HOME, Torna alla pagina Indice
Citta' di Cosenza , Torna alla pagina Indice
Dir.resp. Pippo Gatto
Home . Cronaca . Università . Sport . Politica . Link . Cultura . Spettacoli . Calcio . Forum . Meteo .
Hinterland
 Rende
 Castrolibero
 Castiglione
 Servizi on Line
 Segnala i problemi 
 Famacie di Turno 
 Gare e Appalti 
 Bandi e Concorsi 
 Cinema 
 Scrivi alla Redazione 


 
 Turismo
 I Monumenti
 Mappa dell'Hinterland
 Centro Storico
 Notizie per i visitatori
 Rubriche
 Alimentazione
 Ambiente
 Attualità/Cronaca
 Consumatori
 Cronaca Rosa e Gossip
 Cultura
 Diritti del Cittadino
 Economia e Finanza
 Innovazione e Tecnologia
 Politica e Sociale
 Servizi Speciali e Dossier
 Sindacati
 Spettacoli
 Sport
 Partecipativi
 Chat
 Forum
 Scienza
 Informatica
 Innovazione
 Scienza
 Associazioni
 Salute
 Prevenzione
 Sanità e Salute
 Scuola e Giovani
 Scuola
 Musica
 Università




Previsioni: Epson Meteo

    Condividi su Facebook

Notizie di Politica

 

Votazione bilancio regionale aggiornata a domani

09 feb 10 Le conclusioni del dibattito generale in Consiglio regionale sulla manovra finanziaria 2010 della Regione sono state tratte dall'assessore al Bilancio Demetrio Naccari Carlizzi. "E' prevalsa l'idea - ha detto Naccari - di approvare il bilancio entro le prime settimane dell'anno, poiché l'obiettivo è spendere qualitativamente gli investimenti tenuto conto che ogni miliardo investito in Calabria promuove un'elevata crescita del reddito nella regione. La carenza di risorse e la presenza ingente di bisogni spinge alle situazioni emergenziali sacrificando così la programmazione di lungo respiro. Abbiamo scontato ritardi culturali con cui il resto del paese guarda al Mezzogiorno e la Calabria ne risulta la regione più schiacciata". "Il governo centrale - ha detto ancora l'assessore - ha fatto una scelta di disimpegno del Mezzogiorno assorbendo persino i fondi destinati, come i Fas, per fronteggiare la congiuntura economica negativa che pesa nel nord del paese. In questo contesto difficile per generare orientamenti di sviluppo, la Calabria è riuscita a salvare la programmazione dei fondi comunitari riuscendo meglio a spendere i soldi che nel passato. Ai bisogni del mezzogiorno, il governo ha dato risposte immaginifiche, di marketing, come il ponte sullo Stretto. Invece, con i 26 miliardi veri di euro strappati dai fondi Fas, il governo ha fatto scelte geopolitiche in favore delle quote latte o finanziando la cassa integrazione straordinaria, calpestando così i bisogni di intere regioni del sud". "Per queste ragioni abbiamo voluto approvare rapidamente il bilancio - ha detto ancora Naccari - a fronte della politica degli annunci del governo nord-leghista. In questa manovra abbiamo posto una serie di interventi e proposte per il sistema delle imprese, per i trasporti, per le comunità montane, recuperando così il vuoto di iniziativa del governo centrale". Al dibattito, in precedenza era intervenuto anche il consigliere regionale Egidio Chiarella. "Il governo - ha sostenuto Chiarella - non ci ha dato un euro, come nel caso delle mareggiate che hanno devastato le coste calabresi. Noi invece abbiamo lavorato per stare vicini agli imprenditori turistici ed economici e per garantire servizi e non solo per i calabresi ma per i turisti che scelgono di soggiornare in Calabria. Mi auguro che nonostante le vicissitudini di questa legislatura il bilancio possa essere approvato alla presenza del maggior numero possibile di colleghi consiglieri". La seduta è stata aggiornata a domani per l'esame del Collegato e il voto.

Consiglio regionale in ritardo con le solite tattiche dell’assenza

09 Era iniziata dopo le 15 la seduta del Consiglio regionale della Calabria che dovrebbe avviare l'esame e l'approvazione del documento di bilancio. In apertura di seduta dal consigliere Giampaolo Chiappetta è arrivata la richiesta del numero legale, sul quale il capogruppo Pd Adamo ha confutato che la richiesta del numero legale è possibile solo in presenza di operazioni di voto e non all'inizio del dibattito generale. Tuttavia in un confronto con il presidente Bova sugli articoli del regolamento si è deciso di procedere alla verifica del numero legale per appello nominale da cui sono stati riscontrati 21 presenti e 29 assenti. Un gruppo di consiglieri dell'opposizione staziona però fuori dall'aula. Il presidente, constatata la mancanza del numero legale, ha aggiornato di un'ora l'inizio dei lavori.

