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Comunali: Prosegue il ciclone Scopelliti
Prosegue il ciclone Scopelliti, cade S.Giovanni la rossa (ma senza maggioranza), Acri e Vibo al centrodestra. Lamezia rimane in mano a Speranza. A Gioia Bellofiore sconfigge Pirilli 12 apr 10 Prosegue il ciclone Scopelliti anche nelle elezioni comunali. Infatti il centrodestra - Pdl e Udc gia' alleati alle regionali - conquista ai ballottaggi tre comuni - Vibo, San Giovanni in Fiore ed Acri - mentre il centrosinistra riconferma Lamezia Terme e a Gioia Tauro vince un esponente di liste civiche contrapposto ad un ex europarlamentare di An. In sintesi questo l'esito del turno di ballottaggio nei cinque comuni calabresi, in cui si conferma il vento del centrodestra delle regionali di fine marzo che avevano sancito il trionfo di Giuseppe Scopelliti. Il centrodestra strappa al centrosinistra l'unico comune capoluogo in cui si e' votato, Vibo Valentia, ma soprattutto strappa il comune di San Giovanni in Fiore, il centro piu' importante dell'altopiano silano, dove la sinistra governava da 60 anni, considerata la Stalingrado della Calabria. Un successo clamoroso che porta Antonio Barile sulla poltrona di primo cittadino e che ha portato a dichiarazioni entusiastiche di tutti gli esponenti politici del Pdl. Ma è una vittoria che porterà a nuove elezioni perché il neo sindaco è senza maggioranza. Infatti il PDL ha soli 6 consiglieri contro i 13 del centrosinistra. Una situazione che rende ingovernabile il centro silano. I consiglieri eletti avevano annunciato le loro dimissioni in caso di sconfitta. Vedremo cosa accadrà nei prossimi giorni. E intanto il centrodestra strappa alla sinistra anche Acri, un altro grande comune della Sila, dove vince l'ex senatore dell' Udc Gino Trematerra. Unica consolazione per il centrosinistra la nettissima conferma del comune di Lamezia Terme, il quarto comune della regione per numero di abitanti, dove con il 65% viene riconfermato sindaco Gianni Speranza, esponente storico della sinistra che non ha mai aderito, peraltro, al Pd. A Gioia civica batte Pirilli. Non ce l'ha fatta l'ex europarlamentare di An, Umberto Pirilli, ad ottenere la carica di sindaco di Gioia Tauro. Al ballottaggio, il candidato di due liste civiche, Renato Bellofiore, infatti, l'ha battuto ottenendo 4.743 voti, pari al 51,53% contro i 4.461 di Pirilli (48,46%). Con l'elezione di Bellofiore si chiude un periodo di commissariamento dell'Ente durato due anni, dopo lo scioglimento del Consiglio per condizionamenti mafiosi. Bellofiore, avvocato, vittima di un'intimidazione sabato scorso (la sua auto e' stata data alle fiamme), si e' presentato con il sostegno delle liste ''Bellofiore'' e ''Cittadinanza democratica''. Al primo turno ha ottenuto 3.828 voti (35,62%), mentre Pirilli, sostenuto da Pdl e lista civica, ne ha ottenuti 3.558 (33,10%). A Gioia Tauro il Pd non aveva presentato una propria lista. I due candidati a sindaco rimasti fuori Vincenzo Ruggero (Pri e Udc) 2.651 voti (24,66%) e Nicola Zagarella (Civica), 709 voti (6,59), alla vigilia del ballottaggio, avevano dichiarato il loro sostegno a Pirilli che ha aveva preso atto. A Gioia Tauro, l'affluenza al ballottaggio e' stata del 60,58% contro il 72,40% del primo turno. ''E' stata una vittoria del popolo gioiese che nasce da anni di lavoro e di impegno sociale, culturale e civile a difesa dei problemi della citta'''. Cosi' Renato Bellofiore ha commentato la sua elezione a sindaco di Gioia tauro. ''E' una gioia grande. Cercheremo di fare di Gioia Tauro - ha aggiunto Bellofiore - una citta' normale che torni ad essere prepotentemente la guida di un territorio che ha bisogno di riferimenti istituzionali''. Bellofiore ha dichiarato di ''non fare parte di alcun schieramento politico o partitico. Riteniamo di avere superato le barriere ideologiche perche' noi lavoriamo direttamente alla risoluzione dei problemi''. La vittoria di Bellofiore e' stata accolta festosamente, con un corteo di centinaia di persone che sta percorrendo le vie del centro di Gioia. Renato Bellofiore, 42 anni, avvocato, e' nato a Cinquefrondi, ma la sua famiglia, da quando il nuovo sindaco aveva cinque anni, si e' trasferita a Gioia Tauro. Ad Acri vince Trematerra. Gino Trematerra, dell'Udc, il nuovo sindaco di Acri eletto oggi dopo il turno di ballottaggio, e' stato in passato parlamentare e assessore della Regione. Trematerra, sostenuto da Udc, Psi e da una lista civica, al primo turno aveva ottenuto il 33,37% dei consensi, mentre il suo sfidante, Giacomo Cozzolino, del centrosinistra, aveva ottenuto il 33%. Cozzolino, medico, era sostenuto da Pd, Federazione della sinistra (Prc-Pdci-Sinistra europea), di Verdi e Api, Sinistra per la Calabria e da una lista civica. Al ballottaggio, Trematerra si e' imposto con 7.053 voti, pari al 57,23% contro le 5.269 preferenze del suo avversario, pari al 42,76%. Ad Acri, al turno di ballottaggio, e' andato a votare il 59,72% degli aventi diritto, contro il 69,77% del primo turno, con una flessione del 10,05%. Ballottaggi in Calabria: Trematerra sindaco di Acri, , Bellofiore sindaco di Gioia T., D'Agostino sindaco di Vibo, Speranza sindaco di Lamezia , Barile sindaco di S.Giovanni in Fiore. La distribuzione dei seggi
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