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Notizie di Politica

 

Riunita la Giunta regionale, approvato l‘esercizio provvisorio per l’Ardis

27 feb 10 La Giunta regionale, che si è riunita stamani sotto la presidenza dell’on. Agazio Loiero, ha approvato, tra gli altri, i seguenti provvedimenti: Presidenza Su proposta del presidente Loiero: - indirizzi per promuovere la cooperazione territoriale interregionale e favorire l’apertura internazionale della Regione facendo leva sui Poli di innovazione regionali;
- autorizzazione alla costituzione in giudizio della Regione nel ricorso della presidenza del Consiglio dei Ministri davanti alla Corte Costituzionale per l’impugnazione della legge regionale n. 48 del 7 dicembre 2009 relativa alle “modifiche alla legge regionale n. 11 sul ripiano del disavanzo di esercizio del 2008 e accordo con lo Stato per il rientro dai disavanzi del servizio sanitario regionale; Su proposta del presidente e dell’assessore alla Programmazione nazionale e comunitaria Mario Maiolo:
- approvazione della strategia per la ricerca e l’innovazione per il 2007-2013; Bilancio Su proposta dell’assessore Demetrio Naccari Carlizzi: - autorizzazione all’esercizio provvisorio del bilancio di previsione dell’Agenzia regionale per il diritto allo studio universitario di Catanzaro per l’anno 2010; Agricoltura Su proposta dell’assessore Piero Amato:
- richiesta al ministero delle Politiche Agricole della dichiarazione di carattere eccezionale dei venti impetuosi che hanno colpito la provincia di Catanzaro i giorni 1 e 2 gennaio 2010; - cofinanziamento lotto funzionale per la pesca di Catanzaro Lido.

Laratta (PD) "Alcune liste presentate superano limiti legge Lazzati"

27 feb 10 Nel corso di un incontro che si è svolto stasera a Cosenza, il deputato del Pd, on Franco Laratta- tra i primi firmatari della 'Legge Lazzati', ha affermato: "Alla luce dell'approvazione alla Camera della 'Legge Lazzati- che rompe il perverso rapporto mafia-politica e blocca le infiltrazioni criminali nelle istituzioni- mi chiedo se le liste presentate dai partiti al consiglio regionale della Calabria supererebbero oggi i limiti posti dalla suddetta legge. Se il senato l'approverà in tempo utile, sarebbe doveroso passare al vaglio le liste dei candidati in Calabria. Da quanto posso immaginare, vi sarebbero candidati che potrebbe incorrere nei rigori della legge, che conosco bene, per esserne uno dei primi presentatori. Vi sono partiti che con troppa leggerezza hanno candidato alcuni personaggi che in qualche modo hanno avuto o hanno tutt'ora rapporti con ambienti malavitosi. Lo dico per tutti, anche se ho potuto costatare come il mio partito in Calabria sia stato molto severo nel valutare le candidature. Siamo certi che anche gli altri abbiano usato la stessa severità. Noto qualche nome preoccupante in alcune liste..... i partiti e gruppi calabresi verifichino subito, e poi dicano chiaramente agli elettori che nelle loro liste non ci sono personaggi che possano destare gravi sospetti!!!"

Guccione “In campo liste forti dal PD”