Loeiro: “Calabria modello d’accoglienza”.

09 feb 10 “Il documento della Chiesa calabrese in tema di accoglienza dopo i tristi fatti di Rosarno, è un intervento importante su cui riflettere, come lo è stato quello del Presidente della Repubblica Giorgio Napoletano, con cui ho avuto l’onore di discuterne recentemente a Reggio Calabria”. Lo ha detto il presidente della Regione Calabria Agazio Loiero. “C’è una preoccupazione generale, soprattutto per i pregiudizi verso una terra, la Calabria, che in fatto di accoglienza, al di là dell’episodio in sé di Rosarno e delle valutazioni che se ne possono dare, può andare a testa alta”. “La nostra è l’unica regione in Italia – ha aggiunto Loiero – ad avere approvato una legge per i rifugiati politici e i richiedenti asilo. E il cosiddetto ‘modello Calabria’, come l’ha definito l’Unhcr, agenzia dell’Onu, un modello da imitare, elogiato al X Summit Mondiale del premi Nobel per la Pace svoltosi nel novembre scorso a Berlino, dove ho avuto il piacere di parlare e di ascoltare il regista tedesco Wim Wenders, secondo cui la vera utopia non era rappresentata dalla caduta del muro bensì da quello che sta avvenendo nella nostra regione in tema di accoglienza dei migranti, con gli esempi di Riace, Caulonia, Stignano e altri centro di vera accoglienza”.

Interrogazione della Napoli sulla scomparsa della collaboratrice di giustizia

09 feb 10 Sulla vicenda della collaboratrice di giustizia Lea Garofalo, la 36enne di Petilia Policastro scomparsa nel nulla dal novembre dello scorso anno dopo che già nei mesi precedenti aveva subito un tentativo di sequestro, interviene Angela Napoli, componente della commissione parlamentare antimafia, con un’interrogazione a risposta scritta ai ministri dell’Interno Maroni e della Giustizia Alfano. La parlamentare del Pdl ripercorre l’odissea vissuta dalla donna, a cominciare dal tentativo di ucciderla subito nel maggio del 2009 a Campobasso, dove all’epoca risiedeva, fino alla sua scomparsa avvenuta a Milano nel successivo mese di novembre; episodi che sarebbero scaturiti proprio dalla sua decisione di collaborare con la giustizia e di rivelare particolari sull’omicidio di un fratello e su altri traffici illeciti delle cosche del Crotonese nei quali sarebbe coinvolto il suo ex convivente Carlo Cosco, 40enne di Petilia Policastro, arrestato lo scorso 3 febbraio su ordine della magistratura di Campobasso, insieme ad un altro pregiudicato, proprio perchè ritenuto il mandante del tentativo di sequestro della donna. Nell’interrogazione, l’on. Napoli rileva che “risultano contorte le notizie sullo status di collaboratrice della Lea Garolafo” la quale si è “dovuta rivolgere al Consiglio di Stato per vedere riconosciuto il suo diritto ad entrare nel programma di protezione, visto che la Commissione centrale di protezione prima ed il Tar del Lazio poi non avevano concesso il diritto richiesto; c’è incertezza - aggiunge la Napoli - sul mancato rinnovo della protezione a Lea Garofalo dopo il tentato sequestro del maggio 2009”. La parlamentare rileva - dunque - che la donna “che ha avuto assassinati il padre e il fratello durante lo sterminio della faida di Petilia Policastro tra le due famiglie Garofalo e Mirabelli, potrebbe rappresentare un nuovo caso di “lupara bianca” in Calabria, proprio per le sue rivelazioni sugli omicidi e contro alcuni affiliati alle cosche di quel territorio” e chiede pertanto ai ministri Maroni e Alfano “i motivi per i quali Lea Garofalo non sia stata ammessa al regime di protezione, pur avendo subito un tentativo di sequestro e pur appartenendo ad una famiglia pressoché sterminata da una faida di ‘ndrangheta”; infine, “se risultano essere state disposte convocazioni di Lea Garofalo per processi in qualche Tribunale d’Italia”.

