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Le Regioni del Sud fanno cartello sul federalismo
Le regioni del Sud unite contro il federalismo rilanciano la “questione meridionale” 07 nov 08 Oltre le "barriere ideologiche" e "gli schieramenti politici", le Regioni del Sud lanciano la sfida alla parte più ricca del Paese, sdoganando con forza la questione meridionale e facendo "cartello" in tema di federalismo. L'obiettivo è la difesa degli interessi del Mezzogiorno, con i governatori che chiamano a raccolta i parlamentari eletti nel meridione, in vista del dibattito sul ddl in Transatlantico, e puntano i riflettori sui decreti attuativi che saranno varati nei prossimi mesi dal governo. L'alleanza del Sud è stata sancita a Palermo da sei Regioni su sette (mancava solo la Basilicata) nella riunione voluta dal presidente della Regione Sicilia, Raffaele Lombardo, leader del Movimento per l'autonomia, che si ritrova in questa battaglia 'rivoluzionaria', come è stata definita, al fianco di governatori di centrodestra e centrosinistra (Sardegna, Campania, Calabria, Puglia e Molise), i quali, abbandonando le casacche dei partiti, si sono posti come comune obiettivo esclusivamente la tutela del Mezzogiorno. Che non si tratti di un fuoco di paglia, si evince dalla decisione di istituire una commissione tecnica, fatta di economisti e costituzionalisti delle sei regioni, con il compito di definire le proposte che il Sud sottoporrà al governo Berlusconi al momento della stesura dei decreti attuativi della legge delega sul federalismo. E come loro alleato trovano la seconda carica dello Stato, il presidente del Senato Renato Schifani, secondo cui "la questione meridionale non può essere distinta dal federalismo e deve essere solidale e vedere il Sud protagonista di un riequilibrio sociale". "Le Regioni del Sud sono unite - ha detto Lombardo - Se mettiamo da parte le carriere personali e i nostri interessi politici, credo che faremo una cosa intelligente a servizio della nostra terra. Rivolgiamo ai nostri parlamentari l'invito a raccordarsi con noi perché in Parlamento la legge sul federalismo possa essere orientata nell'interesse delle nostre comunità, aldilà degli schieramenti politici". I governatori hanno condiviso che il testo giunto in Parlamento è stato frutto della mediazione. "Da un testo proposto dalla Lombardia e molto penalizzante per noi - ha sostenuto il governatore della Calabria, Agazio Loiero - siamo arrivati a un provvedimento condiviso anche se manca l'analisi economico-finanziaria e ci sono alcune zone d'ombra: sembra per esempio che la fiscalità di vantaggio sia estesa all'intero territorio nazionale, se fosse così ovviamente non ha senso". Per l'assessore alla Programmazione della Regione Puglia, Francesco Saponaro, delegato dal governatore Nichi Vendola, "il vero diavolo si nasconde nei dettagli, ovvero nei decreti attuativi: ecco perché la commissione tecnica proporrà soluzioni positive, ben prima dei 24 mesi previsti per l'emanazione dei decreti". Un termine, quello dei 24 mesi, contestato dal vice presidente della Regione Campania, Antonio Valiante: "E' inaccettabile: in questo lasso di tempo ci sono elezioni comunali, regionali ed europee e chiunque potrà vendersi il tipo di federalismo che vuole; i decreti devono essere fatti in tempi brevi e rispettando i principi sanciti nel ddl, quelli dell'efficienza, della responsabilità e della solidarietà". Secondo il presidente della Regione Molise Angelo Michele Iorio, "l'unità delle Regioni del Sud ha un valore politico straordinario: insieme rappresentiamo 20 milioni di italiani i quali non possono non dire la loro sul futuro sviluppo del Paese e dunque sul progetto di federalismo". "Continueremo a fare incontri di questo tipo - ha garantito il governatore della Sardegna, Renato Soru - perché è utile parlare e confrontarsi. Noi del Sud riconosciamo le nostre debolezze e gli errori commessi nel passato ma siamo impegnati a fondo per arrivare a un progetto di sviluppo del Mezzogiorno". Il Presidente Galan continua con le provocazioni. "'Mamma li turchi!', verrebbe voglia di dire nell'apprendere dell'incontro che si è tenuto a Palermo sul federalismo fiscale cui hanno partecipato i rappresentanti delle Regioni meridionali". Così il presidente del Veneto, Giancarlo Galan, sul confronto tenutosi oggi nel capoluogo siciliano su federalismo e sviluppo del Mezzogiorno. "Questo - precisa Galan - senza alcuna offesa per i veri turchi, naturalmente. Ma quelli che si sono riuniti a Palermo sono le teste di ariete di coloro che non amano il federalismo fiscale. Basti pensare che all'incontro palermitano era presente Loiero". Il governatore veneto si chiede quindi se "le Regioni meridionali che da anni dissestano l'economia del nostro Paese, che svuotano le casse dello Stato, che deturpano l'immagine dell'Italia, si riuniscono forse per impedire la riforma del federalismo fiscale?". "Attenzione - prosegue -, mentre qui al Nord paghiamo le tasse e rispettiamo il patto di stabilità che strozza il nostro sviluppo, a Palermo si mettono assieme Regioni a Statuto speciale e Regioni a Statuto ordinario. Per fare cosa? Cosa ci stanno a fare i super privilegiati della Regione Sicilia e della Regione Sardegna con i 'presidenti ordinari' delle altre Regioni del Sud? Per fare di tutto e di più al solo scopo di sabotare il federalismo fiscale. O no?". Istituita una commissione tecnica. Le regioni del Mezzogiorno hanno concordato la costituzione di una commissione tecnica, fatta di economisti e costituzionalisti che predisporrà delle proposte di