27 feb 10 "Il Pd e l'intero centrosinistra, anche questa volta, hanno messo in campo liste forti e competitive, in grado di sconfiggere una destra priva di idee e di progetti, nemica del Mezzogiorno e della Calabria". Lo ha sostenuto il segretario regionale del Pd, Carlo Guccione, che guiderà, da capolista, nella circoscrizione cosentina, la pattuglia degli aspiranti consiglieri regionali del suo partito. "Abbiamo fatto le nostre scelte - ha aggiunto - coinvolgendo i nostri dirigenti, chiamandoli a scegliere più volte insieme a noi, alla luce del sole, senza infingimenti o ipocrisie. Abbiamo discusso con coraggio e lealtà, a volte rischiando anche di essere fraintesi o compresi male dal nostro stesso elettorato. Ci siamo detti in faccia le cose che vanno e quelle che devono cambiare. A volte abbiamo anche alzato la voce. Alla fine ne siamo usciti a testa alta, con dignità e lealtà nei confronti dei nostri elettori e di tutti i cittadini calabresi. Ora siamo pronti a confrontarci con tutti con la chiarezza, con la convinzione e con la grinta che ha contraddistinto finora il nostro cammino. Abbiamo candidato donne e uomini onesti, perbene, appassionati della politica e profondamente legati alla loro terra, in grado di rappresentare al meglio i nostri territori, con un profilo perfettamente coerente e rispettoso del Codice Etico del Pd e di quanto deliberato il 18 febbraio scorso dalla Commissione Nazionale Antimafia in merito alle candidature". "I nostri avversari politici - ha sostenuto Guccione - sono in grande difficoltà. Di fronte ad un Governo Nazionale che ha letteralmente cancellato dalla propria agenda politica la Calabria ed il Mezzogiorno, che ha sottratto alla nostra terra ingenti risorse e finanziamenti a favore delle imprese del nord e dei poteri forti del Paese, non sanno cosa dire. Così come non sanno giustificare il loro silenzio-complice mantenuto in questi mesi di fronte alle scelte scellerate del Governo-Berlusconi. Sanno benissimo che di fronte a temi seri come sicurezza, immigrazione, lavoro gli slogan non bastano più. Occorrono fatti concreti come quelli, per esempio, realizzati dalla Giunta regionale di centrosinistra che, pur avendo ereditato una situazione disastrosa in tutti i campi dal precedente governo di centrodestra, pur in presenza di un governo nemico e refrattario ad ogni richiesta, è riuscita a rimettere in mare la barca e a farla navigare, nonostante i marosi e le tempeste. Basterebbe solo ricordare che Loiero e la sua Giunta hanno impegnato tutti i fondi europei ricevendo il plauso pubblico della stessa Commissione Europea, si sono costituiti parte civile in tutti i processi per 'ndrangheta, hanno stanziato, nonostante le ristrettezze di bilancio, cinque milioni di euro per l'acquisto di auto della polizia ed hanno istituito la prima Stazione Unica Appaltante per sottrarre alle mafie le opere pubbliche". "Di questo e di altro ancora - ha concluso Guccione - avremo modo di parlare nei prossimi giorni in tutte le piazze della Calabria. Agli amici e ai compagni chiediamo solo ottimismo, grinta e fiducia per evitare di consegnare a questa destra, arretrata e clientelare, il governo della Calabria e il futuro dei nostri figli".

Scopelliti (Pdl) “I giovani non vogliono delegare niente e nessuno”

27 feb 10 “Siamo qui davanti a migliaia di giovani, che non hanno colore politico e non conoscono steccati : sono i giovani della Calabria che non vogliono più delegare niente e nessuno". Lo ha detto il candidato del Pdl alla presidenza della Regione, Giuseppe Scopelliti, nell'intervento di apertura del meeting dei giovani che ha coinciso con l'avvio della sua campagna elettorale nell’auditorium di Reggio Calabria. "C'é una voce narrante - ha aggiunto Scopelliti- che ci dice che noi siamo fieri e orgogliosi di essere calabresi : è questo il nostro simbolo identitario. Quello che ci lasciamo alle spalle è un quinquennio di liti, lacerazioni, di vecchia politica, di ritualità tribale, di 5% dei fondi comunitari persi. Non ne vogliamo parlare più. Non possiamo inseguire il niente pensando da qui al prosismo decennio perché in ogni angolo della Calabria c'é la sete di partecipare, la fame di contribuire, il sogno di proiettare questa terra nel Mediterraneo. Secondo Scopelliti, "abbiamo il triste primato di avere la disoccupazione più alta d'Europa, il reddito più basso, la più alta incidenza di povertà delle famiglie: è questo il bilancio che ci lascia il passato. E' caduto il muro di Berlino, é cambiato il mondo. Cadrà anche questo cancro terribile che si chiama 'ndrangheta e che e' il nemico numero uno di tutti i calabresi". "Promettono posti all'Arpacal, alle Asp - ha detto ancora Scopelliti - pensando che questo sia il metodo contrattuale per parlare con i giovani : la cultura della meritocrazia li sconfiggerà. Non possiamo più consentire che ogni anno partano 30-40 mila giovani calabresi verso il nord perché questa è la sconfitta generazionale che condanna il passato. Chi pensa che i giovani siano un problema non ne sa codificare il linguaggio . Scopelliti ha anche messo in evidenza come "le grandi profesisonalità formate debbano essere utilizzate nella rivoluzione burocratica, il master della Regione". "Emergenza frane, emergenza ambientale, emergenza sanitaria - ha detto ancora Scopelliti - è quello che ci lascia Loiero. Il 2005 ebbe la fiducia dei calabresi che voleva cambiare e sperava in un minimo di discontinuità: questo quinquennio ha fatto scivolare la nostra Regione nel baratro dell'insipienza. Il Governo Prodi ha bloccato l'alta velocità per la Calabria , ma noi la completeremo a breve , riaffermando la centralità dello sviluppo Non andremo a Roma con il capo chino ma con proposte, progetti. Idee moderne. Infrastrutture, trasporti, progetti Por non più sponda, una sanità con manager che non abbiano mai amministrato, il rapporto simbiotico nella formazione con le università, la coesione di tutte e cinque le province intorno al capoluogo regionale, Catanzaro, e nel contesto di un forte rilancio delle singole identità. Questi sono i punti salienti del mio programma di Governo. Nei prossimi giorni vedrete scritto il nostro programma che sarà esperenziale, giovane, dinamico e che rappresenterà una novità per il Meridione. La Calabria sarà sede di importanti istituzioni dell'asse Mediterraneo e avrà un'agricoltura da esportare in tutto il mondo. I giovani di questa terra non sono in vendita: non ci sono promesse elettorali da consumare, il tempo è scaduto ed il passato gerontocratico è già alle spalle".

