HOME, Torna alla pagina Indice
Citta' di Cosenza , Torna alla pagina Indice
Dir.resp. Pippo Gatto
Home . Cronaca . Università . Sport . Politica . Link . Cultura . Spettacoli . Calcio . Forum . Meteo .
Hinterland
 Rende
 Castrolibero
 Castiglione
 Servizi on Line
 Segnala i problemi 
 Famacie di Turno 
 Gare e Appalti 
 Bandi e Concorsi 
 Cinema 
 Scrivi alla Redazione 


 
 Turismo
 I Monumenti
 Mappa dell'Hinterland
 Centro Storico
 Notizie per i visitatori
 Rubriche
 Alimentazione
 Ambiente
 Attualità/Cronaca
 Consumatori
 Cronaca Rosa e Gossip
 Cultura
 Diritti del Cittadino
 Economia e Finanza
 Innovazione e Tecnologia
 Politica e Sociale
 Servizi Speciali e Dossier
 Sindacati
 Spettacoli
 Sport
 Partecipativi
 Chat
 Forum
 Scienza
 Informatica
 Innovazione
 Scienza
 Associazioni
 Salute
 Prevenzione
 Sanità e Salute
 Scuola e Giovani
 Scuola
 Musica
 Università




Previsioni: Epson Meteo

    Condividi su Facebook

Rapporto Alma Laurea: lavorano 23 laureati su 100

 

 

Rapporto Alma Laurea: solo 23 laureati su 100 trovano occupazione

19 mar 10 Sono 23 su 100, contro una media nazionale di 46, i laureati nel 2008 dell'Universita' della Calabria che lavorano, mentre 71 si dividono tra laurea specialistica (61) e prosecuzione negli studi e lavoro (10). In cerca di occupazione sono quasi 13 laureati su cento contro la media nazionale del 9%. I dati sono emersi dal XII Rapporto sulla condizione occupazionale dei laureati italiani di Almalaurea presentati all'Universita' della Calabria in occasione del convegno su ''Investimenti in capitale umano nel futuro di Italia e ed Europa''. Il lavoro stabile (con contratti a tempo indeterminato e autonomo) coinvolge ad un anno dalla laurea 31 laureati a fronte dei quasi 43 della media nazionale. Il lavoro atipico (contratti a tempo determinato, collaborazioni, ecc.) coinvolge 46 laureati su cento della Calabria (la media nazionale e' del 40%). Il guadagno (sintesi tra chi lavora esclusivamente, la maggioranza, e chi studia e lavora) si attesta su valori inferiori alla media nazionale: a un anno dalla laurea i laureati di primo livello della Calabria guadagnano 773 euro contro i 1.020 del complesso dei laureati. Le donne laureate dell'ateneo cosentino, come avviene a livello nazionale, risultano penalizzate: guadagnano 633 euro mensili netti contro i 930 degli uomini. Il Rapporto Almalaurea 2010, che ha coinvolto oltre 210mila laureati di 49 universita' italiane, delle 60 aderenti al Consorzio, ha coinvolto 2.496 laureati di primo livello dell'intero anno solare 2008. ''A livello generale - e' quanto emerge dall'indagine - la situazione quest'anno risulta particolarmente preoccupante: lievita sensibilmente la disoccupazione rispetto all'anno passato non solo fra i laureati di primo livello (dal 16,5 al 22%), ma anche fra i laureati specialistici biennali (dal 14 al 21%). La quota di lavoro stabile si contrae ulteriormente, cosi' come il livello delle retribuzioni. E l'andamento negativo si conferma anche nel medio periodo, a tre e cinque anni dalla laurea''. L'indagine ha coinvolto anche 869 laureati specialistici biennali. Ad un anno dalla laurea lavora il 43% dei laureati specialistici dell'Universita' della Calabria; una quota quasi analoga (46%), invece, cerca lavoro. Ma c'e' anche l'11% dei laureati che continua la formazione. L'approfondimento ha riguardato anche 1.421 laureati pre-riforma della Calabria del 2004, intervistati a cinque anni dal conseguimento del titolo. In questa fascia chi lavora e' il 71% (la media nazionale e' l'82%), mentre 19 laureati su cento cercano lavoro (la media nazionale e' del 10,4%). In formazione risultano 10 laureati della Calabria su cento (e' l'8% nel complesso dei laureati italiani). La stabilita' coinvolge il 62,5% dei laureati della Calabria, un valore inferiore alla media nazionale del 72%. Il lavoro atipico riguarda 35 laureati su cento contro il 24% del complesso. Il guadagno mensile netto per i laureati della Calabria, a cinque anni dal conseguimento del titolo, e' di 1.176 euro, mentre a livello nazionale il reddito e' di 1.328 euro.

I NEOLAUREATI DI PRIMO LIVELLO DELLA CALABRIA ALLA PROVA DEL LAVORO

L’indagine ha coinvolto i 2.496 laureati di primo livello dell’intero anno solare 2008 dell’Ateneo della Calabria, intervistati nel 2009, a un anno dalla laurea. Il tasso di risposta è molto elevato: 93%.
Ancora oggi rimane molto complesso stabilire le tendenze del mercato del lavoro basandosi sul collettivo dei laureati di primo livello essenzialmente per due ragioni: manca la possibilità di un’analisi nel medio e lungo periodo; si tratta di giovani che nella maggioranza dei casi continua gli studi, rimanda cioè al post-laurea di tipo specialistico il vero ingresso nel mondo del lavoro (desiderio di approfondire la propria formazione o difficoltà nel trovare un impiego?). Quest’ultima osservazione è ancora più vera per i neolaureati di primo livello dell’Ateneo della Calabria: 71,5 su cento continuano la formazione con la laurea specialistica, più della media nazionale del 57%.