attuazione del ddl sul federalismo fiscale. E' quanto è emerso dalla riunione dei presidenti delle regioni del Sud a Palermo nell'ambito delle giornate dell'economia, organizzate dalla fondazione Curella. L'istituzione della commissione fa parte di un documento che contiene inoltre cinque punti condivisi dalle regioni: infrastrutture, lotta alla criminalità organizzata, inclusione integrazione sociale, fondi destinati al Mezzogiorno e osservatorio economico e sociale del sud. Il documento è stato firmato dal presidente della regione Sicilia, Raffaele Lombardo; dal presidente della regione Calabria, Agazio Loiero; dal presidente della regine Molise, Angelo Michele Iorio; dal presidente della regione Puglia, Nichi Vendola; dal presidente della regione Sardegna, Renato Soru. Lombardo (Sicilia) “Il Parlamento ascolti le ragioni di un Sud unito”. "Con l'incontro di oggi rilanciamo con forza la questione Meridionale che negli ultimi anni non ha fatto parte dell'agenda politica. Le Regioni del Sud sono unite e se mettiamo da parte le carriere personali e i nostri interessi politici, credo che faremo una cosa intelligente a servizio della nostra terra". Lo ha detto il presidente della Regione Sicilia, Raffaele Lombardo, in conferenza stampa a Palermo assieme ai governatori e agli assessori delegati delle altre Regioni del Mezzogiorno (unica assente la Basilicata) a conclusione di una riunione a porte chiuse durante la quale si é discusso del federalismo e dello sviluppo del Mezzogiorno. "Rivolgiamo ai nostri parlamentari - ha aggiunto Lombardo - l'invito a raccordarsi con noi presidenti delle Regioni del Sud perché in Parlamento la legge sul federalismo possa essere orientata nell'interesse delle nostre comunità, aldilà degli schieramenti politici" Soru (Sardegna) “Regioni del Sud compatte per lo sviluppo”. "Il federalismo fiscale e i temi del lavoro sono i due temi sui quali le Regioni del Sud, a partire da oggi, hanno avviato un percorso di confronto che servirà a mettere insieme proposte comuni". Lo ha detto il presidente della Regione Sardegna, Renato Soru, intervenendo alla conferenza stampa con i presidenti e gli assessori di sei regioni del Sud che hanno firmato un documento per rilanciare la questione meridionale. "E' stato un incontro importante - ha sottolineato Soru - Continueremo a fare incontri di questo tipo perché è utile parlare e confrontarsi sulle questioni che riguardano il nostro Mezzogiorno. Riconosciamo le nostre debolezze, gli errori commessi nel passato ma siamo impegnati a fondo per arrivare a un progetto di sviluppo del Mezzogiorno". Iorio (Molise) “Sud unito è un terzo della popolazione italiana”. "L'unità delle Regioni del Sud ha un valore politico straordinario; insieme rappresentiamo 20 milioni di italiani i quali non possono non dire la loro sul futuro sviluppo del Paese e dunque sul progetto di federalismo". Lo ha detto il presidente della Regione Molise Angelo Michele Iorio, intervenendo in conferenza stampa a Palermo a conclusione della riunione tra i governatore e alcuni assessori delle Regioni del Sud sul tema del federalismo. Iorio ha evidenziato che "tra le regioni del Sud ci sarà una stretta collaborazione in particolare nei settori dell'istruzione, della formazione e della sanità". Sul federalismo, Iorio ha aggiunto: "Abbiamo condiviso i principi della legge delega, ora si tratta di condividere gli atti concreti e l'incontro di oggi è importante perché abbiamo deciso di seguire un metodo: l'istituzione di una commissione tecnica qualificata che lavorerà sui contenuti dei decreti attuativi della legge delega, che saranno discussi". Iorio ha manifestato disponibilità a ospitare in Molise il prossimo incontro dei presidenti del Sud. Loiero (Calabria) “Il Sud unito oltre
le barriere ideologiche”. "Sul federalismo le
Regioni del Sud stanno insieme, superando così le barriere
ideologiche, bandiere ormai consumate". Lo ha detto il presidente
della Regione Calabria, Agazio Loiero, partecipando alla conferenza
stampa a Palermo insieme agli altri governatori e assessori delegati
di sei Regioni del Sud, riuniti per discutere di federalismo. Loiero
ha auspicato che "il testo di legge sul federalismo venga ulteriormente
emendato in Parlamento". "Nel testo di legge sul federalismo
manca l'analisi economico- finanziaria, e questo è molto grave,
anche in una riunione di condominio si fa l'analisi preventiva dei
costi". Lo ha detto a Palermo il presidente della Regione Calabria,
Agazio Loiero. Secondo il governatore dalla legge sul federalismo
e dai decreti attuativi successivi "potrebbe venire fuori un'Italia
tripartita con le regioni a statuto speciale, altre con un autonomia
differente e altre ancora che possano avare ulteriori autonomie su
temi specifici come la Lombardia in materia di attività produttive
e la Toscana sui beni culturali". "Stiamo discutendo di
un nuovo assetto istituzionale per la nostra Repubblica - ha aggiunto
Loiero - se questo non si fa all'interno di una cornice unitaria ci
possono essere pericoli". Assessore Puglia “Il diavolo nascosto nei decreti attuativi”. "Il vero diavolo si nasconde nei dettagli, ovvero nei decreti attuativi sul federalismo: ecco perché la commissione tecnica delle Regioni del Sud proporrà soluzioni positive ben prima dei 24 mesi previsti per l' emanazione dei decreti". L'ha detto l'assessore alla programmazione della Regione Puglia, Francesco Saponaro, delegato dal governatore Nichi Vendola a partecipare alla riunione a Palermo dei presidenti delle regioni del Sud.
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