Callipo (Idv) “Un progetto di rinnovamento”

27 feb 10 “Sono soddisfatto di come l’intera organizzazione che dà linfa al progetto di rinnovamento della Calabria messo in piedi grazie all’aiuto di giovani, donne, cittadini comuni e tutti volontari, ha affrontato la difficoltà tecnica della presentazione delle nostre liste. I meriti principali vanno riconosciuti allo staff della mia segreteria politica che ha lavorato giorno e notte per rendere possibile rispettare il conseguimento di questo risultato. Abbiamo proceduto bene e fatto tutto da soli”. Lo ha detto Pippo Callipo candidato presidente alla Regione Calabria. “Molti giovani –aggiunge- che sono con me hanno capito che si può entrate nel circuito chiuso della politica senza l’aiuto di potenti, poteri forti ed occulti e tentare di cambiare la Calabria. Di realizzare finalmente la Calabria che vogliamo, senza più inciuci tra destra e sinistra, libera dalla piaga dell’assistenzialismo che è un germe che corrode le menti, limita la libertà di giudizio e subordina l’autonomia dei singoli ai capobastone. Con tutte queste pratiche dobbiamo smetterla. Le liste sono composte da persone per bene, nessuno ha pacchetti di voto frutto dell’amministrazione di enti pubblici o di intrallazzi di vario genere. Noi quei voti non li vogliamo, perché li consideriamo come l’emblema di una Calabria senza anima e coraggio che non reagisce alle prepotenze della politica. Se guardiamo a molti personaggi che fanno parte delle liste dei nostri avversari, capiamo bene perché la sanità, l’ambiente, l’insieme delle attività regionali, non funzionano. Perché costoro hanno utilizzato la Regione non per risolvere i problemi dei calabresi, ma per fare clientela e prepararsi alla candidatura. Con noi c’è gente comune, che ha relazioni umane, professionali, di lavoro corrette e oneste. Gente di Calabria che ama la Calabria, che ora, attraverso i loro volti nuovi e la loro energia tenterà di svecchiare il sistema. Una sola cosa intendo dire ai calabresi: ricordiamoci che il voto è un diritto che ci appartiene. Non svendiamolo ai soliti noti. Mi auguro che i calabresi vogliano rischiare, non è il momento, dinanzi alle disgrazie della Calabria che frana in ogni senso, di voltarsi dall’altra parte. L’opportunità di questo progetto che abbiamo messo in piedi va colta, se non vogliamo che a governare siano sempre quelli di prima o di prima ancora, che, a turno, occupano la Regione e non badano a fare neppure un inventario dei beni immobili di proprietà della Regione e quindi di noi tutti. Il non essere riusciti, negli anni, neanche a sapere dove sono,come sono gestiti e in che mani siano i beni immobili della Regione e dei calabresi, mentre con i soldi dei calabresi si pagano fitti milionari, è un’autentica vergogna”.

