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Maroni a Reggio inaugura Agenzia Nazionale Confische

 

Maroni inaugura l'Agenzia nazionale delle Confische

16 mar 10 Il ministro dell'Interno Roberto Maroni ha inaugurato questa mattina la sede dell'Agenzia nazionale per la gestione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalita' organizzata. Ha tagliato il nastro all'ingresso dell' immobile messo a disposizione dal Comune del capoluogo reggino. Alla cerimonia erano presenti il Sindaco Giuseppe Scopelliti, il Procuratore nazionale Antimafia Piero Grasso, il Procuratore Capo di Reggio Calabria Giuseppe Pignatone, il sottosegretario all' interno Francesco Nitto Palma, il capo della polizia e i comandanti generali delle forze dell' ordine. A gestire la struttura sara' il Prefetto Alberto Di Pace. "Sulla lotta alla mafia ci deve essere il consenso di tutti. La mafia si puo' vincere ma solo a condizione che tutti stiano dalla stessa parte". Ha detto il ministro dell'Interno Roberto Maroni. "Questa -ha aggiunto- e' una sede dello Stato che lotta contro la criminalita' e ottiene risultati". Proprio questa mattina nel crotonese e' stato arrestato uno dei cento latitanti piu' pericolosi d'Italia, per cui il ministro dell'Interno ha espresso il suo compiacimento."Abbiamo portato fortuna, forse dovremmo tornare piu' spesso", ha commentato. "Mi auguro che il decreto possa essere convertito in legge a breve. Intanto e' un ottimo risultato che sia stato approvato all'unanimita' alla Camera, penso che il testo verra' approvato cosi' com'e' anche al Senato". Ha spiegato il ministro Maroni parlando del decreto legge che ha istituito l'Agenzia nazionale per la gestione dei beni confiscati. "E' un altro risultato concreto -ha aggiunto- che dimostra la scia positiva di risultati ottenuti dallo Stato e il nostro impegno nella lotta al crimine organizzato". "Dopo questa sede pensiamo che l'Agenzia possa lavorare con sedi territoriali dove c'e' alta concentrazione di beni sequestrati e confiscati". Lo ha annunciato il ministro successivamente Maroni. "Sara' necessario il sostegno di tutte le istituzioni, gli enti e le associazioni di volontariato che gia' utilizzano questi beni. Ora -ha aggiunto Maroni- la sfida e' farli fruttare per finalita' sociali contro la criminalita' organizzata"

Maroni a Reggio inaugura Agenzia Confische

Grasso "Elevato profilo etico beni confiscati". "Ora non possiamo che partire, rimboccarci le maniche". Cosi' il procuratore nazionale Antimafia Piero Grasso ha salutato l'inaugurazione dell'Agenzia nazionale dei beni confiscati a Reggio Calabria. "Tutto il mondo -ha detto- ci invidia sotto il profilo etico per la nostra capacita' di restituire ai cittadini i beni sottratti alla mafia". Nel consiglio dell'Agenzia nazionale per la gestione dei beni confiscati c'e' anche un rappresentante della Direzione nazionale antimafia.

Prefetto Di Pace "Agenzia costa poco ma darà molto". "L'Agenzia nazionale dei beni confiscati costa poco ma vuole dare molto". Lo ha detto il prefetto Alberto Di Pace, direttore dell'Agenzia nazionale dei beni confiscati che ha sede a Reggio Calabria. La struttura opera con 30 persone ed e' gia' attiva dall'entrata in vigore del decreto legge, in attesa che l'immobile destinato dal comune di Reggio Calabria diventi operativo a tutti gli effetti. I tempi previsti sono di una quindicina di giorni. "L'Agenzia -ha ricordato Di Pace- funziona solo con il sostegno istituzionale che e' menzionato anche nella legge". Nel corso della cerimonia il direttore dell'Agenzia ha ricevuto simbolicamente le chiavi dell'immobile dal sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Scopelliti.

Calipari "Non spegnere riflettori dopo elezioni". “Finalmente si inaugura, dopo tre anni d’attesa la sede dell’Agenzia per la gestione dei beni sequestrati alla mafia. Il provvedimento d’istituzione è passato con il contributo fondamentale del PD alla Camera, ma deve ancora essere votato dal Senato. Non vorrei che i riflettori si spegnessero ad elezioni avvenute come potrebbe far pensare il tempismo nell’inaugurazione, anche perché la cattura, oggi a Isola Capo Rizzuto, di Pasquale Manfredi, uno dei 100 latitanti più pericolosi del Paese, dimostra che la lotta alla criminalità organizzata è ancora lunga”. Così la vicepresidente dei deputati del Pd e parlamentare calabrese, Rosa Villecco Calipari. “Il lavoro costante di forze dell’ordine e magistratura è premiato da ottimi risultati (ieri sono finiti in cella i presunti reggenti delle famiglie mafiose di Castelvetrano, Campobello di Mazara, Partanna e Marsala, un grave colpo al boss Messina Denaro), ma la carenza di mezzi e uomini soprattutto al Sud mette ogni giorno a dura prova la capacità di contrasto a criminali che hanno varcato da tempo i confini territoriali e nazionali”. “I cittadini, come auspica il ministro Maroni – conclude Calipari - avranno fiducia nello Stato e nelle istituzioni soltanto se ogni giorno, lo Stato e le istituzioni dimostreranno di essere al loro fianco e di non essersi prestati a operazioni di facciata”.

Garavini (PD) "Dal Governo inattuati 8 punti su nove". “Ritengo che aver utilizzato l’inaugurazione dell’Agenzia per i beni confiscati come un momento di campagna elettorale sia stata una scelta infelice”. Lo afferma Laura Garavini, capogruppo del Pd nella commissione parlamentare Antimafia, la quale aggiunge: “Se è vero che su questi temi non ci dovrebbero essere divisioni politiche, è evidente che la prima responsabilità di non strumentalizzare avvenimenti istituzionali è del Governo. Peraltro, il decreto legge che istituisce l’Agenzia è stato oggetto di un proficuo lavoro parlamentare alla Camera che ha notevolmente migliorato, grazie all’impegno del PD, il decreto del Governo. Il testo originario - spiega - avrebbe fatto nascere una struttura non funzionante. Inoltre, il Ministro Maroni deve ricordare che rimangono ancora non attuati 8 dei 9 punti annunciati al termine della seduta del Consiglio dei Ministri di fine gennaio: è possibile che ci vogliano quasi due mesi per rendere pubblici i testi dei disegni di legge approvati in quell’occasione? O si trattava solo di slogan pubblicitari, come quello sulla legge anticorruzione?”.

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