sviluppo unitario di questa regione contro i tentativi del centrodestra di tornare alle tante Calabrie. Si tratta di gente di qualità, al di sopra di ogni sospetto che si mette a disposizione della propria terra sostenendo un progetto di sviluppo che poggia su legalità e trasparenza”. Per Loiero l’appuntamento di Lamezia, presenti i candidati di tutte le liste che appoggiano la sua conferma alla guida della Regione “dopo cinque anni di impegnativo lavoro per renderla moderna ed europea, partendo dalle macerie che il centrodestra aveva lasciato”, sarà importante perché in quella sede avverrà la presentazione di uomini e programmi. “Sarà un momento di forte coesione – ha assicurato Loiero - per esprimere valori e per dimostrare che il centrosinistra ha numeri e qualità per governare ancora la Calabria”.

Callipo e la Cordopatri querelano un quotidiano nazionale

28 feb 10 Pippo Callipo, l'industriale candidato a presidente della Regione in Calabria appoggiato da Idv e dai Radicali, ha reso noto stamani, tramite il suo ufficio stampa, di avere dato mandato ai suoi legali di querelare 'il Giornale', in relazione ad un articolo pubblicato oggi a pagina 11 del quotidiano diretto da Vittorio Feltri intitolato 'I misteri di Callipo: l'Idv scivola sulla 'ndrangheta'. Nell'articolo, a firma di Luca Fazzo, si afferma tra l'altro che sulla figura di Callipo c'é un verbale di denuncia del 2008 che lo accusa di avere accettato le richieste dei clan e di essere addirittura un loro favoreggiatore. Secondo quanto scrive 'il Giornale' a lanciare le pesanti accuse contro Callipo è la baronessa Maria Giuseppina Cordopatri, testimone di giustizia, sottoposta dal 1998 al programma speciale di protezione per i collaboratori di giustizia. Il verbale cui si fa riferimento è del 15 maggio 2008, fatto ai carabinieri della stazione di piazza San Lorenzo in Lucina a Roma. "Quale conseguenze - conclude l'articolo del quotidiano milanese - abbia sortito il violento j'accuse di Maria Giuseppina Cordopatri, personaggio vulcanico e controverso non é a tutt'ora dato sapere". “Notizie false e spudoratamente menzognere”. Replica Callipo: “Quanto è stato pubblicato oggi da “il Giornale” non contiene un briciolo di verità. Chiunque legga quanto di scellerato è stato scritto, sa bene che le relazioni cui si fa riferimento, i personaggi citati, le vicende indicate sono fandonie e fango. Capisco che c’è chi vorrebbe fermare la mia corsa alla Presidenza della Regione, mettendo in circolazione bistecche avvelenate, ma io vado avanti con la serenità di sempre, l’appoggio dei calabresi onesti e adesso con maggiore determinazione nel contrastare la mafia e la cattiva politica. In ordine ai “fatti” pubblicati da “il Giornale”, di cui nessuna contezza ho mai avuto, perché mai formalmente nulla mi è stato comunicato di presunte indagini, ho dato incarico ai miei avvocati che stanno già predisponendo un atto di querela nei confronti de “il Giornale” e di tutti gli altri soggetti che saranno ritenuti responsabili per i reati di diffamazione e per ogni altra eventuale ipotesi di reato. Nell’atto di querela, sin da subito, ed anche in considerazione del delicato momento politico ed elettorale, sarà inoltrata una richiesta risarcitoria di 10 milioni di euro a tutela della mia persona, del mio decoro e della mia dignità. In ordine, infine, al contenuto della denuncia di Maria Giuseppina Cordopatri, di cui solo oggi ho avuto notizia, ho dato incarico ai miei avvocati per predisporre, alla luce delle dichiarazioni totalmente false, un atto di controquerela, trattandosi di fatti mai verificatisi, inesistenti e frutto solo ed unicamente della sua fantasia”. "Ho provveduto ad avviare una causa risarcitoria nei confronti de 'il Giornale', nonché a denunciare penalmente il suo direttore, il giornalista che firma lo scoop e quanti altri mai hanno contribuito a questa torbida operazione di disinformazione degna di un Paese ove sono sospese le regole e le garanzie democratiche". Lo afferma, in una dichiarazione, la baronessa Maria Giuseppina Cordopatri. "Da questo momento - ha aggiunto - risponderanno sull'argomento soltanto i miei legali".

Di Pietro e Messina “Contro Callipo solo offese”

28 feb 10 ''I soliti noti hanno messo in piedi l'ennesimo dossier falso per smontare la credibilita' di un candito amato dai calabresi come Pippo Callipo. Durante il suo lavoro di imprenditore, Callipo non ha mai avuto problemi con la giustizia e, tantomeno, legami con la criminalita' organizzata''. Lo dichiarano, in una nota congiunta, Antonio Di Pietro, presidente dell'Italia dei Valori, e Ignazio Messina. ''Questa diffamazione e' una conferma che la sua candidatura ha scardinato gli equilibri di potere in regione - aggiungono - Esprimiamo tutta la nostra solidarieta' a Pippo Callipo, candidato per l'Italia dei Valori alla presidenza della regione Calabria''.