Pirillo (PD) “Utilizzare subito la Legge Lazzati, via i mafiosi”

27 feb 10 "Il varo da parte della Camera dei deputati del disegno di legge di iniziativa popolare 'Lazzati' rappresenta un significativo passo verso la rottura definitiva delle commistioni tra mafia e politica". E' quanto afferma Mario Pirillo, europarlamentare del PD e componente della Commissione per l'Industria e l'Ambiente. "Non vi è dubbio - sostiene ancora Pirillo - che la scelta di impedire ai sorvegliati speciali, indiziati di appartenere ad organizzazioni malavitose, di svolgere un ruolo attivo nelle campagne elettorali acquisisce un valore ancor più rilevante per l'affermazione delle libertà democratiche nei nostri territori. Le inchieste che si sono succedute nel tempo, infatti, hanno dimostrato la capacità che i clan hanno raggiunto nel riuscire a determinare gli esiti di intere campagne elettorali di ogni ordine e grado". "Per questo auspico - conclude Pirillo - che il disegno di legge sia tramutato, nel più breve tempo possibile, in norma cogente in modo da essere da subito applicata anche per la prossima campagna elettorale per la scelta dei governatori delle regioni italiane".

Critelli (Idv) “Questione morale al centro della politica”

27 feb 10 "La questione morale al centro delle polemiche dopo i recenti scandali che hanno interessato anche il mondo politico é al centro delle riflessioni di Franco Critelli, candidato per Italia dei valori alle elezioni regionali. "I recenti episodi ci devono fare riflettere. A tal proposito - sostiene Critelli - é bene ricordare la denuncia di degrado morale della politica che Enrico Berlinguer faceva in una intervista pubblicata da la Repubblica il 28 luglio 1981". Secondo Critelli "per dare vita ad nuovo modo di fare politica che si leghi sempre di più all'etica occorre una diversità nella gestione del potere che 29 anni addietro Berlinguer indicava come la strada maestra per potenziare ed allargare la democrazia evitando il rischio di farla soffocare in una palude di cordate affaristiche e di reti clientelari. Ecco allora lo sconcertante affermarsi di una concezione proprietaria della gestione della cosa pubblica e di quel familismo amorale, per il quale il parente, l'amico, il servizievole factotum, il compare di partito o di congrega vengono prima delle più elementari esigenze di giustizia e del dovere di tutelare la credibilità delle istituzioni. Una nefasta cultura si va via via riconsolidata. Ecco allora lo sconcertante affermarsi di una concezione proprietaria della gestione della cosa pubblica".

Chiarella “Ringrazio Rutelli”

27 feb 10 "Grazie a Francesco Rutelli, con il quale condivido da diversi anni lo stesso percorso, sarò presente in questa campagna elettorale, in qualità di capolista della nuova formazione politica regionale 'Alleanza per la Calabria’". Lo afferma, in una nota, il consigliere regionale uscente Egidio Chiarella. "Si tratta di un nuovo raggruppamento - prosegue Chiarella - che nella nostra regione mette insieme il movimento dell'on. Misiti; i Verdi di Tommasi; parte dell'Mpa di Orlandino Greco; i rutelliani della provincia di Vibo e il movimento dell'ex consigliere regionale Lucà di Crotone. La mia esperienza decennale in Consiglio regionale si é basata su un lavoro proficuo legislativo, che è riuscito in molti settori ad innovare il sistema calabrese. Voglio ricordare l'approvazione del primo piano sociale della Calabria, con il quale si apre una strada di autentico cambiamento in un settore delicato, che sta alla base della qualità della vita". "Nell'ultima finanziaria regionale - prosegue Chiarella - mi sono battuto per gli sportelli turistici all'aeroporto e alla stazione di Lamezia Terme e ho cercato con delle norme sul personale di tutelare i giovani dei voucher formativi; l'equipe socio psicopedagogica; gli Lsu - Lpu regionali; i sorveglianti idraulici e, soprattutto, mi sono battuto per dare risposte concrete agli operatori turistici della zona tirrenica e ionica, che hanno ricevuto danni pesantissimi dalle mareggiate del novembre 2009 e gennaio 2009. La mia più grande soddisfazione da consigliere regionale uscente à stata nel lavoro quotidiano, svolto accanto all'assessore alla programmazione comunitaria del Comune di Lamezia Terme, Francesco Cicione, che mi ha dato l'onore di portare il mio determinante contributo all'approvazione dello storico atto politico - amministrativo, quale l'accordo di programma relativo al patto per lo sviluppo, che consentirà alla città della Piana di concretizzare le sue grandi aspirazioni di area centrale della Calabria". "In settimana anche a Lamezia il gruppo di Francesco Rutelli - conclude Chiarella - designerà gli organismi locali e avvierà sul territorio una mobilitazione generale per rafforzare l'area cattolico-riformista di tutto il comprensorio lametino".