Chi è occupato: 23,3%
Lavorano poco più di 23 neolaureati su cento, un valore inferiore alla media nazionale del 46%. Tra gli occupati, il 13,3% è dedito esclusivamente al lavoro, il 10% coniuga la laurea specialistica con il lavoro.
Chi continua gli studi: 71,5%
Continuano gli studi oltre 71 laureati su cento: il 61,5% è impegnato esclusivamente nella laurea specialistica, mentre, come si è detto, il 10% studia e lavora.
Chi cerca lavoro: 12,7%
Quasi 13 laureati di primo livello su cento – la media nazionale è del 9% - non lavorando e non essendo iscritti alla laurea specialistica, si dichiarano alla ricerca di lavoro.

Il lavoro stabile (contratti a tempo indeterminato e lavoro autonomo) coinvolge, a un anno dalla laurea, 31 laureati su cento di primo livello della Calabria (la media nazionale è del 42,5%).
Il lavoro atipico (contratti a tempo determinato, collaborazioni, ecc.) coinvolge 46 laureati su cento della Calabria (la media nazionale è del 40%).

Il guadagno (sintesi tra chi lavora esclusivamente, la maggioranza, e chi studia e lavora) si attesta su valori inferiori alla media nazionale: a un anno dalla laurea i laureati di primo livello della Calabria guadagnano 773 euro contro i 1.020 del complesso dei laureati. Le laureate dell’Ateneo della Calabria, come avviene a livello nazionale, risultano penalizzate: guadagnano 633 euro mensili netti contro i 930 degli uomini.

I LAUREATI CALABRESI SPECIALISTICI A UN ANNO DALLA LAUREA

L’indagine ha coinvolto i 869 laureati specialistici biennali dell’intero anno solare 2008 dell’Ateneo della Calabria, intervistati nel 2009, a un anno dalla laurea. Il tasso di risposta è, anche in questo caso, molto elevato: 95%.

A un anno dalla laurea lavora il 43% dei laureati specialistici dell’Università della Calabria; una quota quasi analoga (46%), invece, cerca lavoro. Ma c’è anche l’11% dei laureati che continua la formazione.
Nel confronto nazionale, come è stato riscontrato dalle indagini AlmaLaurea ad un anno dal conseguimento del titolo, pesa per il Mezzogiorno il contesto economico e produttivo: non sorprende dunque che il tasso di occupazione nazionale sia più elevato (57%).
Il prossimo anno l’indagine sarà estesa ai laureati specialistici a tre anni dal titolo: i risultati nel medio periodo potranno restituire performance migliori.

A un anno dalla laurea, il lavoro è stabile per il 43% dei laureati della Basilicata, meno della media nazionale del 38%. Il lavoro atipico coinvolge il 45% (la media nazionale è del 44%).

Il guadagno è di poco inferiore alla media nazionale: 1.046 euro mensili netti contro i 1.115 del complesso dei laureati specialistici. Le laureate dell’Ateneo della Basilicata, come avviene a livello nazionale, risultano anche in questo caso penalizzate: guadagnano 856 euro mensili netti contro i 1.170 degli uomini.

I LAUREATI PRE-RIFORMA DELL’ATENEO DELLA CALABRIA :
CRESCE L’OCCUPAZIONE A CINQUE ANNI DALLA LAUREA

Per capire nel tempo qual è l’inserimento nel mercato del lavoro dei laureati della Calabria occorre fare riferimento ancora ai  laureati pre-riforma, gli unici che, sebbene rappresentino ormai la “coda” di un sistema universitario in via di esaurimento, consentono un’analisi di medio periodo, data la disponibilità della documentazione anche a cinque anni dalla laurea.

L’approfondimento riguarda 1.421 laureati pre-riforma della Calabria del 2004, intervistati a cinque anni dalla laurea.
Chi lavora è il 71% (la media nazionale è l’82%), mentre 19 laureati su cento cercano lavoro (la media nazionale è il 10,4%). In formazione risultano 10 laureati della Calabria su cento (è l’8% nel complesso dei laureati italiani).

La stabilità coinvolge il 62,5% dei laureati della Calabria, un valore inferiore alla media nazionale del 72%. Il lavoro atipico riguarda 35 laureati su cento della Calabria contro il 24% del complesso.

Il guadagno mensile netto per i laureati della Calabria, a cinque anni dal conseguimento del titolo, è di 1.176 euro; a livello nazionale il reddito è di 1.328 euro.

 

Cerca con nell'intero giornale:

-- >Guarda l'indice delle notizie su: "Cronaca e Attualità "

 

Home . Cronaca . Università . Sport . Politica . Link . Cultura . Spettacoli . Calcio . Forum . Meteo .

Copyright © dal 2004 Nuova Cosenza. Quotidiano di informazione. Reg. Trib. CS n.713 del 28/01/2004
Tutti i dati e le immagini presenti sul sito sono tutelati dalla legge sul copyright
Il loro uso e' consentito soltanto previa autorizzazione scritta dell'editore

Per una migliore visualizzazione del portale si consiglia uan risoluzione di 800x600 punti