Cedolia (Idv) “Governo Loiero complice soppressione treni”

28 feb 10 Massimiliano Cedolia, esponente di Italia dei Valori, interviene sul provvedimento adottato da Trenitalia S.p.A. che ha disposto la soppressione dei treni a lunga percorrenza per il collegamento di Reggio Calabria con Torino, Milano e viceversa. Tale provvedimento –dichiara Cedolia- deciso nell’ombra già da alcuni mesi, registra la grave complicità del Governo regionale di Agazio Loiero che non ha opposto alcuna resistenza, senza valutare peraltro le conseguenze che sarebbero scaturite e che avrebbero provocato grave nocumento ai calabresi, lasciati nella completa disinformazione. Per meglio comprendere quali siano i danni provocati alla Calabria è necessario illustrare i contenuti del provvedimento che diventerà esecutivo il 1° marzo p.v. La Calabria disponeva di collegamenti diretti con il Nord Italia tramite i treni 752 e 768 rispettivamente per i collegamenti verso Milano e Torino, mentre da Milano e Torino per Reggio Calabria rispettivamente esistevano i treni 751 e 761. I quattro convogli citati, al nodo ferroviario di Lamezia Terme originavano altri quattro treni per collegare la parte ionica della Calabria, la cosiddetta linea di Roccella Ionica. Dal primo marzo, con la disposizione di Trenitalia S.p.A., sono stati soppressi tutti gli otto treni menzionati. Questo implicherà la presunta riduzione di personale pari a circa 80 unità e nessun collegamento diretto della Calabria per il Nord Italia e viceversa Secondo quanto comunicato dal personale in servizio a Trenitalia, su questi treni si incontrano migliaia di utenti, viaggiatori abituali, che per ragioni di lavoro, di studio e familiari vivono da pendolari, partendo per le destinazioni settentrionali la domenica sera e facendo rientro a casa il venerdì. Ma non solo, il collegamento diretto di questi treni con la città di Genova, costituiva anche il modo più economico per raggiungere l’ospedale Gaslini dove molte famiglie vi accompagnano i propri figli bisognosi di cure mediche. Non a caso, i treni soppressi vengono definiti “treni sociali raccoglitori”, in quanto consentono il collegamento diretto dei centri cittadini meridionali: Battipaglia, Ascea, Sapri, Maratea, Scalea, Paola, Amantea, Lamezia Terme, Vibo Valentia, Rosarno, Gioia Tauro e Villa S.Giovanni alle destinazioni più lontane del Nord Italia e viceversa. Dal 1° marzo gli stessi utenti dovranno affrontare un aggravio di spesa, pari circa al doppio di quanto sostenevano in precedenza, ed anche il disagio di dover effettuare obbligatoriamente il cambio treno a Roma, attendendo le coincidenza per le varie destinazioni, (Firenze, Bologna, Alessandria, Genova, Torino ed altri grandi centri). E’ evidente che oltre allo svantaggio di dover trascinare i propri bagagli da un treno ad un altro, con attese in stazione, esistono categorie di persone impossibilitate ad effettuare autonomamente i cambi. La società Trenitalia sostiene di aver compensato la soppressione dei suddetti treni con il potenziamento del treno notte 1926 che collega la Sicilia a Milano, ma questo convoglio oltre a non svolgere servizio passeggeri (solo vagoni letto e cuccette), non può assolutamente soddisfare la domanda dei viaggiatori dei treni soppressi, in considerazione del fatto che i convogli soppressi trasportavano da 700 a 900 passeggeri, ognuno, e che il potenziamento consiste soltanto in un massimo di 180 posti. Visto il disagio che il provvedimento porterà dal 1° marzo, non si comprende l’immobilismo della Regione Calabria, con una Giunta di centro sinistra che sarebbe dovuta essere sensibile e vigile alla tutela dei diritti della parte più bisognosa della collettività, ma che finisce solo con l’agevolare altre categorie di trasporto quale le autolinee di lunga percorrenza, spesso agevolate con fondi pubblici, senza considerare che l’incentivazione del trasporto su gomma crea ulteriore disagio al sistema viario autostradale già di per sé stesso inadeguato. Silenzio, ancora più grave, se si considera che scelte di forte impatto sociale vengono lasciate esclusivamente alla volontà di Trenitalia S.p.A. che risponde soltanto alla logica del profitto ed al rispetto dei territori più influenti e meglio rappresentati. Considerando che si sta sopprimendo un “servizio sociale”, non si può restare indifferenti ad una simile ingiustizia, perciò, oltre a sostenere le iniziative di protesta che si organizzeranno sul territorio, informo di aver già interessato l’On. Domenico Scilipoti, membro dell’VIII Commissione alla Camera dei Deputati per presentare al Parlamento un Atto di Sindacato Ispettivo per verificare la legittimità del provvedimento da parte di Trenitalia e per proporre i necessari correttivi a tutela della parte meno abbiente della popolazione.

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