Bevacqua apre la sua segreteria in mezzo a tanti giovani

27 feb 10 Un’inaugurazione affollata di cittadini, moltissimi i giovani, sabato, in via Piave a Cosenza; aperta la segreteria elettorale di Domenico Bevacqua, candidato alle prossime regionali del 28 e 29 marzo, nelle fila del Partito Democratico. Una campagna elettorale che non rincorre le grandi piazze, che non punta a promesse che svaniscono il giorno dopo che si aprono le urne lo ribadisce anche in questa occasione Domenico Bevacqua: ”La vera sfida - dichiara - è quella di costruire un percorso di partecipazione dei cittadini alle scelte amministrative. Riconoscendo i talenti, promuovendo le capacità insomma, dando voce e spazio al capitale umano che vanta la nostra Regione”. A dare man forte al Vicepresidente della Provincia di Cosenza, in questi sette anni nella giunta del Presidente Mario Oliverio, compagni di partito, sindaci e amministratori giunti un po’ da tutta la Provincia ma, soprattutto tanti cittadini che seguono il suo impegno come amministratore della cosa pubblica. Tra questi anche il deputato Pd Franco Laratta che definisce Bevacqua una “valida alternativa” della politica calabrese: “C’è bisogno di portare alla Regione nuove energie e nuove idee - spiega nel suo intervento - persone leali che lo hanno dimostrato con i fatti e con il loro lavoro - e continua - non abbiamo clientele e sponsor alle spalle ma dalla nostra parte c’è la forza del cambiamento”. “Scegliere un progetto che ha già vinto” questo è stato l’invito di Domenico Bevacqua ai suoi elettori. Un modello virtuoso, vincente quello della Provincia di Cosenza, rappresentato dall’amico Mario Oliverio, che Bevacqua intende portare al Consiglio regionale nelle fila del Partito Democratico. Da sette anni nell’ente Provincia come assessore alle Attività Produttive e Vicepresidente della giunta provinciale, e, nella seconda legislatura, come Assessore al Lavoro e alla Formazione Professionale. “Agli elettori vanno mostrati i fatti, i traguardi raggiunti, l’impegno concreto - spiega nel suo intervento - la Provincia di Cosenza è un modello che ha ottenuto risultati positivi. Sto girando l’intero territorio per incontrare i cittadini e far sentire loro la mia vicinanza ai loro problemi. Questa segreteria sarà la segreteria di tutti, qui potranno confluire le energie e le proposte dei cittadini che hanno voglia di dare un contributo. Dobbiamo fare squadra e dare tutti un contributo a questo grande progetto di cambiamento”. Chiarezza e trasparenza in una campagna elettorale che punta ad incontrare cinquanta /cento cittadini alla volta: “Non solo elettori ma amici - spiega Bevacqua - con cui ho condiviso progetti, entusiasmi e con cui mi sono anche scontrato. Ma è questo il sale del dibattito politico e della crescita di una comunità”. Il suo tour sul territorio provinciale per incontrare i cittadini continua: prime tappe sono state Pietrapaola Marina, Diamante e Cetraro, poi ancora Oriolo e tanti altri posti per raccontare l’esperienza vissuta nella Provincia, prediligendo la politica dell’ascolto e del fare.