Lo Moro “Dopo minacce a PG Vitello, potenziare procura di Lamezia”

09 feb 10 Rafforzare e garantire l'attivita' del Procuratore della Repubblica di Lamezia Salvatore Vitello; assegnare alla stessa Procura della Repubblica due nuovi sostituti, il personale amministrativo mancante e risorse economiche adeguate ai compiti d'ufficio; potenziare l'organico delle forze investigative presenti nella citta' calabrese, ''garantendo mezzi e risorse adeguate in una zona caratterizzata da un'attivita' criminale particolarmente pericolosa''. Sono le richieste rivolte dalla parlamentare del Pd Doris Lo Moro, segretario della commissione Affari Costituzionali della Camera, in un'interrogazione, presentata stamattina ai ministri della Giustizia e dell'Interno dopo le minacce giunte al magistrato. ''La grave intimidazione - scrive la parlamentare del Pd - e' successiva a una relazione trasmessa dallo stesso Procuratore al Presidente della Corte di Appello di Catanzaro in cui si evidenzia la grave carenza di organico e di risorse economiche a disposizione del suo ufficio che mette a repentaglio la stessa continuita' dei servizi obbligatori''. Lo Moro evidenzia che il procuratore Vitello, arrivato a Lamezia Terme nel luglio scorso, ''si e' gia' trovato di fronte a situazioni complesse che ha dimostrato di saper affrontare con competenza e determinazione. Le minacce al Procuratore della Repubblica di Lamezia - aggiunge - seguono di qualche giorno le minacce al pm Giuseppe Lombardo della Procura di Reggio Calabria e gli altri gravi fatti verificatisi in Calabria nel mese di gennaio gia' sottoposti all'attenzione del Governo''.

Ass. Sulla “Nuovi impianti per l’energia in 305 comuni calabresi”

09 feb 10 Un risparmio di oltre 32 milioni di kilowatt/ore e di oltre 5 milioni di euro, insieme ad una produzione di 16 mila tonnellate di anidride carbonica in meno. E' il risultato ottenuto con gli interventi finanziati dall'assessorato regionale alle Attivita' Produttive nell'anno 2008, che ha consentito di realizzare impianti di illuminazione a risparmio energetico in 305 Comuni calabresi. Il risultato - spiega un comunicato dell'assessorato - e' stato accolto con grande soddisfazione dall'assessore regionale Francesco Sulla, per il raggiungimento di molteplici obiettivi: il risparmio sulle bollette dell'energia pubblica per i Comuni, la riduzione delle emissioni in atmosfera, la maggiore sicurezza di impianti piu' moderni. La procedura a "sportello" ha garantito la pari opportunita' di accesso a tutti i Comuni, senza distinzioni di colore politico e, grazie a questo bando, e' stato possibile sostituire impianti obsoleti, installare regolatori di flusso, sostituire lampade a incandescenza con lanterne led, installare sistemi di telegestione e telediagnosi. Il tutto ispirato dal principio che il risparmio energetico rappresenta l'unica forma di "produzione" che non inquina. Cosi', i 305 interventi finanziati (ne hanno beneficiato i tre quarti dei Comuni calabresi) hanno consentito, in un anno, un risparmio energetico di 32.347.021 kWh e un risparmio economico di 5.175.523 euro: dunque, la bolletta di ciascun Comune e' scesa mediamente di 17.000 euro in un solo anno. Lo strumento, pensato e voluto fortemente dall'assessore Sulla, e' stato gratificato da risultati eccellenti sia in termini di elevata partecipazione delle Amministrazioni comunali e di soggetti beneficiari sia in termini di obiettivi raggiunti. Si puo' ben dire che i 26 milioni di euro messi a disposizione dalla Regione (per finanziare le opere al 75%) sono stati spesi proficuamente! La spesa sostenuta dalla Regione verra' ammortizzata, infatti, in soli cinque anni ed i beneficiari di questi risultati sono i Comuni, sempre alle prese con le loro difficolta' di bilancio. Tali risultati - continua la nota - hanno spinto l'assessore Sulla a lanciare un nuovo bando, che e' stato gia' predisposto e sara' di prossima pubblicazione: esso consentira' ai Comuni di ampliare gli impianti a risparmio energetico gia' realizzati e di ottenere i benefici connessi. Inoltre, per andare incontro ai Comuni con meno di 5.000 abitanti, alcuni dei quali non sono riusciti a partecipare al primo bando perche' non in possesso della quota del 25% a loro carico, sara' stabilito per loro un finanziamento regionale dell'investimento al 100%.

