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Dir.resp. Pippo Gatto |
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Rapporto Alma Laurea: lavorano 23 laureati su 100
Rapporto Alma Laurea: solo 23 laureati su 100 trovano occupazione 19 mar 10 Sono 23 su 100, contro una media nazionale di 46, i laureati nel 2008 dell'Universita' della Calabria che lavorano, mentre 71 si dividono tra laurea specialistica (61) e prosecuzione negli studi e lavoro (10). In cerca di occupazione sono quasi 13 laureati su cento contro la media nazionale del 9%. I dati sono emersi dal XII Rapporto sulla condizione occupazionale dei laureati italiani di Almalaurea presentati all'Universita' della Calabria in occasione del convegno su ''Investimenti in capitale umano nel futuro di Italia e ed Europa''. Il lavoro stabile (con contratti a tempo indeterminato e autonomo) coinvolge ad un anno dalla laurea 31 laureati a fronte dei quasi 43 della media nazionale. Il lavoro atipico (contratti a tempo determinato, collaborazioni, ecc.) coinvolge 46 laureati su cento della Calabria (la media nazionale e' del 40%). Il guadagno (sintesi tra chi lavora esclusivamente, la maggioranza, e chi studia e lavora) si attesta su valori inferiori alla media nazionale: a un anno dalla laurea i laureati di primo livello della Calabria guadagnano 773 euro contro i 1.020 del complesso dei laureati. Le donne laureate dell'ateneo cosentino, come avviene a livello nazionale, risultano penalizzate: guadagnano 633 euro mensili netti contro i 930 degli uomini. Il Rapporto Almalaurea 2010, che ha coinvolto oltre 210mila laureati di 49 universita' italiane, delle 60 aderenti al Consorzio, ha coinvolto 2.496 laureati di primo livello dell'intero anno solare 2008. ''A livello generale - e' quanto emerge dall'indagine - la situazione quest'anno risulta particolarmente preoccupante: lievita sensibilmente la disoccupazione rispetto all'anno passato non solo fra i laureati di primo livello (dal 16,5 al 22%), ma anche fra i laureati specialistici biennali (dal 14 al 21%). La quota di lavoro stabile si contrae ulteriormente, cosi' come il livello delle retribuzioni. E l'andamento negativo si conferma anche nel medio periodo, a tre e cinque anni dalla laurea''. L'indagine ha coinvolto anche 869 laureati specialistici biennali. Ad un anno dalla laurea lavora il 43% dei laureati specialistici dell'Universita' della Calabria; una quota quasi analoga (46%), invece, cerca lavoro. Ma c'e' anche l'11% dei laureati che continua la formazione. L'approfondimento ha riguardato anche 1.421 laureati pre-riforma della Calabria del 2004, intervistati a cinque anni dal conseguimento del titolo. In questa fascia chi lavora e' il 71% (la media nazionale e' l'82%), mentre 19 laureati su cento cercano lavoro (la media nazionale e' del 10,4%). In formazione risultano 10 laureati della Calabria su cento (e' l'8% nel complesso dei laureati italiani). La stabilita' coinvolge il 62,5% dei laureati della Calabria, un valore inferiore alla media nazionale del 72%. Il lavoro atipico riguarda 35 laureati su cento contro il 24% del complesso. Il guadagno mensile netto per i laureati della Calabria, a cinque anni dal conseguimento del titolo, e' di 1.176 euro, mentre a livello nazionale il reddito e' di 1.328 euro. I NEOLAUREATI DI PRIMO LIVELLO DELLA CALABRIA ALLA PROVA DEL LAVORO L’indagine ha coinvolto i 2.496 laureati di primo livello dell’intero anno solare 2008 dell’Ateneo della Calabria, intervistati nel 2009, a un anno dalla laurea. Il tasso di risposta è molto elevato: 93%. Chi è occupato: 23,3% Il lavoro stabile (contratti a tempo indeterminato e lavoro autonomo) coinvolge, a un anno dalla laurea, 31 laureati su cento di primo livello della Calabria (la media nazionale è del 42,5%). Il guadagno (sintesi tra chi lavora esclusivamente, la maggioranza, e chi studia e lavora) si attesta su valori inferiori alla media nazionale: a un anno dalla laurea i laureati di primo livello della Calabria guadagnano 773 euro contro i 1.020 del complesso dei laureati. Le laureate dell’Ateneo della Calabria, come avviene a livello nazionale, risultano penalizzate: guadagnano 633 euro mensili netti contro i 930 degli uomini. I LAUREATI CALABRESI SPECIALISTICI A UN ANNO DALLA LAUREA L’indagine ha coinvolto i 869 laureati specialistici biennali dell’intero anno solare 2008 dell’Ateneo della Calabria, intervistati nel 2009, a un anno dalla laurea. Il tasso di risposta è, anche in questo caso, molto elevato: 95%. A un anno dalla laurea lavora il 43% dei laureati specialistici dell’Università della Calabria; una quota quasi analoga (46%), invece, cerca lavoro. Ma c’è anche l’11% dei laureati che continua la formazione. A un anno dalla laurea, il lavoro è stabile per il 43% dei laureati della Basilicata, meno della media nazionale del 38%. Il lavoro atipico coinvolge il 45% (la media nazionale è del 44%). Il guadagno è di poco inferiore alla media nazionale: 1.046 euro mensili netti contro i 1.115 del complesso dei laureati specialistici. Le laureate dell’Ateneo della Basilicata, come avviene a livello nazionale, risultano anche in questo caso penalizzate: guadagnano 856 euro mensili netti contro i 1.170 degli uomini. I LAUREATI PRE-RIFORMA DELL’ATENEO DELLA CALABRIA : Per capire nel tempo qual è l’inserimento nel mercato del lavoro dei laureati della Calabria occorre fare riferimento ancora ai laureati pre-riforma, gli unici che, sebbene rappresentino ormai la “coda” di un sistema universitario in via di esaurimento, consentono un’analisi di medio periodo, data la disponibilità della documentazione anche a cinque anni dalla laurea. L’approfondimento riguarda 1.421 laureati pre-riforma della Calabria del 2004, intervistati a cinque anni dalla laurea. La stabilità coinvolge il 62,5% dei laureati della Calabria, un valore inferiore alla media nazionale del 72%. Il lavoro atipico riguarda 35 laureati su cento della Calabria contro il 24% del complesso. Il guadagno mensile netto per i laureati della Calabria, a cinque anni dal conseguimento del titolo, è di 1.176 euro; a livello nazionale il reddito è di 1.328 euro.
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