Gravina (Udc) apre la campagna elettorale a Rende

27 feb 10 E' stata inaugurata, a Rende, la segreteria politica del candidato al Consiglio regionale per l'Udc, Davide Gravina, sindaco di Fuscaldo. Alla manifestazione hanno partecipato, tra gli altri, il deputato Roberto Occhiuto e il presidente provinciale del partito, Gino Pagliuso. "La mia candidatura non nasce per caso - ha detto Gravina - ma è frutto di un lavoro costante, al servizio del mio territorio. Nel 1995, nell'allora Cdu, decisero di puntare su di me, su di un giovane, quale candidato alla presidenza della Provincia di Cosenza: il mio impegno in politica, da quel giorno, non è mai venuto meno. Oggi, comunque, puntiamo ad un'elezione che ci permetterebbe di sradicare anni di malgoverno e di allontanare, dalle istituzioni calabresi, i fabbricatori di illusioni, facendo spazio ai seminatori di speranza. Non a caso, lo slogan scelto per questa tornata elettorale è 'La Calabria non ha bisogno di fabbricatori di illusioni, ma di seminatori di speranza. Insieme, con coraggio e determinazione, costruiamo il nostro futuro''. "Quella di Davide - ha detto Occhiuto - è una candidatura di spessore, che dà maggiore forza alla lista dell'Udc per questa circoscrizione. Una candidatura, non certo di riempimento, che ha tutte le carte in regola per divenire elezione. E conoscendo Davide sin dai tempi del movimento giovanile e dell'Università, non ho remore ad affermare che la sua elezione, in Consiglio regionale, porterebbe quel dinamismo e quell'attivismo di cui la Calabria ha necessità".

Misiti "Liste competitive"

27 feb 10"Alleanza per la Calabria" ha presentato delle liste concorrenziali in tutte le province a sostegno del candidato presidente Agazio Loiero. Lo ha dichiarato l'on. Aurelio Misiti, presidente dell'associazione politico-culturale ProCalabria. Sono molto soddisfatto, ha ribadito Misiti, perché i nostri candidati sono tutti ottimi professionisti e rappresentano competenze di prima qualità che ricoprono ruoli di primo piano nella comunità calabrese. Contribuendo a portare in Consiglio regionale la parte migliore della società civile vogliamo correggere e migliorare tutto quello che di buono il centrosinistra ha già realizzato negli ultimi cinque anni di governo.

Callipo “Contento per la decisione della Bonino di sospendere lo sciopero”

27 feb 10 “Sono contento che Emma Bonino abbia smesso lo sciopero della sete e della fame. La sua decisione, ineccepibile sul piano politico, confesso che ci ha tenuti tutti col fiato sospeso per i rischi che implicavano e che con coraggio l’on. Bonino ha accettato di correre”. Lo ha detto Pippo Callipo candidato alla presidenza alla Regione Calabria. “Esprimo –aggiunge- a lei ed a Marco Pannella, nonché ai dirigenti dei Radicali, la mia piena solidarietà per la protesta che non riguarda solo loro, ma l’Italia legale e degli onesti. Mi auguro che il Paese si svegli e si accorga che le battaglie dei Radicali per la legalità e la buona amministrazione della cosa pubblica, sono fondamentali per difendere principi sanciti nella nostra Carta costituzionale continuamente messi in discussione. In Calabria la battaglia per la legalità, per il rinnovo della classe dirigente e per il futuro dei nostri figli, che conduciamo assieme ai Radicali, trova nuova forza e nuova linfa dall’esempio di Emma Bonino: bisogna mettersi in gioco, anche rischiando, se non vogliamo che vinca sempre il peggio e niente cambi.”

De Magistris "La Magistratura non è immune dai poteri"