Pdl Calabria “Grave pignoramento Regione che mette a rischio stipendi”

09 feb 10 ''E' grave che si rischi il pagamento degli stipendi per una vicenda vecchissima, rispetto alla quale la Regione avrebbe dovuto agire richiedendo una transazione e una rateizzazione del debito, dinanzi all'evidenza di due sentenze sfavorevoli''. Lo afferma, a proposito della vertenza delle autolinee Romano, che hanno vinto una vertenza di 65 mln di euro, con relativo pignoramento, il gruppo consiliare reigonale del Pdl Calabria. ''Bisognava agire tempesativamente dopo la sentenza d'appello - si legge nella nota- e chiedere una transaizone, che avrebbe consentito di poter risparmiare diversi milioni di euro e una probabile rateizzaizone del debito''. Il gruppo consiliare fa emergere come '' dinanzi a un contenzioso del genere, la giunta Loiero non abbia mosso un dito , preferendo aspettare che venissero operati i pignoramenti''. Il gruppo consiliare Pdl chiede alla Regione di '' avviare, in attesa del giudizio di Cassazione, le procedure di sospensione dell'efficacia dell'esecutivita' della sentenza e chiedere una transazione vantaggiosa, se si ha la consapevolezza di incorrere in un ennesimo e finale giudizio sfavorevole, che aggraverebbe ulteriormente i costi''. ''E' impensbaile che, disponendo di strutture interne ed esterne qualificate, con professionisti ed ex giudici a capo -conclude la nota- la giunta Loiero sia giunta sino a questo punto, con un esborso ulteriore di somme che penalizzeranno la collettivita' e con il rischio di non poter pagare gli stipendi del personale''.

Sculco “Pignoramento Romano grave problema”

09 feb 10 “Alla luce del pignoramento - autorizzato ed ottenuto dalla società di autolinee Romano - di 65 milioni di euro, è quanto mai urgente, da parte della Giunta regionale, assumere tutte le conseguenti iniziative per evitare danni incommensurabili alla Regione”. E’ l’opinione del consigliere regionale Vincenzo Sculco (Gruppo Misto), secondo il quale “ In questo senso e nell'interesse generale, non è utile per nessuno minimizzare la portata del problema, quanto è urgente, invece, avviare con la stessa azienda Romano ogni opportuno confronto di merito e produrre un risultato che ponga fine ad un contenzioso nato circa venti anni addietro”

Tripodi (Pdci) “Basta morti bianche nei cantieri”

09 feb 10 “Esprimo piena partecipazione e totale solidarietà alla famiglia di Aldo Ferraro, l’operaio di 33 anni morto in un incidente sul lavoro nel cantiere di Bocale di Reggio Calabria dove si stanno realizzando i lavori riguardanti le opere collaterali relative alla diga sul Menta. Ma anche, soprattutto, tanta rabbia ed amarezza all’indomani dell’ennesima vita spezzata sul posto di lavoro”. A riferirlo, in una nota, il segretario regionale e responsabile Mezzogiorno del Pdci-Federazione della Sinistra, Michelangelo Tripodi, che ha già presentato in consiglio regionale un emendamento al fine di pervenire all’approvazione in extremis, del progetto di legge riguardante l’istituzione di un fondo di solidarietà per le famiglie delle vittime dei caduti sul lavoro. Tripodi ribadisce “l’inadeguatezza di un’organizzazione del lavoro senza adeguate tutele e garanzie venuta di nuovo drammaticamente a galla con l’ennesima e tragica morte bianca in Calabria”. “Purtroppo di lavoro si continua a morire sotto la totale indifferenza di un vergognoso sistema legislativo che permette agli imprenditori di farla franca – sottolinea - di rimanere immuni da gravi responsabilità. Bisogna punire, invece, severamente tutti coloro che non rispettano le regole e non investono in prevenzione”. “I dati sulle cosiddette morti bianche continuano a parlare di un vero e proprio stillicidio insopportabile – aggiunge Tripodi –. La situazione è a dir poco drammatica, la misura è stracolma. Siamo stanchi di assistere a queste tragedie, di vedere intere famiglie piangere i loro cari”. “E’ totalmente inaccettabile – denuncia ancora Michelangelo Tripodi - una politica dei ‘padroni’ per i ‘padroni’ che non rispetta le regole e non investe in prevenzione, sacrificando sull’altare del profitto e dell’insicurezza tanti lavoratori calabresi, italiani e stranieri. Siamo profondamente contrariati dall’azione di un governo di centrodestra che davanti a simili tragedie si è finora contraddistinto solo affermando vergognosamente che bisogna educare al rispetto delle regole i lavoratori. Si mettano una mano sulla coscienza tutti coloro che, con la loro indifferenza, sono i veri responsabili di questo triste stillicidio quotidiano”. “E’ bene ribadirlo – afferma Tripodi - come Comunisti Italiani saremo sempre a fianco dei lavoratori e non ci stancheremo mai di lottare per i loro diritti, per rivendicare ancora una volta più tutela, più sicurezza e più garanzie sul posto di lavoro. Non ci stancheremo mai di contrastare tutti coloro che dimostrano di essere asserviti ai poteri forti dell’economia, che schiacciano qualsiasi diritto e che non si fermano a riflettere neanche di fronte alle tragedie umane di troppe vittime innocenti e al dolore delle loro famiglie”. “Mi auguro – afferma ancora Michelangelo Tripodi – che su questa ennesima agghiacciante vicenda, avvolta da un inquietante silenzio, venga fatta piena luce. Un operaio, un uomo di soli 33 anni è morto in modo a dir poco raccapricciante e bisogna fare giustizia. Un’ennesima incolpevole vittima – conclude il segretario regionale del PdCI - che rende ancor più necessaria la rapida approvazione, prima della fine della legislatura, della legge da me presentata da tempo per l'istituzione di un fondo di solidarietà a favore delle famiglie delle vittime di incidenti mortali sui luoghi di lavoro.

Bersani “Domenica il PD avrà il suo candidato”

09 feb 10 “In Calabria stiamo facendo tutti i tentativi per vedere se si riesce ad allargare la coalizione. Noi comunque siamo in un meccanismo di primarie e domenica avremo il nostro candidato”. Così il segretario del Pd Pier Luigi Bersani, che ieri ha incontrato anche il segretario del Pd calabrese Carlo Guccione, spiega lo stato dell’arte su candidato e alleanza in Calabria a fronte della richiesta dell’Idv di appoggiare il suo candidato Pippo Callipo. “Io sono sempre stato ottimista”, ha detto ancora Bersani, al termine di una riunione con i segretari regionali del partito e facendo il punto su candidature e campagna elettorale in vista del 28 marzo. Bersani si dice ottimista sulle possibilità di successo dei candidati sostenuti dal Pd: “siamo competitivi”. “Vogliamo lanciare un messaggio preciso, su lavoro, temi sociali, scuola, ambiente e costi della politica - spiega Bersani - a breve riuniremo tutti i candidati per lanciare messaggi comuni nella campagna elettorale”. Nella riunione di oggi sono state decise una serie di iniziative nazionali: il 19 e 20 ci sarà un’altra manifestazione “Mille piazze”, poi il 4 marzo a Napoli si terrà un incontro sul Sud e il 6 a Roma sulla scuola, infine pochi giorni dopo a Milano su fisco e imprese, mentre a Torino su lavoro e crisi. È allo studio anche una manifestazione nazionale di avvio della campagna elettorale. “Alle regionali non chiederemo agli italiani di cambiare governo, ma di dire che così le cose non vanno” ha proseguito Bersani. “Sono sempre stato ottimista, non sono mai stato turbato, anche se abbiamo lavorato in condizioni non agevoli. La funzione del Pd è di cercare di dare una struttura al campo del centrosinistra, attraverso candidati suoi ma anche di altri partiti voluti per dare apertura alla coalizione”. Dunque “via via che le cose si svolgono si dimostra che, come avevo detto, siamo competitivi in molte regioni”.

Gentile (Pdl) “Bova e Censore comparse nelle primarie”

09 feb 10 "Il Pd calabrese? Paranormal Activity Destruction, una sorta di neologismo che sembra essere la traduzione del fortunato horror distribuito in Italia da Aurelio De Laurentis". Lo afferma, in una nota, il vicecoordinatore regionale del Pdl, Antonio Gentile. "Un partito - aggiunge - che sta cedendo per implosione e che deve sopportare un candidato a presidente che non vuole nessuno. Non è impossibile che i protagonisti dell'horror calabrese ci riservino un'altra sorpresa, magari annullando le primarie farsa di San Valentino". "Del resto - conclude Gentile - vorrei chiedere a Bova e Censore cosa abbiano da dire agli elettori, quale sia il loro programma e se pensano davvero di prendere i voti o di recitare il ruolo di comparse".

Bruno (Api) “In Calabria primarie con lo sterzo”