27 feb 10 “La magistratura non è stata, e non è tuttora immune dai poteri. Se la magistratura è garantita dalle interferenze degli altri poteri dello Stato, non lo è altrettanto rispetto alle interferenze che vengono dall’interno della categoria. Io infatti credo che si debba parlare di indipendenza e autonomia dei magistrati prima ancora che della magistratura. Sono convinto che parte della magistratura sia coinvolta in un sistema che produce i suoi effetti nefasti sulla collettività. Nel nostro Paese, ed in Calabria in particolare, accade spesso che decisioni importanti per la vita pubblica non vengono assunte nelle sedi istituzionali preposte, ma in luoghi diversi e privati, come ad esempio nei “salotti” che contano. Si tratta di poteri neppure tanto occulti”. Lo ha detto Luigi de Magistris, europarlamentare dell’Italia dei Valori, questo pomeriggio a Catanzaro, in occasione di un incontro pubblico sul tema “Giustizia & poteri”.
Tra i relatori che hanno partecipato all’incontro, il primo a prendere la parola è stato l’onorevole Mario Tassone (Udc), componente della Commissione Antimafia: “Credo che per riaffermare l’indipendenza dei magistrati – ha detto Tassone - sia necessaria una riforma del Csm, che allo stato altro non è se non una sezione dell’Anm. Ripeto, i magistrati devono fare i magistrati, e non i direttori generali del Ministero, o i membri delle strutture amministrative e governative del nostro Paese. Il condizionamento ambientale dei magistrati c’è, noi lo verifichiamo continuamente, e c’è una magistratura cerca di svolgere un ruolo forte di indirizzo, cerca di occupare impropriamente spazi che non gli sono propri. Il tema importante oggi è soprattutto culturale, la nostra società è sempre più spinta verso una concezione corporativistica, ognuno fa i propri interessi di categoria, che sopravanzano ogni cosa e fuggono l’interesse generale. In questo nostro paese quelli forti sono i poteri occulti, sono quelli che risultano da una commistione di interessi, e prevalgono su tutto. L’unica soluzione praticabile è che potere legislativo, esecutivo e giudiziario ritrovino il proprio equilibrio interno”.
Successivamente, il giudice Giuseppe Spadaro, presidente di Sezione presso il Tribunale di Lamezia Terme, ha incentrato il proprio intervento sulla Costituzione repubblicana, ritenendo che “il vero argomento su cui tornare a parlare debba essere ‘magistratura e politica’, vero incipit della vita democratica”, sottolineando che “è stranissimo quello che accade: gli altri Paesi ce la imitano, e noi quasi la disdegnamo”. Il giudice ha poi ricordato che “il tema dell’intreccio tra giustizia e poteri è stato al centro della vicenda che ha riguardato il collega de Magistris”, e ha commentato: “Penso che sarà il tempo, che è galantuomo, a dire se alcuni pubblici ministeri siano stati vittime incolpevoli delle loro inchieste perché la loro attività ha toccato fili scoperti del potere, o se siano stati vittime di inchieste condotte in maniera fuorviante. Il tempo dirà come sono andate veramente le cose. Intanto però mi sento di dire al collega de Magistris, come agli altri che decidono di cambiare gli strumenti con i quali continuare la propria lotta, che come cittadino mi aspetto che porti avanti le sue e le nostre battaglie, senza i limiti che l’ordinamento impone a chi porta la toga. Cosa possiamo fare noi giudici in un momento storico così difficile e delicato? – si è chiesto infine Spadaro - Mantenere l’effettiva separazione dei poteri costituzionali è sicuramente un punto di partenza fondamentale. Ma non basta. Il giudice non può prescindere dall’essere uomo, la nostra rettitudine illumina il nostro cammino che è anche il cammino dell’altro. Ognuno deve essere cosciente di essere un uomo della comunità, di svolgere il proprio ruolo nell’interesse della comunità. Ciascuno, parlamentare, avvocato o magistrato che sia, credo debba tenere questo presente questo principio, perché si ponga come uomo tra gli altri, e mai come uomo sopra gli altri”.
Nell’intervento seguente, l’avvocato Nunzio Raimondi ha detto: “I poteri occulti? Sono poteri che si sono formati nel sottosuolo del paese, talora sono di supporto alle formazioni politiche. Non si tratta solo di poteri economici, sono reti organizzate che svolgono una funzione fondamentale nell’accaparramento del consenso, e ci sono anche pezzi dello Stato, ci sono anche soggetti legati ad alcune sub-organizzazioni nell’ambito delle cosiddette associazioni di servizio, che rispetto ai molti associati perbene hanno sul piano operativo un volto che andrebbe un po’ più indagato, e ci sono anche pezzi della magistratura, non si può negare. Ci sono progetti che maturano in reti oscure, e al di là delle responsabilità penali, ci sono problemi che riguardano responsabilità morali, etiche, politiche”. L’avvocato ha chiamato a responsabilità i cittadini, per il loro ruolo di controllori dell’esercizio del potere, sollecitandoli a dar voce al proprio senso critico. Concentrandosi su Catanzaro e sulla sua storia recente, l’avvocato Raimondi ha fatto riferimento alle note vicende giudiziarie che hanno coinvolto le Procure del capoluogo calabrese e di Salerno, ricordando quel “famoso scontro tra Procure, di cui nessuno vuole parlare, che è quasi come se fosse stato secretato. Ma – ha chiesto l’avvocato - quanti magistrati che hanno sbagliato la procedura hanno subito la sorte di Luigi de Magistris e dei suoi colleghi di Salerno? Ci si chiede perché oppure no? Come cittadini ci competono i giudizi, eccome. I diritti di libertà sono nati per consentire di parlar male del potere, perché a parlare bene ci sono già i cortigiani”.
L’onorevole Doris Lo Moro (Pd), segretario della Commissione affari costituzionali, ha parlato senza mezzi termini della commistione tra poteri: “In Calabria – ha detto poi - è malata la politica, è malata la classe dirigente, ciò vuol dire che è malata la società”. Lo Moro si è detta estremamente soddisfatta dell’appello fatto di recente dalla Cei, “che ha denunciato fortemente una politica collusa, che ama le zone grigie, che non disdegna il voto della malavita. Una realtà che noi conosciamo fin troppo bene. Richiamo questa denuncia per aggiungere che dobbiamo prendere atto che in Calabria non siamo più capaci di indignarci, di sovvertire un sistema barbaro. Sopportiamo senza colpo ferire che migliaia dei nostri giovani debbano lasciarci per andare ad arricchire altre regioni. Abbiamo a che fare con un sistema di potere che ha fallito nella sua interezza. Anche se al suo interno dobbiamo fare dei distinguo”. “La magistratura – ha concluso Lo Moro – non può essere imbavagliata, deve dire come la pensa su questioni che la riguardano ed in cui è competente. La magistratura in Calabria ha i suoi torti. Il magistrato scomodo è quello che si occupa di illeciti nella pubblica amministrazione, quello cioè che va a dare, con atti giuridici e sulla scorta delle norme, svela le magagne della politica”. Felice Lima, giudice presso il Tribunale di Catania, ha iniziato il suo intervento citando alcuni dati relativi all’attività giurisdizionale in Calabria: “A Reggio Calabria in 19 anni si sono registrate una sola condanna per concussione e soltanto due per corruzione: ciò significa che a Reggio Calabria non esiste la corruzione, oppure che ci sono magistrati impegnati a non vederla”. “E’ evidente – ha proseguito Lima – che c’è un rapporto tra magistratura e potere, è indiscutibile. Tanti, troppi processi a carico di magistrati per presunte gravi collusioni ce lo confermano. L’indipendenza della magistratura subisce un attacco dall’interno, perché il potere fondamentalmente compra alcuni magistrati. La magistratura va difesa dal potere e da se stessa, perché al suo interno vive un sistema di potere che è assolutamente omologo a quello che vive all’esterno. La stessa illegalità che c’è fuori dalla magistratura c’è al suo interno. E troppo spesso il Csm negozia la pelle dei giudici perbene per interessi propri”.