09 feb 10 "Ringrazio tutti i cittadini e gli elettori che avevano mostrato interesse per la mia candidatura alle primarie per la scelta del candidato Presidente del centrosinistra. Purtroppo – ha dichiarato il Senatore Franco Bruno - dobbiamo aver equivocato in molti sulle dichiarazioni che affermavano si trattasse di primarie di coalizione. Abbiamo invece appreso che le primarie sono riservate agli iscritti del PD. Non è bastato nemmeno far sapere che avremmo persino rinunciato ai nostri rappresentanti negli organismi di controllo e di garanzia. Per quanto ci riguarda ci sembra una scelta sbagliata. Uno strumento nato per cambiare la politica e per consentire rinnovamento dei gruppi dirigenti e partecipazione degli elettori nelle grandi scelte dei partiti, viene utilizzato solo per scopi difensivi e per confermare scelte già effettuate. Siamo di fronte al primo esperimento mondiale di "primarie con lo sterzo". Le primarie in Calabria si faranno ma partecipazione, risultati e percentuali devono essere garantite in anticipo per evitare che interventi dal centro sconfessino le scelte già compiute. Ed invece in Calabria ci sarebbero tutte le condizioni per unire il centrosinistra, da Loiero a Callipo, e battersi non da sconfitti predestinati. Basterebbe un pizzico di responsabilità e di generosità in più. Basterebbe avere voglia di farlo insieme magari attraverso un confronto su contenuti, valori e programmi che almeno ci consentano di difendere la Calabria e il Sud dagli attacchi antimeridionali della Lega e del governo nazionale. Questo voleva essere il senso della nostra candidatura ma abbiamo registrato per l'ennesima volta che siamo ancora in una stagione di paure, di rinchiusure e di corto respiro strategico che speriamo passi al più presto".

Lettera aperta della Gigliotti (Pd) a Bersani e Guccione

09 feb 10 “Il Pd, la Calabria e il coraggio di una scelta. “Dopo le regionali faremo i conti in Puglia, Umbria e Calabria”. “esistono fenomeni di anarchismo e microfeudalizzazione da rimuovere”. Se fossero esistiti dubbi sulle intenzioni del Partito nazionale, Bersani, sabato ad Orvieto, all’incontro nazionale dell’Area Marino, con queste parole ha fugato ogni equivoco!”. Inzia così la lettera aperta della coordinatrice regionale dell’Area Marino in Calabria, Fernanda Gigliotti indirizzata a Bersani e Guccione. “Ed è evidente, a questo punto, -prosegue la Gigliotti- che le invocate amate e odiate primarie calabresi, altro non sono che lo strumento, estremo e legittimo, che una classe dirigente licenziata in tronco dal Vertice Nazionale, vuole usare per difendere se stessa in nome dell’autonomia. La saggia decisione di Callipo di dire di no all'ipocrita e gattopardesca esibizione democratica delle primarie calabresi, oltre che prevedibile e condivisibile, è un segno di serietà politica e di rispetto dell’intelligenza di tutti noi che conosciamo come funzionano le primarie nel PD di casa nostra. Bersani sa bene che la Calabria non è la Puglia o l’Umbria e che qui le primarie possono essere un modo per non scegliere, per non cambiare. E sa bene che la Calabria è un problema serio anche per il partito nazionale e per le sue alleanze. Ed oggi sono chiari a tutti "i nomi" di coloro cui fa riferimento Bersani quando definisce il PD calabro semplicemente “impresentabile”. Certo, meglio tardi che mai! Se solo lo avesse detto prima, sarebbe stato tutto diverso e a quest’ora avremmo potuto procedere a vele spiegate e col vento in poppa, anzicchè andare di bolina e con molte, troppe, strambate! E adesso che facciamo? Ù Ce lo chiedono tutti e noi caro Bersani e caro Guccione, noi non sappiamo cosa rispondere a quanti, molti, troppi, all’interno del PD ma anche del centrosinistra, non vogliono Scopelliti alla guida della Calabria, ma che con la stessa convinzione, non vogliono più la riedizione di Loiero/Bova/Adamo, che hanno usato il PD come un comodo cappello sotto il quale coltivare il patto della loro reciproca difesa, in nome delle antiche pigrizie e dei finti unanimismi dei primi due anni. A volte penso che non ci resterà che raccogliere cocci e macerie, ma poi guardo il popolo del PD, quello che ho incontrato a Orvieto, quello che si emoziona nelle Piazze della Memoria, e penso che a questa gente caro Bersani e caro Guccione, perché anche questa vi ha votato e non solo quella agli ordini dei cacicchi, a questi volti bisogna ridare il colore ed un sorriso e cercare fino all’ultimo minuto di lavorare per un candidato unitario di tutto il centrosinistra, da votare e da sostenere con la convinzione e l'entusiamo di coloro che vogliono vincere e non con il freddo e cinico calcolo di chi vuole soltanto esserci! Mancano pochi giorni al 14 febbraio ed io spero che voi non ci dormiate la notte e che non lascerete nulla, ma proprio nulla, di intentato per ridarci il piacere di fare politica anche nel PD calabrese.

Lanucara “Importanti iniziative in campo per le pari opportunità”

09 feb 10 “Mi piace ricordare, in questa fine legislatura, un punto essenziale di partenza messo in campo dalla Commissione di parità: un “Piano straordinario per l’occupazione femminile”. Così la presidente della Commissione regionale per le Pari Opportunità, Antonia Lanucara in una dichiarazione. “Infatti –aggiunge- proprio evidenziando la pari dignità e considerato il fatto che le donne calabresi sono ancora oggi le più disoccupate d’Europa, abbiamo scelto, per incontrarci con i loro desideri, di promuovere un Bando–Manifestazione d’interesse, per contribuire ad una scelta di politica economica regionale di genere che avrebbe dovuto, non solo essere apprezzata in tutte le sedi di presentazione della Manifestazione stessa com’è avvenuto, ma condivisa e fatta propria dalla Giunta di questa Regione. Io stessa ho girato la Calabria incontrandomi con tutti i maggiorenti della politica calabrese e con la popolazione. Ovviamente, come c’era da aspettarsi, nonostante i bandi europei ed i fondi regionali, non si è mossa foglia. Avevamo chiesto che questo Bando fosse discusso in sede di Consiglio regionale: dagli scranni regionali non è venuta concreta adesione alcuna da parte dei 50 consiglieri regionali. Non mi risulta, comunque, che ci sia stato un dibattito in Consiglio sulla condizione disumana delle donne calabresi, considerando l’impellente necessità di promuovere una legge che potesse realizzare gli asili nido o un sostegno alle famiglie stesse, ancora oggi interamente appoggiate sulle spalle delle donne calabresi. Eppure le donne calabresi rappresentano una certezza di qualità, di onestà e di spirito di abnegazione: quello che serve tanto al cambiamento agognato da ogni parte politica. Oggi, in Consiglio regionale, maggioranza ed opposizione bocciano l’emendamento che prevedeva i 2/3 di ciascun genere nelle liste, nonché quello che prevedeva l’eventuale doppia preferenza (un uomo, una donna). Il risultato era nelle cose. Non si può mettere in campo una battaglia per la democrazia dei due generi solo il 26 gennaio 2010. Serviva ben altro; serviva, invece essere presenti a quella iniziativa di confronto proposta dalla Commissione di Parità. (15 luglio 2009) cui erano stati invitati tutti i 50 consiglieri regionali, nessuno dei quali ha presenziato o ha giustificato la propria assenza. In fondo il 15 luglio era solo un modo semplice per misurarci e verificare le eventuali possibilità o strategie per rendere il Consiglio regionale più umano, con la presenza di un numero di donne elette superiore alle attuali due. Ebbene, in quella sede l’on.le Naccarato, consulente per le Riforme, dichiarò pubblicamente che nessuno dei 50 era da ritenersi disponibile a questa modifica della legge elettorale. Il voto espresso in Consiglio il 5 u.s. è il risultato avvilente e “disarmante” della bocciatura per il riequilibrio della rappresentanza e corrisponde all’esatta misura di quanto vengono considerate le donne calabresi negli scranni regionali.D’altronde le maggiori istituzioni calabresi sono governate solo e solamente da una maggioranza bulgara di maschi. La svolta che si può proporre alle donne è quella, in occasione del voto prossimo venturo, di verificare i programmi prioritari di chi si candida. Do per certo che molti maschi candidati chiederanno alle donne il voto, considerando, quella si, una vera “riserva indiana”. La maggioranza dei votanti che è composta da donne, dovrà riflettere molto su come è stata considerata, nella sede del Consiglio regionale in questi ultimi 5 anni. I giochi dell’ormai varata legge elettorale, il listino che non c’è più, accompagnato dalla negazione di un possibile cambiamento previsto dagli emendamenti che riguardavano la democrazia per tutti, garantiscono quei Partiti che al massimo candideranno una donna per lista. E’, questo, un bel regalo a questa democrazia malata nella quale i Partiti decidono la loro conservazione bocciando una cultura che promuove innovazione e cambiamento. Ma siamo al redde rationem e per inserire il 50% di donne in lista non serve una legge. Apprezzeremo quei Partiti che faranno questo gesto e si faranno promotori di un vero cambiamento contro l’attuale, trasversale, conservazione. Si abbia il coraggio, in questo terzo millennio, di misurarsi con le idee delle donne.