Sono 5 i candidati a sindaco a Lamezia

27 feb 10 Sono cinque i candidati a sindaco di Lamezia Terme. Stamani ha presentato la sua candidatura l’assessore provinciale ai lavori pubblici, Salvatore Vescio, appoggiato dalla lista civica ‘Calabria domanì. La candidatura del sindaco uscente Gianni Speranza è sostenuta da cinque liste: Pd, Per Speranza sindaco, Lamezia con Speranza, Idv, Sinistra per Lamezia. Cinque liste anche per l’imprenditore Francesco Grandinetti, appoggiato, oltre che dalla lista civica che porta il suo nome “Grandinetti per Lamezia2, anche da “Uniti per il rinnovamento”, Mpa, Socialisti Uniti e Forza Lamezia. La parlamentare del Pdl, Ida D’Ippolito è appoggiata da nove liste: Pdl-Berlusconi per D’Ippolito, Udc, Federazione dei Cristiano popolari, Nuovo Psi, “Insieme per Lamezia Pri-Udeur”, Democrazia cristiana-Uniti per l’autonomia di Lamezia, Fiamma Tricolore-Destra sociale, “Donne con Ida per Lamezia”, Rinascita di Lamezia. Una sola lista “Diritto al futuro-Lista Molinaro” sostiene, infine, la candidatura a sindaco di Roberto Molinaro.

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