Corbelli “Confusione nella legge elettorale”

09 feb 10 Il movimento Diritti Civili spiega in una nota il 'perche' le elezioni regionali sono a rischio annullamento per colpa del mancato chiarimento del meccanismo di ripartizione dei seggi del listino regionale, abrogato venerdì scorso dal Consiglio regionale. "Dopo l'esperto di leggi elettorali di Diritti Civili - prosegue il comunicato - oggi scende in campo, il leader del movimento, Franco Corbelli, che rivolge un 'ultimo appello all'intero Consiglio regionale che invita ad intervenire, parla di "confusione e poca conoscenza della legge elettorale da parte di quanti hanno dato per scontato il superamento di ogni problema con la notizia che il Prefetto di Catanzaro ha indetto le elezioni firmando il relativo decreto. Quello del Prefetto di Catanzaro è un atto tecnico - procedurale dovuto. Non spetta al Prefetto verificare eventuali inadempienze della nuova (modificata) legge elettorale. Dare per scontato che con la firma del Prefetto si annullano eventuali lacune legislative e si garantisce comunque la regolarità delle elezioni è un grave errore". "Resta il fatto oggettivo e indiscutibile - afferma Corbelli - della mancata, precisa e chiara definizione del meccanismo di ripartizione dei seggi del listino. Nel testo di modifica alla legge elettorale, votato dal Consiglio regionale, nell'ultima seduta, non è stato infatti chiarito il criterio di questa ripartizione. I cinque (se la coalizione vincente ha conseguito un numero di seggi inferiore a 25) o nove (se invece la coalizione ha superato i 25) seggi come vengono ripartiti? La legge votata dal Consiglio regionale non chiarisce affatto questo punto cruciale. I nove (o cinque) consiglieri come vengono assegnati? Il riferimento nel testo approvato dal Consiglio regionale venerdì scorso si riferisce alla vecchia legge del 23 febbraio 1995, quella che prevedeva la presenza del listino bloccato e del premio di maggioranza. L'errore, clamoroso, sta proprio in questo passaggio. Si applica cioé un criterio per la ripartizione dei seggi ricorrendo alla vecchia normativa che prevedeva la presenza del listino. Una 'disattenzione' (per usare un eufemismo) che se non sanata porterebbe ad aver un Consiglio regionale imperfetto (40 su 50 consiglieri), e quindi all'annullamento delle stesse elezioni del 28 e 29 marzo, in quanto l'Ufficio Centrale regionale presso la Corte di Appello di Catanzaro non potrebbe procedere all'assegnazione dei nove o cinque seggi visto che la modifica della legge elettorale non stabilisce esattamente il nuovo meccanismo di attribuzione dei seggi del vecchio listino".

Sculco “Inaudito che la Regione non finanzi impianti sciistici di Trepidò”

09 feb 10 “Si tratterebbe di un atto proditorio quanto inaudito ai danni del territorio della provincia di Crotone”. E’ quanto afferma il consigliere regionale Vincenzo Sculco (Gruppo misto) che aggiunge: “Sia il sottoscritto che il consigliere provinciale di Crotone, Rodolfo La Bernarda, esprimiamo profondo disappunto per la scelta della Giunta regionale di finanziare tutti gli impianti sciistici della Calabria ad eccezione degli impianti di Trepidò ricadenti nella Sila crotonese ed esattamente nel Comune di Cotronei”. “E’ ancora più assurda ed inaccettabile tale decisione - sostiene Sculco - se si tiene conto che l’esclusione colpirebbe una delle zone maggiormente vocate al turismo montano ed uno dei tratti calabresi più suggestivi dal punti di vista turistico. A conferma di ciò, infatti, basterebbe osservare che l’attuale stagione turistica ha nella località di Trepidò conseguito il ‘top’ di presenze, registrando turisti provenienti non solo da ogni parte della Calabria ma anche dal resto dell’Italia, dimostrando, in tal modo, di essere un vero e proprio punto di eccellenza del sistema turistico montano calabrese. La Giunta regionale dovrebbe aiutare e sostenere e non essere, invece, disattenta, ingiusta e matrigna. Invito la Giunta regionale - conclude Sculco - a volere a riconsiderare tale orientamento ed includere Trepidò nei finanziamenti destinati alle località montane ed agli impianti sciistici. E’ ormai divenuto insopportabile, oltre che ingiustificabile - ed in questo interpreto anche la volontà del consigliere La Bernanda che su questi temi da più tempo è particolarmente impegnato - questo atteggiamento della Giunta regionale nei confronti del Crotonese. La vicenda specifica è emblematica e segnala, qualora non recuperata, una rottura politica irreversibile di cui i cittadini sapranno tenere conto”

 

Cerca con nell'intero giornale:

-- >Guarda l'indice delle notizie su: "Politica"

 

Home . Cronaca . Università . Sport . Politica . Link . Cultura . Spettacoli . Calcio . Forum . Meteo .

Copyright © dal 2004 Nuova Cosenza. Quotidiano di informazione. Reg. Trib. CS n.713 del 28/01/2004
Tutti i dati e le immagini presenti sul sito sono tutelati dalla legge sul copyright
Il loro uso e' consentito soltanto previa autorizzazione scritta dell'editore

Per una migliore visualizzazione del portale si consiglia uan risoluzione di 800x600 punti